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Autore: leviosarose    14/08/2018    1 recensioni
La spiaggia, il mare, una notte stellata e mille pensieri alla deriva.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi piaceva guardare le stelle.

Quel pensiero mi attraversò la mente in un istante mentre, sdraiata sul mio telo rosso, osservavo quello spettacolo meraviglioso che mi sovrastava.

Mi piaceva stare lì, sdraiata in riva al mare, con le cuffie nelle orecchie e la mente che si svuotava.

Mi piaceva guardare lo spazio infinito sopra di me e sentirmi piccola piccola. Io, che di solito ero la più alta e grossa di tutti, davanti a quell'immenso mi sentivo minuscola, persa, disorientata.

Era quello l'effetto che mi facevano quei puntini di luce su quella tela scura: mi ridimensionavano, mi ricordavano quanto io fossi piccola davanti alla vastità dell'universo, mi mostravano il mio essere un puntino in un mare di pianeti, stelle, sistemi e galassie.

E così i miei problemi sbiadivano, piccoli e insignificanti come me.

Ad un tratto mi alzai, tolsi le cuffie e mi tuffai nella distesa di acqua scura, così simile al cielo sopra di me.

Mi distesi a pelo d'acqua, le punte dei piedi e la pancia che facevano capolino, intirizzite per il vento freddo.

E lì, immersa nel buio e dal buio sovrastata, mi sentii, se possibile, ancora più microscopica e terribilmente sola.

Una lacrima solitaria si fermò sul bordo delle mie ciglia, indecisa se cadere o meno e io la lasciai scegliere con calma, come ero abituata a fare, finché quella, presa finalmente una decisione, cadde in mare, acqua salata dentro acqua salata, goccia dentro mare, esattamente come me.

Rimasi lì stesa per un tempo imprecisato in balia del dolce movimento delle onde, lasciandomi cullare, inerte e spaesata.

Poi chiusi gli occhi, immergendo la testa, beandomi dell'acqua calda che mi lambiva la pelle, i muscoli rilassati, la testa leggera.

Dopo quelli che potevano essere secondi, ore o forse anni, riemersi in cerca di ossigeno, tornando a puntare gli occhi verso il buio sopra di me e fu lì che la vidi: una sottile striscia di luce che attraversò rapida la distesa scura che mi sovrastava, scomparendo un secondo dopo alla vista, veloce come era apparsa.

Un piccolo sorriso mi si dipinse sul volto e nella mia mente lanciai il mio desiderio all'universo che mi osservava, sperando che le stelle raccogliessero quel desiderio e lo rendessero realtà, pregando perché il cielo mi ascoltasse una buona volta, dopo tutti quegli anni in cui non l'aveva fatto, in cui mi aveva lasciata sola, in cui mi aveva fatta sentire abbandonata, smarrita.

E dopo tanti anni posso dire che per una volta, un'unica, meravigliosa volta, l'universo mi aveva ascoltata, aveva fatto esaudire quell'unico, enorme desiderio ed io non potevo essere più felice.

In fondo sì, mi piaceva guardare le stelle.




_Spazio me!_

Ma ssalve gente! 
Ebbene sì, dopo un po' di lontananza da EFP sono tornata! Chi non muore si rivede, come direbbe qualcuno :D
Questa storia è nata di getto, come quasi tutte le cose che scrivo e in un paio di giorni eccola qui.
Come sempre ci tengo a ringraziare la mia beta di fiducia, gminnella251, senza la quale le mie storie sarebbero piene di orrori e lei lo sa bene.
E infine ringrazio voi, che avete speso un po' del vostro tempo per questa storia che spero tanto vi sia piaciuta, nel caso fatemelo sapere con una piccola recensione che rende sempre felici e mi aiuta a migliorare ;)

A presto!

  
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