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Autore: Teenager_Imagination    14/08/2018    2 recensioni
||Klance||
Dal testo:
Amava quei momenti, non solo perché erano di una bellezza così straordinaria da fargli desiderare con tutto se stesso d'imprimerseli a mente per sempre, ma li amava semplicemente perché erano un momento solo per loro due, in cui tranquillo e senza pensieri poteva contemplare la bellezza del suo amato... il tutto illuminato soltanto dalla tenue luce del sole che stava sorgendo.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kogane Keith, McClain Lance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un momento tranquillo della loro nottata, dopo essersi amati più e più volte con dolcezza e passione, quando intorno a loro non c'era nient'altro che il silenzio ed il lieve cinguettare degli uccelli, senza rumori di macchine o dei passanti sotto alla loro finestra, il dolce suono dell'ukulele di Lance risuonava tra le pareti della loro camera da letto.

Senza alcun pensiero per la mente, il castano strimpellava alcune note a caso, nell'attesa che una canzone gli arrivasse in mente, intanto che ammirava con sguardo totalmente innamorato il ragazzo sdraiato davanti a sé, il quale era parzialmente coperto solo da un leggero lenzuolo.

Amava quei momenti, non solo perché erano di una bellezza così  straordinaria da fargli desiderare con tutto se stesso d'imprimerseli a mente per sempre, ma li amava semplicemente perché erano un momento solo per loro due, in cui tranquillo e senza pensieri poteva contemplare la bellezza del suo amato totalmente scoperto, coi capelli spettinati, le labbra gonfie, per i troppi baci, e lo sguardo ancora lievemente lucido delle forti emozioni provate pochi momenti prima, il tutto illuminato soltanto dalla tenue luce del sole che stava sorgendo.

Fu proprio in quel momento, mentre guardava come i raggi dell'alba giocavano sul corpo semi scoperto di Keith, che una canzone gli venne in mente.

 

Des yeux qui font baisser les miens,

un rire qui se perd sur sa bouche,

 

Con tono basso, quasi come se temesse di distruggere l'atmosfera, la voce del castano accompagnava il dolce ritmo con cui le sue dite facevano vibrare le corde dello strumento

 

Voilà le portrait sans retouche

de l'homme auquel j'appartiens.

 

Continuò sollevando lo sguardo sugli splendidi occhi viola del suo uomo, accennandogli un piccolo sorriso impacciato.

Erano anni che non cantava in francese o che almeno non lo parlava, ma in quell'istante, Lance, non sentiva quella solita paura di sbagliare qualche parola o intonazione, perché sapeva che quella era la canzone perfetta per quel loro due in quel momento; e senza smettere di sorridere, alzando di poco il tono della voce, riprese a suonare senza mai distogliere lo sguardo da quello dell'altro.

 

Quand il me prend dans ses bras,

il me parle tout bas,

je vois la vie en rose.

 

Keith era sorpreso dal sentirlo cantare in una lingua diversa dall'inglese o dalla sua madre lingua, curioso si sollevo leggermente, sporgendosi verso di lui, facendo attenzione a non disturbarlo, così che il castano non smettesse di cantare.

 

Il me dit des mots d'amour,

des mots de tous les jours

et ça me fait quelque chose.

 

La voce di Lance risuonava melodiosa tra le pareti, intanto che il moro, affascinato da quella nuova scoperta lo ammirava con sguardo diverso.

Scoprendosi un po' di più Keith si sollevò, arrivando a posare la schiena contro il freddo muro, così da poter guardare senz'alcuna difficoltà il suo splendido ragazzo mentre gli dedicava una delle canzoni più romantiche della storia. 

 

Il est entré dans mon cœur

une part de bonheur

dont je connais la cause.

 

Lance con un  sorriso timido dipinto sulle labbra, lo guardava da sotto le folte ciglia, facendo scorrere con lentezza lo sguardo lungo le pallide gambe dell'altro che continuava a guardarlo con un dolce sorrisetto divertito stampato sulle labbra.

 

C'est toi pour moi,

moi pour toi dans la vie,

il me l'a dit, l'a juré pour la vie.

