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Autore: Laviestar    25/08/2018    4 recensioni
Ladybug e Chat Noir questa volta si trovano difronte ad un nemico diverso, una battaglia estenuante per entrambi, soprattutto a livello psicologico.
Rimarranno sotto scacco mentale di colui che si fa chiamare Le Trompeur; troveranno la via d'uscita?
Dopotutto, l'unione tra il portatore del Miraculous del gatto nero e la portatrice del Miraculous della coccinella è in grado di generare grandi cose.
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che ho sempre amato Iris dei Goo Goo Dolls.
Il titolo prende spunto ovviamente da questa canzone.
L'ho scritta tempo fa, l'ho riguardata oggi, e siccome sono in ferie questa settimana mi sono decisa a pubblicarla per evitare di vederla marcire nel mac, che necessita tra l'altro di un simpatico giro in assistenza.

Siate magnanimi e se avete voglia ditemi pure cosa ne pensate!:)

Lavie

 

 

I just want you to know who I am

 

 

Prologo

 

Era un giorno come tanti altri, come una sorta di routine si erano ripetute ciclicamente le cose che accadevano nella normale giornata di una liceale: la sveglia, una colazione con ancora in testa il pensiero di un letto caldo, la scuola, i balbettii con Adrien Agreste, le chiacchere con Alya, lo studio, e la giornata non era ancora finita, perchè mancavano ancora i maledetti compiti.

Marinette intanto fissava il suo tablet, nella speranza che l'esercizio potesse finire di completarsi da solo.

“Sta succedendo qualcosa di strano” disse Tikki guardando fuori dalla finestra della stanza di Marinette.

“Cioè che i miei compiti non si fanno da soli??” disse la ragazza appoggiando la testa sulla scrivania.

Era distrutta in quel periodo.
Essere Marinette ed essere Ladybug era difficile, nonostante lei ci mettesse sempre tutta se stessa.

“No” rispose Tikki diventando seria “Questo cielo, non è normale”

Marinette si alzò cercando di capire cosa stava succedendo così all'improvviso, era pieno pomeriggio e il cielo non poteva essere così nero.

Intuì che i suoi compiti avrebbero dovuto aspettare ancora un po'.
Salì in piedi sul letto in modo da poter uscire dalla piccola botola che portava al suo balcone.

“E quella che cosa cavolo è?” disse indicando quella specie di barriera che ricopriva tutta la città di Parigi.

Non aveva mai visto nulla del genere.
Inconsciamente un brivido di paura attraversò il suo corpo, perchè questa vota non sapeva nemmeno lei a cosa sarebbe andata incontro.
Non le sembrava essere una delle solite situazioni in cui doveva trasformarsi in Ladybug.

“Marinette” si sentì chiamare, ma non era Tikki, bensì il maestro Fu, seduto sulla balaustra del suo terrazzo. “sei pronta?”

No che non lo era.

Non aveva nemmeno capito cosa stava succedendo, non vedeva nessuno in giro, era come se tutta la popolazione fosse sparita nel nulla.

“Si” rispose guardando con determinazione il maestro che l'aveva un tempo resa quello che era ogg

“Papillon con le sue akuma, è riuscito a risvegliare gli spiriti della mente” spiegò il maestro “Inspiegablmente, ha attivato un nuovo potere per le sue akuma risvegliando Le Trompeur, Parigi è in serio pericolo”

Cosa avrebbe dovuto affrontare questa volta?
Sentiva come la sensazione di dover fare un enorme salto nel vuoto, senza avere la consapevolezza che questa volta sarebbe finito tutto bene come sempre.

“E come facciamo a fermarlo?”

Il maestro le consegnò quello che sembrava essere un vecchio amuleto. “Dovrete rinchiudere qui dentro gli spiriti della mente, il resto lo sai”

“Come?”

