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Autore: Dn1ght    17/08/2018    1 recensioni
Tratto dal testo:"Come fai a dire di vedere del buono in me visto cosa sono" disse Nick sedendosi sulla sedia più vicina. "Perché sei diverso da ciò che sembri, altrimenti non avresti fatto tutto questo" ...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 4
La prova
 
 
6 anni dopo
A castello la vita procedeva tranquilla, la regina si stava incamminando verso le sue stanze quando qualcosa di piccolo le si parò davanti bloccandole la strada << Madre >> disse la principessa abbracciandola, allo stesso tempo arrivo una delle servitrici << Mi scusi maestà è riuscita a scappare >> disse prostrandosi << Non vi preoccupate >> facendo interrompere l’abbraccio, data la situazione decise di cambiare direzione << Stavo andando nel giardino vorresti venire >> << Si madre >>. Portata nel giardino Judy rimaneva sempre sorpresa per la grande quantità di alberi e fiori che lo decoravano, seguendo la regina andò a sedersi all’ombra di un ciliegio << Come mai non vedo molto mio padre >> chiese la piccola principessa << Il re è molto impegnato ultimamente >> spiegò la regina mentre sua figlia guardava i numerosi fiori addobbare il giardino << Vuoi sapere i nomi dei vari fiori? >>  chiedendo alla piccola vedendola annuire, alzandosi venne seguita dalla piccola fino al primo cespuglio di fiori dicendo il nome e del significato mentre la giovane Judy ascoltava interessata.

Nel covo delle ombre la routine quotidiana continuava imperterrita, giovani reclute che imparavano a maneggiare una spada o apprendere tecniche di medicina, forgiatura, furto e scasso, membri adulti che partivano in missione, in una delle sale di allenamento  due apprendisti stavano combattendo tra di loro, i due sferravano una rapida sequenza di colpi che venivano continuamente respinti, nel cercare un apertura il secondo azzardò un movimento piuttosto brusco che gli fece perdere la spada di mano mentre l’altro sfruttando l’occasione lo fece cadere a terra puntandogli la lama alla gola, << STOP >> urlò uno dei maestri, a quella parole l’assassino in piedi rinfoderò la spada e aiutando quello a terra a rialzarsi per recuperare la lama caduta, al cospetto dell’istruttore quest’ultimo iniziò a parlare << Finn sei troppo irruento, devi controllarti oppure in una vera missione di farai ammazzare >> disse all’assassino appena rialzato mentre si toglieva il cappuccio, << Nicholas hai un ottimo controllo e un ottima tecnica ma non ti sopravvalutare >> dicendo all’altro che rimosse anche lui il cappuccio << Andate a dormire, domattina vi dovrete svegliare presto per la prova, vi voglio pronti >> finendo di parlare << Si maestro >> risposero all’unisono.

Una volta usciti dalla sala di allenamento entrambi si diressero nel grande sala adibita a bagno, lasciarono gli stivali e la tunica nella stanza affianco, appena entrati Nick andò a specchiarsi nell’acqua prima di entrarci: i capelli che teneva corti e selvaggi, la pelle abbronzata faceva risaltare la cicatrice sul volto e le numerose sul corpo rafforzato dal continuo allenamenti. La sua attenzione ricadde sul biondo dopo essere stato colpito da una secchiata d’acqua << Nick stai dormendo? >> asciugandosi il volto s’immerse nella sorgente termale seguito dall’amico << Il giorno è giunto domani non saremo più novizi >> rivolgendosi al compagno << Dispiaciuto per chi non è arrivato qui? >> chiedendo al biondo << Leggermente, abbiamo iniziato in venti e solo nove possono fare la prova finale >> rivolgendo lo sguardo al rosso mentre usciva per andarsi ad asciugare, ignaro della sua vendetta << Non stai dimenticando qualcosa? >> disse Nick facendo voltare il biondo, che venne colpito dalla secchiata di prima << Maledizione Nicholas >> vedendolo ridere mentre usciva dalla vasca << Ora sbrighiamoci ad andare a dormire >> disse appena asciugato e rimessa la divisa si diresse nei dormitori venendo seguito dal compare, il sonno li colpì velocemente trasportabili fino al mattino dopo.

