Mentre il sole moriva lentamente all'orizzonte montuoso anche Jacob pian piano moriva dentro.

Una dolce melodia si propagava per l'aria, era una musica triste eppure così bella, il ragazzo si alzò, le luci del villaggio a valle cominciavano a farsi più nitide mentre il sole si faceva meno luminoso,

Il ragazzo tornò tranquillamente alla casa con ancora quella triste melodia nelle orecchie.

La foresta nella quale era situata la baita era buia, umida eppure per il ragazzo era il miglior luogo dove stare, entrò nel porticato e lì posò la legna accanto ad un bellissimo camino in pietra, quella casa gli era sempre piaciuta, il silenzio reganva sovrano in quel posto. Jacob, dopo una frugale cena, accese il camino godendosi quel silenzio interrotto dal crepitio delle fiamme, il ragazzo teneva nella mano sinistra un piccolo bicchiere in vetro mentre la destra era appoggiata alla bottiglia di gin posta sopra il tavolino in legno, fuori ormai non era visibile alcunchè, Jacob guardò l'orologio rimamendo in una tetra rassegnazione constatando che non erano che le 8 di sera, la neve era cominciata a cadere da ormai un'ora e tutto era ricoperto da candido manto bianco. Il freddo stava ormai penetrando nella casa quando Jacob si decise a prendere altra legna dalle varie cataste accumulate in veranda.

La porta scricchiolò leggermente, il ragazzo prese la legna e la posò dentro casa, stava per richiudere la porta quandò noto un fagotto poggiato sulla neve. Orme più o meno profonde segnavano l'andata e il ritorno del ragazzo, quello che pensava essere un fagotto era in realtà una ragazzina di pressapoco 12 anni, era bianca, aveva dei capelli lisci e biondi e due occhi verde smeraldo che guardavano Jacob con un misto di paura e curiosità.

Nonostante la nuova arrivata la casa continuava ad essere silenziosa, entrambi guardavano le fiamme del camino danzare e banchettare su quei legni secchi, la ragazzina si andò ad accoccolare accanto a Jacob come fosse un grande gatto, quando le braci, ormai deboli ricordi delle altezzose fiamme che erano, si furono spente, il ragazzo si rese conto di aver accarezzato i capelli dell'ospite per tutto quel tempo, quando si alzò per portare la ragazzina in camera sua vide gli occhi di lei aprirsi e scrutarlo, lei si mise in piedi e fece capire al ragazzo di voler anare fuori.

Le luci dell'alba stavano rischiarando la collinetta dove i due erano seduti, la ragazzina si alzò di nuovo e fece dei lunghi e decisi passi verso il vuoto, rimase lì, sospesa su quel burrone con la mano tesa verso il ragazzo e gli occhi che lo imploravano di seguirla.

"Speravo non venisse mai questo giorno..." La voce di Jacob era come se stesse per piangere si fece forza e seguì la ragazzina nel vuoto, entrambi si avviarono verso il sole che nasceva mano nella mano, Jacob era consapevole che questa era la fine, quindi, con le lacrime che gli uscivano dagli occhi abbracciò la ragazzina che gli sorrise prima di scomparire.

"Un ragazzi è stato trovato morto sui monti, sembra suicidio ma non si sa ancora molto, a presto con altre notizie"