Rachele, se chiudi gli occhi, riesci a sentire come stringo le tue parole al mio cuore?
Raccontami di come ti rivedi nelle onde del mare, di come ti lasci andare, sospesa nel blu, cercare una chiave per decifrare l'infinito che ti sostiene.
Raccontami come cerchi la tua metà, come urla un albero alle stelle, come danzi nel silenzio e ti regali al divenir del tempo.
Esiliato, le mie colpe mi amputano l'aria e le forze, non ho più fame se non del tuo volto.
Mi scorri in ogni capillare, arrivi dove nemmeno la luce della creazione diradò le ombre, io che nel divino neanche credo.
Dammi la forza di uscire da qui e di sognare una vita insieme tra le colline e la spiaggia, dove il cielo incontra l'oceano, la nostra casa ci attende.
Aspetta che la mia pena si consumi e che la primavera nasca due volte, aspettami e vivi, fino a quel momento, anche per me.
Intanto che sono "in vacanza", una micro anteprima del futuro anteriore (?)