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Autore: the beast02    16/08/2018    1 recensioni
Bisogna stare attenti a chi si incontra di notte, da predatore è un attimo a diventare preda
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte avvolgeva tutto, ogni rumore pareva ovattato, l'unico rumore a spezzare quella inquietante monotonia era un ragazzo con il suo camminare, il ticchettare dei passi rimbombava per le vie deserte, faceva freddo, una brezza invernale congelava chiunque fosse così sventurato da andare in giro scoperto, Jason no, il ragazzo aveva una fiamma che bruciava dentro di lui,una fiamma che permetteva al suo corpo di resistere ad inverni ben più pungenti di quello.

Mentre camminava Jason cominciò a sentire delle voci, avvicinandosi cominciò a sentire parole distinte "Ahahaha, hai visto come abbiamo fatto scappare quei finocchi!?" Si sentivano distintamente voci di uomini e di donne che ridevano, qualunque persona avrebbe fatto attenzione e avvrebbe cambiato strada, ma Jason non era una persona normale.

"Guardate quel coglione quanto è ubriaco!"Disse uno indicando il ragazzo che camminava a mezze maniche in mezzo al vento "Adesso guardate come lo faccio arrossire" Disse Elizabeth ammiccando e andando incontro a Jason "Ehi bel fusto! Che fortuna incontrare un tipo caloroso come te a quest'ora, perchè non ci segui e dai una scaldatina a me e alle mie amiche?" Jason continuò a camminare incurante delle parole di lei "Ehi dico a te!" la sua voce puzzava d'alcool, il vento spargeva la puzza dapertutto. Gli altri si avvicinarono "Ehi sei sordo? Non si trattano così le ragazze!" Jason si voltò verso Elizabeth, bastò uno sguardo per far zittire la ragazza, essa sentì il sangue congelarsi nelle vene nel vedere quegli occhi color ghiaccio scrutarle l'anima "Elizabeth stai bene?" Gli altri cominciarono a sentire una strana sensazione di paura attanagliarli le viscere. Talmente ebri da non riconoscere il pericolo si avvicinarono con l'intenzione di attacar briga.

Il lampione proiettava una luce intensa su Jason, più quelli si avvicinavano più l'ombra del ragazzo sembrava crescere "Ragazzi andiamo via..." Mormorò Elizabeth ripresasi dalla trance provocatagli degli occhi del ragazzo, "Ma che stai dicendo? Adesso gli diamo una lezione a questo frocio qui!" Nessuno sembrava convinto di quelle parole, Jason continuò a guardare quei ragazzi, uno di loro, il capo probabilmente, si avvicinò e gli diede una spinta "Hai capito o no? Adesso chiedi scusa alla ragazza, oppure ti pestiamo a sangue" Jason non si mosse continuando a guardare il ragazzo fisso negli occhi lui, preso dal panico, tirò un violento pugno verso l'avversario "Aaaaaaaah" il braccio destro del teppista era adesso spezzato, le ossa si esponevano a raggiera nell'incavo del gomito, gli altri urlarono di terrore, provarono a scappare ma andarono a sbattere contro qualcosa di invisibile, Jason si avvicinò lentamente ai teppisti mentre Elizabeth, rimasta dietro al ragazzo, si era avvicinato ad una sbarra di metallo accostata ad un muro. Il capo della banda, urlando come una belva e con le fiamme dell'inferno negli occhi prese il coltello dai pantaloni con il braccio sinistro, in un istante la sbarra metallica tenuta da Elizabeth si alzò in aria ed impalò il capo della combriccola addosso ad un edificio, il coltello volò in aria e atterrò ai piedi della coppia di fratelli di fronte al ragazzo, il più grande prese la lama e si pose di fronte alla sorella, in un vano tentativo di difenderla, il ragazzo venne alzato da Jason che, sempre con le mani in tasca tranciò il corpo in due di fronte alla ragazza che piangeva. Elizabeth, che si era portata alle spalle del "mostro" si lanciò contro di lui a lama spianata, la stessa luccicante lama si impiantò nei suoi polmoni e poi brutalmente strappata via insieme a parte della cassa toracica, la ragazzina rimasta piangeva terrorizzata, Jason la alzò con la sola forza della mente, i vestiti si strapparono in un secondo e sul petto scoperto furono incise rune dagli arcani significati. Mentre la ragazza urlava dal dolore una sirena di polizia si faceva spazio nella notte. "Fermo o sparo!" Jason continuò a torturare la ragazzina implorante. Un colpo esplose dal revolver argentato dello sceriffo, il ragazzo scomparve e il colpo fece esplodere la testa della ragazza mentre il sole si alzava nuovamente sul quella città teatro di morte.

   
 
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