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Autore: blackjack0999    12/08/2018    3 recensioni
Per Isaac Celere. Trasferitosi da poco nella Kouh City con la sua famiglia. Iniziare ad adattarsi mentre inizierà l'anno scolastico alla Accademy Kouh. Conosce una graziosa, misteriosa ragazza di nome Yuuma e organizzano un'appuntamento normale. Sfortunatamente per Isaac, quel semplice 'appuntamento', sarà solo il preludio di un'altro stile di vita, alla quale lui non vuole averci nulla a che fare e non gli riguardava a suo malgrado. E' quando essa avrà inizio, si renderà conto di essere il nuovo Sekiryutei. Nonostante l'inizio incerto non si tirerà indietro, e proseguirà nel suo destino, ma ha modo suo ovviamente.
[Pezzo estratto dal Cap. 10]
Lei mi appoggio la sua mano destra sulla mia rispettiva guancia, la fissai negli occhi. «Oh, Io so la verità Isaac. L'avevo già capito che ora sei un diavolo reincarnato.» mi disse.
....L'intero soggiorno era svanito, le pareti erano diventate una landa cupa con aloni dorati vorticanti come fossero state brezze, persino i tatami del pavimento in alcune parti sembravano svaniti, poi l'avvertii, un'aura sconosciuta ed era alle mie spalle!.
[Isaac...Lei e una Yokai.. Una Kyùbi!.]
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Un Nuovo Arrivo all'Accademy Kouh

[Mi senti ragazzo?]

Oh e che cazzo!. Ma è mai possibile che ogni volta che vado a dormire, puntualmente in un certo punto nel sonno. Sento sempre questa strana voce distante ogni volta?, Le prime volte mi svegliavo di soprassalto é mi guardavo intorno, credendo di essermelo immaginato e tornavo a dormire placidamente. Tuttavia ancora adesso dalla prima volta che l'avevo udita, un paio di mesi fa, sembrava un sussurro, di cui malapena riuscivo a udire qualcosa. Ora continuò a sentirla nuovamente, vicina e lontana allo stesso tempo.

Non ho mai compreso se sto sognando o è un bizzarro scherzo del subconscio, mi guardò intorno cercando di capire da dove proviene quella voce, rispetto alle altre volte, intravedevo a distanza, una luce rosso arancio, come il fuoco di un falò accesso da poco, ma ora l'intensità della voce era aumentata, persino la distanza l'aveva fatto, rispetto al falò distante di prima, adesso sembra di assistere in lontananza il formarsi di un incendio.

«Chi è che parla?». Ho chiesto.

[Uh. Uh. Uh. C'è ne voluto di tempo, finalmente riesci a sentirmi era da un bel po' che cercò di parlarti]

«Quando hai finalmente smesso di ridacchiare. Puoi dirmi chi sei e perché continuavi a parlarmi nel sonno?». Chiesi nuovamente guardandomi intorno con circospezione, da che parte sarà?.

[Io sono..]

*DDRRRIIINNNN*

Apri gli occhi e scoccai un'occhiata truce alla sveglia, mentre continuava con il suo irritante trillò, allungai la mano, tirò giù interruttore, ponendo finalmente fine al suo maledetto trillare. Mi sedetti sul materasso, massaggiandomi il ponte del naso, prima di prendere gli occhiali e indossarli.

Guardai nuovamente la sveglia. Le lancette segnavano le sette in punto.

Mi alzai dal letto è iniziai subito a rifarlo, di solito adesso iniziavo a fare degli esercizi mattutini per tenermi in forma, ma quando io e la mia famiglia, ci siamo trasferiti qui a Kouh per via del lavoro di mio padre due settimane fa, ho avuto qualche calò di esercizio e non è da me questo.

Già tre settimane e mezzo fa, mio padre gli fu offerta una possibilità di lavorare all'estero per gestione amministrativa di una nuova ala d'impresa dove lui lavorava in Italia. Subito dopo i preparativi per le questioni burocratiche. quali permesso, di visto e di nuova residenza, siamo partiti e tutta la tiriterà..

