NotAlone- Fu come cadere in
acqua.
- I suoni attutiti d’un
colpo, il corpo legato ad un peso che trascinava verso il fondo.
- Trunks aveva la nausea,
la testa pulsante ed il corpo tremante.
- La sua più grande paura
era divenuta realtà.
- “Sono
solo”.
- Poi, come se il suo
corpo e la sua mente volessero emergere dall’oceano di tenebre in cui pareva
affogare, sentì una stretta attorno alle dita ed il suo nome invocato
apprensivamente.
- Rammentava il dolore,
il silenzio opprimente della navicella, il buio cosmico circostante ed il senso
di solitudine in cui precipitava sempre di più.
- Eppure, mai come nella
sua vita, sentì di avere ancora qualcuno al suo fianco.
- Trunks
puntò gli occhi azzurri sul corpo esanime dell’estraneo che era piombato nel
suo giardino.
- La
frenesia tutt’attorno gli trasmise un vago senso di inquietudine, e nella sua
mente infantile provava un orrore che questa volta i grandi non avrebbero
potuto risolvere, perché nessuno poteva debellare quell’ansia che gli faceva
spalancare gli occhi e tremare le labbra senza che esse emettessero suono.
- «Trunks…»
sentì mormorare sua madre, mentre stringeva la mano inerte dell’estraneo.
- Ignorato,
poi, anche dal padre, al piccolo Saiyan non resto che rimanere in disparte, con
lo sgomento e la confusione di chi si sente chiamato in causa senza un perché.
- E
si sentì tremendamente solo.
- {Double Drabble – 110/108 words}
- Ep.
48 Dragon Ball Super
- Breve
racconto di ciò che mi ha trasmesso quest’episodio di Dragon Ball Super.
Insomma, Trunks – il piccolo – mi è parso molto scioccato da quell’uragano di rivelazioni
sorte in pochi istanti nel suo giardino. Vedersi in versione adulta
destabilizzerebbe chiunque!
- Grazie
anche solo a chi legge. :)