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Autore: ali04    26/08/2018    6 recensioni
Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo.
Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pianista del corso che seguivo fosse abbastanza bravo per accompagnare la mia ugola d'oro.
E, come sospettavo, ho scoperto di essere incredibilmente bravo anche in quello. Così eccomi qui: davanti alla SAA, pronto per la mia audizione.
Sarà una passeggiata per uno come me.
Io sono Byun Baekhyun, e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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39. EPILOGO - SEI FELICE?
 
 
POV CHEN

- A tempo Chen! Non restare indietro!
Facile a dirsi, accidenti. Dopo aver ballato due ore di seguito, avevo bisogno di una pausa, un massaggio, una vacanza ai Caraibi. 
Eh già, alla fine mi ero iscritto al corso di danza.
Sbuffai ed alzai lo sguardo, incrociando gli occhi di Xiumin. Mi fece l'occhiolino e rallentò un po' per permettermi di copiare e seguire i suoi movimenti. 
Sapevo già cosa mi aspettava: una serata con lui a ripassare la coreografia.
Nonostante gli enormi sforzi, gli urli dell'insegnante, la stanchezza ed il dolore ai muscoli, ero soddisfatto di ciò che stavo facendo.
Mi lamentavo, ma quando c'era da imparare una nuova coreografia ce la mettevo tutta e, il più delle volte, andava davvero bene e le mie valutazioni erano buone.
Certo, non ero il primo della classe, ma non era quello il mio obiettivo. 
- D'accordo ragazzi, per oggi basta così. 
Mi lasciai cadere ed allungai le gambe davanti a me.
- Ho dolore ad ogni singolo muscolo del mio corpo. 
Xiumin si piegò accanto a me, ridacchiando. 
- Stai facendo un buon lavoro, sono fiero di te. 
Sorrisi e lui mi scompigliò i capelli, mentre mi stendevo sul pavimento dell'aula di danza. 
Le lezioni nella nuova scuola erano iniziate da un mese ed ero davvero entusiasta. Io e Xiumin seguivamo insieme sia il corso di danza che quello di canto e ci aiutavamo a vicenda. Non mi ero pentito neanche per un secondo di aver accettato il suo consiglio ed essermi iscritto anche a quel corso, perché sentivo che stavo pian piano migliorando. 
Un po' ogni giorno e questo bastava. 
- Ragazzi, vi va di andare a mangiare insieme? - chiese Seulgi, accucciandosi accanto a me.
- Non possiamo - rispose, per entrambi, Xiumin - Io e Chen ci fermiamo a ripassare la coreografia. 
Oh no.
Mi misi seduto e guardai Seulgi, con la disperazione negli occhi: - Ti prego, salvami! 
Lei scoppiò a ridere e si alzò: - Ho una proposta. 
Io e Xiumin la guardammo, attenti.
- Oggi abbiamo già faticato abbastanza, perciò propongo di andare a mangiare e riposarci un po'. Domattina iniziamo prima e vi aiuto anch'io a ripassare la coreografia. 
Alzai la mano: - Io ci sto.
- Cinque del mattino? - chiese Xiumin.
- Cinque del mattino. - confermò Jongin che, essendo poco distante da noi, ci aveva sentiti.
- La vecchia squadra di salvataggio Chen è sempre unita. - risi e mi alzai in piedi. 
- Siamo qui per te - disse Jongin - Però offri tu la cena. 
- Bella idea! - esclamò Seulgi, seguendolo fuori. 
Sospirai: - Credevo fosse l'amicizia a guidarli.
Xiumin mi baciò sulle labbra e mi prese la mano.
- Sei felice? 
Annuii: lo ero, ero molto felice. 
Uscimmo dalla classe insieme, mano nella mano. Come potevo non esserlo?