Certo, diciamoci la verità, il cambio di ambiente e lingua era notevole, consideriamo che lasciare l'Italia con la mia famiglia per il nuovo lavoro di mio padre, e arrivare in un'altro continente, in qualche ala del Giappone e tutto un'altro paio di maniche. Questione di tempo e riusciremo tutti ad adattarci, cosi mio padre aveva detto. Forse aveva ragione.

Studiare la lingua giapponese durante i preparativi per la partenza per lunghe sessioni di studio, non era una cosa da ridere, in confronto l'esame per la maturità sarebbe stata una passeggiata al confronto, per fortuna che so parlare piuttosto bene l'inglese e questo mi ha aiutato, nell' apprendere abbastanza bene la lingua giapponese, ma ancora adesso sto continuando a studiare la lingua, per migliorare l'apprendimento, giusto per essere sicuri.

Aprì il guardaroba, tirai fuori l'uniforme della mia nuova scuola, arrivata proprio il giorno prima, della mia taglia esatta aggiungerei e la posai sul letto e mi diressi in bagno. Mi feci una rapida doccia è mi vesti con quegli abiti. Un paio di pantaloni neri, una camicia bianca con righe verticali, un blezer nero dai bordi bianchi, ma lasciavo sbottonati i primi due bottoni del colletto.

'D'accordo. Saranno quel che saranno le regole tipiche degli istituti giapponesi, ma nemmeno se mi pagassero oro. Indosserò cravatte, nastri o simili, conforme al regolamento o meno'. Mormorai in tono basso guardandomi allo specchio.

Mi passai le mani sui capelli mossi, il loro colore biondo tendente al castano, leggermente lunghi non più del classico taglio a spazzola che continuò a mantenere e tenerli pettinati all'indietro. Passo le punta delle dita sul lato destro del volto, sino al mento, sentendo la barba di un giorno, come se avessi la carta vetrata, potevo anche lasciarla andare per un paio di giorni prima di radermi.

Accennai un lieve sorriso, guardando sul riflesso dello specchio i miei occhi, un particolare azzurro tendente al violetto con la giusta luminosità, dello stesso colore di quelli di mia madre, e gli occhiali da vista li fanno enfatizzare ancora di più.

Esco dal bagno e scendo al piano di sotto, in cucina. A quanto pare i miei genitori sono già andati a lavorare, mi preparò la colazione, consumata in fretta, afferro la cartella ed uscì di casa.

***

Mentre stavo camminando verso la Kouh Accademy, ripensò alla fortuna che ho avuto. Prima di partire frequentavo un liceo a Firenze, ma quando mio padre ci ha detto che ci saremmo trasferiti in un'altro continente, non ho potuto frequentare il secondo anno.

Con mia grande sorpresa, quando ho spedito la mia domanda di ammissione all'Istituto Kouh, essa fu accettata e finalmente posso iniziare gli studi in una classe assieme agli altri. Prendere nota personale: Sarà meglio che farò domanda ai docenti, se c'e la possibilità di partecipare a delle lezioni extra per imparare ulteriormente la lingua giapponese per perfezionarla con il tempo.

Da quanto mi sono informato. L'Accademy Kouh, un tempo era stato un'istituto rigorosamente femminile, almeno cosi era stato almeno fino ad un paio di anni fa, che è diventato una scuola mista, attualmente e diviso in numerose sezioni.

Inizio già a vedere l'Istituto Kuoh in lontananza, do una rapida occhiata all'orologio da polso, sono in anticipo di dieci minuti, ottimo, aumentai il passo per non perdere ulteriore tempo.

Improvvisamente mi fermai, guardandomi intorno con attenzione. Eppure non so perché, ho come la strana sensazione che qualcuno mi stia seguendo, diedi un'attenta occhiata intorno per poi proseguire e raggiungere la Kouh Accademy.

***

Quando arrivai finalmente alla mia nuova classe, dove per la cronaca sto iniziando il primo anno,presi un respiro profondo prima di entrare, a quanto pare la lezione doveva essere iniziata da poco, la professoressa infatti s'interruppe e si volto a guardarmi e sorrise, prima di fare cenno di avvicinarmi alla scrivania e di fermarsi al suo fianco. Ho solamente annuito e fatto come mi aveva chiesto.

La professoressa subito mi presentò agli altri studenti.

