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Autore: Donatozilla    10/08/2018    1 recensioni
Crossover con Godzilla.
Malachite è finalmente libera, ed ora ha intenzione di vendicarsi delle Crystal Gems e di portare morte e distruzione. Ma una creatura antica, quasi leggendaria, non ha intenzione di lasciare che un simile abominio resti a piede libero e che possa portare distruzione sul proprio pianeta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crystal Gems, Malachite, Sorpresa, Steven Universe
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CLASH OF TITANS:

      CAPITOLO 3: IL NEMICO DEL MIO NEMICO è MIO AMICO

 

 

Garnet, Perla ed Ametista arrivarono sull’Isola Maschera e poterono vedere con i loro stessi occhi ciò che stava accadendo in acqua: Godzilla stava affrontando Malachite, che usava i suoi poteri idrocinetici contro il Kaiju. “è quello Godzilla?!” disse Ametista con gli occhi sbarrati “Ma è enorme! Sarà alto 60 metri!”. Garnet e Perla invece rimasero per qualche secondo a fissare il gigantesco dinosauro… erano passati milioni di anni da quando lo avevano visto, e rivederlo ora vivo e vegeto… era surreale. “Garnet” disse Perla “Che facciamo adesso?” “Semplice” rispose la fusione con gli occhiali “Ci fondiamo e sconfiggiamo Malachite” “Ma Garnet… se Godzilla ci vedesse come delle nemiche? Se ci attaccasse?”. Era vero… cosa avrebbero fatto in quel caso? Le possibilità di poter vincere in uno scontro diretto contro di lui erano praticamente nulle. “Prega che non lo faccia!” rispose Garnet con tono serio “Ora basta parlare! Facciamola finita!”. Perla e Ametista annuirono, e si allontanarono dalla loro leader di qualche metro. Le due gemme cominciarono a danzare, avvicinandosi a Garnet e quando le furono accanto, furono avvolte tutte e tre da un immensa luce, che attirò l’attenzione di Godzilla e Malachite. Ora al posto delle tre Crystal Gems c’era un fusione alta 45 metri come Malachite, dalla pelle viola, con tre paia di braccia, con le gemme delle componenti della fusione, degli occhiali sul volto, lunghi capelli blu mare simili alla criniera di un leone e una seconda bocca irta di denti aguzzi sul mento: era Alexandrite.

 

Godzilla osservò la nuova fusione. Un altro invasore! Quante altre gemme invasori si trovavano sul pianeta?! Però c’era qualcosa che non andava… nella fusione appena apparsa, a differenza di quella che stava affrontando, non avvertiva malvagità…

 

 “Malachite!” urlò la fusione delle Crystal Gems. “Voi qui?!” disse Malachite osservando la fusione che si trovava sulla spiaggia. “Non serve combattere! Sei in svantaggio numerico!”. Malachite sorrise maligna dicendo “Non importa se sono in svantaggio… posso tranquillamente sconfiggere voi e questo stupido mostro!”. Alexandrite allora lanciò un urlo di battaglia ed attaccò, mentre Malachite spinse via Godzilla per poi attaccare anche lei. Le due fusione si scontrarono e iniziarono il combattimento, mentre Godzilla rimase a fissare il combattimento incuriosito. Alexandrite colpì Malachite con un pugno nello stomaco e uno in faccia, per poi tentare di colpirla con tutti e sei i pugni. Ma Malachite non si fece trovare impreparata: creo una grossa mano d’acqua per prendere l’avversario e alzarla in aria, per poi lanciarla contro Godzilla. Alexandrite cadde dinnanzi al Re dei mostri per poi rialzarsi subito, e osservarlo con gli occhi spalancati dietri gli occhiali. Si mise subito in una posizione di difesa, aspettandosi di essere attaccata… ma ciò non avvenne. Godzilla infatti era rimasto a fissare Alexandrite senza fare nulla.

 

Godzilla era rimasto sorpreso. Quella nuova fusione, come aveva immaginato, non era malvagia… e l’aveva dimostrato attaccando quell’abominio che stava affrontando fino a qualche minuto prima. Nonostante ciò non si fidava:  lo avrebbe potuto attaccare subito dopo aver sconfitto il loro nemico comune… ma non importava. Se lo avesse attaccato, non si sarebbe fatto problemi a distruggere la nuova fusione.

