Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Mary Raven    15/08/2018    2 recensioni
Daenerys è appena una bambina quando Robert Baratheon conquista i Sette Regni, e lei perde tutto. Perde la sua infanzia, i suoi cari e, in seguito a un trauma, anche i ricordi.
Per uno strano caso nessuno sospetterà che una Targaryen è ancora in vita e Dany vagherà a Westeros senza memoria. Un'esperienza che forgerà una nuova Daenerys, diversa da quella che abbiamo conosciuto, mentre ripercorre gli eventi alla scoperta della sua gente, ma soprattutto alla conoscenza di sé stessa.
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Daenerys/Jaime
Sansa/Jon, Arya/Gendry, Robb/Margaery
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Ultimo capitolo pubblicato:
7. Il Porcello Baratheon a Grande Inverno
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I Targaryen

 

Daenerys accarezzò dolcemente i capelli di suo nipote, capelli argentei e belli come chi appartiene alla casata dei draghi. Aegon era intento a giocare con qualcosa che gli aveva regalato suo zio, il principe Oberyn da Dorne, un dono simbolo di una solida e longeva alleanza fra i Martell e i Targaryen.

« Quello non è un giocattolo Aegon » disse il guerriero dorniano, prima di posare gli occhi sulla piccola Dany. « Quello è un gioiello di Dorne, ma se il principino ereditario vuole giocarci credo che noi dovremmo annuire e stare zitti. »

Daenerys rise e Oberyn sorrise di ricambio. Pensò che quella bambina da grande sarebbe diventata sicuramente una delle Targaryen più belle mai viste. Per adesso era soltanto una bambina innocente, era molto piccola e Oberyn vedeva quella creatura quasi come una terza nipote.

« Cosa ne dite se andiamo a fare due passi? »

Prese entrambi i bambini per mano e li condusse nel corridoio, fra i muri di pallida pietra rossa e armature nere accatastate alle estremità della Fortezza. Dalle poche finestre presenti entrava una luce soave e si scorgevano le piccole abitazioni che circondavano l'alta collina su cui poggiava il castello. Dopo aver sceso numerose scale Oberyn e i bambini incontrarono Lord Varys che si inchinò davanti ai più piccoli.

« Non so dove stiate portando i cuccioli di drago ma devo fermarvi, il Re li aspetta nella Sala del Trono » disse il consigliere con il suo solito pacato. « Seguitemi per favore. »

Daenerys rabbrividì e strinse Aegon a sé. Negli ultimi tempi suo padre non si era comportato in maniera normale, anzi molto spesso aveva degli scatti di rabbia o iniziava a farneticare. Ancora non aveva fatto del male ai suoi figli, specialmente a Viserys e Daenerys, ma non per questo risparmiava Rhaella: la regina subiva costantemente la follia di suo marito e lo faceva in silenzio, per non far pesare sui figli gli abusi perpetrati. Poi c'era Rhaegar: a Westeros giravano voci riguardanti il suo interessamento per un’altra donna, Lyanna Stark già promessa a Robert Baratheon, e l’insistente corteggiamento del principe stava stuzzicando dei rancori.
Daenerys a quei tempi era troppo piccola per capire e mettere insieme tutti i pezzi di quella complicata situazione; tuttavia qualsiasi uomo esperto politico avrebbe sostenuto che la dinastia dei Targaryen correva il pericolo di tramontare una volta per sempre.

« Prego, i piccoli Targaryen possono entrare con me » affermò Varys quando furono fermi davanti alle porte chiuse della Sala del Trono.

« Io che faccio? » domandò Oberyn dubbioso.

Il consigliere rise e disse: « Scusi principe Oberyn ma lei non è stato incluso. Questa è una riunione di famiglia e di pochi altri uomini fidati scelti appositamente. »

Oberyn storse il muso contrariato: era pur sempre il fratello della sposa di Rhaegar Targaryen e, con il suo carattere libertino, avrebbe volentieri fatto irruzione nella stanza a proprio piacimento. Tuttavia adesso aveva dei nipoti, cioè qualcuno da proteggere, e per ciò voleva evitare gesti avventati. Salutò Aegon e anche Daenerys e infine si allontanò.
Varys intanto aveva fatto cenno alle guardie di aprire e lasciò entrare i due Targaryen nella Sala del Trono. Daenerys notò subito sua madre vicina a suo padre, Elia Martell ai piedi delle scale, suo fratello Viserys e l’altra figlia di Rhaegar, Rhaenys. Gli ultimi due erano in mezzo alla stanza e furono subito affiancati da lei e da Aegon. La figlia più piccola del Re guardò suo padre e provò un poco di paura, giusto quel poco necessario per capire cosa provasse sua madre giorno dopo giorno, quando rimaneva da sola fra le grinfie di Aerys. Quella mattina il Re sembrava leggermente più lucido rispetto alle sue ultime apparizioni, ma aveva sempre i capelli scomposti e gli occhi rossi e grandi, quasi allucinati, ormai segni distintivi della sua instabile persona.
Quella era senza dubbio una riunione intima, infatti, a parte i membri principali della famiglia, vi erano soltanto i consiglieri Pycelle e Varys e due cavalieri della Guardia Reale, Ser Barristan Selmy e Jaime Lannister.
Daenerys incrociò lo sguardo di Ser Jaime, il più giovane dei cavalieri di suo padre anche se molto più grande di lei, e si sentì avvampare, quindi tornò a guardare i suoi genitori.
Ogni giovane dama di Approdo del Re non faceva altro che parlare di Jaime Lannister, di quanto fosse abile con la spada e straordinariamente bello con i suoi tratti nobili, i capelli biondi e gli occhi verdi. Ovviamente Daenerys era solo una bambina ma trovarsi davanti a un uomo tanto bello riusciva a metterla in soggezione e in imbarazzo. Aveva scambiato qualche parola con lui in varie occasioni, nulla di più che brevi e semplici chiacchierate. Jaime Lannister era un ragazzo tanto determinato e schietto quanto cinico e insensibile, però con lei e gli altri bambini si era sempre dimostrato gentile.

