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Autore: Summer11    16/08/2018    3 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 73
-Settimana bianca.-



-Quella sera precedente alla partenza per le vacanze invernali, dopo aver fatto le loro valigie, Samuel ed Emily uscirono, lasciando Alex e Rachel soli in casa. La donna cercava di chiudere la sua valigia mentre parlava con suo marito nella loro camera da letto.-

Rachel: E’ incredibile! Non rimangono in casa nemmeno la sera prima della partenza! E’ così sgradevole stare qui dentro?

-Disse Rachel sbuffando, riferendosi ai suoi figli. Alex la guardò.-

Alex: Passeranno un’intera settimana con noi, immagino che per loro questa sia una punizione!
Rachel: Chissà quanti ragazzi vorrebbero fare una vacanza come questa. Abbiamo affittato un bungalow interamente per loro. Cosa vogliono di più dalla vita?

-La donna continuava a fare pressione sulla valigia ma non riusciva proprio a chiuderla, era strapiena. Suo marito si avvicinò a lei.-

Alex: Sai che c’è? Se sono usciti loro, possiamo uscire anche noi. Perché non facciamo una bella passeggiata nel quartiere con una bella tazza di cioccolata calda in mano?

-Rachel lo guardò.-

Rachel: Possiamo fermarci a guardare le persone che pattinano sulla pista di pattinaggio?

-Alex sorrise e, guardando la donna, pressò la valigia riuscendola a chiudere una volta per tutte.-

Alex: Solo guardarli, eh? Quando finirà questa tua paura di cadere sul ghiaccio?

-Lui sorrise, perché amava ogni piccolo aspetto di quella donna, soprattutto quello più fragile. Poi continuò.-

Alex: Comunque sia, faremo tutto ciò che vuoi!

-Lei sorrise e lo baciò, scesero le scale, si misero i giubbotti e uscirono tenendosi a braccetto. Ammirarono tutte le decorazioni natalizie dei negozi e delle case, dovevano ammettere che alcuni loro vicini esageravano sempre più di anno in anno. Il Natale, ormai non era più quello di un tempo, da quando i gemelli erano cresciuti, la magia si era un po’ affievolita, ma sia Samuel che Emily adoravano il Natale, specialmente passarlo in famiglia, anche loro, proprio come gli Hunt, avevano le loro tradizioni a cui mai avrebbero rinunciato. Per fortuna, nella grande famiglia allargata, i bambini non mancavano e alla notizia che la loro Lily avrebbe avuto un altro bambino aveva reso felici tutti quanti, specialmente Emily. Lily, infatti, aveva portato a cena fuori i gemelli per annunciargli la bella notizia dato che ormai erano gli unici a non saperlo. Quella sera, non avevano fatto altro che parlare del bambino. I gemelli adoravano Lily e Daniel e così anche i loro bambini.

Alex e Rachel continuarono a camminare e chiacchierare parlando della vacanza che li attendeva, mentre le canzoni natalizie continuavano a venir riprodotte in tutto il quartiere. Improvvisamente, Rachel si fermò, scuotendo poi il braccio di suo marito.-

Rachel: Alex! Alex!!
Alex: Cosa c’è?
Rachel: Quello è Samuel! E’ proprio lui!

-Alex socchiuse gli occhi sforzando la vista cercando di riconoscere suo figlio.-

Alex: Ma che sta face…

-Proprio in quel momento lo videro baciare una ragazza dai capelli scuri. Rachel subito sussultò. Sapeva che Samuel non era più un bambino, ma vederlo così sicuro con una ragazza, la colpì. Scosse di nuovo il braccio di suo marito.-

Rachel: Quella è la sua fidanzata! Non posso crederci, andiamo da lui!
Alex: Cosa? No, non credo sia una buona idea!

-Alex provò a fermarla, ma fu troppo tardi, sua moglie era già indirizzata verso Samuel.-

Rachel: Samuel, tesoro!

-Sentendo quella voce, al ragazzo gli si gelò il sangue nelle vene e subito si staccò da Sarah mentre Rachel li guardava sorpresa.-

Rachel: Sarah?!
Sarah: Ciao Rachel!

-La ragazza era abbastanza imbarazzata a dire la verità. Continuò.-

Sarah: Oh, adesso devo darvi del “Lei” e chiamarvi signori McKay? Non lo so!

-Rachel era divertita dalla confusione di Sarah. Conosceva quella ragazza da quando i gemelli frequentavano l’asilo, non si sarebbe mai aspettata di vederla insieme a suo figlio.-

Rachel: Non dire sciocchezze, ci conosci da una vita! Quindi voi due state insieme?

-Samuel non poté che rimproverarla.-

Samuel: MAMMA!
Rachel: Scusa tesoro, sono solo curiosa. Tu mi racconti ben poco della tua vita!
Samuel: Questo è il perché. Ma cosa fate in giro? Quando sono uscito eravate sommersi dalle valigie
Rachel: Dato che ci lasciate sempre soli, anche noi abbiamo pensato di fare una bella passeggiata accompagnata da della cioccolata. Allora voi due, state insieme sì o no?

