Un bicchiere di vino mezzo vuoto lasciato sul tavolo, accanto due bottiglie aperte.
Una bottiglia di Wishkey abbandonata per terra vicino al divano, completamente priva del suo alcolico contenuto.
Poco più in là vi erano dei vestiti buttati alla rinfusa sul pavimento dell'appartamenteo, una strada di briciole di pane che conduceva fino alla camera da letto i cui pezzi abbandonati senza ordine segnavano gli eventi salienti della serata.
In fine un grosso letto matrimoniale disfatto, le coprte e le lenzuola buttate alla rinfusa, alcune erano finite persino sul pavimento completamente strappate dal loro posto da una forza impetuosa.
Al centro di quel caos vi erano due corpi stretti in un abbraccio fatto di carne,sudore e passione vorace.
Chuuya, i cui capelli rossi si erano sparsi sulle lezuola bianche aveva la testa reclinata, il corpo teso come una corda di violino. Dalle sue labbra uscivano solo gemiti pervasi di piacere, un piacere tanto inteso che lo aveva costretto a chiudere gli occhi chiari per non perdersi nelle vertigini.
Sopra di lui, dentro di lui e sempre più a fondo verso il piacere più lussurioso, vi era il compagno di una volta. Il traditore per eccellenza.
Dazai era stremato, il volto nascosto nella spalla bianca di Chuuya ed i denti affondati nella sua carne morbida e piena di piccole cicatrici nel tentativo di soffocare un gemito più forte degli altri.
Chuuya gli stava strappando le carni della schiena affondando le unghie sempre di più mentre le sue spinte aumentavano assieme al piacere.
Strinse le lenzuola sudate tra le dita mentre si godeva l'attimo di stasi, ed il calore sempre più intenso del corpo di Chuuya stretto attorno al suo mentre si prendeva ogni pezzo di lui, quell'attimo di respiro mozzato poco prima del piacere più alto.
L'orgasmo li colse assieme come uno spasmo violento di muscoli, l'incrociarsi di gemiti e respiri pesanti.
Dazai baciò l'ex-compagno strappandogli l'ultimo gesto di intimità della serata. Si staccò dal suo corpo lasciando che il freddo lo avvolgesse mentre si buttava con la schiena sul letto al suo fianco.
-Ficcatelo in testa.- la voce di Chuuya era più roca del solito e decisamente affannata mentre il piacere pian piao diventava un ricordo -Questo non cambia un cazzo fra noi due. Rimani comunque uno schifoso traditore.- i sengi sui loro corpi invece sarebbero rimasti ancora per giorni.
E quelli sui loro cuori?
Dazai non osò chiederselo, era qualcosa che nemmeno lui avrebbe potuto controllare.
Lo guardò intesamente prima di riprendere con aria stanca su il suo solito ghigno. Non c'era bisogno di aggiungere altro, sapevano entrabi quanto quella fosse una bugia.
Sarebbe successo di nuovo, e ancora e ancora. Era sempre stato così fra di loro, scintille di passione dopo fiumi d'alcol e rimorsi da dopo sbornia fatti di bugie che si raccontavano per continuare ad odiarsi.
Ma gli andava bene così.
Si alzò lentamente cercando di recuperare le forze e i vestiti.
-Ci si vede hat-men.- sussurrò con un lieve gesto della mano mentre usciva dalla stanza, con solo i pantaloni e le scarpe addosso.
-Fammi il favore di morire prima che succeda.- fu la risposta svogliata di Chuuya.