«Un'attimo di attenzione. Oggi abbiamo un nuovo studente. Proveniente dalla Città di Firenze in' Italia». Ha detto prima di guardarmi con un sorriso.

Accennai ad un sorriso, mentre osservavo la classe, contai una ventina di ragazze e sei ragazzi. Nonostante sia diventato una scuola mista. Sembra che la Kouh Accademy abbia ancora la maggioranza di studentesse. Degno di un ex-istituto femminile.
Secondo l'usanza giapponesse, m'inchinai e mi presentai.

«Piacere di conoscervi. Mi chiamo Isaac Celere. Per Favore abbiate cura di me».

Anche se 'Abbiate cura di me'. Onestamente seppur avevo imparato non ho mai compreso il senso di questa frase. Mah
La professoressa mi indicò il posto assegnatomi, annuì solamente e attraversai l'aula, mentre passavo notai l'espressione del resto degli studenti, tutti mi osservavano piuttosto incuriositi, come dargli torto. Probabilmente sono l'unico occidentale in questa classe, sarebbe stato il colmo se fossi unico occidentale in tutta la scuola.

Raggiunsi il posto assegnatomi, e andai a sedermi, era difficile non notare gli sguardi degli altri studenti, i ragazzi avevano solo uno sguardo alquanto curioso, d'altro canto le ragazze, invece mi guardavano con un certo interesse.

Senti un rumore alle mie spalle e mi voltai leggermente. Vidi un trio di ragazzi, dubito fossero miei coetanei di età, ma mi stavano guardando con lo sguardo verde d'invidia?.

L'ignorai e prestai attenzione alla lezione, ogni tanto spostavo lo guardo per guardare fuori dalla finestra, incrociando qualche volta, lo sguardo di qualcuna delle studentesse, che continuavano a guardarmi ancora con certo interesse.

Modestia a parte. Ho avuto un modesto successo con l'altro sesso.

Sospirai poggiando il gomito sul banco e mi sorreggevo la testa con il dorso della mano, continuavo a guardare fuori dalla finestra, devo ammetterlo, dovevo ancora abituarmi a quel nuovo ambiente scolastico.

***

Finalmente e arrivata la pausa pranzo, ma ho ho deciso di non mangiare con gli altri all'interno della classe, cosi decisi di uscire fuori dall'Istituto e trovarmi in cortile un posto tranquillo dove poter pranzare. Peccato che sarebbe stato una cosa più a farsi che a dirsi. Non appena mi metto in piedi, che un gruppetto di ragazze della mia classe, mi circondò iniziando a tempestarmi di domande con un entusiasmo a dir poco soffocante.

«Cosi vieni dall'Italia. Isaac-Kun. Raccontaci un po' di essa». Mi ha chiesto una di loro.

Per tutta risposta, ho soltanto accennato alle bellezze della città dov'ero nato Firenze e delle altre città che ho avuto il piacere di visitare come la bella Venezia. Milano.

Ma sarebbe meglio che mi tolga di torno, cosi potrò mangiare tranquillamente.

«Toglimi una curiosità. Hai le lenti al contatto colorate o e proprio il tuo colore naturale?. Perché ti donano, ti danno un'alone di mistero». Un'altra mi ha chiesto che sembrava avere un'aria più maliziosa delle altre. Sorrisi

«Sono proprio il mio colore naturale. Ora vogliate scusarmi signorine. Non posso rispondervi ad altre domande». Ho detto con un sorriso, prima di uscire dalla classe.

Oh finalmente libero. Non mi è mai piaciuto la calca delle persone, sopratutto quando diventano invadenti. Per loro sono una novità, questione di tempo e non saranno così appiccicosi. Almeno spero. La notorietà e proprio l'unica cosa che non desidero.

Ho iniziato a girare per un po' nell'Istituto, prima di trovarmi finalmente un posto tranquillo da qualche parte nel cortile. Devo ammettere che questo Istituto e abbastanza tranquillo, ben fornito con diversi club da quando ho avuto modo di notare. Gli insegnanti sono apparentemente capaci, gli studenti sono vivaci ma tranquilli.