-I due ragazzi si guardarono, poi Samuel parlò.-

Samuel: Sì, diciamo che stiamo insieme!

-Sarah era davvero felice di sentire quelle parole da Samuel. Non se lo sarebbe mai aspettato ed era convinta che lui iniziasse a provare qualcosa per lei. Rachel sorrise e strinse Sarah in un abbraccio.-

Rachel: Ti prego, controlla questo combina guai per me
Sarah: Non preoccuparti!

-Alex li raggiunse e salutò.-

Alex: Ciao ragazzi!

-L’uomo prese sua moglie per le braccia, allontanandola da suo figlio.-

Alex: Tesoro, forse è il caso di lasciarli da soli, noi finiamo il nostro giro!
Rachel: Ma Alex!!
Alex: Andiamo!! Ciao e divertitevi!
Samuel: GRAZIE PAPÀ!

-Gli urlò dietro Samuel per poi scoppiare a ridere insieme a Sarah.

La mattina seguente, Oliver, Alex e Daniel, parcheggiarono le macchine all’aeroporto alle 5:30 della mattina. Oliver aiutò Lily e Daniel prendendo in braccio Jasmine dato che entrambi i bambini dormivano, mentre Daniel teneva in braccio Drew e, Lily, Alex e Brittany spingevano i tre carrelli con le loro valigie mentre i tre ragazzi non facevano altro che sbadigliare, ascoltando della musica con le loro cuffie. Emily non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti per poter leggere uno dei suoi libri. Anche il viaggio in aereo fu tranquillo per tutta la famiglia, tutti ne approfittarono per farsi una bella dormita e Lily ringraziò il fatto che Emily si svegliò prima di Alex e Rachel e cercò di sistemarsi dato che si era completamente appoggiata dolcemente sulla spalla di Dylan, e la cosa sarebbe stata davvero sospetta.
Quando fu ora di scendere dall’aereo, tutti erano già un po’ più svegli e iniziarono a ridere e scherzare mentre prendevano le macchine a noleggio. Un’ora più tardi, arrivarono al resort in montagna sopra il lago Tahoe, in California.
Appena i ragazzi videro quell’enorme struttura, non poterono crederci, l’entrata era fatta completamente in vetro. Dylan e Samuel corsero all’interno strisciando i loro borsoni a terra, tutta quella neve li eccitava. Una volta che tutti furono dentro, vennero accolti dal concierge.
Quell’uomo alto dai capelli neri e i baffi, spiegò gentilmente le regole del resort e anche tutte le fantastiche attività da svolgere durante il soggiorno. Parlò delle lezioni della classica sciata, discese libere, percorsi ad ostacoli, snowboard, pattinaggio sul ghiaccio e corse con gli scooter di neve. I ragazzi fecero un sacco di domande sulle attività quali snow tubing, che consiste nel fare una ripida discesa sulla neve dentro un gommone tondo a uno, due o tre posti, lo ziplining consente, invece, di planare a tutta velocità in picchiata lungo un cavo d’acciaio, un po’ come una funivia ma senza le cabine. Per i meno coraggiosi ma desiderosi di osservare uno spettacolare panorama, la normale funivia forniva questo servizio.
Erano davvero tutti eccitati e non sapevano decidere quale sarebbe stata la prima attività. Il concierge li affidò ad un altro membro dello staff che gli mostrò i loro bungalow sulla montagna. Una volta che tutta la famiglia si fu sistemata, si incontrarono nella piazzetta innevata e Brittany non vedeva l’ora di fare delle attività tutti insieme. Mentre aspettavano che i ragazzi arrivassero, Jasmine e Drew, che sembravano due omini Michelin da quanto erano vestiti, giocavano a lanciarsi le palle di neve. Daniel li guardava sorridendo, mentre Lily era più preoccupata.-

Lily: Bambini, non allontanatevi! E non lanciatevi le palle di neve in faccia, vi farete male!

-Daniel si avvicinò a sua moglie accarezzandole le spalle.-

Daniel: Rilassati e inizia a divertirti. Sono troppo piccoli per poter lanciare così forte le palle di neve. Guarda nostro figlio, non riesce nemmeno a fare una palla decente!

-Tutti scoppiarono a ridere mentre vedevano il bambino prendere della neve per poi farla scivolare a terra. Lily sospirò decidendo di lasciarsi andare. Fare quella vacanza era stata proprio una buona idea, soprattutto sapendo che la gravidanza iniziava a farla stancare e i mesi seguenti una vacanza del genere avrebbe solo potuta sognarla.
Brittany vide i tre ragazzi avvicinarsi e prese il braccio di suo marito.-

Brittany: Quale attività avranno scelto i ragazzi? Spero non ci facciano fare cose troppo estreme!

-Rachel guardò la sua amica.-

Rachel: Io sono disposta a fare la funivia e a sciare. Questo è il mio limite!

