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Autore: milla4    24/08/2018    1 recensioni
L'eternità è una parola affascinante, ma anche troppo potente. Eppure, Violet è ancora lì con gli altri abitanti ad aspettare un qualcosa che non verrà mai, o che forse è già avvenuto.
[Murder House]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Patrick, Tate Langdon, Un po' tutti, Violet Harmon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due massicci gabbiani stavano spolpando allegramente un piccione che aveva avuto la sola colpa di essere piccolo e grigio, un topo volante senza cervello.
Il becco affilato, sporco di sangue, strappava efficientemente la polpa dallo sterno dell’animale; a ogni boccone la carne finiva e la voracità aumentava per cercare di accaparrarsi l’ultimo boccone.
 
Violet li osservava disgustata ma era anche affascinata da quegli occhi privi di anima, di coscienza; non sapeva nemmeno lei il perché ma preferiva osservare quello strano banchetto al ragazzo che le era di fronte. Erano passati circa cinque minuti da quando Tate era sbucato fuori come un coniglio da un cilindro e li ancora non era riuscita a guardarlo.
Qualcuno tossicchiò per richiamare l’attenzione o per cercare di smuovere la cosa.
-Lo sa che non potrà parlare finché non sarai tu a chiederglielo- la voce di Patrick le arrivò come un sussurrò da un mondo lontano.
-Credo che sia ora di parlare-  Travis  aveva dato il via alle danze con un sono freddo e distaccato; era quello che Violet conosceva di solito eppure così diverso da quello he usava con lei. Altra confusione.
 
Forza, cazzo Violet, guardalo. Sii la tua ceretta, strappati questa cosa da dosso.
 
Se gli occhi erano fissi il cervello di Violet andava avanti, sempre avanti, cercando di spingerla. Si era detta che non sarebbe più stata una bambolina da comandare, o una fottuta principessa che si fa fregare dal suo principe. Lei era una dea, una potente e bellissima dea, certamente non si sarebbe lasciata spaventare da un ragazzo… stupendo… e… dolce… e figo…
 
Merda!
 
Qualcosa la urtò facendole perdere il contatto con il banchetto oramai agli sgoccioli
- Sì… sì… cominciamo che questa cosa alla Bond mi sta impicciando il cervello-
 
-Finalmente!  Tra poco saranno le tre di notte e non credo che suo marito riuscirà a trattenerla a lungo-      sospirò Hayden, la gomma aveva preso a vorticarle furiosamente tra i denti. La sua scusa per quella sera era un appuntamento serale con un uomo conosciuto via Internet mentre il suo Lorraine aveva deciso  di coinvolgere Nora nella riqualificazione dell’abitazione, a cui la prima padrona di casa sembrava tenere particolarmente.
 
 Hanno coinvolto anche quel pazzo alcolizzato? Bene, benissimo… ci mancava nella nostra allegra combriccola!

Un altro colpo di tosse, poi Gladys espirò e incominciò le danze: -Credo ci convenga andare direttamente al succo della questione: molti di noi, come avrete visto, sono scomparsi e benché la Bionda voglia ingannarci con la storiella del  “Passare oltre” noi- indicò con un cerchi metà delle persone lì presenti –abbiamo scoperto che qualcosa di male è invece è accaduto. – negli occhi della grassa infermiera c’era l’odio che le era rimasto dal suo orrendo omicidio ma anche rabbia per la sua probabile seconda e futura morte.
-Io e le altre… volevo dire le ragazze e Lorraine, abbiamo scoperto dagli articoli di giornale che Constance porta a Violet di altre case che venivano considerate infestate che sono state o distrutte o vendute dopo che cacciatori di fantasmi le hanno riabilitate.-
Una risata spontanea interruppe la tensione che si era creata.
 
 
Hayden era diventata paonazza per il ridere convulso, le mani erano sulla pancia, il corpo piegato in due –T-tutto questo casino per qualche casa del mistero venduta e per degli schizzati fissati con l’occulto. Settimane di preparazione, di segreti, per pettegolezzi da parrucchiera. Continuava a ridere senza sosta fino ad arrivare quasi allo spasmo: era morta ma lo stress della situazione l'aveva comunque colpita anche se non lo avrebbe mai ammesso ad anima né viva né morta.
Tutti tacquero, nessuno osò parlare, Violet cercò con lo sguardo un aiuto perché era stanca di tutta quella confusione, stanca di silenzio e bigliettini. Voleva, anzi pretendeva, qualcosa di chiaro perché la sua famiglia era sparita e lei voleva sapere il perché.
Cercò degli occhi da consultare e trovo quelli dell’unica persona che aveva voluto evitare. Tate era di fronte a lei, accanto a Gladys, probabilmente si era spostato in un attimo di confusione; stranamente non aveva più pensato a lui, a quello che provava per quel ragazzo dai biondi capelli ed ora se lo trovava davanti, a rispondere alla sua pazza richiesta d’aiuto. Lo guardò fisso negli occhi cercando di fargli capire che poteva parlare, che avrebbe avuto il suo consenso.
 
Tate recepì il messaggio.
-Hayden, stai zitta! Otto case in cui sono successe cose orribile, otto case in cui sono state stuprate donne, uccisi dei bambini. Saint Allen, Texas: una madre ha ucciso la figlia e il suo secondo  marito perché convinta che la tradissero, ci sono testimonianze di alcuni ragazzi che hanno visto una ragazza vivere in quella casa da sola per decenni, senza mai crescere. Non poteva uscire di casa e a volte appariva con una ferita sulla testa, proprio dove la madre l’aveva colpita con un batticarne.
Brooklyn, New York: la leggenda di un uomo scuoiato vivo che uccide le persone che si avventurano nella sua casa, due anni fa è stato scoperto  il cadavere di un uomo senza pelle morto degli anni cinquanta.
 E questi sono solo due casi, ce ne sono altri sei con situazioni simili in tutti gli Stati. Qualcosa o qualcuno sta risucchiando gli spiriti delle case ed ora sta succedendo anche a noi.-
 
Aveva urlato per tutto il tempo, verso la fine la voce aveva cominciato a vacillare ma lei aveva chiesto il suo aiuto e non poteva deluderla.
-Ah… ogni casa è stata costruita su un terreno pieno d petrolio, o di importanza storica o altre cazzate simili. Sul terreno della nostra credo vogliano costruirci un palazzo per abitazioni per ricconi, almeno così mi ha detto Costance: è matta come un cavallo ma è molto brava a carpire informazioni.- disse quelle ultime frasi con calma, alzando le spalle.
La risata era smessa, la regolarità era stata ripristinata.
 
-Ed è per questo che psicopatico, noi siamo con te.-










 


 

Note: Non ho scuse questa volta se non la Suprema: mancanza di ispirazione. Come avete visto, se qualcuno è rimasto e vi capirei se vi fosse scocciati di aspettare un'autrice ho pubblicato altre cose nel frattempo quindi non reggerebbe nemmeno la scusa del  tempo, solo che il capitolo non usciva fuori, il resto della storia è c'è, ma questi capitoli centrali non hanno ancora una vita in me. Sto cominciando già da ora a scrivere il capitolo seguente ma non faccio promesse, la log avrà una fine perché ho materiale su cui lavorare ma ho un blocco su questa storia abnorme.
Mi dispice molto e ribadisco che capisco se ve ne siete andati per altri lidi.

Sxusate ancora

milla4

   
 
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