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Autore: inked    09/08/2018    0 recensioni
un bizzarro incontro in libreria porta conseguenze inaspettate e sconvolgenti nella vita dei nostri protagonisti. E forse all'intero pianeta?
Genere: Comico, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Siamo usciti piano piano facendoci strada nella libreria assiepata di gente. Ricordo che era una giornata molto fredda e le persone riempivano i negozi del centro come sono solite fare con questo clima, di sabato, in una città di provincia che non ha molto da offrire il sabato pomeriggio se non girovagare tra scaffali pieni di libri, utensili, soprammobili o vestiti. Mentre uscivamo ripensavo alla mia entrata ad effetto di prima e a come lei aveva reagito alla mia sconcertante invadenza. Mi aveva squadrato un pochino, quindi come a volte mi capita con le ragazze con cui parlo, mi aveva interrotto perchè parlavo tanto, troppo. però mi aveva anche detto che avrei potuto offrirle una cioccolata, mi sembrava sorridente mentre lo diceva, anzi, sono sicuro che stesse sorridendo, ricordo il calore che il suo viso emanava e di quanto già mi stessi innamorando di lei. Ma questa sua proposta di cui sopra della cioccolata, ecco, la faceva perchè era stufa di sentirmi sproloquiare sulla letteratura olandese di un autore che magari neanche conosceva o perchè era realmente interessata al libro e non voleva sapere troppi dettagli prima di leggerlo? Per farla breve, qua passano i minuti e io sono a farmi viaggi mentali su come lei ha preso il mio intrufolarmi nel suo pomeriggio di un sabato di inverno perfettamente solitario in cui sicuramente voleva starsene da sola a girovagare e sfogliare libri in tutta tranquillità e invece si è beccata il classico attacca bottoni che magari ci vuole pure provare e ora tra l’altro se ne sta pure zitto, ma cosa mi sta prendendo? Io di solito sono loquace, so intrattenere una conversazione decente con le ragazze. Adesso invece sono quasi cinque minuti che camminiamo e ci siamo zittiti così? Non provarci, sei tu che ti sei zittito, sei tu l’uomo, tocca a te la prima mossa, non dare la colpa a lei. Ma poi lei come si chiama? Oddio non glielo ho manco chiesto che disastro questo approccio, mi sono completamente bevuto il cervello. Tanto parlare di nichilismo olandese e neanche ho fatto le presentazioni. Stupido stupido stupido. - Piacere, io sono Guglielmo - Piacere Guglielmo, allora ce l’hai ancora una voce! E pure un nome! Io sono Eleonora - Scusami, ogni tanto mi perdo nei pensieri e stavo pensando a quale locale fa la migliore cioccolata… - Lascia stare la cioccolata, dai. Ti prendevo in giro! Mica me la devi offrire per forza e poi si è già fatta una certa… - Ma no, figurati, te la devo offrire per forza, non scherzare, almeno per scusarmi degli spoiler sul libro! - Pfffff, conta che ho già letto una recensione in cui raccontavano pure il finale! - Nooo, ma dai, io quelle recensioni sarei per eliminarle dalla faccia della terra! Quei recensori andrebbero impiccati! - Davvero, ma come stanno a dirti per filo e per segno il finale? Io salto anche le prefazioni nei libri, c’è pure il rischio che ti dicano anche lì troppi dettagli - Idem! Vedo che sulla letteratura andiamo proprio d’accordo, Ele! Andiamo a parlarne ancora un po’ davanti ad una cioccolata, dai - Se proprio insisti! Dove mi porti? A questo punto avevo non più solo un problema ma ben tre: 1) Ero senza un soldo e non potevo dirglielo (e questo lo sapevate già) 2) Mi iniziai a scervellare su quale posto fosse più carino e al contempo mi permettesse un minimo di margine di manovra per indebitarmi in qualche modo e prendere la cioccolata a credito BARRA offrisse un locale abbastanza grande ed affollato da permetterci di fuggire senza pagare 3) Alle spalle di Eleonora, nel grigio cielo invernale, una grandissima nube si stava addensando. Il problema numero 3 forse potrebbe apparire decisamente trascurabile, se non fosse che quella nube così densa appariva stranamente “viva”, come se un gigantesco essere vivente non meglio identificato agitasse tentacoli, spire o qualcosa del genere, al suo interno, come in un gigantesco utero volante a forma di nuvola. Decisi che era meglio iniziare dalle cose semplici e risolvere i problemi 1 e 2, al 3 ci pensiamo dopo. - continua
   
 
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