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Autore: MaryFangirl    21/08/2018    4 recensioni
La nuova cliente di Ryo e Kaori è apparentemente il solito stereotipo: una bellissima modella che si trova a Tokyo per lavoro e ha bisogno di essere protetta dai fan troppo seccanti. Ma c'è di più e questa volta l'abilità di Ryo Saeba potrebbe non essere sufficiente.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Un paio d'anni dopo
 
"Ryo, sei ancora lì fermo?! Faremo tardi!"
Kaori, tutta trafelata, correva avanti e indietro come un fulmine, recuperando tutto ciò che di sicuro durante quel pomeriggio sarebbe potuto servirle. I suoi tacchi si sentivano chiaramente per tutta la casa mentre attraversava il corridoio, poi si infilava in bagno, poi in camera da letto, poi ancora in bagno, e così via per una quindicina di volte.
Ryo, semi sdraiato sulla poltrona in salotto e con aria per niente preoccupata, esclamò serenamente: "Guarda che io sono pronto da un pezzo, sto solo aspettando te!"
La sentì sbuffare sonoramente, e logicamente sorrise, mentre in televisione cominciava il notiziario. Ryo si sorprese leggermente: toh, Reiko Yuki, la giornalista che diversi anni prima lui e Kaori avevano aiutato...era ancora un bel pezzo di figliuola, dovette constatare, ma la fede che le brillava al dito gli diceva che si era sicuramente dimenticata di lui.
-O meglio, si è dovuta accontentare...- pensò con molta modestia, ma ci si soffermò davvero brevemente, perché poi rivolse la sua attenzione al centro del salotto.
"Hideyuki, dillo anche tu alla mamma che noi stiamo solo aspettando lei!"
Il bambino, impegnato con le sue costruzioni e incantato da ogni colore, si limitò ad annuire con la testa, mentre dal piano di sopra tornarono le lamentele di Kaori.
"Oh, accidenti! Tua figlia ha deciso in questo preciso istante che ha fame! Che cavoli, faremo tardi al compleanno di Ryo..."
Ryo rise, sinceramente divertita. "Tesoro, te la stai prendendo con una bambina di un mese perché vuole mangiare?"
Lo sbuffo fu ancora più notevole, ma Ryo decise che non era il caso di provocarla troppo. Spense allora la televisione e gattonò verso il bambino, che sembrava non aver dato per niente peso alla conversazione dei suoi genitori.
"Hide, che dici, cominciamo ad andare in macchina? Se la mamma si arrabbia seriamente, sono guai..."
Hideyuki guardò il padre e annuì, lasciando andare le sue amate costruzioni e allungando le braccia, di certo se suo padre voleva farlo smettere di giocare, che almeno lo sollevasse! Ryo sorrise, stupendosi dell'obbedienza del figlio, non sapendo proprio da chi avesse preso: Kaori era la persona più testarda sulla faccia del globo e lui...beh, anche lui non scherzava. Lo prese in braccio e se lo mise sulle spalle, facendo ridere Hideyuki che si divertì ad affondare le mani nei capelli come sempre scompigliati di Ryo.
Quando Ryo e Kaori avevano scoperto che avrebbero avuto un bambino, poco dopo essersi sposati -naturalmente, Kaori aveva indossato l'abito con gli Swarovski che le era piaciuto tanto!-, la prima reazione era stata quella del panico, ma era durata davvero poco, si erano fatti subito coinvolgere dall'idea di diventare genitori e d'altronde avevano un esempio che li precedeva, anche se di pochi mesi.
Miki e Falcon, infatti, avevano dato alla luce il loro bambino nel gennaio di due anni prima, decidendo di chiamarlo Ryo. Quando lo sweeper lo aveva saputo, era rimasto sinceramente commosso: Miki aveva spiegato che, se lei e Falcon stavano insieme, in fondo lo dovevano a lui...era stato coinvolto nella loro scommessa senza neanche saperlo, e nonostante le sue buffonate, aveva giocato un ruolo importante affinché Falcon ammettesse una volta per tutte che voleva stare con lei. Falcon era arrossito, ovviamente, si sarebbe portato nella tomba il fatto che volesse bene a Ryo, ma con la decisione di chiamare suo figlio così era più che evidente...Miki aveva detto che, se avessero avuto una figlia, l'avrebbero chiamata Kaori, facendo piangere la diretta interessata!
