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Autore: Monkey D Akiko    26/08/2018    1 recensioni
“Ehi Hayama! – lo chiamò correndo da lui – Sono Sam!” gridò facendo una faccia buffa.
“Però Sam è un nome da maschio …” rifletté il bambino.
“Per questo è divertente” rispose Hayama indifferente.
“È diverte, è divertente! Sam è una persona di spirito!” cantilenò Sana con una voce maschile, il che fece sbellicare Akito.
“Mi chiedo come sarebbe stato se Sana-chan in realtà fosse stata un maschio …” pensò ad alta voce il bambino occhialuto.
Gli altri due si fermarono a riflettere anche loro.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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AKIKO HAYAMA E SAM KURATA


Dopo aver conosciuto la sua vera madre ed aver passato un’intera giornata con lei e la sua sorellina, Sana torna alla sua normale vita scolastica. Quando si parla di Sana però la parola normale è sempre un eufemismo …
Appena varcata la soglia del cancello, la giovane Kurata vide i suoi amici Hayama e Tsuyoshi e subito le venne un’idea per iniziare la giornata con il sorriso.
“Ehi Hayama! – lo chiamò correndo da lui – Sono Sam!” gridò facendo una faccia buffa.
Il ragazzo la fissò inespressivo per un istante, ma poi iniziò a ridere perché a quella farsa non sapeva proprio resistere.
“Ehhhh? Akito sta davvero ridendo?” domandò sorpreso Tsuyoshi.
Così Sana le spiegò che aveva scoperto il punto debole del ragazzo, e ovviamente gli raccontò anche della storia di sua madre e del compleanno.
“Però Sam è un nome da maschio …” rifletté il bambino.
“Per questo è divertente” rispose Hayama indifferente.
“È diverte, è divertente! Sam è una persona di spirito!” cantilenò Sana con una voce maschile, il che fece sbellicare Akito.
“Mi chiedo come sarebbe stato se Sana-chan in realtà fosse stata un maschio …” pensò ad alta voce il bambino occhialuto.
Gli altri due si fermarono a riflettere anche loro.
 
Nella terza sezione della sesta classe i ragazzi capeggiati da Akito Hayama maltrattano ogni giorno la povera maestra. Fare lezione è impossibile e le ragazze sono costrette ad assistere in silenzio. Ma tra i ragazzi c’è un bambino che non sopporta più questa situazione e affronta a viso aperto il terribile Hayama.
“Ehi Hayama, arrenditi o dovrai vedertela con me, Sam Kurata!” esclamò con tono virile.
 
“Ehi, ehi aspettate! Perché solo io dovrei essere del sesso opposto? Non è giusto!” protestò Sana agitandosi convulsamente.
“D’accordo, allora proviamo a immaginare come sarebbe stato se Akito fosse stato una femmina” propose Tsuyoshi.
“Cosa? Non c’è verso che immagini un’assurdità del genere” si rifiutò Hayama infastidito, ma ormai era troppo tardi.
 
 Nella terza sezione della sesta classe i ragazzi capeggiati da Akiko Hayama, una bambina distaccata e dallo sguardo freddo, maltrattano ogni giorno la povera maestra. Fare lezione è impossibile e le ragazze sono costrette ad assistere in silenzio. Ma tra i maschi c’è un bambino che non sopporta più questa situazione e affronta a viso aperto la terribile Hayama.
“Ehi Hayama, non è ora di smettere con questi giochetti? Sei una femmina, dovresti comportarti bene come le altre e non fare la stupida insieme ai maschi!” la rimproverò Sam Kurata.
“E tu che sei un maschio perché passi tutto il tempo con le femmine? Sei forse omosessuale?” lo schernì Akiko restando comunque impassibile.
“Come osi?! È vero che come idol devo sempre apparire raffinato e gentile, ma io sono un vero uomo!” esclamò orgoglioso.
“Akiko ti prego non litigare con Sam-kun, lo sai cosa provo per lui …” la pregò Tsuyoshi, l’unico vero amico della bambina.
 