“Tu e Chat Noir saprete fare ciò che è più giusto”

Bell'aiuto che le stava dando, aveva in mano una specie di trappola per spiriti e manco sapeva come farla funzionare, pensò che era più facile interpretare il suo Lucky Charm piuttosto che le parole enigmatiche del maestro.

“Un piccolo indizio?” chiese la ragazza mentre rigirava tra le mani quella sorta di collana

“Voi due siete destinati ad essere” si limitò a dirgli l'uomo.

Ad essere cosa?
Ad ogni modo, non ci aveva capito molto, ma voleva fidarsi, anzi doveva fidarsi del maestro Fu, “Trasformati, Chat Noir sta arrivando” aggiunse poi.

 

****

 

“Chat Noir, ci siamo persi!” disse la ragazza al suo fianco, mentre si guardava intorno spaesata.

Erano finiti all'interno di quella che sembrava essere un'illusione, eppure, tutto intorno a loro si dimostrava essere così reale.
Ladybug appoggiò una mano contro un enorme tronco di albero, sperando che questo potesse dissolversi al suo tocco, ma non successe assolutamente nulla del genere.
Il tronco era rimasto li, e la sua mano appoggiata sopra di esso.

Ladybug e Chat Noir stavano combattendo con il nemico mandato da Papillon, e di punto in bianco lo scenario della loro battaglia era cambiato: non stavano più combattendo per le strade di Parigi, ma in una fitta foresta, da soli.

Che senso aveva mandarli in quel posto senza combattere contro un nemico?

“No, secondo me non ci siamo mai mossi da Parigi”

“Se per te la foresta Amazzonica è Parigi, allora si, siamo a Parigi” commentò sarcastica la ragazza dal vestito rosso.

Chat Noir, aveva una mezza idea di quello che stava succedendo, ma la stanchezza stava prendendo ormai il sopravvento sul suo fisico.
Come aveva ormai preso il sopravvento anche sulla ragazza che era al suo fianco, ormai dovevano essere li da ore.

Probabilmente, quel posto si trattava solo di una mera condizione mentale.

Non aveva ancora usato il Cataclisma, come la ragazza non aveva ancora usato il suo super potere, quindi al momento almeno la loro trasformazione era al sicuro.

Improvvisamente sentì la testa farsi pesante, tanto da doversi portare due mani alla testa dal dolore.
Era quello che si provava quando qualcuno cercava di prendere il controllo del proprio corpo?

Perchè Chat Noir, aveva come l'impressione che da un momento all'altro sarebbe finito a combattere dalla parte sbagliata e contro la persona che avrebbe voluto proteggere di più, visto che in quella dimensione al momento c'erano solo loro due.

 

And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now

 

“Ladybug forse è meglio che tu vada” disse cercando di mettere in guardia la ragazza, non avrebbe mai voluto farle del male.

L'ultima cosa che voleva era far male alla persona che amava più di ogni altra cosa.

“No, non me ne vado” disse lei “Io starò al tuo fianco, tu cerca solo di non diventare un mio nemico” continuò la ragazza intuendo la situazione e portando una mano sulla spalla del suo partner.

“Non toccarmi” rispose con tono freddo il ragazzo che si era inginocchiato a terra.

Quel maledetto sfruttava la mente per potersi impadronire delle persone, e sempre col potere della mente proiettava tutti in diverse realtà.
Stava lottando con tutte le sue forze per evitare di passare dalla parte sbagliata;
gli era capitato troppe volte di finire dalla parte di Papillon, anche se la maggior parte delle volte era successo sempre per poter difendere la sua Milady, ma questa volta non poteva permetterselo, non sarebbe arrivata nessuna Chloè o nessuna Alya ad aiutare Ladybug.

La ragazza sgranò i suoi enormi occhi color oceano, ma non se ne andò.

“Devi andartene perchè io non voglio farti del male!!” ringhiò allontandola.

