Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Red Saintia    23/08/2018    4 recensioni
Un rapporto difficile, come può esserlo quello tra un padre assente e un figlio ribelle. Visto in un ottica un pò particolare, quella di due personaggi che in quanto a carattere hanno molto da raccontare. Yoma e Tenma interagiscono in un contesto inedito e moderno alle prese con un rapporto tutto da costruire, dove non mancheranno incontri particolari e colpi di scena.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mephistofele Yoma, Pegasus Tenma
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rientrarono in casa silenziosamente credendo che sua madre stesse già dormendo. Invece era in soggiorno che li aspettava. Appena vide Yoma sorretto da Tenma e pieno di lividi si portò le mani alla bocca per lo spavento.

“Mio dio ma cosa… Tenma tu cosa c’entri in tutto questo? E tu, come hai potuto trascinare tuo figlio nelle tue risse, rischiando che potesse accadergli qualcosa!” disse la donna.

“Mamma posso spiegarti…”

“Sta zitto tu, non provare a giustificarti.” Gli urlò

“E’ colpa mia mi dispiace. Lui non c’entra niente, è stato coinvolto senza volerlo, ma adesso è tutto apposto credimi.” Disse Yoma

“Si come no, dici sempre così tu, ma poi ci ricaschi ogni volta, come se non ti conoscessi.” Gli ricordò lei.

“E’ vero non ho giustificazioni per il mio comportamento, ma stavolta vorrei dimostrarti che posso e voglio cambiare. So di non meritare il tuo perdono ma almeno lascia che ci provi.” Lei tirò un sospiro incrociando le braccia, quante volte aveva già sentito quelle parole, perché adesso dovevano essere diverse dalle altre? Non sapeva se credergli, quindi per quella sera decise di lasciar perdere.

“Vado a prepararti un bagno caldo e poi vi riscaldo la cena.” Disse allontanandosi.

Cenarono in silenzio, lei non chiese ulteriori spiegazioni, e loro nemmeno ci provarono a riaprire il discorso, convinti che qualsiasi cosa avessero detto avrebbe solo aggravato la loro posizione.
Quella notte fu molto agitata per Partita, si rigirava nel letto non riuscendo a prendere sonno, così decise di scendere per bere un bicchiere d’acqua. Cercò di non fare rumore per non farsi sentire, ma poi si accorse che Yoma che si lamentava per i forti dolori.

“Sei ancora sveglio?” gli chiese. Lui alzò appena la testa.

“Ah… sei tu, beh diciamo che non sono proprio nelle condizioni migliori per riposare.”

“Saresti dovuto andare in ospedale.”

“No, non credo sarebbe stata una buona idea.” Rispose

“E domani? Come pensi di fare all’incontro con gli insegnanti?”

“Semplice… ci andrò normalmente”

“Credo sia meglio per tutti che ci vada io” disse lei, incamminandosi per tornare di sopra.

“No assolutamente. Vogliono vedere me e ci andrò, lo promesso a Tenma.”

“Conciato in quel modo ti farai solo sparlare alle spalle. Evita almeno quest’umiliazione stavolta.”

“Non mi importa, non mi è mai interessato il giudizio degli altri. Io lo faccio per mio figlio, non gli darò un'altra delusione. Che mi critichino pure se vogliono non è affar mio.” Rispose

“Vedo che fai sul serio stavolta?” disse lei sorpresa
.
“Non sai quanto”

“Bene, vedremo quanto durerà questa tua redenzione.” Fece per salire in camera ma poi si fermò.

“Se devi parlare con gli insegnanti di Tenma, sarebbe meglio che tu riposassi in un vero letto stasera. Sicuramente sarà più comodo di quel divano, vedrai che domani ti sentirai meglio.”

Yoma rimase sorpreso da quelle parole, era un velato invito a dormire in camera con lei, e per lui fu una sorpresa, visto che da mesi ormai non dormivano più nello stesso letto. Si alzò a fatica dal divano e la raggiunse sulle scale appoggiandosi dolcemente a lei.

L’indomani mattina Tenma scese a fare colazione, stranamente in anticipo, e notò che in cucina e nel soggiorno non c’era nessuno. Rimase al quanto sorpreso, e mentre si preparava del latte con i cereali sentì le voci dei suoi genitori che scendevano insieme dalla camera da letto.

“Buongiorno Tenma.” disse sua madre. Lui guardò entrambi sgranando gli occhi

“Buongiorno a voi… dormito bene?” chiese in tono ironico

“Fa poco lo spiritoso, tua madre ha pensato che fosse meglio per le mie condizioni riposare in un letto che sul divano.” Disse Yoma

“Oh si certo… come volete, io comunque vado di fretta stamattina quindi tolgo il disturbo, a più tardi. Ah… volevo ricordarvi che oggi non tornò a pranzo, dobbiamo trattenerci per sistemare le aule con gli insegnanti. Quindi ti aspetto a scuola ok?”

“Tenma sei sicuro che non sia meglio che venga io?” insistette sua madre.

“No tranquilla, se per lui va bene io sono d’accordo che venga.” Rispose

“Ci sarò, aspettami a scuola” disse Yoma. Tenma annuì e corsa di sopra a prepararsi.

 
Uscì di casa, come sempre di corsa per non perdere l’autobus e incontrò Yato.
“Tenma! Accidenti a te ma che fine hai fatto? Mi sono preoccupato.” Disse, finalmente sollevato nel rivedere il suo amico.

“Diciamo che quella di ieri è stata una serata un po’ movimentata.”

“Tutto bene? Hai raccontato a casa di quello che è successo?”