 

Dolcente, senza distogliere l'attenzione o rovinare l'atmosfera Lance alzò nuovamente di poco il tono della voce, incatenando i propri occhi azzurri a quelli viola del moro; fermandosi solo per un misero istante, per riprendere fiato, prima di far vibrare nuovamente le corde dell'ukulele.

 

Et dès que je l'aperçois,

alors je sens en moi

mon cœur qui bat.

 

Lentamente così come l'aveva alzata, Lance tornó ad un tono più delicato e basso, sorridendo divertito all'evidente pelle d'oca sulle braccia del suo ragazzo.

Keith ammaliato da quella dichiarazione cantata e dalla voce del suo amato, tornò a  sdraiarsi sul fianco, così da poter continuare a bearsi di quella dolce melodia, abbandonandosi del tutto alle vibrazioni ed alle sensazioni che gli stava regalando quella canzone. 

Ad occhi chiusi, il moro continuò a sentire le ultime note di quella prima parte, sorridendo totalmente innamorato, e rilassato, del suo splendido ragazzo.

 

Lance facendo vibrare debolmente le corde dello strumento, richiamando a sé l'attenzione del moro, prima di fermarsi del tutto ridacchiando divertito alla visione del suo amato totalmente abbandonato tra le lenzuola sfatte, ad gli occhi chiusi con solo le dita di una mano che andavano a tempo con la canzone,prima che anche lui ridacchiasse a sua volta.

 

 

Riesci sempre a sorprendermi... - confessò con voce bassa e rauca il moro riempiendo il silenzio che si era appena creato - ogni giorno scopro sempre delle nuove cose su di te... - ridacchiò, aprendo nuovamente gli occhi.

 

Ed è un bene no? - chiese titubante ed imbarazzato il castano - così almeno non ti potrai mai stancare di me - ridacchió a sua volta.

 

Lance, se c'è una cosa di cui sono sicuro e che non potrei mai stancarmi di te, Mi amor - confessò nuovamente in un sussurro timido il moro, facendo battere più forte il cuore dell'altro - ma ora raccontami, sai cantare solo questa canzone in francese o sai anche parlarlo? - gli chiese curioso sollevando un sopracciglio.

 

Oh... beh, come hai detto te, sono un ragazzo dalle mille sorprese, se ti raccontassi questo mio segreto non sarei più interessante  ai tuoi occhi, non credi? - gli sorrise divertito il castano, posando l'ukulele sul materasso. 

 

Oh no no, sono curioso adesso... - rise il moro - voglio saperlo... devo saperlo... 

 

Uuuhh e perché? - ridacchiò il castano, intanto che gattonava verso il suo ragazzo.

 

Perché mi piace sentirti parlare in altre lingue - arrossì lievemente il moro - dovresti saperlo visto quante volte ti prego di parlarmi in spagnolo, anche se la cosa mi fa reagire in certi modi e mi metti in imbarazzo- ridacchiò sfiorando con la punta delle dita i morbidi capelli castani dell'altro.

 

Eh va bene - sospirò fingendosi scocciato lance chinandosi a baciargli la punta del naso - quand'ero giovane... beh, per farmi figo davanti ai miei amici, ma sopratutto alle fanciulle, decisi d'imparare il francese - rise - così da poter far colpo e farle tutte innamorare di me - ammise sentendosi leggermente in imbarazzo - a quei tempi pensavo mi sarebbe stato utile, perché speravo che forse un giorno mi sarei anch'io innamorato di una di loro, e per quanto stranamente la cosa funzionasse, nessuna di loro è mai riuscita a conquistare il mio cuore... a differenza tua - confessò mostrandogli un sorriso di una dolcezza senza eguali, facendo fermare il cuore del ragazzo sotto di se per qualche istante.

 

O-oh! Quindi sono l'unico ad aver conquistato il cuore del Latin Lover più desiderato e meme della storia? - lo prese in giro, sperando di distrarlo dal suono del suo cuore che ora batteva ruonorosamente a quella dichiarazione - Beh, allora sono un ragazzo davvero tanto fortunato... - sussurrò sporgendosi e posando le labbra su quelle del castano - ma ora, Mon Amor, canta ancora per me - gli chiese allungando un braccio verso l'ukulele sorridendogli.

