Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: kamy    15/08/2018    0 recensioni
E se Steve non fosse finito sotto ghiaccio? E se avesse cresciuto lui Tony?
Partecipa all'Au challenge.
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap.11 Difficile proseguimento quotidiano

 

Steven tagliò una serie di fette di mozzarella e le mise sopra i pezzettini di carne, confezionando dei panini ripieni.

"Howard... Come puoi fidarti a lasciare quell'animale da solo col bambino?" domandò con tono duro.

Howard sbuffò, oscillando un bicchiere di whisky.

"Cresce Stark da un secolo, sa quello che fa" disse.

Steven lo indicò con un pezzo di pane e ribatté: "Sa portare guai da più di un secolo".

Howard bevve, e si mise seduto al tavolo.

"Ha cresciuto me. Tony verrà su come un vero Stark, e imparerà a sembrare normale".

Rogers sospirò pesantemente.

"Puoi almeno starci attento?" domandò.

Howard rise, roco.

"Per quello ci sei tu, 'mammina' ".

Steve arrossì e diede una manata al banco della cucina, sbuffando.

"Mi sembrava volessi vedermi presto nuovamente in servizio attivo" brontolò.

Howard ridacchiò, e si versò altro whisky.

"Scegli tu. Tony, o l'esercito?" provocò.

Steve si passò una mano tra i capelli.

"Quando sarà abbastanza grande non ci sarà più bisogno di scegliere" ribatté.

< Perché devi sempre farmi sentire così male? Così costretto?

Perché passi dall'essere gentile, al trattarmi con i piedi, arrivando a minacciarmi? > pensò, stringendo le labbra fino a farle sbiancare.

Howard sogghignò, alzò il bicchiere.

"A quel momento" brindò.

Steve gli diede le spalle e recuperò un piatto, socchiudendo gli occhi.

"Vado a portargli la cena" disse piatto.

Howard bevve avidamente ed annuì, agitando la mano in aria.

"Vai, vai. Non vorremo non mangiasse".

Rogers si allontanò col piatto colmo di panini, con passo rapido.

 

***********

Creed si pulì un canino con i denti e avvolse la coda intorno alla gamba.

"Quindi, ripetiamo un'altra volta.

Che espressione si fa alla signorina qui presente?" chiese, indicando Peggy con la testa.

< Speriamo non se ne esca di nuovo dicendo che mi attira.

Il santarello potrebbe essere ancora in zona per recuperare i piatti e farmi qualche scenata.

Nemmeno stessero ancora insieme! > pensò

Tony mugugnò, portandosi il dito in bocca.

"La si chiama mamma?" chiese.

Peggy ridacchiò, e gli scompigliò i capelli arruffati.

"Sei così tenero".

"Ora non esagerare. Solo l'espressione bastava" lo riprese Creed.

Si chiuse la casacca sul corpo massiccio.

"Ora chiedile un'indicazione" lo incalzò.

< Il dito non è un'idea cattiva, ma può migliorare >.

Tony prese a dondolare sulla punta dei piedi.

"Non trovo il mio papà" pigolò.

Peggy si mise in ginocchio, gli carezzò i capelli e guardò Creed.

"Non capisco. Gli vuoi insegnare ad essere adorabile?".

"Veramente se volesse essere adorabile dovrebbe far scattare il tuo lato protettivo. Ad esempio mettendosi le mani davanti o cercando riparo dietro di me.

In questo modo è comunque un bambino molto indipendente" rispose Creed con tono sostenuto.

Tony ridacchiò, negando con il capo.

"Ho già una mamma chioccia".

"Con lui puoi lasciarti andare ad una 'petulanza' spiccata" disse Creed, grattandosi il mento con le unghie aguzze.

Tony scrollò le spalle.

"Con lui anche se mi comporto normalmente ottengo una mamma iperprotettiva".

Peggy sospirò.

"Non è carino parlare così di Steve".

"Non mi sorprende. Quello desidera fare la mammina quanto io il padre, solo che fa saltare i nervi" soffiò Creed.

Tony lo raggiunse e gli afferrò un polso, si tirò su.

"Tu vuoi fare il papà?" chiese.

Creed lo afferrò con due unghie per la maglietta e se lo issò davanti al viso.

"Vorrei marmocchi normali, esserino" disse, guardandolo in viso. Il suo sguardo era addolcito.

Tony dimenò le gambine, ridendo.

"Io sono normale! Solo che sono normale per uno Stark!".

Creed fece una fragorosa risata e se lo mise in testa.

Tony gli strinse i capelli, li tirò, e sorrise.

"Lo sai che la tua mutazione sta andando a quel paese?".

Creed dimenò a coda e rispose: "La mia vita sta andando a quel paese".

Peggy mise le mani sui fianchi.

"Tony, non usare quei termini. Creed, anche tu, non davanti al bambino".

Tony si sporse in avanti premendo la pancia sulla testa di Creed.

"Uno Stark potrebbe aggiustarti".

"Io preferisco non chiedere niente" ribatté Creed.

< Uso anche termini peggiori e lei dovrebbe saperlo > rifletté.

Tony si sporse ancora più avanti, rischiando di cadere.

"Io lo farei in cambio dell'addestramento, quindi non dovresti aver paura ti chieda qualcosa" propose.

"Io ho già qualcosa in cambio da tuo padre" sussurrò, guardando Peggy di sottecchi.

Peggy prese a ticchettare la scarpa con il tacco in terra.

"Non mi piace questa conversazione".

Tony strinse i capelli di Creed.

"Mio addestramento, mio pagamento!".

"Discutine con tuo padre, soldo di cacio. Per ora discorso chiuso" sancì Creed.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: kamy