Sento delle grida arrabbiate, girò lo sguardo, guardandomi intorno è vedo dall'altro lato del cortile, lo stesso trio di ragazzi della mia classe, inseguiti da un gruppo di ragazze furibonde, tutte armate con bokken, la tipica spada di legno usata nel Kendo. Se non erro, quei tre, sono quelli che li chiamano 'Perverted Trio'. Issei Hyodo. Matsuda e Motohama.

Scrollai le spalle con un ghigno, 'Sperò che l'infermiera dell'Istituto sia ben fornita. Ho il presentimento che assisterò sempre a queste scene'. Affari vostri se vi cambiano i connotati .

Sembrava allora troppo tranquillo come Istituto, i rompiscatole ci sono sempre in qualunque parte del mondo. Ma non sarà male studiare qui.

Apro la scatola del bento che mi sono preparato la sera prima e inizio a mangiare. Certo da una parte ho preparato piatti in stile Italiano e l'altro le specialità del Giappone. Almeno mi abituerò a quello che mangiò.

Proprio quando ho finito di mangiare il mio bento, sento ancora delle urla. Cos'è?. Di nuovo il 'Perverted Trio' inseguiti dalle altre ragazze?. No questa volta, sembravano grida estasiate come quelle di alcune fan-girl che vedono l'arrivo dei loro beniamini, spostai lo sguardo in quella direzione, vidi gruppetti di ragazze che fissavano ammirate due ragazze che stavano camminando attraverso il campo.

«Chi mai sono quelle due ragazze così popolali?». Chiesi

«Ma dai?. Ma com'è possibile che non sai chi sono loro due?». Mi ha detto una ragazza di passaggio, che doveva avermi sentito fare quella domanda, lo guardata era una delle mie compagne di classe.

«Ehm sono nuovo qui all' Accademy Kouh». Le ho fatto ricordare o farglielo notare se mi fossi sbagliato a considerarla una mia compagna di classe.

La ragazza si e grattata la nuca con espressione imbarazzata, prima di schiarirsi la voce e indicarmi con un cenno della testa che le due ragazze che stavano camminando.

«Oh capisco. Comprendo la tua confusione e sul perché non le conosci. Allora, quelle due sono le idol dell'Istituto Kouh. Quella con i capelli rossi e Rias Gremory, l'altra è Akeno Himejima, entrambe frequentano il terzo anno». Cosi lei mi ha detto.

Spostai nuovamente lo sguardo e le osservai, sistemandomi gli occhiali sul naso.Dunque sono loro, le ragazze di cui ho sentito nominare più volte dai gruppetti di ragazze e ragazzi, in ogni corridoio e che erano letteralmente persi per loro. Beh come dargli torno entrambe sono bellissime.

La prima aveva lunghi capelli cremisi, Rias Gremory, con un fisico mozzafiato che di certo sapeva attirare gli sguardi di chiunque, da come la ragazza mi stava parlando, ho annuito ogni tanto per farle capire che la stavo ascoltando, mi racconto che era la ragazza più popolare della scuola, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua bravura negli sport e nello studio, dai suoi modi gentili e raffinati, qualcuno scherzando ipotizzava che potesse essere di famiglia benestante.

Mentre l'altra ragazza quella che ha chiamato Akeno, altrettanto bella e formosa, forse leggermente più più se paragonato a Rias. Venni a sapere sempre dalla compagna di classe, che era la seconda ragazza più popolare della scuola per gli stessi motivi. Infine questa compagna di classe, mi ha detto che Rias e Akeno erano rispettivamente la presidentessa e la vicepresidentessa del Club di Ricerca dell' Occulto.

Ho ringraziato la ragazza per la spiegazione, lei mi ha sorriso per poi raggiungere di corsa il gruppetto delle ragazze che salutavano ed ammiravano Rias e Akeno.

Dovrò informarmi sui vari Club che ci sono in questo Istituto. Ogni cosa a suo tempo però.

Prendo un libro che tenevo nella cartella e lo apro alla pagina dove avevo messo il segnalibro e continuo a leggere, cercando di ignorare le grida da Fan-girl delle ragazze e dei ragazzi, al passaggio di Rias e Akeno.

