Mi sveglio indolenzita alle prime lui dell'alba, lì nella mia prigione improvvisata. Avevo riposato poco e male. Mi alzo e mi affaccio oltre la porta del mio box, alcuni stallieri stanno già pulendo il box della scuderia e portando del fieno ai cavalli.
Vedere la luce e la libertà infondo alla scuderia mi rattrista. Mi accosto al muro e comincio a strofinare forte le corde che mi bloccano i polsi (Se solo riuscissi..)
"Non mi dire che è tutta la notte che tenti di liberarti" Una voce mi fa’ trasalire, distogliendomi dai miei pensieri.
Lui era appoggiato al cancelletto del box con le braccia incrociate a guardarmi divertito.
"Dai che è ora di cominciare." Apre il cancelletto ed io colgo la palla al balzo, mi scaglio contro di lui cercando di cozzarlo abbastanza forte da farlo scostare e riuscire a fuggire, ma probabilmente aspettandosi questa mossa, mi afferra saldamente circondandomi e quasi sollevandomi e respingendomi "Calma calma!... Adesso avrai tanto tempo per correre..