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Autore: Shinobi_15    23/08/2018    0 recensioni
“Mi serve del tempo per pensare , devo tornare al palazzo forse con un bicchiere di idromele fruttato mi darà la soluzione. Ma non posso fare tutto da solo.Aah! Mi serve dormire.”. Portò le mani dietro la schiena , una prese l'altra per il polso e se ne andò per la sua via fischiettando.
Genere: Fantasy, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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La densa nebbia scendeva e si depositava dolcemente sulla terra umida della piccola cittadina. La giornata stava per giungere al termine , ma gli artigiani continuavano il loro lavoro in bottega. Cucendo , sbattendo ferro rovente e lavorando il morbido legno di betulla per farci deliziosi sgabelli. Tutti continuavano le loro attività. Il sole era iniziato a calare e l'ultima carovana che trasportava le merci tra le città della trileague , era arrivata a capolinea. Gli abitanti del posto usavano questo “segnale” come termine della giornata lavorativa. In lontananza il carro si avvicinava sempre di più. Ma quel giorno non fu come i precedenti. Quel giorno il carro sembrava strano. Il cavallo sbuffante oltrepassata la coltre di nebbia grigiastra rallentò il passo. Ad un tratto tutte le donne e i bambini si misero ad urlare dalla paura. Il vecchio saggio del villaggio si fece strada dalla folla riunitasi pocanzi .

- fate passare , cosa avete da urlare , fate.... - la sua voce profonda e rauca si interruppe di colpo. Il suo fiato era rimasto sospeso nel guardare cosa aveva davanti ai propri occhi.

- com'è potuto succedere ? Blake vieni subito qui!-

Blake , o meglio noto come pickle per il suo colorito della pelle che tendeva al verdastro , corse tra la folla che si copriva gli occhi.

- Ehi capo cosa succede .... Per tutti gli dei... Cosa?...- anche lui la stessa reazione

- Ecco Blake dobbiamo scoprire il colpevole , e sarà difficile visto che non sembra opera umana-

-Perfetto signore, mobilito tutta la mia squadra- non finì di parlare che il vecchio Garth, questo era il suo nome, lo fermò - Un’ultima cosa , allontana la folla , e che non faccino domande-

Il comandante annuì lasciando scivolare la mano sull'elsa della spada accarezzando , prima , dolcemente la testa di leone scolpita in acciaio sopra l'impugnatura. I suoi commiliti con passo deciso si avvicinarono al loro superiore e fecero imitando il gesto del Pickle. - Ok, gente! Non c'è niente da guardare , levate subito il culo di torno altrimenti …- l'uomo guardò I suoi quattro uomini che si erano divisi alla sua destra e sinistra , quindi con un cenno quasi impercettibile con l'occhio, diede il segnale. La ferraglia indossata dai soldati produsse un vibrante tintinnio , le spade vennero fuori dai I loro foderi come facilitate dal burro o altre sostanze oleose.
La cittadina di Dok non era molto famosa per la sua ricchezza e le casse cittadine ormai erano ai minimi fondi, ma una cosa era certa a tutta la regione di Tirandil e confinanti, ovvero della loro preparazione in campo militare. La loro guardia cittadina era la più avanzata militarmente e fisicamente.
Le lunghe spade di prezioso acciaio al titanio luccicavano per le torce messe per il perimetro della piccola piazza.

I bambini si nascondevano sotto I lunghi e umili vestiti delle loro madri, mentre I mariti erano in prima liena come da scudo.
-Sarà meglio che ve ne andiate , questa zona è invalicabile fino a nuovo ordine!- le guardie cominciarono ad avanzare tenendo le lame dritte verso la folla per aumentare il loro sgomento.
-Cosa aspettate ,eh?- I cittadini impauriti stentavano piccoli passi all'indietro calpestando pozzanghere grigiastre di acqua caduta il giorno prima.
- Boo!- Tutta la popolani accorsi corsero verso le proprie abitazioni come se fossero delle galline in fuga. - Pff, questi stupidi ignoranti si spaventano solo a vedere un coltellino- tutti scoppiarono in una fragorosa risata accompagnata dallo sfregare del lucente acciaio con la pelle scamosciata dei foderi.
Pickle portò il guanto difficile da sfilare alla bocca, lo morse e lo levò, adesso con la mano libera fece lo stesso con l'altro pezzo di armatura. Le mani ormai libere erano pronte per un sonoro schiocco di dita per alleviare la tensione , così diceva l'uomo.
-Compagni, ho la gola secca che ne dite di un bel boccale di birra?- ci volle poco per una risposta più che positiva da parte della sua allegra compagnia.
Blake toltosi anche l'elmo e messo sotto al braccio , si diresse verso il vecchio Garth. The oldest , era così che veniva chiamato il vecchio al comando della città; stava rimuginando con la cruenta immagine davanti ai suoi occhi e nel mentre pensava si passava la mano lentamente sulla lunga barba argentata.- Capo , io e gli altri andiamo a bere qualcosa. Vuole approfittare?- Garth era,si,anziano ma era amante delle grandi bevute e delle festicciole ma quel giorno passò rispondendo con un cenno della testa. Il vecchio era spaventato e allo stesso tempo incuriosito, come era potuto succedere ? In quella zona, dove non succedeva mai niente? Tutte queste domande lo facevano pensare e molto probabilmente quella notte non avrebbe dormito per rispondere alla sue stesse domande.
-Hey Blake , prima di andartene chiama Mike il carpentiere , questo spettacolo deve essere “isolata”. Capite cosa intendo?-
-Sissignore! Vado, Buon riposo- nessuna risposta gli fu data quella sera. The oldest era troppo impegnato a pensare a quello che gli si prostrava dinanzi. Ora che era rimasto solo , aveva tutto il tempo per esaminare la scena del crimine.
Lo scenario era troppo disgustoso , da far rabbrividire anche il più impavido dei cavalieri. La vittima era stata divorata viva senza neanche accorgersene tant'è che non aveva avuto neanche il tempo di distogliere le braccia dalle redini.Le mezze braccia e gli arti inferiori erano le uniche cose ancora intere ,però prossime alla decomposizione.Le budella erano dappertutto e il sangue era la sostanza più profusa assieme all'evidente pasto mezzo digerito. Il povero vecchio non era stomaco di ferro e mancava poco al rigetto. Ma ora aveva un punto di partenza: la creatura era molto grande ed era altrettanto veloce tanto che la vittima non era consapevole della sua presenza.Garth aveva accennato ad un sorriso, credeva di aver scoperto qualcosa di importante “Mi serve del tempo per pensare , devo tornare al palazzo forse con un bicchiere di idromele fruttato mi darà la soluzione. Ma non posso fare tutto da solo.Aah! Mi serve dormire.”. Portò le mani dietro la schiena , una prese l'altra per il polso e se ne andò per la sua via fischiettando.

   
 
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