“AKITO! – urlò furente dalla rabbia Tsuyoshi – Come ti permetti di pensare una cosa del genere?! A me non piacerebbe mai e poi mai un maschio!”
Hayama fece spallucce.
“Ma siccome all’inizio ti piaceva Kurata ho dovuto accennare la cosa” rispose calmo.
“NON ERA NECESSARIO INVECE!”
Tsuyoshi perse il controllo e diventò una belva scatenata, a quel punto Akito dovette colpirlo con un colpo di karate per calmarlo.
“Mi sa che ci conviene cambiare il sesso a tutti perché altrimenti anche io in versione maschio sarei stato innamorato di un altro maschio …” rifletté Sana riferendosi a Rei.
“D’accordo” sbuffò Hayama, completamente disinteressato, almeno non sarebbe stato l’unico maschio trasformato in femmina.
 
***
 
Nella terza sezione della sesta classe le bambine capeggiate da Akiko Hayama, ragazzina distaccata e dallo sguardo freddo, hanno preso il controllo della classe e il maestro è succube della loro tirannia. I maschi non possono far niente se non starsene buoni e alla larga dalle femmine, ma tra loro solo un bambino ha il coraggio di ribellarsi: Sam Kurata, figlio del famoso scrittore Kurata e giovane idol di grande successo di un programma televisivo per bambini.
“Ehi Hayama, e anche voi altre, è ora di smettere di fare le stupide!” esclamò furente Sam.
Le bambine non gli diedero retta e continuarono tutta la giornata con il loro gioco diventando ancora più dispettose.
 
Ma Sam si sarebbe vendicato prima o poi. Quella stessa sera durante la trasmissione confessò cosa accadeva nella loro classe, sbeffeggiando le ragazze.
“Nella mia classe è impossibile fare lezione! Le bambine hanno preso il comando e si comportano tutto il giorno come delle galline e il maestro è disperato perché non riesce a farle smettere! Tutte pendono dalle labbra di quella Hayama che si comporta come la regina del pollaio e noi maschi non possiamo far altro che assistere a questo orribile spettacolo! Ma non durerà ancora per molto perché giuro che rimetterò Hayama e le altre galline al loro posto, parola di Sam Kurata!”
Questa dichiarazione di guerra aveva preoccupato la sua manager Rei, donna bellissima raccolta dalla strada da Sam quando era piccolo a cui poi il signor Kurata aveva offerto lavoro. Sam poi si era invaghito di lei e aveva deciso che sarebbero stati fidanzati e Rei non obbiettò perché si sentiva in debito verso di lui.
“Sam, non credo tu abbia fatto bene a dire quelle cose in televisione, le ragazze della tua classe potrebbero vendicarsi” disse agitata. 
“Oh Rei, so che sei preoccupata per me tesoro, ma non devi perché io sono un uomo e so difendermi!” rispose orgoglioso.
“Lasciala fare Rei, mio figlio ha preso da me in fondo ahahahah!” rise di gusto il padre, per niente in pensiero.
 
Il giorno dopo anche gli altri maschi decisero di ribellarsi alla tirannia femminile e si accanirono con prese in giro e rimproveri diretti soprattutto al capo del gruppo, Akiko.
La guerra era iniziata e le bambine avevano conquistato la vittoria in diverse occasioni, ma Sam non si arrese e riuscì a scoprire l’asso nella manica di Hayama che le concedeva l’immunità per ogni sua azione: foto scandalose di un momento intimo tra i suoi insegnanti. La soluzione era semplice, bastava procurarsi una foto imbarazzante della bambina per ricattarla.
Nell’impresa Sam si fece aiutare da Tsuyoshi, innamorata di Kurata e l’unica vera amica di Akiko, stanca anche lei della situazione creatasi in classe e preoccupata per il futuro della bambina. I due si appostarono davanti alla casa degli Hayama, ma ciò che videro sconvolse Sam.  
“Ti ho detto che non voglio vederti più in questa casa Akiko! Vattene via!” urlò un ragazzo dentro casa.
“Quello è il fratello maggiore di Akiko, Natsu” spiegò Tsuyoshi.
La bambina uscì in strada e tirò un pugno al muro ferendosi la mano; proprio in quel momento arrivò sua madre che non la degnò di uno sguardo ed entrò a casa.
“Ma cosa diavolo sta succedendo qui?!” chiese Sam confuso e infastidito per quei comportamenti insensati.
Così la bambina le spiegò il padre di Hayama era morto salvando Akiko da una macchina che stava per investirla quando aveva solo due anni, da allora la madre era diventata assente in famiglia impegnandosi solo nel lavoro mentre Natsu odiava la sorella e la incolpava della rovina della famiglia.
Sam non riusciva a capire come potesse esistere una famiglia come loro, provava una gran pena per Hayama. Aveva capito che dietro il suo comportamento da teppista c’era una bambina sofferente, ma si decise comunque ad agire per risolvere il problema della classe.
Mentre Akiko era da sola al parco, Tsuyoshi le si era avvicinata cercando di sembrare il più naturale possibile, poi al segnale di Kurata alzò velocemente la gonna alla bambina e Sam le scattò una foto.
“Guarda, guarda cosa abbiamo qui, una foto di Hayama in mutande! Ahahahah! Ben ti sta Hayama, adesso sei tu a essere in trappola! Se non vuoi che tutti vedano la tua foto dovrai dire alle altre galline che i giochi sono finiti!”
“Maledetto Kurata! E tu Tsuyoshi lo hai aiutato!” esclamò infuriata, ma impotente.
 