 

Alexandrite vide il Kaiju alzare lo sguardo e ruggire verso Malachite. Non l’aveva attaccata... per ora. Infatti chi diceva che non l’avrebbe attaccata subito dopo? Ma per il momento… potevano considerarsi alleati. La fusione delle Crystal Gems affiancò Godzilla, pronta ad affrontare Malachite. “Credete di spaventarmi?! Fatevi sotto!” disse quest’ultima pronta al combattimento.

 

Steven, non ascoltando per niente Garnet, si era nuovamente addormento per risvegliarsi nel corpo di un altro Cocomero Steven. Avrebbe aiutato le sue amiche! Non importava come! Con i suoi stessi occhi aveva visto le sue amiche fondarsi in Alexandrite e affrontare brevemente Malachite, solo per poi essere lanciate dinnanzi a Godzilla. Per un attimo aveva temuto che il dinosauro le avrebbe attaccate… ma per suo grande sollievo ciò non accadde, e ora Godzilla e Alexandrite avrebbero collaborato per sconfiggere Malachite. Ora sì che potevano vincere!

 

Godzilla e Alexandrite si lanciarono all’attacco, mentre Malachite creò dei grossi pugni d’acqua che usò per colpire i suoi avversari. Godzilla nonostante venisse colpito non si faceva niente, mentre Alexandrite schivava agilmente i colpi della nemica. Fece apparire il grosso martello di Sardonice che usò per colpire Malachite facendola indietreggiare di qualche passo, per poi far apparire l’arco di Opale e colpire l’avversaria con delle frecce. Malachite allora prese il volo con le sue ali d’acqua, lanciandosi contro Alexandrite e colpendola in faccia con un pugno, per poi prenderla per il collo e lanciarla verso la spiaggia. Steven riuscì a non farsi schiacciare nascondendosi dietro un albero, continuando ad osservare il combattimento. Godzilla nel mentre aveva preso alla sprovvista Malachite, colpendola col suo raggio atomico facendola cadere in acqua e con un poderoso calcio la lanciò verso la spiaggia. Malachite si rialzò osservando con odio il Kaiju, e fu pronta ad attaccarlo se non fosse stato per un piccolo inconveniente: Alexandrite aveva infatti sparato dalla sua seconda bocca una fiammata dalla sua seconda bocca, colpendo Malachite alle spalle. Godzilla seguì l’esempio della fusione, sparando il suo raggio atomico che invece colpì Malachite sul petto. I due raggi causavano grande dolore a Malachite, che presa dalla collera, creò una gigantesca onda che colpì Godzilla facendogli smettere di sparare il suo attacco. Poi creò delle bolle d’acqua, trasformandole in lame affilate per poi lanciarle contro Alexandrite. Quest’ultima distrusse le lame con la frusta di Ametista, venendo però subita colpita al volto da Malachite con il suo elmo.

 

Steven guardò il tutto con gli occhi sbarrati: doveva fare qualcosa! Anche se Godzilla e Alexandrite avevano unito le forze, Malachite era abbastanza forte da poter tener testa a tutti e due… e forse nello scenario peggiore… batterli! Cominciò a correre verso la caverna in cui la maggior parte dei Cocomeri Steven si era andata a nascondere: forse poteva chiedere aiuto a loro. Steven lì trovò tutti lì, tremanti e impauriti… ma come dar loro torto? Un’espressione determinata apparve sul volto di Steven, che attirò l’attenzione dei Cocomeri Steven, parlando la loro lingua. Diceva loro di non aver paura. Di combattere contro Malachite, non di avere paura di lei. Ci fu qualche secondo di silenzio, finché uno ad uno i Cocomeri Steven iniziarono ad esultare, pronti alla battaglia. Presero il necessario per il combattimento, come lance e scudi ed uscirono fuori dalla caverna dirigendosi verso il campo di battaglia.