« Figli e nipoti » cominciò il Re con voce roca, « ormai è impossibile nascondervi che Rhaegar è sparito, scappato via senza dire nulla. » Prima di aggiungere altro colse gli stati d’animo dei quattro piccoli: Viserys altezzoso e rimproverante, Daenerys preoccupata, Aegon e Rhaenys spaventati. « La situazione della nostra famiglia è apocalittica, bisogna prepararsi alla catastrofe. »

Rhaella roteò lievemente gli occhi: nei Sette Regni girava voce che Rhaegar avesse rapito Lyanna Stark e Rhaella sapeva che il gesto di suo figlio avrebbe scaturito delle reazioni, tuttavia non era giusto mettere in pensiero gli altri, soprattutto con quei termini esagerati.

« Mio Re perdonatemi ma state spaventando i più piccoli » intervenne Ser Barristan.

Aerys sbatte una mano contro il bracciolo del Trono di Spade e guardò male il suo cavaliere. « Ho chiesto il tuo intervento, Selmy? »

Daenerys intanto osservò Elia Martell che stava in silenzio, a testa bassa e ai piedi delle scale. La moglie di suo fratello aveva un’espressione indecifrabile, sembrava a prima vista priva di emozioni. Purtroppo però i suoi occhi tradivano dei sentimenti, quelle due pozze scure parlavano per lei e, persino nella penombra della sala, si intravedeva una lacrima. Daenerys intuì che dovesse essere successo qualcosa. Elia non poteva stare così male solo per Rhaegar.
Dany amava suo fratello, ovvero il membro della famiglia a cui era sicuramente più legata, però con quella presunta fuga si sentiva quasi tradita: l’unica persona di cui si era sempre fidata, verso cui non aveva mai avuto dubbi o incertezze, spariva senza dare spiegazioni. E quando sarebbe tornato? O meglio, sarebbe tornato?

« Cosa c’entriamo noi con la fuga romantica di Rhaegar » chiese Viserys, quasi sprezzante, e sua sorella rimase stupita da cotanta insensibilità e indifferenza.

« Potrebbe cominciare una guerra » disse il Gran Maestro Pycelle senza mezzi termini, « in tal caso dovrete andarvene e Roccia del Drago è pronta per accogliervi. »

« Tutti? Anche Elia e i suoi figli? » domandò Daenerys.

Rhaella guardò sua figlia e fece un cenno negativo: « No, Elia ha scelto di restare qui con i bambini e, in caso di attacco, verranno trasferiti nel Fortino di Maegor. »

Daenerys vide finalmente Elia alzare il capo -prima volta da quando erano entrati- e incrociò il suo sguardo: era decisamente successo qualcosa che lei non sapeva. « Se ci sarà una guerra io non partirò, resterò qui con Aegon e Rhaenys, voglio essere certa che staranno bene » affermò Dany.

Il Re si agitò nella sulla sua postazione e Jaime Lannister capì che Aerys stava per perdere la pazienza e intervenne subito: « No principessa, sono ordini di tua madre e di tuo padre. La Fortezza Rossa e Roccia del Draco comunicheranno tutti i giorni, sarai sempre informata sulle condizioni dei tuoi nipoti. »

« Così ho deciso e così sarà » dichiarò Aerys, segnando la fine della riunione.




Note dell'autrice: Salve a tutti, è la prima volta che scrivo in questa categoria. Mi chiamo Mary, sono una grande fan della serie tv e presto comincerò anche i libri. Per adesso tutto ciò che scriverò sarà più attinente alla serie.
In seguito potrebbero spuntare avvertimenti come l'OOC o qualche avvertimento su scene violente o di sesso, deciderò con l'evolversi della storia.
So bene che Daenerys era appena nata a quei tempi, anche Aegon (il figlio di Rhaegar) aveva solo un anno, ma per motivi di trama ho dovuto cambiare le varie età.
Spero vi piaccia e fatemi sapere se sarà così, se è scritta bene o se volete che continui. Baci.

Mary

   
 
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