-Tutti scoppiarono a ridere e i ragazzi arrivarono. Alex li guardò.-

Alex: Finalmente! Cosa stavate combinando?

-Samuel lo guardò.-

Samuel: Ce lo chiedi anche? Abbiamo aspettato che i nostri cellulari e i nostri Ipad caricassero!

-Oliver scosse la testa contrariato.-

Oliver: Siamo qui per goderci la vacanza, non per stare attaccati ai cellulari!

-Dylan sorrise.-

Dylan: Infatti adesso stiamo proprio andando a fare snow tubing!

-Rachel li guardò curiosa.-

Rachel: Che cosa è?

-Emily, eccitata, rispose a sua madre.-

Emily: Ci butteremo giù da una ripidissima discesa dentro un enorme gommone tondo!

-Brittany li guardò.-

Brittany: Ragazzi, mi sembra un po’ eccessivo. Io e Rachel non siamo abituate a questi sport estremi e poi credo che Jasmine e Drew siano troppo piccoli per ciò!

-Dylan, senza ovviamente pensare, parlò.-

Dylan: Infatti ci andiamo solo noi!

-Brittany guardò confusa suo figlio.-

Brittany: Come, solo voi?

Dylan: Beh, per divertirci dobbiamo separarci! Noi non possiamo fare le cose per vecchi e bambini!

-Vedendo il viso sconsolato di Brittany, Emily diede una gomitata a Dylan che non aveva proprio avuto tatto mentre Samuel parlava.-

Samuel: Ragazzi, andiamo o perderemo il turno!
Dylan: Oh, già!

-Disse Dylan e poi continuò.-

Dylan: Noi andiamo. Ci vediamo per cena!

-I ragazzi si allontanarono e Emily, seguendo Samuel e Dylan, urlò.-

Emily: DIVERTITEVI!

-I genitori li videro allontanarsi e tutti rimasero senza parole da quel comportamento. Oliver provò a dare una giustificazione.-

Oliver: Probabilmente sono solo eccitati all’idea di essere qui. Oggi vorranno provare tutte le attrazioni, in fondo sono ragazzi. Sono convinto che già da domani cambieranno!

-Tutti annuirono cercando si essere positivi riguardo a quella situazione che, purtroppo per loro, non cambiò nemmeno nei giorni successivi.

Ormai mancavano solo tre giorni alla fine di quella vacanza che Dylan, Samuel ed Emily si stavano godendo al massimo, completamente per gli affari loro. Si può dire che vedessero i loro genitori solo per cena.
I primi quattro giorni volarono in questo modo mentre la famiglia si divideva in due gruppi. Quel pomeriggio, Lily, Brittany e Rachel, avevano deciso di riposarsi e dedicarsi un po’ di benessere. Si trovavano dentro un’immensa vasca di fango nella spa del resort mentre chiacchieravano e si gustavano un bel bicchiere di champagne. Lily guardò sua madre che era appena esplosa di delusione.-

Lily: Mamma, sono ragazzi. Capisco che non si stiano comportando nel migliore dei modi e che quindi voi due siate offese con loro, però d’altra parte capisco anche loro. Si annoiano a fare le cose che facciamo noi, non vogliono passare le loro vacanze a fare le giostre con Jasmine e Drew o a stare sulla funivia con noi…

-Rachel guardò la sua figlioccia.-

Rachel: Non ci aspettavamo che passassero tutto il tempo con noi. Abbiamo messo in conto il fatto che siano degli adolescenti e che abbiano bisogno dei propri spazi, infatti abbiamo prenotato un bungalow tutto per loro. Il punto è che non passano nemmeno un minuto con noi, e la cosa…

-Brittany finì la frase della sua amica.-

Brittany: ...ci ferisce!

-Rachel annuì convinta e Brittany continuò.-

Brittany: Di certo non mi aspettavo che Dylan e Samuel accettassero di venire a fare i fanghi con noi, questo è certo, ma almeno avrebbero potuto fare qualcosa con tuo padre, Alex e Daniel. Quelli sanno come ci si diverte!

-Lily sospirò.-

Lily: Non so cosa dire. Voi tutti siete abituati alla mia adolescenza, che non è stata facile, però io parlavo tanto con voi. Invece Samuel, Dylan ed Emily sono cresciuti tutti insieme e si confidano a vicenda. Hanno un attaccamento morboso tra loro, non come io lo avevo con voi. E’ tutta un’altra storia!

-Rachel annuì.-

Rachel: Hai ragione tesoro, è tutta un’altra storia!

-Brittany le guardò dopo aver finito il suo champagne e aver mangiato la sua fragola.-

Brittany: Stanotte a cena gli parleremo. Dylan ultimamente non è stato affatto carino!

-Lily parlò senza accorgersene.-

Lily: Eh, qualcuno gli spedisce la testa fra le nuvole!

-Subito sua madre si animò.-

Brittany: Chi? La sua fidanzata?!

