Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: Hikari29    21/08/2018    1 recensioni
[ATTENZIONE : non fatevi ingannare dal titolo... Niente lupi mannari qui]
AU...mi hanno sempre incuriosito questo genere di storie...
E voi? Avete mai pensato a come sarebbero cambiati i personaggi vivendo in un altro mondo?Beh, io si ...e personalmente il contesto di dolce flirt mi ha sempre ispirata parecchio .
Vecchi e nuovi personaggi,ognuno con un ruolo fondamentale in questo mondo fatto di magia ,combattimenti ,amore...e anche un pizzico di follia. Due scuole... Dove ognuno avrà il suo ruolo. Una protagonista dal passato complicato, che ricomincerà a sorridere solo grazie all'affetto per i suoi nuovi amici. Incontri, scontri, lacrime, sorrisi, abbracci e sfide, e comportamenti inaspettati da parte di alcuni studenti, perché diciamocelo... Non si giudica un libro dalla copertina... Ed Eri lo capirà presto.
Questa è la mia prima storia ,o meglio la prima volta che ho il coraggio di presentarvi una mia creazione...e se vi ho incuriositi, preparatevi ad "Alpha Academy "....il dolce amoris non sarà più lo stesso.
! AVVERTENZE: la storia è un adattamento di una versione originale che potete trovare su wattpad!
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

P.O.V. Lysandro

Fila centrale. Ultimo banco in fondo alla classe.
Il posto più adatto a me.
Il sole mi scalda, ma senza colpirmi direttamente. Non gradisco sudare.
La voce degli insegnanti mi raggiunge, ma non risulta troppo squillante. I toni forti non sono di mio gusto.
Nessuno si gira curioso ad osservarmi. Non mi piace stare al centro dell’attenzione.
Eppure, allo stesso tempo, da qui, riesco ad accorgermi di cose che nessuno noterebbe mai.
Sapete quante volte Ambra tocca i suoi capelli durante le lezioni?
Mettiamo un attimo da parte il mio amico dalla chioma rossa, al momento assente. Lui, per quanto possa aver sofferto in passato, rimane comunque un ottuso : non riesce neanche ad ammettere che, disinteresse dallo studio a parte, ogni sua distrazione è dovuta a una persona in particolare.
E metto da parte anche me e, ovviamente, la mia riservatezza.
Io sono consapevole della direzione del mio sguardo e, dopotutto, come potrei non notare quell’affascinante chioma bianco-argento costretta spesso ad assentarsi?


Ma torniamo al dunque.
Avete presente quelle persone costantemente felici, col sorriso perenne in volto?
Quelle che riescono a nascondere perfettamente le proprie emozioni?
Ecco. Lasciate che ve ne parli.


C’è un ragazzo in particolare, dalla strana capigliatura azzurra che, proprio adesso, sta importunando il fratello davanti a lui, con un’espressione giocosa e vivace.
La sua solita espressione sorridente.
Ma, esattamente, quanto è sincero quel sorriso, Alexy?


Neanche a dirlo, smette di punzecchiare il gemello e torna composto.
Ed ecco ciò di cui stavo parlando.
I suoi occhi, prima di un rosa brillante, adesso sono spenti e fissano un punto impreciso.
Le sue labbra, prima aperte in un sorriso smagliante, ora seguono una linea retta e le sue mascelle si serrano, dandogli persino un’aria più mascolina.
Cosa nascondi?
Sei capitato in un riservato posto in ultima fila proprio come me e, probabilmente, non ti aspetteresti mai che io, dal lato dell’aula opposto al tuo, possa accorgermi del tuo vero essere.
Spero solo che tutto ciò non sia troppo doloroso.
So per certo che ognuno di noi nasconde qualcosa che, spesso, si rivela essere triste.
Nascondiamo ciò per riservatezza, per non far preoccupare i nostri amici o, al contrario, per non far gioire i nemici. Per paura di essere giudicati, derisi o, più semplicemente, per sola paura.
Paura di cosa? Di sembrare deboli?
Tsk, quante maschere in giro…


Passo un attimo la mano tra i capelli per riprendermi e mettere da parte i miei pensieri.
Dovrei smettere di essere così paranoico. Con un Alph come il mio poi! Potrei benissimo andare da Alexy, scoprire bene entrambi gli occhi, fissarlo e aspettare che confessi tutte le sue vere emozioni. Ma...non è affatto da me.