Sapeva che allontanarla non sarebbe servito a molto, perchè sapeva che da nemico prima o poi l'avrebbe ritrovata, ma perlomeno Ladybug avrebbe avuto un ricordo normale della persona che era Chat Noir prima di diventare uno dei nuovi alleati di Papillon.

Ladybug si abbassò alla sua altezza, aggrappandosi con tutta la forza che aveva ad un suo braccio.

“Catac-”

“Calmati micetto, calmati” disse la ragazza mascherando tutta la paura che stava provando in quel momento, portando una mano sulla guancia del suo partner che evitò così di usare il suo potere addosso alla ragazza.

Dovevano cercare di tornare a Parigi anche con la mente, visto che probabilmente col corpo non erano mai andati via da li, finchè avrebbero continuato a provare tutti quei sentimenti negativi, sarebbero rimasti prigionieri di quella foresta, senza poter realmente sconfiggere il loro nemico.

Lo scopo di Papillon era quella di farli combattere a sangue l'uno contro l'altra, fino a quando non ne sarebbe sopravvissuto solo uno?
O magari sarebbero anche morti entrambi, chissà, e Papillon avrebbe così preso i loro Miraculous senza fare troppa fatica.

“C-ce la caveremo anche questa volta” disse la ragazza facendo un sorriso malinconico.


 

And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
And sooner or later it's over
I just don't wanna miss you tonight

 

A quel tocco sentì qualcosa bruciare dentro.
Quella sensazione di essere sotto scacco di qualcun'altro sparì.
Quella ragazza era straordinaria, ma quello ormai il gatto nero lo sapeva da tempo, era riuscita a riportarlo indietro prima che passasse definitivamente dall'altra parte.

“Milady”

“Bentornato” disse la ragazza vicino a lui vedendolo tornare in sé.

Chat Noir sospirò, se non si fossero dati una mossa, al primo momento di debolezza sapeva che sarebbe potuto succedere di nuovo, come sarebbe potuto succedere anche alla ragazza

“Forse ho capito come uscire da qui” disse il bel micetto dando voce a quello che fino a quel momento era stato solo un pensiero “non dobbiamo farci sopraffare” disse il gatto guardandola nei suoi profondi occhi azzurri.

“Cioè?” chiese la ragazza

“Non dobbiamo provare paura, è l'unico modo per andare via da qui”

Non era facile.
Non sapevamo neanche se ci sarebbero riusciti a non provare paura per quello che stava accadendo, ma dovevano provarci.

“Ok bel micetto!” disse annuendo, ma se doveva essere sincero, Ladybug non era mai sembrata così poco convincente.

Si misero in piedi, l'uno di fronte all'altra e chiusero gli occhi, cercando di azzerare i loro pensieri, non pensare a niente li avrebbe sicuramente riportati a combattere contro qualcuno che potevano vedere.
Riaprirono gli occhi, sperando di essere tornati nella loro bella città, ma non era cambiato nulla.

Ladybug piegandosi su se stessa, iniziò poi a tossire;

Sangue? - pensò Chat Noir vedendo che la ragazza stava tossendo sangue. “Ma sei ferita!!” disse poi guardando meglio vicino al suo addome, il rosso del suo vestito aveva sicuramente mimetizzato il tutto, ma era ferita.

Perchè era stato così stupido da non essersene accorto prima?
Doveva essere successo prima di finire in quel posto, sicuramente.
Perchè non gli aveva detto nulla?


 

And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
Yeah you bleed just to know you're alive


 

“Non fa male” disse la ragazza piano “non fa male” ripetè poi più forte, forse per autoconvincersene.
Ma dall'espressione che aveva in volto, sembrava essere esattamente il contrario.

Poteva essere anche quello uno scherzo della loro mente, ma finchè la ragazza non avrebbe smesso di provare quel sentimento di paura, non lo avrebbero mai potuto scoprire.
Quell'illusione, avrebbe anche potuto anche uccidere entrambi in fin dei conti.
Il potere della mente e della psiche non andava sottovalutato, e questa volta Papillon aveva giocato una buona carta a suo favore.