Hideyuki era invece nato ad aprile, e come un fiore di ciliegio aveva portato soltanto gioia e tenerezza nella vita di Ryo e Kaori. Ryo non avrebbe pensato di poter amare qualcuno con la stessa intensità con cui amava Kaori, ma nel momento in cui aveva visto suo figlio, era rimasto fulminato.
A marzo dell'anno successivo, Kaori aveva annunciato la seconda gravidanza e a dicembre aveva messo al mondo una bellissima bambina, il suo piccolo fiocco di neve: anche in quel caso Ryo si era innamorato come un pazzo nel primo istante in cui aveva visto il viso della seconda donna della sua vita. Non era tutto andato liscio come l'olio, il secondo parto era stato molto difficile e molto lungo, Kaori aveva sopportato praticamente una giornata intera di travaglio. Alla fine era così stremata che Ryo aveva seriamente temuto qualcosa di grave, ma con grandissima tenacia la sua Kaori era riuscita a portare a termine il doloroso compito. Nelle settimane successive era stata malissimo, i suoi genitali erano così gonfi che per diverso tempo aveva dovuto utilizzare la ciambella per sedersi, e Ryo era stato dolcissimo ad aiutarla in ogni modo, insieme a Miki che le era sempre stata di grande supporto.
Quel giorno, ci sarebbe stata la festa di compleanno di Ryo Ijuin, e Kaori sembrava avere un diavolo per capello. Probabilmente gli ormoni erano ancora un po' in subbuglio, per questo Ryo non se la prese neanche un po'.
Lasciò Hideyuki sul seggiolino, allacciandoglielo e stando attento che non fosse troppo stretto, poi si mise al posto di guida e accese la radio, in attesa di sua moglie. Aveva già sistemato il passeggino dietro – un passeggino molto comodo, a due posti, i bambini erano entrambi piccoli! - e attese qualche minuto prima di vedere Kaori uscire di casa, con il fagottino tra le braccia e un'enorme borsa ad un braccio.
Ryo alzò gli occhi al cielo.
"Kaori, stiamo andando al Cat's Eye, non dall'altra parte del mondo. Anche loro hanno un bambino, se ci serve qualcosa, ce lo presteranno!"
Kaori si allacciò la cintura, continuando a sistemarsi poi i capelli e la camicetta, quando Sayuri era affamata non scherzava di certo! Ovvio, adorava allattarla, era un momento così unico e magico, che aveva chiesto a Ryo se potesse farlo da sola. Non voleva escluderlo, ma in quell'istante c'erano solo lei e la sua creatura, e Ryo non si era mai risentito, anzi, era contento che si ritagliasse quei momenti per poterli custodire nel cuore.
"Non importa, mi sento più tranquilla se so dove sono tutte le cose che potrebbero servire. Dai, andiamo, non facciamo bella figura ad arrivare tardi! Tesoro, tutto bene?" chiese poi rivolgendosi a Hideyuki, che assisteva alla scena con aria curiosa. Kaori, vedendo chiaramente che l'unica agitata lì era lei, si rilassò e sorrise, mandandogli un bacio, le persone più importanti della sua vita erano lì sane e salve, non aveva nulla per cui preoccuparsi.
 
 
Giunti al Cat's Eye, tutto addobbato per la festa, Hideyuki si fiondò immediatamente verso Ryo. Kaori ne era felicissima, ci sarebbe stata una grande amicizia tra loro, non aveva dubbi. Il figlio di Miki e Falcon salutò con un sorrisone il suo amico, poi lo invitò subito a giocare insieme ad altri bambini dell'asilo. L'altezza e la stazza importante erano sicuramente eredità di Falcon, ma aveva gli occhi vispi e vivaci come quelli di Miki. Quest'ultima accolse Ryo e Kaori allegramente, e come sempre si soffermò a guardare la piccola addormentata fra le braccia della sua mamma.