-Anche Rachel subito parlò.-

Rachel: Tra i mille problemi della partenza, ho dimenticato di dirvelo. Ho incontrato la fidanzata di Samuel!
Brittany e Lily: No!!
Rachel: Sì! Quell’antipatico di mio figlio ha trovato una fidanzata che lo sopporta. Una brava ragazza. E’ Sarah, la migliore amica di Emily! Erano così imbarazzati!
Lily: Perché imbarazzati?

-Chiese ingenuamente Lily.-

Rachel: Beh, io e Alex li abbiamo beccati a baciarsi

-Lily la guardò sgranando gli occhi.-

Lily: Li avete interr… Anzi, scommetto che diddi Alex non si sarebbe minimamente avvicinato. Li hai interrotti mentre si baciavano?
Rachel: Io volevo solo salutare il mio bambino. Non lo vediamo mai in giro!
Lily: Oh, diddi!

-Disse Lily sorridendo e scuotendo la testa. Brittany parlò concordando con Rachel.-

Brittany: Era un’occasione imperdibile! Anche io interromperei Dylan, se potessi. Così, colto con le mani nel sacco, non potrebbe mentire e mi presenterebbe la sua fidanzata!

-Lily guardò entrambe le donne finendo il suo drink analcolico.-

Lily: Il fatto che i ragazzi non si confidino con voi vi manda davvero fuori di testa!
Rachel: Puoi giurarci figlioccia mia!

-Tutte scoppiarono a ridere finendo di rilassarsi in mezzo a quei fanghi leviganti.
Intanto, nel bungalow degli adolescenti, i ragazzi erano intenti a ricaricare le loro videocamere “go pro”, i loro cellulari e i loro Ipad. Quella sera avrebbero provato lo ziplining ed erano tutti davvero eccitati all’idea. Mentre fuori si gelava, la neve continuava a scendere senza sosta e il vento si faceva più forte, i ragazzi all’interno della loro calda casetta chiacchieravano allegramente mentre facevano uno spuntino. Emily stava seduta sulle gambe del suo fidanzato che giocherellava con i lunghi capelli scuri e lisci della ragazza mentre Samuel chiudeva la chiamata con Sarah.-

Samuel: Sarah ti saluta! Ha fatto shopping senza di te!
Emily: Oh, mi sentirà appena torneremo da questa vacanza! A proposito di questa vacanza…

-Disse Emily guardando i due ragazzi per poi riprendere a parlare.-

Emily: Credo che dovremmo fare qualcosa con i nostri genitori!

-Dylan la guardò storto.-

Dylan: E perché mai?

-Anche Samuel parlò.-

Samuel: Non voglio fare delle cose noiose!
Emily: Nemmeno io, ma credo che se la stiano prendendo con noi perché non abbiamo passato nemmeno un secondo con loro
Dylan: Ceniamo con loro tutte le sere. Cosa vogliono di più?
Emily: Ragazzi, eppure io mi sento in colpa!
Samuel: Perché tu sei troppo buona, sorellina! Io di certo non voglio subire un interrogatorio riguardo Sarah!
Emily: Mamma non ne parlerà!
Samuel: Che ingenua. Sono sicuro al cento per cento che Brittany e Lily lo sappiano già!

-Dylan sorrise.-

Dylan: Secondo me a quest’ora lo sa anche Jazzy!

-Tutti scoppiarono a ridere, quando sentirono il bussare alla porta. Samuel andò ad aprire e quando tornò dentro, guardò sua sorella e il suo amico sconsolato.-

Samuel: Era un tizio dello staff. Niente ziplining oggi!
Dylan: COSA?? Perché?

-Dylan era davvero deluso.-

Samuel: C’è una tormenta di neve e si metterà anche peggio, quindi invitano tutti quanti a stare dentro i bungalow e non uscire fino a domani. Tutte le attività sono state sospese!

-Emily lo guardò.-

Emily: Oh, ma volevo fare lo ziplining!
Samuel: Potremmo farlo domani se siamo fortunati e il tempo si sistema!

-I tre ragazzi sospirarono, Emily si alzò dalle ginocchia del suo fidanzato, andando a fare delle tazze di cioccolata mentre Dylan parlava.-

Dylan: Da qui dentro non si direbbe che ci sia una tormenta di neve. Secondo me la stanno facendo più grande di quello che è realmente. Che guastafeste!

-Samuel lo guardò.-

Samuel: Sono uscito fuori, fidati, c’è poco da scherzare! Sta diventando anche più forte

-Dylan sbuffò prendendo il suo cellulare.-

Dylan: Troveremo il modo di passare il tempo. Voi cosa volete guarda...AAHH NO! NO QUESTO NO. DIO TI PREGO, NON PUOI FARCI QUESTO!

-Emily si voltò guardando il suo fidanzato preoccupata.-

Emily: Che succede?
Dylan: Non abbiamo più la connessione! Niente, nemmeno una tacca!

-Disse il ragazzo lanciando il suo telefono sopra il divano. Samuel lo guardò.-

Samuel: Scusa, e il Wi-Fi?
Dylan: Niente Wi-Fi, devono aver perso il segnale. Vaffanculo a questa tormenta! Passeremo il tempo ad annoiarci in questo stupido bungalow. Che qualcuno mi uccida!