Sollevo lo sguardo quando le vedo passare, entrambe notandomi mi salutarono con un sorriso gentile, al quale risposi, con un sorriso accennato e un cenno della mano, per poi continuare a leggere tranquillamente, digrignai i denti quando senti la comitiva delle fan sfegatate. Prendere nota: Oltre alla continua visione del perverted Trio inseguite dalle ragazze. Vedrò sicuramente la comitiva di Fan Girl dietro alle due ragazze popolari della scuola. Davvero alla faccia della popolarità!

Un capitolo di lettura dopo, ho dato un'occhiata veloce all'orologio da polso, fra pochi minuti sarebbero ricominciate le lezioni, chiudo il libro e lo rimetto nella cartella, mi alzo in piedi pulendomi il retro dei pantaloni, ma quando sto riprendendo la cartella, quando notò con la coda dell'occhio, un paio di gambe snelle, scarpe basse e calzini avvicinarsi, sollevo lo sguardo e vedo a chi appartengono.

Un'altra ragazza si era avvicinata, e alta quanto me, con lunghi capelli corvini che le cavano lisci come una vera e propria cascata fino ai fianchi, un fisico snello ma formoso, l'uniforme femminile della scuola, non poteva nasconderle il fisico, gli occhi viola, proprio viola e non con la particolare sfumatura come i miei.

Lei mi stava fissando con un timido sorriso, giocherellando con una delle sue lunghe ciocche che l'arrivavano alle spalle, stata tremando un pochino era davvero molto nervosa.

«I-I-Isaac-Kun..».

«Si?.». Risposi mettendomi a cartella oltre la spalla, guardandola.

Lei continuò a giocherellare in modo carino con la ciocca di capelli, guardandomi arrossendo visibilmente.

«E-ecco I-Isaac-Kun.. S-sono una delle tue c-compagne di c-classe.. m-ma probabilmente non mi hai ancora n-notata... mi c-chiamo Yuuma Amano».

Metto una mano nella tasca del blazer, lei e una mia compagna di classe?. Beh in effetti forse non l'ho notata, quando mi stavo dirigendomi al mio posto in classe.

«E-ecco e imbarazzata v-venirtelo a dire cosi all'improvviso ma.. volevo dirti che mi... mi piaci davvero molto!». Mi ha detto

Ho sussultato, sgranavo gli occhi dallo stupore. Lei inspiro e s'inchino e con voce quasi supplichevole continuò.

«P-Per favore, vorresti u-uscire con me. M-magari q-questa sera?».

Okay. Una sorpresa dietro l'altra, prima questa ragazza, Yuuma si presenta e mi dice che gli piaccio tanto e ora mi chiede persino un'appuntamento, comprendo che sono in un'altro continente, ma una simile iniziativa mi ha non poco sorpreso.

Yuuma mi guardò inclinando la testa un po', visibilmente agitata.

«Qualcosa n-non va?. F-forse sono stata un po' precipitosa a dichiararmi cosi in p-punto in b-bianco».

La guardai con un accennato sorriso. 'Un po' tanto' scossi la testa.

«Niente Yuuma. La tua dichiarazione mi ha molto sorpreso ecco tutto. Ma non sono uno che crede al colpo di fulmine». Le ho detto.

Lei sembro agitarsi ancora di più, mordendosi leggermente il labbro inferiore. Le sorrisi in modo gentile e rassicurante.

«Non fraintendere quello che ho detto. Sei una ragazza molto carina, questa sera non posso uscire, ma che cosa ne dici?. Di uscire insieme domani sera, visto che è venerdì, avremmo modo di conoscerci meglio d'accordo?». Le ho chiesto.

Yuuma, che si era rabbuiata per un attimo, sfoggiò un sorriso raggiante. «Si! Si!. Va benissimo Isaac-Kun. Già non vedrò l'ora»

«Sarà meglio tornare in classe, non vorremo prenderci entrambi una nota di demerito».

Le dissi mentre tornavano in classe, lei si mise di fianco a me, sorridendo con le mani dietro alla schiena, spostai lo sguardo quando vidi che il 'Perverted Trio' era stato catturato dalle ragazze del Club di Kendo ed erano stati ben saccagnati. Quasi mi dispiace per loro

Beh ho detto quasi.