"Oh, che meraviglia, assomiglia sempre di più a te, Kaori!"
Effettivamente, la piccola Sayuri – sua sorella aveva gridato quando aveva saputo che le aveva dato il suo nome – aveva i capelli con gli stessi riflessi castani della mamma, Ryo non aveva dubbi che sarebbe diventata altrettanto bella...sbuffava spesso irritato all'idea di quando avrebbe dovuto sopportare tutti i suoi spasimanti!
Hideyuki, invece, era la fotocopia in miniatura di Ryo, aveva gli stessi occhi scuri dallo sguardo impertinente e birbante e capelli neri perennemente ingarbugliati, ma era anche un timidone, e questo sicuramente lo aveva preso dallo zio di cui portava il nome. Kaori avrebbe voluto sapere almeno il nome di uno dei genitori di Ryo per decidere quale nome dare ai bambini, ma purtroppo era impossibile. Ryo era stato più che d'accordo su Hideyuki, in fondo era stato un fratello anche per lui.
Durante quei due anni, Kaori aveva deciso di mettere mano sul libro degli incantesimi che le aveva lasciato Mahoko. Con molta pazienza e attenzione, aveva imparato diverse cose, e aveva effettivamente intrapreso uno scambio di lettere con la modella, tenendola al corrente di tutte le novità, del matrimonio e delle gravidanze, ma anche parlando più specificamente dei suoi poteri e di come poterli usare al meglio senza rischiare di nuocere a se stessa o ad altri. L'amicizia con Mahoko, quindi, non era morta nel giorno in cui la modella era stata accompagnata all'aeroporto, tutt'altro, si sentivano spesso per telefono e Kaori le aveva inviato molte foto dei figli.
Effettivamente, sapere usare la magia si era rivelato molto utile. Avendo ora due bambini, gli sforzi che Ryo e Kaori dovevano fare per proteggere la loro famiglia si erano intensificati moltissimo. Kaori aveva imparato a creare un incantesimo di protezione da estendere a tutto l'edificio in cui abitavano, così da evitare che qualsiasi pazzo entrasse.
Sia lei che Ryo avevano poi accettato di dedicarsi a casi meno pericolosi rispetto al passato, quindi basta con affari che implicavano la yakuza o altra gente del genere, Saeko in quei frangenti poteva chiedere la consulenza teorica di Ryo, ma senza farlo partecipare sul campo. C'erano state altre sfide da parte di altri killer, e probabilmente non si sarebbero esaurite per un bel po', ma Kaori era sempre pronta a dare man forte con la sua magia, anche se spesso Ryo non ne aveva bisogno perché era molto più forte di tante mezze calzette. Non è che l'adrenalina mancasse nelle loro vite, ma senza esagerare, i due bambini sarebbero cresciuti con entrambi i genitori, era questa la priorità di entrambi. Era ancora presto, ma prima o poi avrebbero anche insegnato ai figli come difendersi...Ryo non avrebbe mai e poi mai messo la pistola in mano a suo figlio finché fosse stato piccolo, ma di sicuro gli avrebbe insegnato la lotta corpo a corpo, e poi quando fosse stato più grande, avrebbe potuto avvicinarlo al poligono: d'altronde, la loro famiglia non sarebbe mai stata 'normale', anche per Miki e Falcon era lo stesso...ma per il momento, i piccoli dovevano solo preoccuparsi di quali colori scegliere per pastrocchiare su qualsiasi foglio capitassero loro in mano.
 
 
La porta del Cat's Eye tintinnò, e una voce squillante fece il suo ingresso.
"Si può? È qui la festa?"
Kaori alzò la testa e sorrise, contenta.
"Mahoko!" le corse incontro, più velocemente che poté senza svegliare Sayuri, che sembrava totalmente ignara del caos che la circondava e dormiva saporitamente.
"Kaori, finalmente! Sono tornata a Tokyo per una campagna pubblicitaria, sai...non potevo non passare a salutarvi tutti! Ehilà, Saeba!" agitò la mano verso lo sweeper che stava sghignazzando con Mick, e che ricambiò il saluto.