-Proprio in quel momento, il vento si fece più forte che mai, sbatteva sulle finestre quasi come se volesse spaccarle e la neve si era moltiplicata nel giro di venti minuti. Il bungalow di legno scricchiolava, sembrava quasi che il tetto si staccasse da un momento all’altro. Quella non era una tormenta normale. Il cielo diventò scuro e tuoni e fulmini apparivano in quel grigiume. Emily subito andò a rifugiarsi tra le braccia di Dylan che la strinse a lui. La ragazza aveva sempre avuto paura dei temporali, figuriamoci di una tormenta come quella.-

Emily: Sono convinta che questo bungalow non regga. Come facciamo? Finiremo sepolti vivi!

-Dylan le accarezzò i capelli continuando a stringerla a sé.-

Dylan: Andrà tutto bene, stellina. Smetterà tra poco!

-Ed ecco che in quel momento sentirono la voce di una donna urlare da fuori.-

Emily: Oh mio Dio! Cosa sta succedendo là fuori?

-Samuel si affacciò alla finestra per controllare.-

Samuel: Il vento è riuscito a spezzare una pianta che è caduta addosso a una donna. La stanno recuperando, sembra stare bene!

-Emily guardò sia Samuel che Dylan.-

Emily: Ragazzi, io non mi sento tranquilla. Quella donna sarebbe potuta essere una delle nostre madri, o diddi Lily! Non possiamo nemmeno contattarli! Se dovesse succedergli qualcosa… Non sappiamo se stanno bene. Non sappiamo nulla!

-La ragazza entrava decisamente in panico mentre non riusciva a fermare delle lacrime che Dylan asciugò.-

Dylan: So che sei preoccupata, ma andrà tutto bene. Perché non proviamo a raggiungerli? Almeno staremo tutti insieme. Possiamo correre e stare attenti. Il loro bungalow è molto più grande e saremo più al sicuro. Scommetto che mia sorella e Daniel sono con i nostri genitori!

-Samuel annuì deciso.-

Samuel: Coraggio, prendiamo i nostri zaini! Ah, prendiamo anche tutto il cibo del bungalow. Non si sa mai!

-Fecero i bagagli e mettendosi gli zaini in spalla, Samuel aprì la porta. Tutti rimasero a bocca aperta. Niente da fare, la neve aveva ricoperto l’entrata. Emily urlò e anche Samuel e Dylan iniziarono seriamente ad avere paura e ansia ma non potevano lasciarsi andare a questi sentimenti, dovevano tranquillizzare la ragazza.-

Emily: NO, NO, NO! COME CAZZO FACCIAMO? I-IO VOGLIO VEDERE MAMMA E PAPA’!

-E di nuovo, il boato di un tuono rimbombava nell’aria. Fu ancora più forte dato che tenevano la porta aperta. Samuel abbracciò sua sorella.-

Samuel: Emy, non preoccuparti, ce la faremo. Okay? Te lo prometto. Ti prometto che tra poco raggiungeremo mamma e papà. Lo faremo così come ci siamo riusciti quella volta che ci perdemmo in quel gigantesco supermercato da piccoli. Ricordi? Li ritrovammo quella volta e riusciremo a raggiungerli anche questa. Devi fidarti di noi, okay? Però ti prego, non entrare nel panico. Ci servi, ci serve la tua mente dalle idee intelligenti e geniali!

-Lui l’accarezzò dandole un bacio sulla fronte.-

Samuel: Allora, ci puoi aiutare? Ci sei?

-Emily annuì facendo dei grandi respiri profondi cercando di calmarsi e ragionare.-

Emily: La scopa!

-Disse lei guardando i due ragazzi e continuò.-

Emily: Potremo usare la scopa per scavare questa neve, creare un buco e se Dio vuole, creare un’uscita!

-Samuel annuì mentre Dylan correva a prendere la scopa dalla piccola rientranza a fianco al bagno. Iniziarono a scavare facendo dei turni, ma la neve era davvero una quantità enorme e iniziava a diventare ghiaccio diventando sempre più dura. Il vento era sempre più forte sembrava che una tromba d’aria si avvicinasse sempre di più. Samuel iniziava a scavare sempre più lentamente quando, congelato, arrabbiato e senza più un briciolo di speranza, scaraventò la scopa dall’altra parte della stanza.-

Samuel: AAH VAFFANCULO, E’ TUTTO INUTILE! NON CE LA FACCIO PIU’. SONO STANCO, CAZZO!

-Urlò il ragazzo tirando su con il naso mentre i suoi occhi si facevano rossi e lucidi. Anche Dylan ed Emily erano stanchi, quella neve era diventata un ostacolo enorme. Samuel si sedette a terra sopra la neve insieme a sua sorella e Dylan. Erano seduti in cerchio scoraggiati e Dylan parlò.-
Dylan: Siamo bloccati. Dobbiamo aspettare che finisca!

