[..] Klaus conosce bene quella voce. Per mille anni è stata motivo di frequente irritazione per lui. E di risate a volte. E ultimamente fonte di profondo rimpianto, quando la notte, nella solitudine della sua stanza, si permette di soffermare il pensiero su di lui.
Deglutisce e lentamente volge la testa verso l’ingresso della stanza, temendo per un attimo di avere le allucinazioni: alto, jeans grigi stracciati, un ciuffo ribelle di capelli castani che gli cade sugli occhi e un ghigno di sfrontatezza che potrebbe fare concorrenza a lucifero in persona.