***

La giornata era trascorsa tranquillamente, considerando che Yuuma era davvero una ragazza molto dolce, gentile e disponibile ad aiutarmi nel caso rimanessi indietro a causa del problema della lingua giapponese ancora imperfetta, parlando di lingua a proposito, prima non ho avuto modo di notarlo bene a causa della dichiarazione improvvisa di Yuuma, lei parlava molto bene l'italiano e quando gli ho chiesto dove l'aveva imparato, lei era rimasta in silenzio per alcuni secondi, prima di dirmi timidamente che era andata in vacanza in Italia per diversi paio di mesi e voleva imparare la lingua per ambientarsi meglio.

Eppure non so, chiamatelo sesto senso o strano presentimento, paranoia, quando guardò Yuuma e come se in quello sguardo dolce, nei suoi occhi viola, vedessi lo stesso sguardo vitreo degli occhi di uno squalo bianco, in preda alla frenesia alimentare. Forse era solo una mia impressione.

Quando siamo usciti dall'Istituto Kouh, Yuuma mi sorrise e mentre si allontanava con un cenno della mano, al quale ricambiai, mi voltai per camminare, mi fermai dopo aver compiuto un passo, ricordandomi che non avevamo ancora nemmeno deciso quale sarebbe stato il luogo del nostro appuntamento di domani sera.

Ma quando mi voltai per chiamarla, credevo di vederla ancora in lontananza e di raggiungerla in un breve tratto di corsa. Yuuma era sparita. Si era allontanata rapidamente in cosi poco tempo?.

Scrollai le spalle e tornai a casa, ma ancora una volta sentivo quella strana sensazione che qualcuno mi stava osservando.

Giunto a casa, salutai i miei genitori e mia sorella minore diciassettenne Selina, parlai con entrambi riguardo a com'era andata al mio primo giorno di scuola, tralasciai ovviamente alcune situazioni come la dichiarazione di Yuuma è le batoste che Issei e i suoi amici si sono prese dalle ragazze del club di Kendo, ma gli avevo avvisati che la sera dopo sarei uscito per un'appuntamento con alcuni miei compagni di classe, ho preferito evitare.

Finito la breve conversazione, mio padre si e chiuso nel suo ufficio a lavorare, ma voleva organizzare un'uscita per questo weekend, per stare insieme, nonostante era preso sul lavoro, mio padre pensava prima alla famiglia, poi al resto.

Mia madre e mia sorella preparavano la cena, li avrei raggiunti fra poco, giusto il tempo di posare la cartella, togliermi quest'uniforme e mettermi qualcosa di può comodo e ritornare giù.

Salendo gli scalini due a due raggiunsi la mia stanza, lanciai la cartella, dritto al centro del letto, e mi sfilai il blazer e la camicia, li piegai con cura e li posai sullo schienale della sedia da ufficio, quando senti bussare e mi voltai verso la porta.

«Avanti». Dissi

La porta si apri e si fermo sulla soglia la mia sorellina, nonostante avesse un paio d'anni in meno di me, molti a vederla l'avrebbero pensato fosse mia coetanea, E' non e la prima volta che succedeva considerando il suo rapido sviluppo, oltre abbiamo la stessa altezza. Oltre alla statura abbiamo lo stesso colore azzurro con la sfumatura violetto degli occhi e il colore dei capelli, anche se lei sembravano più scuri da sembrare quasi neri, lunghi sino alle spalle, ma li lascia ricadere sulla spalla destra e pettinarli in modo da quasi coprirgli l'occhio destro, questa particolarità e nata da quando una volta, abbiamo fatto un cosplay per la fiera di Lucca, dove lei aveva fatto il cosplay di Cinder Fall e Io di Qrow Branwen, di cui avevamo entrambi vinto, il premio per miglior cosplay.

La guardai, indossava una maglietta lunga nera con disegno della luna in frantumi dell'anime Rwby e dei pantaloncini neri al ginocchio, ma notai la sua espressione. Seria e preoccupata.

«Fratello possiamo parlare?». Mi chiese e io ho annuito soltanto indicandole l'altra sedia libera alla scrivania.

Lei entrò chiudendosi la porta alle spalle e prese posto.

«Veramente sarebbe giusto usare 'Onii-Sama' quando parliamo cosi». Le dissi con un sorriso divertito.