-Emily li guardò.-

Emily: Mi dispiace ragazzi. E’ tutta colpa mia. La mia idea si è rivelata una cazzata. Ora non riusciamo più nemmeno a chiudere la porta e moriremo di freddo!

-Dylan l’abbracciò.-

Dylan: No, stellina. La tua idea era geniale. E’ solo che la neve è troppa. Nessuno riuscirebbe a uscire da qui!
Samuel: Moriremo come dei fottuti pinguini!

-Sbottò Samuel frustrato per quella situazione che nessuno avrebbe potuto cambiare e se anche il ragazzo biondo dagli occhi celesti senza paura, si dava per vinto allora le cose si mettevano davvero male. Un altro forte tuono che fece sobbalzare i ragazzi, fu seguito da delle deboli voci. I ragazzi non ci fecero caso, probabilmente qualcuno più fortunato di loro era riuscito ad uscire dal bungalow per andare in un posto più sicuro. La fuori doveva esserci il caos più totale, ma era sempre meglio che morire in mezzo alla neve, pensarono. Di nuovo, quelle voci sembravano penetrare nella neve. Emily si alzò.-

Emily: Avete sentito? Mi sembra di conoscere queste voci!

-Tutti e tre si zittirono come tombe attenti ad ascoltare, ed ecco che finalmente li sentirono. Riconobbero chiaramente la voce di Brittany in mezzo alle altre. La donna urlava con tutto il fiato che aveva in corpo.-

Brittany: RAGAZZI! RAGAZZI, SE SIETE Lì DENTRO E STATE BENE URLATE. URLATE PIU’ FORTE CHE POTETE!

-Subito Dylan si alzò.-

Dylan: Mamma! E’ mia madre! Siamo salvi! MAMMA! MAMMA, SIAMO QUI DENTRO. MI SENTI? SIAMO BLOCCATI QUI DENTRO E NON SAPPIAMO PIU’ CHE FARE. MAMMA MI SENTI?

-Brittany moriva dalla preoccupazione ma sentire la voce di suo figlio le sollevò il morale anche se sentire la disperazione nel tono di Dylan le spezzava il cuore.-

Brittany: DYLAN, TI SENTO. STATE TUTTI BENE? SAMUEL ED EMILY STANNO BENE? SONO QUI CON ALEX, RACHEL E TUO PADRE!

-Emily scoppiò a piangere liberandosi da tutta quella frustrazione sapendo che i suoi genitori si trovavano dall’altra parte della neve. Sentirono finalmente la voce di Rachel chiamare i loro nomi. Brittany le aveva fatto spazio per poter parlare. Emily urlò.-

Emily: MAMMA, STIAMO BENE! SIAMO INFREDDOLITI E IMPAURITI MA STIAMO BENE!
Rachel: RESISTETE ANCORA UN PO’ TESORO. ABBIAMO CHIAMATO I SOCCORSI E STANNO ARRIVANDO. CI SIAMO NOI CON VOI! SAMUEL, STAI BENE?!

-Samuel, non appena sentì la voce di Brittany, corse a prendere la scopa e riprese a scavare energicamente e appena sentì la voce di sua madre, una lacrima non poté che sfuggire al suo controllo.-

Samuel: MAMMA, STO BENE. STO SCAVANDO NELLA NEVE CON UNA SCOPA! QUESTO PUO’ AIUTARE?
Rachel: TESORO, RISPARMIA LE ENERGIE. ORA VI TIRIAMO FUORI DA Lì. NON PREOCCUPARTI!

-Samuel smise di scavare e sentirono la voce di Oliver.-

Oliver: RAGAZZI, C’E’ TANTISSIMA NEVE. ABBIAMO PROVATO A SCAVARE MA POI ABBIAMO DECISO DI CHIAMARE GLI SPECIALISTI!
Dylan: PAPA’, VOI COME STATE? STATE TUTTI BENE?
Oliver: STIAMO BENE!

-I ragazzi sentirono poi anche la voce di Alex.-

Alex: AVETE ABBASTANZA PROVVISTE? QUI CI VORRA’ UN PO’ PER TIRARVI FUORI, MA CE LA FAREMO. ECCOLI, SONO ARRIVATI I SOCCORSI!

-Sentirono la voce della guardia urlargli di spostarsi dalla porta e così fecero. Dopo dieci minuti di scavi ininterrotti, finalmente si formò un buco tra la neve e appena fu grande abbastanza, Emily fu spinta dai ragazzi ad uscire per prima. La guardia le prese la mano e la tirò fuori. Piangendo, la ragazza corse subito ad abbracciare i suoi genitori e loro la strinsero forte cercando di tranquillizzarla mentre la neve continuava a scendere come impazzita e i tuoni si facevano più forti.-

Rachel: Oh tesoro, sei al sicuro adesso!

-Alex diede un bacio sulla testa alla sua bambina quando poi videro uscire fuori Dylan. Brittany e Oliver lo strinsero tra le loro braccia.-

Brittany: Il mio bambino! Stai bene?