"Dio, Kaori, questa piccolina è ancora più bella che nelle foto che mi hai mandato...e dov'è l'altro?" chiese Mahoko guardandosi intorno.
"È lì, che ride come uno scemotto insieme a Ryo, il figlio di Miki..."
Mahoko seguì l'indicazione del dito di Kaori e vide i due bambini che si facevano le boccacce per poi scoppiare a ridere come matti.
"Insomma...alla fine sembra che dobbiamo ringraziare quel Redford! Galeotto fu l'incantesimo del sonno..." buttò lì Mahoko, beccandosi un'occhiata torva da parte di Kaori, che però durò soltanto un istante.
"Eh, sembra che tutti questi killer ci siano arrivati prima di noi, in effetti...non avrei voluto avere il terrore pensando che Ryo fosse morto, tuttavia...eccoci qui!" disse Kaori sollevando leggermente Sayuri e dandole un leggero bacio sulla fronte. La bimba parve sorridere, contenta, e agitò le manine.
"Ehi, ragazzi, venite tutti qui, ora arriva la torta!" esclamò Miki battendo le mani, facendo gridare i bambini per l'entusiasmo.
Vedendo come sia Ryo che Kaori guardavano dolcemente Hideyuki, Mahoko si concesse una domanda: "Dimmi, vi vengono mai dei ripensamenti sul fatto di avere avuto dei figli? Con il vostro lavoro, i pericoli che correte..."
Pensava che Kaori si sarebbe un po' offesa, ma la donna sorrise, tornando a guardare la sua bambina addormentata. "Sai, la prima volta che entrasti in casa nostra, ci dissi che la magia ha sempre un prezzo. Che ogni cosa, anzi, ha il suo prezzo. Come sai, il piccolo regalino che mi lasciasti diede i suoi frutti..." e qui si concesse un sorriso malizioso, imitato da Mahoko. Poi tornò più seria. "Ho avuto paura quando ho saputo di aspettare Hideyuki, sapevo che le nostre vite sarebbero cambiate radicalmente, che avremmo dovuto rivoluzionare tutto perché lui sarebbe diventato la nostra priorità. Poi, c'è stata Sayuri...ho rischiato grosso durante il parto...ma mentre soffrivo come un animale, sentendomi quasi morire, ho pensato che sarebbe stato il giusto pegno da pagare pur di metterla al mondo. Sì, la nostra vita è cambiata. Qualche anno fa non avrei mai pensato che sarebbe giunto il momento in cui Ryo avrebbe smesso di andare in giro per locali osé...a volte lo stuzzico chiedendogli se non preferirebbe tornare single!" rise, guardando il marito che continuava a farneticare con Mick di cose che solo loro sapevano. "Le cose a cui abbiamo rinunciato...le cose che abbiamo cambiato...le cose che dobbiamo fare per far sì che i bambini abbiano il meglio...io, ma so che anche per Ryo è così, non le ho mai considerate come prezzi da pagare. E forse per qualcuno è così, ma...Hideyuki e Sayuri sono la cosa più bella che potesse capitarci. La loro felicità e il loro benessere sono senza prezzo."
Mahoko l'ascoltò attentamente, annuendo, l'espressione serena. Diede un'altra occhiata a Sayuri e Hideyuki.
I frutti del vero amore. Non potevano neanche immaginare quanto i loro genitori li amassero. Guardandoli meglio, Mahoko aggrottò leggermente le sopracciglia ed ebbe un piccolo sussulto.
"Kaori, ma ti sei accorta che..."
Si stupì nel vedere il viso di Kaori che faceva su e giù.
"Sì, l'ho notato. Possiedono anche loro la magia. Dopotutto, sono nati dal vero amore, no? Ma non so ancora cosa fare al riguardo. Per fortuna sono ancora piccoli. Come dice Ryo, la loro unica preoccupazione dev'essere decidere quale giocattolo utilizzare ogni giorno. Quando saranno più grandi, valuteremo insieme. Li aiuterò sempre, li supporterò sempre, sarò sempre pronta a stare loro accanto. Ma saranno loro a decidere quali scelte prendere e quale conto accettare"
Mahoko era sorpresa. Certo, lei e Kaori si scrivevano e parlavano al telefono, ma vederla di persona era tutta un'altra faccenda. La maternità l'aveva trasformata. Non c'era più la ragazza che arrossiva ad ogni minima allusione, c'era una madre, che come una leonessa era pronta a lottare contro qualsiasi cosa per i suoi piccoli.