 

 La fusione delle Crystal Gems indietreggiò, mentre Malachite disse “Avevate ragione! Devo dire… che c’è davvero una marcia in più nella fusione! Non è solo un trucchetto inutile!”. Alexandrite tentò di nuovo di sparare la sua fiamma, non riuscendoci perché Malachite le diede un forte pugno al volto facendole crepare gli occhiali. Godzilla nel mentre era riemerso e si era lanciato all’attacco, colpendo Malachite con una forte spallata facendola indietreggiare, per poi graffiarle i due occhi destri con i suoi artigli. Malachite lanciò un urlo di dolore, coprendosi gli occhi feriti per poi dare un pugno dritto in faccia a Godzilla facendolo indietreggiare. “Maledetto schifoso!” disse lei furiosa. Fece apparire il suo elmo, per poi attaccare il Kaiju che attaccò a sua volta. La fusione schivò una codata di Godzilla per poi colpirlo con  il proprio elmo allo stomaco. Godzilla lanciò un ruggito di dolore toccandosi lo stomaco, per poi essere colpito più di una volta al volto dalle testate dell’avversaria. Alla fine Godzilla cadde al suolo, svenuto. Alexandrite vedendo la nemica distratta, tentò di colpirla alle spalle. Malachite però, si voltò appena in tempo per vedere la fusione avversaria attaccarla, e quindi schivare. La prese poi per il braccio per poi lanciarla in acqua. Alexandrite si rialzò, avvolta da una luce: stava per dividersi. “R-restiamo unite…” riuscì a dire la fusione riprendendo il controllo di se stessa. Malachite creò due grosse mani d’acqua con cui afferrò Alexandrite, e iniziò a stringere. “ARGH!” “Mi dispiace… ma c’è spazio per un solo abominio su questo miserabile pianeta!” disse ridendo Malachite. Dovette però interrompersi, quando sentì dei rumori provenienti dalla foresta. Si voltò e vide i Cocomeri Steven avanzare verso di lui emettendo i loro strani versi. La circondarono e tentarono di infilzarle le gambe con le loro lance, le tiravano contro le loro frecce ovviamente non facendole niente. Questo inutile tentativo di combattere fece ridere Malachite, mentre Steven fece segno ad altri Cocomeri di usare le catapulte. Da esse lanciarono dei massi che colpirono Malachite sul volto facendola indietreggiare, mentre altri Cocomeri Steven dietro di lei avevano esteso una corda. Malachite inciampò cadendo al suolo, e venne circondata dai Cocomeri Steven che cominciarono a colpirla con calci e pugni che non le facevano niente. Fortunatamente l’assalto dei Cocomeri Steven aveva distratto Malachite, permettendo ad Alexandrite di potersi liberare. “Cosa credete di fare?!” disse Malachite rialzandosi schiacciando alcuni Cocomeri Steven “Sperate di riuscire a fermarmi?! Nessuno può farlo!” con il proprio braccio li spazzò via, facendoli sbattere a terra. Alcuni furono fortunati e non si fecero niente, altri invece si spiaccicarono al suolo. Steven guardò terrorizzato Malachite che alzò uno dei suoi piedi per schiacciarlo. “Non più” disse lei con un sorriso malvagio. Fu però bloccata dal mezzafrusto di Sugilite, che le si attorciglio intorno alla vita. “Ehi!” urlò Alexandrite “Non dimentichi qualcuno?”. Tentò di tirare a sé Malachite, ma non ci riuscì dato che la malvagia fusione riuscì a liberarsi, per poi prendere il mezzafrusto e tirare a sé Alexandrite. Non appena quest’ultima si trovò dinnanzi a Malachite, fu colpita da un pugno di questa, per poi essere prese per le spalle e lanciata contro i Cocomeri Steven. Questi riuscirono a spostarsi prima di essere schiacciati dall’immensa fusione, che si rialzò a fatica. Non ce la faceva più. Si sarebbe divisa da un momento all’altro. “Non capite? Non potete più fermarmi!” rise Malachite “Ora però credo sia arrivato il momento di farla finita!”. Cominciò ad avanzare verso Alexandrite ma… “SKREOOOOOOOOOOOONK!” un ruggito rabbioso fece voltare Malachite, e fece correre via i Cocomeri terrorizzati. Malachite, Alexandrite e Steven guardavano con occhi spalancati chi aveva emesso quel potente ruggito: Godzilla. Si era rialzato e ora guardava con occhi furiosi Malachite.

 

Godzilla era furioso. Furioso come non mai. Quell’abominevole fusione lo aveva stancato! Avrebbe concluso il combattimento… una volta per tutte!

