“Fanculo”
Sul sedile posteriore della macchina, Heechul imprecò ad alta voce – non riusciva ancora a credere di essere volato fino in Cina solo per scoprire, all’ultimo momento, che l’evento a cui avrebbe dovuto partecipare era stato improvvisamente annullato. Era così stressato e arrabbiato che l’unica cosa che avrebbe voluto fare, in quel momento, era buttarsi a letto e dormire per giorni.
Il tragitto dall’aeroporto fino a casa sembrò infinito e, quando finalmente la macchina si fermò, Heechul guardò fuori dal finestrino, sollevato nel riconoscere il familiare edificio che si stagliava contro il cielo.
“Sicuro di stare bene?” chiese il manager, lanciandogli un’occhiata preoccupata mentre tirava fuori le valigie dal bagagliaio.
“Sì, devo solo-“ fece un respiro profondo, passandosi le dita tra i capelli. “Ho solo bisogno di riposare e calmarmi”
“Chiamami se ti serve qualcosa, okay?”
“Lo farò”, Heechul si inchinò appena, sospirando quando l’automobile lasciò il parcheggio. Prese le borse, incamminandosi verso l’appartamento, e nel momento in cui lo raggiunse vide qualcuno seduto davanti alla porta. Qualcuno che conosceva fin troppo bene.
Si accigliò. “Kyunghoonie? Cosa ci fai qua?”
Gli aveva scritto un paio di ore prima per spiegargli la situazione, ma non si aspettava di certo di trovarlo lì.
“Ti stavo aspettando” rispose, alzandosi. “Come ti senti?”
Heechul si strinse nelle spalle. “Stanco e tremendamente infastidito, direi”
Kyunghoon annuì, prendendolo per mano. “Lascia che porti la tua roba dentro e-“
“Hoonie” lo interruppe. “Per quanto adori vederti, e sai che lo dico davvero, non sono dell’umore giusto e preferirei restare da solo ora come ora”
Inaspettatamente, Kyunghoon sorrise. “Sapevo lo avresti detto”
“Perché non sei andato a casa, allora?”
“Pensi davvero che ti lascerò da solo?” sbuffò, aprendo la porta e spingendolo dentro. “Te lo scordi”
Heechul sospirò, seguendolo nel salotto. “Non puoi semplicemente venire domani? Sono esausto e-“
“Hyung” si addolcì, voltandosi così da essere di fronte a lui. “Sei troppo nervoso, non riusciresti a dormire in ogni caso, che io ci sia o meno. Lascia che mi prenda cura di te, mh? Odio vederti così”
“Sarei perso senza di te”, Heechul finalmente si arrese, sedendosi sul divano.
“Lo so, è per questo che non riuscirai a liberarti di me tanto facilmente” Kyunghoon rise, accendendo l’aria condizionata. “Resta lì e cerca di rilassarti”
“È più facile a dirsi che a farsi” si lamentò, cercando una posizione comoda mentre controllava il cellulare.
Kyunghoon lo guardò, scuotendo la testa – era felice che Heechul fosse finalmente a casa. Negli ultimi tempi era stato soggetto a così tanto stress che Kyunghoon stava seriamente iniziando a preoccuparsi per la sua salute, e ciò che era successo in Cina non aiutava di certo.
Fece scorrere l’acqua nella vasca, mentre prendeva un paio di asciugamani puliti e una delle sue vecchie magliette, quella che Heechul indossava ogniqualvolta erano lontani l’uno dall’altro. Diceva sempre che sapeva di casa.
Tornò poi nel salone, sorridendo quando lo vide respirare tranquillo, gli occhi chiusi. “Hey, sei sveglio?”
“Mi sono appisolato” sbadigliò Heechul. “Che c’è?”
“Devi darti una rinfrescata” gli porse la mano, aspettando che la prendesse. “Non vuoi andare a letto tutto sudato, vero?”
“Ugh, sarebbe disgustoso” concordò, trascinandolo verso il bagno. Si spogliò, entrando nella vasca, e si lasciò andare ad un sospiro estasiato quando il bagnoschiuma lo avvolse.
Kyunghoon lo fissò per un po’, prima di parlare. “Non è giusto, sai?”
“Cosa?”
“Stavi da dio, è uno spreco”
“Non pensi che stia meglio così?” sorrise, lascivamente, ammiccando nella sua direzione. “Dovresti unirti a me”
“Smettila”, Kyunghoon arrossì appena, sedendosi sul bordo della vasca e iniziando a sciacquargli i capelli con attenzione.