Al sorgere dell’alba i due novizi appena alzati raggiunsero la stanza della prova nella quale erano già presenti alcuni delle restanti reclute, con l’arrivo degli altri e del maestro i giovani di misero sull’attenti << Oggi inizia l’esame finale, per voi che siete arrivati qui è un grande risultato ma superare la prova richiederà molto impegno perciò dovrete dare il meglio di… >>  venendo interrotto dal arrivo da un altro istruttore << ABBIAMO UN PROBLEMA >> disse mostrando un rotolo di pergamena, consegnando il messaggio il suo volto divenne preoccupato << Quanti sono fuori? >> chiese con  tono agitato << Tutti >> rispose l’altro, non avendo altri sicari a disposizione guardo la reclute capendo di non avere altra scelta << Nicholas, Finn un passo avanti >> a quella parole entrambi avanzarono << Venite con me >>  vedendolo uscire lo seguirono fino all’armeria << Maestro cosa significa tutto questo >> chiese il rosso << Un gruppo è stato quasi ucciso, uno stato catturato per essere interrogato dobbiamo liberarlo >> rispondendo alla sua domanda << Come mai siamo stati scelti? >> chiese il biondo << Perché siete le reclute migliori >> disse poco prima di aprire la porta << Attrezzatevi >> disse mentre prendeva alcuni coltelli da lancio e una spada mentre i giovani presero una daga e un pugnale per il rosso e una spada per il biondo, dirigendosi all’uscita il maestro riprese a parlare << Dobbiamo dirigerci verso un forte nella foresta, vado a prendere il cibo per il viaggio voi dite agli stallieri di preparare tre cavalli >> disse allontanandosi, arrivati alle stalle fossero di far preparare i cavalli, al ritorno del mentore i cavalli erano stati preparati e portati fuori << Il viaggio durerà diverse ore> > disse mentre saliva a cavallo << Pronti? >> chiese alle reclute a cavallo, vedendoli annuire spronò i cavalli a partire.

