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Autore: miss mirtilla    20/08/2018    0 recensioni
[Meghan Markle]
[Meghan Markle]Meghan da quando sposa Harry ed entra a palazzo si accorge che Kate potrebbe essere molto più di una buona cognata.
La passione prima inconscia poi palese tra le due duchesse sarà in grado di prevalere sull’etichetta e le circostanze?
Meghan e Kate si scopriranno nell’oscurità segreta di una vita che le ha costrette, seppure nell’agio, a privarsi dell’intima libertà.
[…] Alle volte prima di prendere sonno, di fianco a William, escogito un piano per eliminare definitivamente Harry.
È tutta colpa sua.
Se solo non l’avesse portata a palazzo ora non starei a pensarla in ciascun istante della mia esistenza. […]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: PWP
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KATE

Non so cosa mi è preso, sarà stata l’alta quota a farmi agire impulsiva e intrepida, ma la verità è che come ho tremato con lei non ho mai tremato prima. Ora però sono l’angoscia e il senso di colpa a tormentarmi.
È appena uscita dalla mia stanza e, è riaccaduto ciò che è successo qualche ora prima nella toilette dell’aereo reale.
Quando lei è in me non penso ad altro se non ad un reciproco soddisfacimento, è quando non ci apparteniamo che sopraggiunge il risentimento.  
Ammetto la colpa di riservarmi fredda e altezzosa nei suoi riguardi quando non siamo sole, indosso bene una maschera, poi la tolgo lasciandole fare di me ciò che meglio vuole.
Non appena siamo scese dall’aereo reale ci siamo recate all’associazione BONS (Bambini Orfani Non Soli); toccare la realtà viva, crudele e benevole è ciò che più mi soddisfa di questo lavoro reale.
Non lo vivo come un obbligo più come un dovere, morale e civile, che incontro dopo incontro arricchisce il mio animo. Voglio essere sempre la miglior parte di me.
È difficile a volte trattenere le lacrime che vorrebbero scorrere giù da gli occhi senza riserva. Meghan aveva addosso la paura che anche io, le prime volte, avevo. È la paura di mostrarsi perché consapevoli della propria fortuna e in pena per la sfortuna degli altri; e sembra proprio che gli altri non siamo mai noi.
Con l’intero entourage siamo andate a cena e poi subito siamo state accompagnate nelle nostre stanze, le camere devono essere di regolamento comunicanti, così da facilitare la sicurezza.
E quando ormai ci credevano al buio ognuna sotto le sue legittime coperte, noi civettavamo da una stanza all’altra.
Meghan ha aperto la porta comunicante per poi sparire, io non ho cercato nemmeno di fingere disattenzione, subito mi sono affacciata alla soglia. Le ho chiesto a mezza voce se avesse della crema viso, lei si è avvicinata con un libro aperto a metà in mano e si è messa a ridere.
- perché ridi? - Le ho chiesto.
Non ho ricevuto nessuna risposta perché già aveva la sua bocca sulla mia.
L’ho trascinata dentro fino ai piedi del letto, nel breve tragitto parti del nostro vestiario sono state lanciate energicamente sul freddo pavimento. Mi sono lasciata cadere all’indietro e lei sopra di me ha seguito il tonfo.
Sono stata completamente disinibita e senza remore.
Ha baciato la mia bocca, le mie orecchie con dentro la sua umida lingua mi hanno smosso le viscere. Il collo è stato stretto con delicatezza tra le sue mani, e i miei seni hanno implorato di essere toccati facendo tremare l’intero mio ventre. Lei è scesa per poi fermarsi.
È restata a cavalcioni sopra di me, a toccarci l’intimo con l’intimo. Si è tolta la camicia stretta, il reggiseno di pizzo, ha preso lei mie mani e se le è portate su di lei.
Ho alzato la mia schiena dal cuscino, mantenendola sul mio ventre, ho iniziato a baciarla come lei ha sempre baciato me, scendevo, con la lingua accarezzavo i suoi capezzoli. Ha guidato le mie dita nel suo intimo e quando fui in lei, con le sue dita è entrata nel mio di intimo.
Ci stavamo cullando col sapore dell’altra, avrei voluto che fosse infinito quel tempo. Ma è terminato. Ci siamo straiate su di un fianco guardandoci dentro le pupille. Mi ha baciata, delicata e fuggitiva, per un istante e mi ha detto - è meglio che io vada. -
Ho trattenuto i respiri e le lacrime nel vederla chiudersi alle spalle la porta comunicante.
L’ho pensata tutta la notte.

   
 
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