Heechul rise, rilassandosi sotto il suo tocco – sapeva che stava facendo del suo meglio per distrarlo e non avrebbe potuto chiedere di più. Il bagno caldo funzionò a tutti gli effetti e, una volta rivestito, si sentì decisamente meglio e più rilassato.
Kyunghoon intrecciò le dita con le sue, guidandolo verso il letto e sedendosi a gambe incrociate. “Stai bene?”
Heechul annuì, abbracciandolo pigramente e beandosi del calore del suo corpo –nonostante le temperature infernali di quei giorni, amava stare tra le sue braccia. “Sono ancora furioso ma passerà”
“Dovresti far loro causa”
“Wow, perché sembra che tu te la sia presa più di me per questa storia?”
“Perché è così” ammise. “Sei letteralmente volato fino in Cina per niente e sai che non dovresti prendere l’aereo troppo spesso, soprattutto negli ultimi tempi, la tua salute ne risente”
Heechul si scostò, abbassando lo sguardo. “Sono un peso per tutti, eh?”
“No che non lo sei”, Kyunghoon lo rassicurò, lasciandogli un bacio lieve sulla fronte. “Stai andando alla grande”
“Sai che la penso diversamente, ma sono troppo stanco per discuterne ora”
“Kim Heechul, giuro su dio, se ti vedo sforzarti più di quanto dovresti o ti sento dire di nuovo che non stai facendo abbastanza, ti prendo a calci in culo così forte che non riuscirai a camminare per una settimana”
“Sei adorabile quando ti arrabbi!“ gli pizzicò le guance, prima di baciarlo e tornare tra le sue braccia. “Grazie”
“Per cosa?”
“Per tutto” confessò. “Sarei impazzito e avrei passato la notte a rimuginare se non fosse stato per te”
“Ti sveglierai comunque domattina pronto per dirgliene quattro, tutti i miei sforzi saranno vanificati” scherzò Kyunghoon, stringendolo a sé.
“Ovvio che lo farò, è ciò che si meritano” rispose seriamente. “Ma mi sento davvero meglio ora, quindi grazie”
“Non c’è di che”
Heechul sorrise, sdraiandosi e tirando piano l’orlo della maglia dell’altro. “Voglio le coccole, Hoonie”
“Oddio, nemmeno i bambini sono così lamentosi”
“Beh, se proprio devi prenderti cura di me tanto vale approfittarne, no?”
Kyunghoon non poté dargli torto in alcun modo; alzò gli occhi al cielo, trattenendo un sorriso, prima di sdraiarsi al suo fianco e baciarlo, profondamente e a lungo.
Heechul pensò che avrebbe potuto passare il resto della propria vita così, a letto, con l’uomo che amava.
“Dovremmo sposarci davvero, saresti un marito perfetto” disse all’improvviso, il viso nascosto nell’incavo del suo collo.
Kyunghoon sorrise. “Allora piantala di scherzarci su e fammi una proposta come si deve, stupido”
“C-Cosa?”
“Hai sentito bene”
“Dici sul serio?” Heechul lo guardò, confuso –aveva parlato senza pensare, non si aspettava una risposta.
“Perché no?
“Non puoi rimangiartelo, Hoonie”
“Non lo farò”
Stettero in silenzio per un po’, persi nei propri pensieri – Heechul iniziò seriamente a chiedersi se non fosse la scelta giusta.
“Ti amo” disse semplicemente –era abbastanza, per ora, e sapeva che Kyunghoon avrebbe capito.
“Lo so”
Heechul lo colpì piano su un braccio. “Yah, sto cercando di essere un fidanzato perlomeno decente, non dare i miei ti amo per scontati!”
“Sei un fidanzato magnifico, hyung, non preoccuparti” rise. “E ti amo anch’io”

 

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E niente, robe corte e a caso. Giusto perché Heechul si merita il mondo e deve essere coccolato e amato come si deve.
Per qualche motivo strano l'ho scritta prima in inglese e poi l'ho tradotta per postarla qua (di solito faccio il contrario), nel caso voleste lasciarmi qualche kudos su ao3 mi trovate qui ^^
Se volete farmi sapere cosa ne pensate, siete più che benvenuti, come sempre ^^
De(b)