POV KYUNGSOO

Guardai la valutazione che mi aveva appena dato l'insegnante: il voto massimo! 
Sorrisi felice e corsi fuori dall'aula di canto, per andare alla ricerca di Jongin.
Sapevo che aveva appena finito danza, perciò doveva essere in giro per i corridoi.
Camminavo veloce, muovendo gli occhi a destra e sinistra. Ma dov'era? 
Girai l'angolo e... eccolo! 
Ma, la ragazza con cui parlava... chi era?!
Feci un respiro profondo: non avrei mai più fatto l'errore di non aver fiducia nel nostro amore. Io e Jongin eravamo due pezzi dello stesso puzzle ed eravamo più uniti che mai.
Mi avvicinai, con il sorriso sulle labbra.
Almeno, speravo fosse un sorriso normale, non la sua versione da assassino.
- Soo! - esclamò Jongin quando si accorse di me - Vieni, stavamo parlando di te. 
Eh? Parlavano di me? 
Sorrisi alla ragazza, che ricambiò.
- Lei è Sunyoung. Seguiamo il corso di danza insieme. - Jongin ci presentò - Sunyoung, lui è Kyungsoo. Il mio ragazzo.
Sunyoung fece un piccolo inchino: - Sono felice di conoscerti, finalmente. Jongin non parla che di te.
Non potei fare a meno di sorridere e lo guardai: era così sereno e io ero un idiota. 
Dovevo davvero smetterla con questa stupida gelosia perché, ne avevo una prova davanti in quel momento, Jongin amava me e nessun altro.
Non aveva amato Krystal e non avrebbe amato Sunyoung.
Amava me.
- Io sto andando a cenare con Xiumin, Chen e Seulgi. Vieni con noi? - mi chiese il mio ragazzo - Offre Chen.
Risi ed annuii: - Se offre Chen vengo volentieri. 
Jongin mi prese la mano: - Ci vediamo domani, Sunyoung.
- A domani. - sorrise e ci salutò, mentre ci allontanavamo.
Alzai lo sguardo e Jongin mi stava sorridendo. Mi voltai e Sunyoung stava andando via, dalla parte opposta.
- Sei felice? - mi chiese Jongin ed io gli diedi un veloce bacio sulle labbra.
Ero felice, molto. 
- Sunyoung! - urlai per farmi sentire e lei si voltò, confusa. 
- Sì? 
- Ti va di unirti a noi? - chiesi. 
Lei annuì sorridendo e ci raggiunse, mentre Jongin mi guardava sorpreso e felice.
Avevo piena fiducia in lui. 


POV SUHO

Camminavo avanti e indietro per il corridoio, canticchiando tra me e me. Mi avevano assegnato un assolo, al corso di canto, e la cosa mi aveva messo così tanta ansia che non la smettevo più di provare.
La sera prima Irene era rimasta pazientemente ad ascoltare le mie prove ed ero consapevole di averla annoiata ed aver rovinato quella che poteva essere una serata romantica, perciò avevo intenzione di rimediare.
Pochi secondi dopo che la campanella aveva suonato, i ragazzi iniziarono ad uscire ed io aspettai la mia ragazza.
Irene fu l'ultima ad uscire e non si accorse subito della mia presenza, ciò mi permise di osservarla indisturbato per qualche secondo. 
Quando avevo scelto quella scuola, non avevo idea che in quella accanto ci sarebbe stata lei, perciò a volte mi ero fermato a riflettere: se non le avessi dichiarato il mio amore al SM Camp, l'avrei fatto durante l'anno scolastico? Se i miei amici non avessero creato l'appuntamento perfetto, l'avrei invitata ad uscire qui a Seoul? Ne avrei avuto il coraggio? 
Sinceramente non ne avevo idea. Non ero molto coraggioso con le ragazze, figuriamoci con Irene, che era una creatura divina ed eterea. 
No, probabilmente sarei rimasto ad osservarla da lontano e a spiarla come avevo fatto fino all'appuntamento. Non avrei mai ringraziato abbastanza quei disgraziati dei miei amici per avermi aiutato. Era l'unico motivo per cui non li avevo ancora denunciati alle autorità. 
Scherzo, volevo davvero bene a quei criminali.
Il suono del mio telefono rimbombò per il corridoio ormai deserto e rivelò la mia presenza ad Irene.
- Ehi, ciao. - mi salutò avvicinandosi, mentre io controllavo il telefono. 
- Ciao - le presi la mano e gliela baciai - Le prove sono andate bene? 
Lei annuì, sorridendo, poi indicò il mio telefono: - Chi era?
- Ah - alzai le spalle - Era Kyungsoo. Mi ha chiesto se vogliamo andare a cenare con loro. Offre Chen.
Irene sorrise: - È una bella idea, andiamo. 
- Avevo un programma per stasera - dissi, in imbarazzo e, visto che lei aspettava, continuai - Cena, cinema, passeggiata sul fiume Han...
Irene mi diede un bacio sulla guancia e io mi bloccai, imbambolato.
Già, non mi sarei mai abituato a lei.
- Mi stai forse invitando ad un appuntamento? - chiese e io mi resi conto solo in quel momento che, da quando eravamo arrivati a Seoul, non l'avevo ancora invitata ad un appuntamento organizzato da me.
Ridacchiai, nervoso: - Vuoi uscire con me, Irene? 
Lei rise e mi prese per mano, mentre raggiungevamo l'uscita della scuola. 
- In realtà la cena offerta da Chen mi attira - disse e io non potei che essere d'accordo.
- Attira anche me.
- Allora potremmo fare il nostro appuntamento dopo cena, che ne dici?
Annuii, ridendo: - Cinema e passeggiata? 
- E un bubble tea, grazie. Magari anche una fetta di torta. 
- Tutto quello che vuoi. 
Non riuscivo a smettere di sorridere come un idiota.
- Sei felice? - mi chiese improvvisamente Irene e io la baciai.
Se ero felice? Non potevo esserlo più di così. 