-Dylan tirò su con il naso.-

Dylan: Sto bene. Ci siamo presi un bello spavento!

-Oliver lo strinse ancora.-

Oliver: E’ tutto passato!

-Prima che Samuel potesse uscire, della neve cadde, tappando un po’ l’uscita, ma il ragazzo non aveva intenzione di rimanere là dentro, così con tutte le sue energie, si lanciò dentro quella piccola uscita mentre tutti trattenevano il fiato. Si trascinò sulla neve finendo completamente bagnato fradicio e la guardia, prendendogli la mano, finì di trascinarlo fuori, dove subito, Alex e Rachel lo tirarono su, abbracciandolo e cercando di riscaldarlo il più possibile. Samuel era quello che aveva perso più energie. Lui guardò i suoi genitori.-

Samuel: Ce l’abbiamo fatta! Io lo sapevo!

-Alex lo riscaldò, levandosi il giubbotto e mettendolo sopra il ragazzo.-

Alex: Sam, sei ferito?

-Samuel fece vedere le sue mani completamente screpolate, rosse e a tratti sanguinanti a suo padre.-

Samuel: Ho dovuto togliere i guanti perché non riuscivo a scavare!

-Rachel lo baciò ringraziando Dio e i soccorsi per aver salvato i suoi figli.-

Rachel: Coraggio tesoro, nel nostro bungalow di pietra abbiamo una cassetta del pronto soccorso, penseremo alle tue mani una volta che ti sarai riscaldato!

-Samuel annuì e poi anche Emily lo abbracciò.-

Emily: Grazie Sam!
Samuel: Sono il tuo fratellone. Il mio compito sarà sempre quello di proteggerti!

-Entrambi sorrisero, poi tutti sentirono la guardia parlare.-

Guardia: Tornate tutti al bungalow di pietra, lì sarete al sicuro. Troverete dentro la rientranza fuori dal bagno un tasto per le emergenze e se dovesse succedere qualcosa premetelo senza esitazione. Noi ora dobbiamo fare evacuare tutti i bungalow in legno. Avete cibo a sufficienza?

-Dylan parlò.-

Dylan: Abbiamo messo nei nostri zaini tutto il cibo del nostro bungalow!
Guardia: Bravi, è stata una buona idea!

-Oliver si avvicinò alla guardia.-

Oliver: Mia figlia e la sua famiglia alloggiavano nel bungalow di legno 122. Adesso è vuoto perché anche loro stanno da noi e sono al sicuro. Anche loro hanno portato il loro cibo e le coperte
Guardia: Hanno fatto benissimo. Grazie per averci informati. Quindi il bungalow 122 è vuoto, giusto?
Oliver: Sì!

-Un altro tuono seguito da un fulmine allarmò la guardia che spinse tutti a tornare al loro bungalow per fortuna non molto distante da là. Gli adulti stringendo i ragazzi, tornarono tutti al bungalow di pietra e furono felici di vedere che la porta non era bloccata dalla neve. Entrarono dentro e subito ad accogliere i tre ragazzi furono Daniel e Lily che erano rimasti là con i bambini ma erano molto preoccupati. Subito i due abbracciarono i ragazzi.-

Lily: Grazie al Cielo! State tutti bene?

-Chiese Lily mentre i ragazzi annuivano stanchi. Poi la donna guardò i suoi genitori.-

Lily: Io e Daniel abbiamo pensato di buttare del sale davanti alla porta e intorno alla casa

-Oliver li guardò.-

Oliver: E’ stata un’ottima idea. La porta dei ragazzi era completamente sommersa di neve! Ci ha aiutato una guardia
Lily: Almeno sono arrivati in tempo

-Disse Lily, prendendo in braccio Jasmine e rassicurandola mentre la tormenta continuava senza interruzioni. Dopo che i ragazzi si sistemarono, riscaldarono e dopo aver curato le mani di Samuel, tutti se ne stavano seduti a terra in quel minuscolo salottino a parlare della tormenta e soprattutto di come affrontarla. Dylan parlò.-

Dylan: Sono sicuro che stanotte finirà e già da domani potremmo tornare alle nostre attività, noi allo ziplining, voi alla vostra funivia e Jasmine e Drew ai loro slittini!

-Drew guardò suo zio dal basso dato che era seduto sulle gambe di Dylan.-

Drew: Io non voglio uscire da qui. Ho paura!

-Dylan lo scosse ridendo.-

Dylan: Oh, Drew, ma tornerà il bel tempo! Vedrai che ci divertiremo!

-Jasmine che stava accovacciata sopra Emily che le accarezzava i capelli, lo guardò.-

Jasmine: E se non dovesse migliorare, zio?

-Brittany parlò.-

Brittany: Allora gli zii saranno costretti a passare il resto della vacanza con noi! E se lo meritano, così imparano a fare gli antipatici!
Dylan: Cosa? Perché sei così puntigliosa?