Arrivati a destinazione lasciarono i cavalli a un ruscello vicino, mentre loro nascosti dalla vegetazione della foresta  potevano vedere il forte e le varie guardie pattugliare la zona << Secondo voi dove potrebbero averlo portato? >> chiese Nick mentre guardava i vari edifici circondati dalle mura << Considerando il fatto che l’abbiano preso per interrogarlo l’avranno portato nelle prigioni >> disse il maestro indicando il portone interno alle mura << Allora forza, entriamo a uccidiamo tutti >> disse Finn estraendo la spada e uscendo dal nascondiglio, tuttavia venne fermato dal rosso << Non fare mosse azzardate, con tutte quelle guardie ti farai ammazzare, usa il cervello >> disse il maestro mentre il coetaneo lo riportò nel nascondiglio << Se ti buttassi ora nell’affrontare le guardie alla porta incroceresti quelle due pattuglie in arrivo e dare l’allarme non è consigliabile >> disse il rosso indicando le pattuglie << Quindi cosa consigli di fare? >> chiese il biondo << A giudicare dalla loro impazienza sembra che stiano aspettando il cambio, mentre sulle mura un arciere, se sfruttiamo il momento giusto possiamo arrampicarci sulle mura scendere sul primo edificio e nasconderci in quel vicolo >> disse Nick segnalando le guardie da lui citate insieme alle locazioni << Se riuscissimo a essere veloci potremmo correre verso quella casa in rovina a da lì raggiungere l’ingresso alla prigioni >> disse il maestro apprezzando l’idea del giovane, nei pochi minuti che seguirono un suono di campana si fece sentire in tutto il forte, al suddetto suono le guardie alla porta rientrarono<< Dobbiamo muoverci >> avvisò il maestro partendo di scatto seguito dagli allievi, raggiunto il muro l’arrampicata non richiese molto tempo, in cima alla parete scesero sulla costruzione vicina fino ad arrivare al vicolo descritto prima, notando una pattuglia allontanarsi corsero alla casa in rovina della quale si poteva vedere l’accesso alle prigioni, l’unica cosa fuori dai piani erano due guardie davanti al portone. << Attirate la loro attenzione e una volta colpiti portateli dentro, tenetene alcuni in caso ce ne fossero altre all’interno >> disse l’anziano mentre estraeva alcuni pugnali da lancio e ne consegnava qualcuno ai giovani, appena partiti vennero lanciati due coltelli che colpirono le guardie, i giovani le recuperarono e le trascinarono dentro, al via libera entrò anche l’anziano, il biondo dal corridoio alla sua sinistra sentì un suono metallico pensando che fosse quella la direzione di diresse verso l’origine del suono ritrovandosi nella prigione, trovare l’assassino prigioniero non fu difficile, << Una volta liberato cosa facciamo? >> chiese il rosso mentre entrava insieme al maestro << Potremmo liberare più prigionieri per non far sembrare un evasione premeditata, così avremmo anche un diversivo per la fuga >> propose il biondo mentre indicava la guardia con la chiave delle celle << Non è male come idea >> disse il mentore, incamminandosi verso un guardia addormentata gli prese la chiave, raggiunta la cella del bersaglio aprì la porta e il prigioniero uscendo dalla gabbia andò a riprendere l’equipaggiamento requisito << Voi andate all’uscita li libero io >> disse l’anziano mentre si dirigeva alle altre celle, raggiunta l’uscita i quattro si diressero alla casa in attesa dell’evasione, pochi minuti dopo diversi prigionieri uscirono armati attirando le guardie che diedero l’allarme, con quel diversivo dirigersi alla porte non fu complicato e l’arrampicata sarebbe stato l’ultimo ostacolo alla salvezza, a metà strada un combattimento attirò l’attenzione del rosso, un prigioniero stava combattendo contro una guardia mentre ai suoi piedi c’erano i cadaveri di altre guardie, con un colpo dell’ascia il bandito disarmò il suo avversario preparandosi a fare il colpo di grazia, lasciandosi cadere Nick gli corse incontro bloccando il colpo fatale, recuperando l’arma caduta si lanciò  contro l’avversario, tentando di tagliare la testa al suo avversario il bandito commise l’errore di non riprendere la posa di guardia e venne subito ucciso, guardando la guardia gettò ai suoi piedi la spada che aveva recuperato, ripresa la scalata vide i suoi compagni andare a recuperare i cavalli << Perché ci hai messo tanto >> chiese il biondo appena lo intravide << Mi era caduta la daga, il cuoio che tiene il fodero si è rotto >> disse il rosso << Te ne farai dare uno nuovo fai fabbri ora andiamocene>> disse l’assassino recuperando i cavalli pronti a ritornare al covo.

Alla sera di ritorno al covo gli aspettò una sorpresa amara, il capo della confraternita li stava aspettando all’entrata << Ti sei permesso di prendere due reclute senza preavviso e mancare i doveri da esaminante, sono crimini gravi ti conviene avere una motivazione plausibile >> disse facendo avvicinare l’interessato << Una missione di recupero di emergenza ha richiamato la mia attenzione, ero il solo disponibile quindi ho dovuto prendere i giovani e farmi aiutare >> disse come motivazione << Voi due lo sapevate a cosa andate in contro in questa missione? >> chiese il maestro << Si  >> disse il rosso riprendendo la parola << Con questa missione abbiamo evitato che la confraternita venisse scoperta e abbiamo salvato un confratello >> prese a parlare il biondo << Ha ragione, siamo un organizzazione segreta di assassini, non possiamo permetterci che i nostri segreti vengano rivelati >> disse il biondo. Il mentore gli stava guardando con uno sguardo divertito << Voi due >> disse avvicinandosi << Avete superato la prova >>. Al suono di quelle parole << Che cosa? >> dissero all’unisono << Ciò che avete svolto oggi era la vostra prova, gli altri hanno avuto prove individuali oppure con altri come nel vostro caso, la vostra tuttavia è stata decisa da poco ed era piuttosto pericolosa ma volevamo sperare nella vostre capacità, ora andate a dormire domani dovrete effettuate il battesimo di sangue insieme agli altri due >> disse il capo prima di andarsene venne bloccato da altre domande << Gli altri due? >> chiese il biondo << Eravate in nove stamattina tre sono morti, mentre gli altri hanno fallito, ora andate >> disse andandosene.