 

Lance non se lo fece ripetere due volte, rapido riprese lo strumento tra le mani e ricominciò a pizzicare le corde, ricercando quella melodia che aveva suonato fino a poco prima.

 

Des nuits d'amour à plus finir,

un grand bonheur qui prend sa place,

les ennuis, les chagrins s'effacent,

heureux, heureux à en mourir.

 

Sorridente riprese a cantare, sotto lo sguardo divertito ed innamorato di Keith, che a sua volta si era nuovamente seduto.

 

Quand il me prend dans ses bras

Il me parle tout bas

Je vois la vie en rose

 

Continuò cercando di far ridere l'altro muovendo le sopracciglia verso di lui.

Keith divertito, cercò di trattenersi scuotendo la testa, ma facendolo gli fuggi dalle labbra il dolce suono che il castano tanto voleva sentire

 

Il me dit des mots d'amour

Des mots de tous les jours

Et ça me fait quelque chose

 

Con una lentezza ipnotizzante, Keith con un sorriso malizioso sulle labbra, si alzò in piedi lasciando così all'altro la piena visione del suo corpo, prima che venisse coperto dalla maglietta che indossava la sera prima il castano, lasciando per un minuscolo istante Lance senza parole, prima che un piccolo colpo di tosse da parte del moro lo facesse tornare alla realtà.

 

Il est entré dans mon cœur

Une part de bonheur

Dont je connais la cause

 

Dolcemente, dopo aver ripreso tra le mani le lenzuola, s'avvicinò al castano, sedendosi proprio al suo fianco, ma dalla parte della finestra.

Lance capendo subito ciò che il moro desiderava, si fermò esattamente il tempo per girarsi a sua volta, prima di ricominciare a suonare e sentir pochi secondi dopo la testa del moro posarsi contro la sua spalla

 

C'est toi pour moi, moi pour toi dans la vie

Il me l'a dit, l'a juré pour la vie

 

I due accoccolati, innamorati come non mai ed illuminati dalla tenue luce dell'alba, si godono gli ultimi istanti di pace, prima che la città sotto di loro si risvegli.

 

Et dès que je t'aperçois

Alors je sens dans moi

Mon cœur qui bat

 

Lance con un dolce sorriso sulle labbra e gli occhi ancora incatenati a quelli del moro, pizzica in modo diverso e più lento le corde del l'ukulele, segnando così la fine della canzone, ma non della sua dichiarazione.

 

La la, la la, la la

La la, la la, ah la

La la la la

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

My Darlings, I'm back (più o meno)

E sono tornato, dopo mesi e mesi di blocco dello scrittore, con una klance super fluff e diabetosa, che spero con tutto il cuore che vi piaccia perché ci tengo un sacco a questa cosina che mi è rimasta in testa per molto tempo.

Perdonatemi per la mia lunga assenza, ma come già accennato prima, ho avuto un terribile blocco mischiato a cose personali che mi demoralizzavano tantissimo, ma per qualche strano miracolo sono riuscito a scrivere questa fanfic qui e sto lavorando anche ad altre due fanfic (angst) su altri due pg di Voltron. Quindi presto potrei tornare con cosine nuove ~

Oh! Mandate tanto amore alla mia beta che mi ha aiutato a finire questa storiella ed ha avuto la pazienza di sopportarmi mentre scleravo in preda alle crisi da Fanwriter ( Thanks Broh Keef 💙) 

 

Per chi segue "A reason to stay", tesori miei, sto provando a scrivere nuovamente il terzo capitolo, ma è un po' difficile visto che l'hype per quella storia e calato quasi del tutto, quindi incrociate le dita e mandatemi tante vibes positive così forse riesco a scrivere qualcosa di decente hahaha 

 

In fine...

Spero che la klance ci piaccia e vi regali un piccolo sorriso

Se volete lasciarmi un commentino, con un vostro pensiero sulla storia, mi renderete davvero tanto felice.

Detto questo,

Grazie per aver letto la fanfic

 

 

 

(Credits Song - la vie en rose di  Edith Piaf)

  
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