POV LUHAN

Sehun mi prese la mano appena iniziammo a vedere i primi grattacieli. Ero stupefatto e mi persi a guardare fuori dal finestrino del taxi.
Appena entrammo in città, mi sentii minuscolo. Certo, Seoul non era un paesino, ma Los Angeles... c'era qualcosa di maestoso in quella città.
Sehun disse, con un inglese incerto, l'indirizzo al nostro autista e, dopo ancora qualche minuto di viaggio, arrivammo davanti ad un palazzo tutt'altro che di lusso. 
- Casa dolce casa. - disse Sehun, mentre portavamo a fatica i nostri bagagli su per le scale perché l'ascensore non funzionava. 
L'appartamento era... diciamo che la mia stanza al Sound Music Camp non era tanto più piccola, ma c'era tutto ciò che ci serviva ed ero soddisfatto: Sehun aveva cercato il meglio che potevamo permetterci e non mi sarei di certo lamentato. 
- So che non è una reggia - disse e mi prese la mano - Però tra i tanti orribili buchi che ho visto, questo aveva una cosa che me l'ha fatto scegliere. 
- Il bagno senza scarafaggi? - scherzai, facendolo ridere.
- No. - si mise dietro di me e mi coprì gli occhi con le mani - Tieni gli occhi chiusi.
Annuii e feci come mi aveva detto, mentre lui mi guidava qualche passo avanti. Poi sentii un rumore come di un balcone che veniva aperto e l'aria della sera mi colpì.
- Apri gli occhi. - sussurrò Sehun, abbracciandomi da dietro. 
Appena lo feci, sussultai, incredulo. 
La vista sulla città era magnifica: la più bella che avessi mai visto.
- So che non sarà facile e che dovremo mettercela tutta per far funzionare questa cosa - la voce di Sehun era quasi un sussurro - Ma ti amo e so che ce la faremo. 
Mi voltai e gli misi le braccia intorno al collo: - Sei felice? 
- E tu? 
Ridacchiai: - L'ho chiesto prima io.
- Allora rispondi anche per primo. 
Scossi la testa, rassegnato: - Sì, sono molto molto felice. 
- Lo sono anch'io. 
Ci baciammo: come sfondo una magnifica città e come colonna sonora i suoi suoni e rumori pieni di vita. 
- Se non sei troppo stanco potremmo uscire un po'.
Annuii: non vedevo l'ora di buttarmi in quella nuova città, con Sehun al mio fianco. Avevo la bellissima sensazione che sarebbe andato tutto bene. 