Il mattino dopo le quattro reclute vennero svegliati molto presto e consegnate le nuove divise, erano le stesse da apprendista soltanto che erano completamente nere , Nick venne indirizzato ad un altare cerimoniale diverso dagli altri, durante la cerimonia gli venne consegnato un calice pieno d’acqua e un coltello << La nuova vita comincia con un tributo >> disse il sacerdote, prendendo il coltello il rosso lo fece passare sulla mano facendo colare il sangue nel calice colorando l’acqua di un colore cremisi, prendendo la coppa iniziò a versante il contenuto sulla testa del giovane << Con questo gesto la tua vita nella ombre comincia >> disse finendo di versarne il contenuto, finita la cerimonia i quattro vennero chiamati dal capo << Ora siete ufficialmente degli assassini, di consuetudine dovrei darmi dei contratti ma non ne sono arrivati perciò avrete il giorno libero >> finito di parlare i quattro uscirono << Che cosa fai te? >> chiese  Nick<< Passo il giorno in buona compagnia, ci vediamo stasera >> gli rispose Finn prima sparire dalla sua vista, in poche parole fece capire al rosso dove si sarebbe diretto.

Al forte la situazione si era calmata, i prigionieri erano scappati o catturati o morti, le guardie avevano finito di recuperare i corpi degli evasi e delle guardie  << Quanti sono evasi? >> chiese il comandante si suoi sottoposti << C’erano quaranta prigionieri nelle prigioni, con l’evasione nove sono rimasti in cella, quindici sono morti, sette sono riuscito a scappare mentre il resto si è arreso, le guardie morte il conto è di dodici mentre i feriti è di quattordici >> disse uno dei sottoposti << Abbiamo trovato il capo dei alcuni banditi morto dopo aver ucciso diversi dei nostri >> ripresa a parlare << Chi lo ha ucciso? >>  domandò il comandante sorpreso << Una recluta chiamata Bogo >>  disse al superiore << Portalo da me >>.
Al bussare della porta il comandante fece entrare il soldato, aveva i capelli color nero carbone, gli occhi marrone chiaro, l’armatura di metallo ricoperta da graffi che la decoravano << Mi ha fatto chiamare signore? >> chiese dubbioso << Si ti ho fatto chiamare per le tue azioni >> disse il comandante << Ho saputo che hai ucciso uno dei pezzi grossi dei prigionieri >> continuando a parlare << Grazie signore ma questo cosa significa con il fatto di essere stato convocato? >> chiese dubbioso << Dobbiamo trasferire alcuni uomini e farne addestrare, una di queste richieste proviene dal castello con la tua uccisione ho deciso di mandarti li >> finendo di parlare << La ringrazio signore, vado a recuperare le mie cose >> disse uscendo dalla stanza, recuperati i suoi oggetti passò davanti al punto dove il giorno prima venne salvato dal ragazzo misterioso, uscendo dal portone si ritrovò un carro con altre persone a bordo, non appena salì il carro partì per le varie destinazioni.
 
 
Note dell’autore
Che posso dire finalmente dopo mesi riesco a pubblicare un altro capitolo, per i prossimi dovrei riuscire a pubblicarne uno tra qualche giorno. Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono la storia.
Alla prossima
  
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