 

 “Ancora tu?!” disse Malachite con voce furiosa, anche se quel ruggito l’aveva sinceramente terrorizzata “Mi hai proprio stancata!”. Attaccò il mostro, tentando di colpirlo con il pugno destro. Godzilla schivò il colpo e morse il braccio destro di Malachite facendola urlare dal dolore. Cominciò a prendere a pugni il muso di Godzilla tentando di liberarsi, senza riuscirci. Allora Godzilla con uno fece più forza col morso… fino a strappare il braccio destro di Malachite (adesso per rendere… più ‘epica’ la scena, vi consiglio di ascoltare questa OST https://www.youtube.com/watch?v=49PhT8z-IF4). Quest’ultima lanciò un urlo di dolore quasi terrificante tenendosi il moncherino, mentre Godzilla sputò il bracciò che scomparve in una nuvola di fumo. Godzilla diede un pugno dritto allo stomaco di Malachite, per poi darle una forte testata. Poi le diede una codata che la lanciò verso Alexandrite, che prese Steven tra le sue mani e spostarsi all’ultimo secondo evitando così di essere colpita. Malachite tentò di rialzarsi, ma Godzilla non glielo permise mettendogli il piede sopra la testa, e facendogliela sbattere al suolo. Poi la prese per il braccio sinistro e la lanciò in acqua, per poi avanzare verso di lei. Malachite si rialzò a fatica, osservando terrorizzata l’avanzata di Godzilla. I suoi occhi erano ricolmi di rabbia… una rabbia che non aveva mai visto prima. Non poteva vincere. “No, no, no! Non posso morire qui… devo… devo andarmene via! Devo scappare!” pensò la fusione terrorizzata. Creò le sua ali d’acqua, e fece per volare via… ma Godzilla non glielo avrebbe permesso di scappare. Sparò il suo raggio atomico contro Malachite, che venne colpita per poi cadere al suolo. Godzilla prese Malachite per una delle sue gambe, per poi alzarla in aria e sbatterla al suolo. Poi lo fece ancora. E ancora. Poi la lanciò in aria, iniziando a caricare al massimo il suo raggio atomico. I suoi spuntoni ossei cominciarono ad illuminarsi di blu… poi di rosso. Spalancò le fauci e sparò il suo raggio atomico, stavolta invece di colore rosso: era il suo Red Atomic Ray! Il raggio di energia colpì Malachite allo stomaco, trapassandoglielo senza alcun problema. Malachite sbarrò gli occhi, esplodendo in una nuvola di fumo e al suo posto rimasero solo Lapis e Jasper che cominciarono a cadere verso il suolo. Alexandrite prese al volo le due gemme e le appoggiò delicatamente al suolo, per poi dividersi in Garnet, Perla e Ametista. Le tre insieme a Steven alzarono lo sguardo verso Godzilla, che nel mentre era rimasto a fissare il punto in cui si trovava Malachite. Prese un profondo respiro e lanciò un potentissimo ruggito di vittoria “SKREOOOOOOOOOOOOOOOONK!”.

 

Godzilla aveva vinto… come sempre. Ancora una volta aveva dimostrato il motivo per cui era chiamato il Re dei Mostri. Dopo aver smesso di ruggire, abbassò lo sguardo vedendo che l’altra fusione si era divisa in tre gemme. Ora queste insieme a una di quelle creature simili a cocomeri lo stavano osservando con occhi sbarrati e terrorizzati. Ora cosa avrebbero fatto? Lo avrebbero attaccato? Ne dubitava… si vedeva che erano stanche, e inoltre dopo aver visto di ciò che era capace non avrebbero osato attaccarlo. Godzilla tirò un sbuffo, per poi voltarsi e cominciare a immergersi nell’acqua, ritornando a riposare nelle profondità degli abissi.

 

Le gemme crollarono al suolo sfinite. Era stata davvero una lunga giornata. Perla guardò Steven dicendo “Steven… sei tu vero?”. Steven annuì abraccaiando Perla, che ricambiò subito l’abbraccio. “Complimenti Steven… alla fine anche il tuo aiuto è stato prezioso” disse Garnet sorridendo. Bel lavoro Cocomerone…” disse semplicemente Ametista. Garnet allora guardò i Cocomeri Steven, che nel mentre si erano riuniti davanti alle gemme, dicendo “Grazie. Siete stati dei veri eroi”. I Cocomeri Steven si limitarono a sorridere imbarazzati. Perla allora guardò il punto in cui Godzilla si era immerso dicendo “Garnet… secondo te perché Godzilla non ci ha attaccati?” “Non lo so Perla… magari non ci vedeva come delle minacce… o non eravamo oggetto di suo interesse…” rispose Garnet. Ciò che importava, è che alla fine tutto era finito. Poi tutto d’un tratto la terra cominciò a tremare… era il Grappolo.

   
 
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