Sento la campanella suonare, il che mi suggerisce di abbandonare l’aula del professor Pierrick. Ma ho come l’impressione di aver dimenticato qualcosa…
<< Ragazzi, vi raccomando di non perdere di vista i vostri obbiettivi per il prossimo semestre. Detto ciò, vi auguro un buon ritiro estivo, eccetera eccetera >> annuncia il nostro insegnante divertito.
<< Avete sentito? Eccetera eccetera! >> Armin non si smentisce mai e, ancora con una mano posta alla fronte, si incammina in quella che sembra una marcia militare, accompagnato come sempre dal fratello e dalla più recentemente acquisita presenza di Iris.
Vedo il professore di difesa sorriderci un’ultima volta e mi incammino verso il corridoio.
Subito, una presenza ostile si butta a capofitto su di me, avvolgendomi le spalle con una delle sue braccia in maniera poco elegante.
<< Amico mio, vacanze estive! Non rivedrò questa topaia per ben due mesi. >>
<< Castiel, da quando la scuola è così stancante per te che non ti sei neanche degnato di venire a lezione? >> Sospiro.
<< Sai quanto mi annoino le lezioni di quello là. È già tanto essere andato agli allenamenti di Boris e...mi hanno a dir poco distrutto! Ho persino passato le ultime ore in infermeria >> ammette tra uno sbadiglio e l’altro.
<< Non mi sembra che il programma di combattimento sia più intenso del solito. Sarebbe stancante solo il giusto se QUALCUNO non facesse il doppio della fatica solo per mettersi in mostra. >> Lo rimprovero, pur sapendo che non servirà a niente. Difatti, lo vedo battersi le mani sul viso.
<< Bene. Adesso possiamo tornare alle vacanze estive, per favore? >>
<< Hai detto “per favore”? Sul serio? >> Rido.
Si getta ancora una volta su di me e, con la mano libera aperta e protesa verso il soffitto, comincia a mimare una serie di parole l’una dopo l’altra.
<< Andiamo, pensaci. Ragazze in bikini. Sole. Mare. Ragazze in bikini. L’estate è meravigliosa! >>
<< Per caso, vuoi che domani ti accompagni in spiaggia? >>
<< Sei un amico! >>
E, senza neanche pensarci due volte, molla la presa su di me e si allontana gioioso, aprendo le braccia come a voler stringere l’aria.
Sembra fin troppo felice per i miei gusti. Ma chi sono io per non ridere di quella chioma rossa impazzita?

 

 

 

 

 

 


Apro gli occhi e, per poco, spengo la sveglia prima che Castiel possa fulminarla. È già la sesta quest’anno.
Mugugna e si dimena nel letto, alla ricerca delle lenzuola che, durante la notte, hanno raggiunto il pavimento.
<< Andiamo, muoviti bell’addormentato >>
<< Solo cinque minuti… >> continua a lamentarsi.
<< Bene, vorrà dire che darò il buongiorno ad Eri anche da parte tua >>
<< SONO SVEGLIO! >>
Come al solito, stuzzicarlo funziona ed io me la rido.
Raccolgo i calzini del mio compagno di stanza, lasciati lì, sul pavimento a marcire dalla sera prima, spero. Mi dirigo poi al bagno e recupero un paio di teli da spiaggia e asciugamani.
Subito, torno di là e mi stupisco, quel che basta, trovando il mio amico già bello che pronto e più sveglio del previsto.
<< Allora, andiamo? >> Il suo tono è impaziente.
<< Divertente come i ruoli possano invertirsi così facilmente con te. Ah, già. Riguarda Eri, quindi è tutto nella norma. >>
<< Piantala! Si vede che non mi conosci affatto : Nessuna ragazza potrebbe mai influenzarmi tanto. >> Per l’appunto, vecchio mio. Per l’appunto.
E mentre il mio amico lascia la stanza quasi indispettito, mi chiudo la porta alle spalle ridendo un’ultima volta.