Da quel giorno in classe regnava la pace e le lezioni procedevano senza intoppi, ma Akiko aveva finito con l’isolarsi sempre di più.
Proprio in quei giorni Sam recitava in uno sceneggiato la cui storia era simile a quella di Hayama, così pensò che se avessero guardato il programma avrebbero potuto trovare una soluzione ai loro problemi.
La sera della trasmissione si presentò a casa loro per convincerli, ma Akiko non era in casa così Sam esplose dalla rabbia e rimproverò madre e fratello, poi andò a cercare la bambina e la trovò al parco.
“Insomma Hayama, ti avevo detto di guardare il mio sceneggiato!” le disse indispettito.
“Cosa vuoi che mi importi di vederti recitare” rispose lei glaciale.
“Accidenti ormai è troppo tardi. Vorrà dire che reciterò qui per te! Ora fingi che io sia tuo padre” le disse immedesimandosi nel ruolo.
“Non ci penso nemmeno” protestò lei.
“Va bene allora mostrerò a tutti la tua foto!” la ricattò.
“Ciao papà come stai” si arrese a partecipare al gioco pur di mantenere la sua reputazione.
I due giocarono a padre e figlia per un po’, poi Sam costrinse Akiko a sedersi sulla panchina con lui e ad appoggiare la testa al suo petto.
“Akiko non devi essere triste, il papà è felice perché la sua bambina sta bene – le disse teneramente coccolandola e Hayama si lasciò andare a quel piacevole calore che provava – tu sei la mia principessa e io ti proteggerò sempre”
Quelle parole e lo sceneggiato sembrarono un potente incantesimo che risvegliò i cuori della famiglia Hayama: madre e figlio si pentirono dei loro comportamenti e si riappacificarono con Akiko che per la prima volta sentiva che il peso che portava nel cuore si era sciolto per lasciare il posto a un profondo affetto per Sam che le aveva cambiato la vita.
 
 
***
 
“Direi che le cose non sarebbero cambiate molto …” pensò Sana.
“Sì ma la nostra storia non è mica finita qui” rispose poco interessato Akito.
“Esatto, sono successe molte altre cose dopo” concordò Tsuyoshi.
“Già, e le cose si complicano … – Sana ci rimuginò un po’ su, poi esclamò spensierata – Ma noi siamo quello che siamo perciò è inutile preoccuparsi di come sarebbe stato se fossimo stati diversi, non è così? Ahahahah!”
“Lo dicevo che stavamo solo perdendo tempo” fece spallucce Hayama.
“Ma come, è tutto qui quello che hai da dire?!” urlò indispettita Kurata.
 
Ed ecco che si ricomincia con la solita storia …


NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Questa è la prima storia che scrivo in questo fandom. Una storia breve e divertente che spero vi piaccia! 
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia e chi la inserirà in qualche categoria <3
A presto!
Monkey D Akiko <3
   
 
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