“Se dovesse finire così, sono comunque contenta di essere qui con te” confidò la ragazza esausta, come se avesse quasi deciso di gettare la spugna.

“Tu sei ancora viva” gli disse il ragazzo difronte a lei “e vivrai ancora” continuò in un sospiro

“Sono stanca Chat Noir” sospirò.

Quella battaglia psicologica aveva stancato entrambi.
Ma non era ancora il momento di porre la parola fine a tutto.

“Se non hai voglia di farlo per te stessa...lo farai per me, chiaro?” disse deciso.

Quel posto e quell'atmosfera cupa e tetra che regnava, avevano portato Ladybug a dire cose che probabilmente non avrebbe mai detto in altre occasioni.
Chat Noir aveva ragione, doveva lottare come aveva sempre fatto, fregandosene del fatto che si trovassero in quel posto.

Questa faccenda dell'essere dei supereroi si era fatta più complessa giorno dopo giorno, ma ad entrambi piaceva difendere la città, le loro famiglie e i loro amici.
Essere i prescelti, si trascinava dietro una serie di cose piacevoli e spiacevoli in fondo.

Ed era vero che stava sanguinando. Ma era anche vero il fatto che fosse viva.
Chissà per quanto lo sarebbe stata ancora, ma lo era.
E pensò che non c'era niente di più bello che sentirsi vivi.


 

And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's meant to be broken
I just want you to know who I am

 

“Se usassi il cataclisma?”propose il gatto “Come quando ero rimasto prigioniero nella fotografia di Digital”

In quell'occasione il Cataclisma era riuscito a liberarlo, non era sicuro che avrebbe funzionato anche questa volta, ma valeva la pena provare.

“No, probabilmente vuole spingerci ad usare i nostri poteri qui” rispose la ragazza. “Se non dovesse funzionare e se dovessimo perdere i poteri, per Papillon sarà più facile prendere i nostri Miraculous.”

Aveva ragione, essendo entrambi rinchiusi in quel posto non potevano rischiare di fallire, dovevano trovare l'opzione più sicura.
Si mise a pensare velocemente ad un modo per poter uscire da li, e al gatto venne in mente un'altra delle sue idee, questa volta era sicuro che avrebbe funzionato.

O almeno così sperava.

 

Chat Noir, tu e Ladybug siete destinati ad essere”

 

Non aveva compreso bene le parole che il maestro Fu gli aveva detto prima di quella battaglia.
Si era materializzato davanti ai suoi occhi, dicendogli che con Ladybug avrebbero dovuto affrontare qualcosa di diverso.
Gli aveva detto che era arrivato il momento di buttare i noodles nell'acqua, perchè anche questa volta, l'acqua stava bollendo.
Non aveva ben afferrato il concetto e a cosa potesse riferirsi, ma lui era determinato, quindi questi noodles potevano anche essere preparati.

Insieme, potevano essere qualsiasi cosa avrebbero voluto.

 

“Sei pronta insettina?” chiese il ragazzo

“Sempre” disse lei decisa “Qualsiasi strana cosa tu abbia in mente” 

Si fidava ciecamente di Chat Noir.

“Allora, perdonami” disse il ragazzo prima di appoggiare le sue labbra su quelle della bella coccinella.

Non poteva certo dirle, -hey ti sto per baciare- e cose simili, quindi aveva seguito solo il suo istinto.
Al massimo lo avrebbe rifiutato e sarebbero stati ancora li a pensare a nuove soluzioni per poter uscire.

Le sue mani finirono tra i capelli della ragazza, che invece di rifiutarlo aveva portato le braccia intorno al suo collo.
Ladybug sorrise nel bacio.