-Disse Dylan concentrandosi su sua madre.-

Brittany: Perché per quattro giorni sei stato insopportabile e veramente poco carino. Questa, comunque sia, è una vacanza di famiglia!

-Brittany era passata da sarcastica a seria dato che suo figlio si era accigliato. Non gliel’avrebbe lasciata passare liscia. Dylan continuò.-

Dylan: Noi volevamo solo divertirci. Non mi dirai che vi siete offesi?!

-Questa volta a parlare fu Oliver.-

Oliver: Tra meno di quanto voi possiate anche solo immaginare inizierete la vostra vera ed impegnata vita, non vorrete più venire in vacanza con noi. Avremmo voluto che questa fosse una di quelle memorabili!

-Emily parlò.-

Emily: Io mi sono sentita in colpa e l’ho detto ai ragazzi….

-Rachel subito la bloccò.-

Rachel: Talmente in colpa da non venire a fare i fanghi con noi e preferire quello zippointing!

-Samuel scosse la testa.-

Samuel: Ziplining, mamma! ZIPLINING!
Rachel: Avete capito ciò che intendo!

-Emily li guardò, in fondo sentiva che gli adulti avevano ragione.-

Emily: Avete ragione. A me dispiace per davvero. Non avremmo dovuto escludervi così. Questa vacanza è tutta grazie a voi!

-Anche Dylan vedendo il volto dispiaciuto di sua madre si ammorbidì.-

Dylan: Se vi abbiamo feriti anche io e Samuel chiediamo scusa… Però provate a capirci! Quella stupida funivia è così noiosa! Possiamo contare sui papà, loro non hanno paura di fare certe cose, ma voi mamme non siete portate per gli sport. Avete paura di tutto!

-Brittany lo guardò.-

Brittany: Noi non abbiamo paura di tutto!

-Rachel continuò.-

Rachel: Già, possiamo fare qualsiasi cosa! Anche quello zipliping!!

-Samuel la guardò senza speranza.-

Samuel: Ziplini… Oh, sai che c’è? Mamma, chiamalo come ti pare. Perché non alziamo bandiera bianca e facciamo un patto? Se voi proverete alcuni dei nostri divertimenti, noi parteciperemo ai vostri. Giusto ragazzi?

-Sia Dylan che Emily annuirono convinti. Alex strinse la mano di suo figlio.-

Alex: Che patto sia allora!

-Dylan si alzò e abbracciò sua madre che scosse la testa.-

Brittany: Che ruffiano!

-Tutti scoppiarono a ridere e qualche secondo dopo, sentirono bussare alla porta. Lily e Daniel andarono ad aprire e dopo poco tornarono dentro con le mani occupate. Lily parlò.-

Lily: Cattive notizie, tribù! La tormenta durerà per un altro giorno anche se tutte le attività verranno sospese per altri due giorni, per poterle poi riaprire in tutta sicurezza!

-Daniel continuò mentre appoggiava tutte le cose sul tavolo.-

Daniel: Ci forniscono altro cibo e altre coperte calde e ci suggeriscono di stare tutti insieme all’interno dei bungalow fino a nuovo ordine!

-Dylan li guardò.-

Dylan: Oh, no! Cosa faremo per tutto questo tempo? Niente connessione a qualsiasi oggetto tecnologico, niente tv, niente attività all’aperto…

-Rachel lo guardò, andando verso il salottino mentre teneva in mano un vassoio pieno di tazze di cioccolata calda con la panna, marshmellows e dei biscotti per tutti.-

Rachel: Possiamo usare questo tempo per goderci la nostra famiglia!!

-Dylan scosse la testa e come se tutto ciò non bastasse, Brittany tornò in salotto con delle scatole in mano e un sorriso che le andava da un orecchio all’altro.-

Brittany: Chi ha voglia di un bel vecchio e divertente gioco di società? Taboo? Monopoli? Risiko?

-Subito i bambini urlarono di gioia.-

Jasmine: Io sto in squadra con zia Emy!
Drew: E io in squadra con zio Sam! Mi insegna a barare!
Samuel: Sch Drew, o non ci faranno giocare!

-Disse Samuel mentre Dylan sospirò fingendosi scocciato, ma in fondo non gli disturbava così tanto dover passare del tempo in famiglia, anche se sarebbe stato per due interi giorni. Poi, vedere sua madre fare ziplining sarebbe stata la ricompensa per tutti quei compromessi.-


Ehi meraviglie!!! <3
Come state? Scusate il ritardo, ma dalla settimana prossima tutto tornerà normale. Cercherò sempre di postare la domenica.
Comunque, ho voluto portarvi un po' di fresco con questo episodio dato che qui ci si squaglia dal caldo.
Che altro dire? Ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate.
Che ne dite di qualche recensione in più? Ho bisogno di sapere se vi sta piacendo questo rinnovo. Quindi se ci siete, per favore, potete utilizzare cinque minuti del vostro tempo per darmi un feedback?
A presto con il nuovo capitolo.
Bacioni,
Sum <3

  
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