Ma a quanto pare mia sorella non aveva cambiato espressione, anzi si era messa con le braccia conserte.

«Sto parlando seriamente Isaac». Ha esclamato seriamente.

Poche cose sono in grado di sorprendermi, ma quando mia sorella usava quel tono di voce, questo si che era davvero preoccupante.

«Per cominciare. Voglio darti una buona notizia. Non sarai l'unico che frequenterà la Kouh Accademy dal secondo anno. Ci sarò anche io. E' ho appena saputo che sono stata assegnata alla tua stessa classe.».Mi ha detto con un radioso sorriso.

Sorrisi felice che avrei trascorso gli anni alla Kouh Accademy assieme alla mia cara sorellina, ma perché ho l'impressione che sia la proverbiale 'Quiete prima della tempesta'.?

Non tardo ad arrivare la risposta.

«Oggi sono venuta un po' prima della pausa pranzo e ho notato che stavi parlando con una ragazza. Dimmi la verità Isaac, l'appuntamento di domani e con lei vero?». Mi chiese alzandosi in piedi e mettendosi di fronte a me guardandomi negli occhi.

Ho deglutito, Ahia!. Chissà perché avevo il presentimento che c'era qualcos'altro oltre alla bella notizia di prima.

«Non ti posso proprio nascondere niente eh Selina. Si questa ragazza mi ha chiesto di uscire con me questa sera, ma l'ho convinta che ci saremmo incontrati domani sera. Cosi ho accettato, non ci vedo nulla di male. Una semplice uscita, non preoccuparti».

Lo rassicurata, Selina sospirò prima di guardarmi preoccupata.

«Non fraintendermi Onii-Sama ma, quando ho visto quella ragazza. Non lo so, c'è qualcosa in lei che non mi convince. Ho un brutto presentimento per domani. Per favore promettimi che starai attento». Ha mormorato, per tutta risposta, sorrisi e le scompigliai con la mano la frangia che le copriva apparentemente l'occhio, lei fece un passo indietro e si passo le dita fra i capelli per rimettersi in ordine.

«Te lo prometto sorellina, ora però esci, devo finire di vestirmi e vengo a dare una mano a te e alla mamma». Le dissi, Selina con un sorriso uscì, ma prima.

«Se quella ragazza ti farà soffrire giurò che la prenderò a calci in culo, che non si siederà per un'anno». Ha detto con un sorriso chiudendo la porta.

Scossi la testa, come ho detto io e mia sorella siamo sempre stati legati fin da piccoli, sono protettivo nei suoi confronti e lei altre tanto, una delle poche persone che gli potrei confidare tutto.

Finisco di vestirmi e scendo di sotto a dare una mano a mia madre e Selina a preparare la cena.

Domani e un'altro giorno.

Nota dell'Autore: Salve a tutti ragazzi!.Eccomi di nuovo con una storia del tutto nuova. Una versione alquanto diversa di High school DxD. Un Reboot della serie, ma con un nuovo protagonista OC, inutile divulgarci ha rilevare la comparsa di Ddraig, perciò ho preferito farlo fin dall'inizio, seppur l'apparizione futura sarà nei prossimi capitoli. Spero che adesso il mio Oc Isaac non vi sembri noioso o irritante, dovevo trovare un modo equilibrato per farlo iniziare la sua avventura. Appena trasferito dall'Italia e vivere in un nuovo continente con la sua famiglia, frequentare l'Accademy Kouh. La personalità del mio può sembrare apatico e un po' lo e proprio a causa del suo carattere e del cambio di location. L'ho messo in parte moderna per cui noterete non pochi citazioni a location, come Lucca Comics in cui e citato in questo capitolo Preciso che l'anime mi piace molto ma e la questione del protagonista che talvolta e fasi alterne come una bilancia, poiché rallenta la storia o vengono aggiunte situazioni che rompono la fluidità. Adesso Isaac ha conosciuto Yuuma o Yuuma quale e giusto. Ha intravisto Rias e Akeno, ancora non sa che lui e il prossimo Sekiryuutei. Ringrazio molto Fenris per i suoi consigli utili e ci sentiamo al prossimo aggiornamento. Alla prossima!.

 

 
 
  
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