Nel frattempo, l'amuleto che Ladybug aveva al collo, si illuminò, ma non ci prestò molta attenzione.
In quel momento la ragazza smise di pensare, sentiva come se non avesse più paura di niente.
Lei e Chat Noir erano una squadra fantastica, e probabilmente anche qualcosa di più.

 

“Chat Noir!!!” urlò la ragazza staccandosi dalle labbra del suo partner, mentre il suo sguardo si perdeva su quello che avevano intorno.

“Vuoi che ti baci meglio?” chiese malizioso il gatto, non badando a quello che era successo intorno a loro.

“Siamo fuori!” disse la ragazza mettendosi in posizione di difesa e prendendo in mano il suo yo-yo.

La coccinella fece un sorriso beffardo al nemico che questa volta era li davanti a loro, evidentemente deluso e in collera per fatto che fossero riusciti a tornare li, lasciandolo senza il suo potere maggiore.

Ladybug non aveva più nessuna ferita. Non aveva più nessuna paura.
L'amuleto del Maestro Fu brillava come non mai, come se dentro avessero rinchiuso qualche strano potere.

L'unione del portatore del Miraculous del Gatto Nero e della portatrice del Miraculous della Coccinella, era in grado di poter generare dei poteri mai visti.
Era quello che intendeva il Maestro Fu quando aveva detto ad entrambi che erano destinati ad essere?
Era scritto nel loro destino che oltre ad essere una squadra erano destinati ad amarsi.

Chat Noir l'aveva amata come Ladybug sin dal primo giorno, consapevole che avrebbe amato anche la ragazza normale che si nascondeva dietro quella determinata eroina.
Nella sua normale vita da Adrien aveva una simpatia per Marinette.

Per Ladybug era stato più difficile da accettare, seppur spesso colpita dal fascino e dalla sensibilità del micetto, nella sua vita da civile aveva una cotta per il bel Adrien Agreste.
Per Marinette era difficile unire la sua doppia vita, ma se doveva essere sincera quello che provava in quel momento verso Chat Noir, era molto vicino a quello che aveva sempre provato per Adrien.

E anche se le aveva rubato un bacio, questa volta quel gatto nero, l'aveva letteralmente salvata.

 

I just want you to know who I am
I just want you to know who I am

 

 

Con Le Trompeur ormai senza poteri riuscirono a liberarsi facilmente di lui unendo i loro poteri insieme, proprio come erano soliti fare.

“Ciao ciao farfallina” disse la ragazza stremata, vendendo volare via quella farfallina bianca.

Sapevano entrambi che nulla in quel post battaglia sarebbe finito come al solito, nessuno dei due sarebbe scappato con la paura di potersi trasformare difronte all'altro e viceversa.
Quella battaglia in loro aveva realmente cambiato qualcosa.

Rimasero a fissarsi per minuti che sembravano interminabili, il suono dei loro Miraculous si faceva sempre più insistente, ma nessuno dei due sembrava badarci particolarmente.

Come se in fondo, entrambi, non aspettassero altro che quel momento.

Tikki l'avrebbe rimproverata, mentre Plagg probabilmente si sarebbe congratulato con Adrien per il coraggio dimostrato.

“io voglio solo che tu sappia chi sono” disse il ragazzo continuando a stare difronte alla ragazza.

Le parole del maestro Fu continuavano a rimbombare nelle loro teste.
Li aveva scelti lui come portatori dei due Miraculous più potenti, perchè erano fatti l'uno per l'altra.
Entrambi erano sicuri che non sarebbero rimasti delusi.

Era arrivato il momento giusto.

“Anch'io voglio solo che tu sappia chi sono” disse la ragazza attendendo la fine della sua trasformazione.

Attesero in silenzio, fino a quando la loro trasformazione non si sciolse per entrambi nello stesso momento.

 

I just want you to know who I am
I just want you to know who I am

 

“A-Adrien”

“Marinette”

Questa vota, il destino non avrebbe potuto fare scelta migliore.
 

***

   
 
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