Mahoko si rilassò, sorridendo, vagando con lo sguardo verso il re della savana, affascinante e maestoso come sempre. Non aveva il minimo dubbio che potesse diventare pericoloso e letale se qualcuno minacciava anche solo lontanamente la sua famiglia...quando lo vide guardare Kaori e Sayuri con tanto amore che avrebbe potuto fondere il locale, Mahoko seppe per certo che Kaori aveva ragione.
La sua famiglia era inestimabile, senza prezzo.
Le luci vennero spente e Miki portò la torta con le due candeline per Ryo.
Sayuri starnutì, e le candeline si spensero prima che il piccolo Ijuin potesse soffiarci sopra.
Gli occhi sgranati di Kaori incontrarono quelli di Ryo, pur nel buio, trovandoli altrettanto sbarrati.
La risata di Mahoko fu la conferma per entrambi che le loro fatiche erano appena cominciate.
 
 
FINE
 
 
Qualche annotazione che mi sento di lasciare alla fine di questa fanfiction, potrei dilungarmi, capirò se nessuno avrà voglia di leggere xD Allora, tengo molto a questa storia, per quanto perfettamente consapevole che non sia certo un capolavoro della letteratura moderna...come ho detto nel primo capitolo, era davvero da un sacco di tempo che non scrivevo una long fiction! Ha cominciato a formarsi nella mia testa e volevo lasciarla lì, ma poi ha continuato ad insistere e mi sono detta che non poteva fare così male provare a buttare giù qualcosa... L'idea è nata principalmente dal fatto che mi piaceva tantissimo immaginare Kaori che svegliava Ryo col bacio del vero amore. Per questo devo ringraziare la serie tv Once Upon a Time, che per quanto in diversi momenti mi abbia fatto sclerare, ha comunque un posto speciale nel mio cuore. Quest'anno la serie è terminata, facendomi piangere mio malgrado, quindi diciamo che questa storia è anche un piccolo tributo per OUAT...in effetti molti degli incantesimi che ho citato li ho presi da lì, e come ho già detto il personaggio di Mahoko lo immagino fisicamente come l'attrice Emma Booth, che ha interpretato un personaggio affascinante e intrigante nell'ultima stagione. Lo stesso titolo, 'La magia ha sempre un prezzo', è una delle frasi ricorrenti della serie ed è diventato il mio motto personale, tanto da essermelo tatuato addosso...Mi piace particolarmente come è stato tratteggiato il risveglio tramite il bacio del vero amore, per cui volevo assolutamente descriverlo allo stesso modo, avendo come protagonisti Ryo e Kaori! Per una volta, volevo che fosse lei a salvare lui, perché l'idea di una Kaori eroina disposta a tutto per salvare il suo amore (cosa reciproca, d'altronde) mi piace un casino! Hojo ha reinterpretato a modo suo la fiaba di Cenerentola, io ho fatto lo stesso con quella di Biancaneve, che dopotutto ha avuto duecentomila interpretazioni...
Penso che sia opportuno fermarmi qui, grazie per chi ci è arrivato. Come ho già detto in numerose occasioni, non importa quanti anni compie City Hunter, ne sarò sempre innamorata come sarò sempre innamorata di Ryo e Kaori e del loro amore...
Grazie davvero per chi ha letto e seguito la storia, in particolare a chi ha commentato, come sempre cito i nomi di chi ha recensito anche solo una volta: Kreta8787, Lulu_nana, briz65, prue halliwell.
Anche se non ho in progetto di scrivere nulla di mio, sto traducendo una sfilza di bellissime storie che naturalmente ho intenzione di postare e che spero piaceranno -perlomeno, spero che la mia traduzione le renda apprezzabili tanto quanto lo sono in lingua originale-, per cui ringrazio già chi vorrà seguire anche quelle! A presto!
  
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