 

 


Che dire? Wow…
Sembra passato così poco tempo dalla scorsa estate, eppure, non ricordavo che venire in spiaggia potesse essere così bello.
Sento la sabbia che solletica i miei piedi, ormai nudi. Il rumore delle onde, lente ma decise, a infrangersi contro gli scogli. Vedo la luce del sole riflettersi sull’acqua limpida. Chiudo gli occhi ed ispiro l’aria tipicamente salina che mi circonda. Il venticello leggero raggiunge la mia pelle insieme ai raggi del sole.
Per la prima volta, sono senza parole. Ma… penso che “wow” renda decisamente l’idea.


Castiel mi ha già abbandonato. E come dargli torto? Nonostante il suo Alph non vada d’accordo con l’acqua, con una giornata come questa e con la compagnia di Eri, fare un bagno era la cosa più ovvia che potesse fare.
Ma guardatelo! Così imbranato ed esibizionista.
Lo vedo mentre schizza dell’acqua addosso alla nostra compagna dai capelli blu, la quale, prontamente e un po’ annoiata, usa il suo Alph per bagnarlo completamente. Infine, dopo quello che sembra un attimo di perplessità, si allontanano a nuoto.
A volte, non saprei dire chi dei due sia più ottuso. Ma, a proposito, spero che Castiel non si dimentichi della sua poca resistenza in acqua.
Sospiro e mi guardo intorno.
La spiaggia è già piena, per quanto la nostra scuola non sia esattamente numerosa. I ragazzi sembrano divertirsi e riconosco i volti di tutti i miei compagni di classe.
E lei?
Ma che vado a pensare? Sono le vacanze estive, è ovvio che le passi con Leight.
Già, che fortuna che hai avuto, fratello.
Mi ricordo ancora la prima volta in cui la vidi : le cerimonie d’apertura non erano mai state così belle. E lei era lì, a chiedere in giro chi appartenesse alla sua stessa classe. Poi si avvicinò a me, una matricola come lei, così solare, così tanto diversa da me, forse troppo. Eppure, quei giorni sembravano volare via e il suo sorriso mi aveva già fatto innamorare.
Ci speravo, speravo che quella bella amicizia nata tra noi potesse evolversi e diventare qualcosa di ben più grande e profondo, ma anche averti come amica mi bastava. E, neanche a dirlo, proprio il giorno in cui avevo deciso di aprirti il mio cuore, tu, felice e con un sorriso incantevole, mi raccontasti di come fosse andata bene la dichiarazione che, così dettagliatamente, avevi programmato. Dichiarazione destinata a mio fratello, ovviamente.
Che stupido! E pensare che sono stato io stesso a presentarvi…
O forse doveva andare così. Ma Leight non poteva certo accontentarsi di tale fortuna : avere una collega così attraente è una tentazione troppo forte, giusto?
E lei… lei che ti ama così tanto da far finta di niente. Ed io che, giuro, a volte dimentico la parentela che ci lega e vorrei solo andare da lui e spaccargli la faccia. Ma non posso : lei ne soffrirebbe.
Ed io, ormai, voglio solo la sua felicità, nella speranza che le sue condizioni di salute non peggiorino.
<< Ehi, amico! Come mai così pensieroso? >> Una pacca sulla spalla mi risveglia.
È Armin.