“Ne ho parlato con mio padre.” Rispose

“Con tuo padre? E cosa ti ha detto?”

“Abbiamo cercato di risolvere la questione…” spiegò in modo vago.

“Ma quel tizio inquietante, cosa diavolo voleva da te?”

“Lascia perdere non credo sarà più un problema, almeno per un pò.” Yato era decisamente confuso dalle risposte evasive del suo amico, ma decise di lasciar perdere, in vista di una giornata al quanto impegnativa.
Subito dopo le lezioni giornaliere i ragazzi si divisero in gruppi da quattro per aiutare gli insegnanti a sistemare le aule. Tenma e Yato ovviamente erano con il professor Ilias.

“Allora Tenma, sei silenzioso oggi, devo preoccuparmi?” disse il suo insegnante.

“No… no, sono solo occupato a sistemare la classe.” Rispose

“Sei sicuro che tuo padre verrà?” chiese Yato bisbigliando per non farsi sentire.

“Lo spero tanto…” cercando di convincere più se stesso che il suo amico.

Dopo che ebbero terminato di preparare tutto, finalmente le porte dell’istituto si aprirono per accogliere le famiglie. Il professore cominciò gli incontri parlando con i genitori dei vari alunni tra i quali anche quelli di Yato. Quando il colloquio terminò entrambi fecero segno al ragazzo di poter andare.

“Accidenti Tenma credevo di potermi trattenere di più!”

“Non preoccuparti vai pure ci sentiamo più tardi.”

“Fammi sapere allora… ciao” lo salutò e andò via.

Mentre Tenma si apprestava ad entrare in classe già pronto per un altro rimprovero dell’insegnante a causa dell’assenza di suo padre, sentì una voce che lo chiamava da lontano.

“Tenma… ehi eccomi.” Il ragazzo tirò uno sospiro di sollievo, Yoma era arrivato.

“Scusa il ritardo, tua madre ha passato un ora cercando di mascherare questi lividi.”

“Non fa niente, e comunque sembri peggio di prima, ma poco male, dai entra…” lo trascinò con se proprio mentre il suo insegnante salutava l’ultima coppia di genitori.

“Professor Ilias, lui è mio padre.”

“Molto piacere” disse Yoma allungando una mano.

“Piacere mio” rispose Ilias, guardandolo con un espressione al quanto contrariata.

“Finalmente ho il piacere di conoscervi, a dire il vero non ci speravo più.” Disse l’insegnante.

“Nemmeno io se è per questo.” Rispose Yoma, non suscitando però, la reazione sperata.

“Bene… veniamo a noi, Tenma è un ragazzo molto intelligente e probabilmente non meritava di ripetere l’anno, eppure non è mai costante nelle sue cose e questo è un vero peccato.”

“Lei ha ragione, il fatto è che abbiamo affrontato un periodo non facile e lui ne ha risentito.” Cercò di spiegare. Ilias però, continuò non perdendosi in chiacchiere.

“Io sono abituato ad essere molto chiaro e diretto. So che lei è una figura abbastanza assente nella vita di suo figlio, questo si evince dai comportamenti di Tenma, e ciò mi dispiace perché il ragazzo non lo merita.” Yoma si sentì colpito sul personale.

“Professore, lei è qui per parlare dell’andamento scolastico di mio figlio, o per insegnarmi a fare il padre?”

“Forse entrambe le cose…” disse, facendo calare improvvisamente un silenzio imbarazzante, e Tenma rimasto in disparte fino a quel momento, temeva davvero che la cosa potesse degenerare.

“Posso permettermi di darle del tu?” chiese l’insegnante

“Prego… si permetta pure!” rispose

“Vuoi la verità? Il modo nel quale ti sei presentato qui questo pomeriggio fotografa perfettamente il tuo modo di essere. Sei stato conciato male direi, e ci sono andati giù parecchio pesante.”

“Può essere, ma sono ancora intero.” Rispose “So di non essere un padre esemplare e forse sono stato poco presente, ma cercherò di rimediare perché Tenma lo merita, merita tutta la mia attenzione.”

“Vedo che almeno su una cosa siamo d’accordo.” Disse Ilias

“Per fortuna…”

“Allora se vuoi seguirmi ti presenterò agli altri colleghi.” Gli fece strada e tutti lo guardarono con un misto d’incredulità e stupore. Sia per il suo aspetto, che per il fatto di vederlo per la prima volta.
Alla fine però l’incontro con gli altri docenti non si rivelò poi così drammatico, fatta eccezione per qualcuno che lo guardava con aria di scherno, si potrebbe dire che Yoma se l’era cavata più che bene.

“Allora che ne pensi Tenma, ce lo fatta?”

“Certo, a fare una pessima figura di sicuro.” Rise. “Sto scherzando dai… hai avuto del coraggio a venire, altri al tuo posto non lo avrebbero fatto.”

“Comunque quel tuo insegnante è proprio una gran testa di cazzo.”

“Papà e dai!!!” lo interruppe

“Scusami... ci sto provando sai.” Disse Yoma

“Lo so, e ti prometto che ci proverò anch’io.”

“Grazie Tenma.”

C’era ancora tanto di cui parlare, e molto da recuperare, ma forse un primo ed importante passo era già stato fatto. Stavano imparando a costruire un dialogo che non avevano mai avuto. Non era semplice per due che avevano un carattere cosi simile e testardo, ma c’era tanta voglia di ricominciare e di imparare a conoscersi. E forse quello per loro poteva davvero essere un nuovo inizio.
 
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Red Saintia