POV BAEKHYUN

Imprecai quando la punta della mia matita si spezzò per l'ennesima volta: maledizione! Avevo l'ispirazione e delle matite difettose non mi avrebbero bloccato.
Risuonai le note e sorrisi soddisfatto: perfetto. 
Improvvisamente la porta dell'aula di pianoforte si aprì ed entrò il professor Kim. Era il mio insegnante di canto, nonché colui che mi aveva comunicato la mia ammissione alla SAA.
- Signor Byun, credevo fosse già tornato a casa.
Mi alzai ed iniziai a raccogliere frettolosamente le mie cose.
- Stavo uscendo, ma poi sono stato aggredito da un attacco di ispirazione e ho cercato un pianoforte libero. 
L'uomo rise sentendo il mio discorso ed annuì, comprensivo.
- Devo dedurre che il corso di Composizione Musicale va bene.
Sorrisi contento: andava alla grande! 
Stavo studiando come un pazzo, ma i risultati mi rendevano ogni giorno più fiero di me. Nonostante ciò, ero consapevole che c'era ancora tantissima strada da fare e che la musica era ancora tutta da scoprire per me.
- Non sarò mai il primo della classe, ma va bene così. 
Il professore annuì, d'accordo. Lo salutai e mi avviai verso l'uscita della scuola. 
Alla SAA le cose stavano andando meglio di quanto mi ero aspettato: le classi erano composte da ragazzi incredibilmente bravi e gli insegnanti erano severi, terribili, crudeli, ma era tutto meraviglioso. 
Quando era arrivato il momento di fare l'iscrizione vera e propria, avevo messo un altro corso nella lista, oltre a canto e pianoforte: composizione musicale. 
Sapevo che la canzone per l'audizione poteva essere stata un caso e che lì non avrei avuto l'aiuto di Chanyeol, ma sentivo che volevo farlo. Volevo superare la mia difficoltà più grande e sfidare me stesso. Le cose stavano andando bene ed ero soddisfatto. 
Quando uscii il sole mi abbagliò per qualche secondo e dovetti aspettare che i miei occhi tornassero a vedere prima di cercarlo, ma sapevo che lui c'era: davanti al cancello della scuola, sorridente e con due bubble tea in mano.
Avevo iniziato le lezioni alla SAA da poco più di un mese e lui mi aveva sempre aspettato fuori dalla scuola.
Ogni giorno.
Con la pioggia, con il vento, persino con le strade bloccate a causa di una manifestazione, lui era lì in tempo per la mia uscita.
Scesi di corsa le scale e Chanyeol fece appena in tempo a posare i bicchieri a terra, prima che gli saltassi letteralmente in braccio. 
- Ciao piccoletto, com’è andat...
Lo interruppi intrappolando le sue labbra in un bacio. Mi era mancato. 
- Scusa il ritardo - dissi mentre mi rimetteva a terra e mi dava il mio bubble tea - Ma sono stato brutalmente aggredito dall'ispirazione e non potevo lasciarmela sfuggire. 
Chanyeol rise in quel suo modo inquietante e bellissimo: - Mi fa piacere sentirlo. Diventerai più bravo di me a comporre.
Scossi la testa: - Impossibile, ma potrei darti del filo da torcere.
Lui ridacchiò e mi mise un braccio intorno alle spalle, mentre camminavamo bevendo il bubble tea.
- Sai, oggi ho speso i pochi spiccioli che avevo in tasca per comprare un computer. - disse e io, senza farmi vedere, sorrisi.
- E perché hai usato i pochi risparmi che avevi per una spesa del genere?
Chanyeol mi strinse più forte a sé: - Perché tra qualche mese devo poter chiamare il mio piccoletto ogni giorno. Sai, è un gran rompiscatole e, se non mantengo la promessa, potrebbe staccarmi le orecchie e mangiarsele.
Scoppiai a ridere e gli diedi una gomitata: - Sei un idiota.
- Ma mi ami lo stesso, no?
Scossi la testa, rassegnato e mi alzai in punta di piedi per baciarlo.
- Sei felice? - mi chiese, con le labbra ancora appoggiate alle mie.
Annuii: - Sono molto molto felice.
- Anch’io lo sono ed è merito tuo.
Arrossii e sbuffai, fingendo che quel complimento non mi avesse fatto piacere. Invece ne ero lusingato e Chanyeol lo sapeva.
- Poco fa mi ha scritto Lay: lui e i ragazzi vanno a mangiare insieme. Ci uniamo?
Mi imbronciai e poi mi avvicinai a Chanyeol, sorridendo maliziosamente: - Credevo che io e te saremmo andati a casa tua, per stare un po’ da soli…
- Offre Chen.
- Andiamo! Ho una fame che non ci vedo più! - esclamai e mi affrettai ad attraversare la strada, seguito da Chanyeol che era quasi piegato in due dal ridere.
Ero davvero tanto felice. La mia vita, il mio comportamento, il mio modo di vedere le cose e le persone era cambiato, ma in meglio.
Le cose non potevano andare meglio di così e contavo i giorni che mancavano al mio ritorno al Sound Music Camp, ma nel frattempo mi godevo i miei strambi amici, il mio gigantesco fidanzato e la mia musica.
Ed ero felice.
   
 
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