P.O.V. Armin


<< Tutto bene? >> chiedo ancora.
<< Grazie Armin, mi ci voleva proprio >> si volta e mi sorride. << Ero solo sovrappensiero >>.
Ricambio il sorriso, poi, con spensieratezza, strappo via il suo asciugamano dalla sua presa non troppo ferrea.
<< Forza, va’ a fare un tuffo! >> Accompagno la frase con una leggera spinta, seguita da un suo “ehi” in segno di lamentela. L’importante è che mi abbia dato retta.
<< Mani in alto! >> Una presenza alle mie spalle mi cinge la vita.
<< Mi arrendo >> dico voltandomi.
Ed ecco Iris, che mi guarda dal basso con i suoi grandi occhi acquamarina, così belli, profondi,così…
<< Adatti >> mi ritrovo a dire.
Lei, di risposta, inclina la testa dubbiosa e mi chiede : << di cosa parli? >>
<< Mmh, vediamo. Stavo solo pensando che oggi sembri più - >> le sue gote si infiammano, poi continuo << più bassa del solito. Già, sei proprio bassa >>.
La vedo irritarsi, gonfiando le guance in modo buffo ed io rido di gusto. Finiamo per rincorrerci lungo la spiaggia, mentre lei mi urla : “sei tu ad essere troppo alto!”
So che in realtà si sta divertendo e continuiamo così a lungo, portando il sorriso persino a chi ci sta intorno.
Mi rifugio in acqua, la sua debolezza, anche se, pensandoci, non è un problema a meno che non si trasformi. Difatti, mi raggiunge e ci ritroviamo sott’acqua.


Sono sfinito.
Penso che il sole mi abbia dato alla testa, ma i raggi solari dovrebbero essere più deboli adesso, no?
D’altronde, il tramonto è vicino.
<< Sei ancora arrabbiata o ti va di seguirmi su quella scogliera ad ammirare l’orizzonte? >>
<< Per stavolta passi. Su, andiamo >> e, finalmente, torna a sorridermi. Ma, in fondo, so che non è mai stata seriamente arrabbiata con me.
Le prendo la mano e percorriamo un tratto di spiaggia, in salita quanto basta, fino ad arrivare al posto di cui parlavo.


Ci sediamo l’uno accanto all’altra, distendendo i nostri teli da spiaggia, dopo averli piegati in due per stare comodi il più possibile.
Da qui possiamo ammirare il sole calare e tutti i nostri amici divertirsi in acqua.
<< Ehi, Armin. Eri preoccupato per Lysandro prima, giusto? >>
<< Te ne sei accorta anche tu, vedo. >>
Annuisce.
<< È solo che, per un momento, mi ha ricordato Alexy. >>
Ha un’espressione interrogativa e la vedo incuriosita, però so che non vorrebbe mai essere indiscreta. Ma io, vedendo il mio gemello così giocoso, mentre si diverte a schizzare acqua agli altri, non resisto e le stringo la mano ancora più di prima. Mi viene da sorridere.
<< Sai, aspetto a parte, forse non siamo poi così simili. >> Comincio a raccontare.
<< C’è un motivo per cui mio fratello non utilizza il suo Alph : ne ha paura. Ne ha paura sin da quando eravamo piccoli...>>
Ed ecco che le immagini ritornano alla mia mente come se fosse ieri. Ma, in fondo, lo so che è tutta colpa mia.
Se solo quel giorno non mi fossi messo nei guai. Se solo quei bambini non avessero fatto del male anche ad Alexy. Solo colpa mia. E la sua espressione non sarebbe diventata così buia da attivare i suoi poteri…
Gli alberi estirpati, il nostro pallone da calcio, il cartello colorato dell’entrata di quel parchetto in cui, ogni giorno, andavamo a giocare. Ogni cosa vicina risucchiata in quel vortice oscuro, provocato da un corpicino così debole.
Un abbraccio. Un solo abbraccio, dato con tutto il coraggio che non sapevo di avere. Così poco, ma abbastanza da riportare mio fratello alla realtà, prima che qualcuno potesse rimanere coinvolto.
Ricordo bene i volti terrorizzati intorno a me, le lacrime di Alexy. Lui...che si è sempre definito un mostro.
<< Armin >>
Riapro gli occhi.
<< Sto bene, davvero. Vorrei solo che fosse lo stesso per lui. In confronto a me, ha una tale forza. Riesce a sorridere in ogni momento. Pensa agli altri prima che a sé stesso e fa di tutto per proteggerli. Ma… chi è che protegge lui? Dovrei farlo io, dovrei esserne in grado e, invece, sono così debole… >>
Scusami Iris, il mio viso è umido, forse non sono quello che ti aspettavi.
Mi blocco.
Cos’è questo calore?
Mi sta abbracciando ancora una volta.
Che strano. Fa caldo, ma non è per niente fastidioso.
<< Siete simili eccome. Armin, non te ne rendi neanche conto, ma, secondo te, chi è la persona per cui Alexy trova la forza di sorridere? Chi è l’unico in grado di fargli riacquisire il controllo? L’unico che gli sta accanto, nonostante tutto. Sto parlando di te. >> La sua stretta si fa più ferrea.
<< Anche tu non fai altro che preoccuparti per lui, cercando di essere la sua forza. E ci riesci, credimi! Per cui, stare così male senza parlarne è inutile. Piangere non significa essere meno forte, perché tu riesci comunque a sorridere, Armin! >>
Iris…
Stavolta sono io a stringerla a me. Poi, si allontana lentamente e, con uno dei suoi dolcissimi sorrisi, mi dice : << Tu non sei affatto debole. D’altronde hai me, giusto? >>
Cosa? Ahhh, che imbarazzo!
<< C-cioè, voglio dire… Ti prego, fa’ finta di niente, sono stata troppo sdolcinata. >> Parla tutto d’un fiato. Si è resa conto troppo tardi delle sue parole e il rossore ha preso il sopravvento.
Che carina!
Hai ragione : sei proprio la mia forza, Iris.
<< EHI, PICCIONCINI ! POTRESTE GIRARVI GIUSTO UN PO’? NON VORREMMO PERDERCI IL BACIO! >>
Alexy!!
Mio fratello sorride e, lo so per certo, si tratta di un sorriso sincero.
Mi volto verso la ragazza alla mia sinistra e scoppiamo entrambi in una grassa risata.
Finalmente.

 


P.O.V. ERI


Partecipiamo in coro alle risate. Sembrano tutti così allegri ed io, devo ammetterlo, non riesco a trattenere un sorriso.
Perché mi sento così felice anch’io?
Dev’essere qualcosa legato ai miei amici.
E poi, c’è Castiel, che mi saluta da lontano, mettendo in mostra i suoi muscoli.
Non faccio che dargli dell’idiota ma, lo so, è grazie a lui se adesso sono in grado di sorridere.
Lui è come un amico speciale.
E pensare che prima ero così sola. Non nel senso cattivo del termine. Non soffrivo affatto la solitudine. Eppure, è così : a volte, pensi di non aver bisogno di qualcosa, finché quel qualcosa si presenta a te e ti rendi conto che, in fondo al tuo cuore, l’hai sempre cercata.

 

 

 


~ Note d’autrice ~


Ma ciao ragazzuoliiii !!
Ok, forse dovrei scusarmi piuttosto che cominciare le note in modo sempre più anormale -_-
E già. ECCOMI QUA! TARATTARÀ !!
… La smetto…
Mi risparmio le scuse, ormai mi conoscete : ritardataria cronica.
Ma, passando al capitolo, dovrei considerarmi soddisfatta secondo voi?
Personalmente, non pensavo di sbloccarmi per almeno i prossimi due mesi e, invece, ne è venuto fuori un bel capitoletto. Ma lascio giudicare a voi.
Sono stata troppo smielata durante il tenero momento della la neo-coppietta ? Vi aspettavate che i sentimenti di Lys potessero essere così forti? E del passato dei gemelli?
Ma, soprattutto, RIUSCIRANNO ERI E CASTIEL AD APRIRE GLI OCCHI? ( *guarda che sei tu a scrivere ‘sta fan fiction * )
Beeeeene.
Ciancio alle bande. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, perché io ci ho messo tutta me stessa.
Fatemi sapere cosa ne pensate e recensite.

Un bacio,
Hikari

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Hikari29