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Autore: Altair4    27/08/2018    1 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il cielo silenzioso e stellato faceva da cornice all’immensa tristezza di Xiar, la loro figlia aveva affrontato un viaggio pericoloso ed ora la sua vita era nella totale incertezza, se fosse morta forse sarebbe andata nell’aldilà dei terrestri senza aver alcun diritto di scelta.
Cleria e Tril giunsero su Xiar appena poterono, trovarono Ṡénza in pessime condizioni, giaceva svenuta in una struttura che la teneva in vita. Le anime di Xiar avevano ricreato una sorta di capsula dove adesso Ṡénza riposava circondata dall’energia degli zirconi. Feidor ancora in forma corporea non si allontanava mai da sua figlia e le parlava di continuo. Krio era accucciato vicino alla padrona con uno sguardo talmente triste da non sembrare più il fiero Petril che tutti conoscevano. Leistor, l’antico Xiariano che l’aveva seguita nella preparazione al viaggio, era tornato incorporeo per non soffrire, si sentiva responsabile dell’accaduto. Tril e Cleria si avvicinarono alla loro amica, la situazione era peggiore di quello che avevano immaginato.
         -A volte ha degli attacchi epilettici…non so come fare…soffre terribilmente- Disse Feidor senza alzare lo sguardo.
         -Come è potuto succedere? E’ stato il viaggio?- Chiese Tril.
Kara comparve alla loro vista e rispose:
         -Ha chiesto troppo al suo fisico…i due viaggi temporali-inter-dimensionali le hanno danneggiato i chip…non sappiamo se guarirà…per metà è umana, non sappiamo se ce la farà a rimarginare le ferite del suo computer organico…l’energia degli zirconi arriva fino ad un certo punto-
         -Non può essere…tu le avevi detto che ce l’avrebbe fatta! E’ tutta colpa tua! Ha creduto in te!- Commentò Cleria fuori di sé, indicando Kara con l’indice tremante.
         -Credo che nessuno di noi potesse realmente comprendere cosa Ṡénza avesse intenzione di fare…ha modificato la mente di David in modo molto profondo…è stato stancante per lei, è qualcosa che non nemmeno noi abbiamo mai osato tentare e poi è subito tornata indietro…due viaggi del genere ravvicinati…nessun Xiariano che ci ha provato è mai tornato vivo…sarebbe dovuta rimanere per un po’ di tempo sulla Terra e riposarsi…-
         -Ma lei non poteva restare lì…non avrebbe sopportato i mali dei terrestri e se si fosse fermata a pensare forse non avrebbe avuto il coraggio di condizionare David…oppure una volta condizionato non avrebbe tollerato di vederlo indifferente a lei…- Commentò Tril con gli occhi lucidi.
         -Tu la conosci bene…è andata proprio così- Disse Kara in tono molto triste, ma senza una lacrima.
Cleria si avvicinò alla capsula e cominciò a battere pugni su una specie di oblò da cui si poteva vedere il viso sofferente di Ṡénza.
         -Tu devi reagire! Hai capito? Ma perché sei andata da David? Se la sarebbe cavata! Come faremo senza di te? Tu sei troppo importante per noi…sei la mia migliore amica…senza di te non avrei mai avuto il coraggio di dichiararmi a Tril…non posso lasciarti andare via! Mio fratello sta venendo qua…ha mollato tutto per te…-
Tril abbracciò Cleria e cercò di calmarla.
         -Non fare così, ti prego…sono sicuro che Ṡénza sta lottando e tornerà tra noi…non potrebbe mai abbandonarci, sa quanto è importante per l’intera galassia…Kara stai comunicando con lei?-
         -No…non me lo lascia fare…nessuno riesce a parlarle…è chiusa dentro di sé…non so cosa stia succedendo-
Ad un certo punto cominciarono le convulsioni che scossero il corpo di Ṡénza, sembrava un manichino di plastica in mezzo al mare in burrasca. Una sorta di liquido scuro cominciò a fluire nella capsula e tutto tornò come prima.
         -Cosa è successo?- Chiese Tril.
         -Quando cominciano gli attacchi la capsula rilascia una sostanza simile a quel farmaco terrestre, il Levitian, per il momento non abbiamo niente di meglio-
         -Perché non la portate su Reugian?- Domandò Tril.
         -Perché occorrono troppi zirconi…questa capsula è efficacie solo su Xiar dove ha tutta l’energia di cui c’è bisogno e togliere Ṡénza da qui dentro per il viaggio vorrebbe dire condannarla a morte certa- Disse Kara.
         -Ibernatela, cosa aspettate?- Disse Tril sorpreso che non ci avessero pensato.
         -Ci abbiamo provato, il computer organico non si iberna è come se fosse iperattivo, Ṡénza è immersa in un una soluzione creata dagli zirconi che, oltre a tenerla in vita, le raffredda i chip, altrimenti andrebbe in contro ad una fusione sinaptica certa…- Rispose Feidor.
         -Possiamo solo aspettare…- Concluse Kara.
         -Cosa starà succedendo nella mente di Ṡénza?- Si chiese Tril, ma nessuno poteva rispondere a quella domanda. Come isolata dal mondo Ṡénza rifletteva su se stessa, il viaggio l’aveva messa a dura prova, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale.
“No, non è un sogno, non può essere…tutto intorno a me è sfocato, forse ci sono Feidor e Krio vicino a me…e da lontano ecco due figure, che siano Tril e Cleria?…ora anche Kara si è manifestata, non sento cosa dicono. Sento delle vibrazioni, ma che cosa fa Cleria? Sta cercando di colpirmi? Forse c’è un vetro di fronte a me…come vorrei poterci parlare, ma tutto è confuso e non sono nemmeno certa che non sia un sogno…è tutto così faticoso, non voglio alzarmi…non ce la faccio ad affrontare la mia vita…ora che David non mi ama più…adesso il David del presente non si ricorderà nemmeno che esisto…non mi sono mai sentita così sola…oh no, non di nuovo le convulsioni…perché? Perché sono così imperfetta? Sono un esperimento difettoso…forse era meglio morire sulla Terra tra le braccia di David che così, sola, su un pianeta troppo perfetto per me…maledette convulsioni…ed ecco che…finalmente…smettono…forse mi hanno somministrato il Leviatin…deve essere un incubo…non posso morire in pace”.
Una voce appena percettibile risuonò nella mente di Ṡénza:
Tu non sei imperfetta, tu nella tua vulnerabilità sei perfetta, tua madre, Kara e di tuoi amici non ti vorrebbero diversa da come sei e tutta la galassia ha bisogno di te, quindi torna, reagisci! Tu sai chi sei Ṡénza! Pensaci bene, so che lo sai”.
“Io non sono un esperimento…io sono figlia di Feidor e James, sono il frutto del loro amore, sono i terrestri che mi hanno reso imperfetta, ho viaggiato nel tempo, nello spazio e tra le dimensioni…non c’è niente che io non possa fare, posso guarire, posso tornare quella che ero prima, sì che posso, David ormai è il passato, devo andare avanti…anche se non amerò mai più così”
Allora cosa aspetti? Ti aspettano…chi ti vuole bene è con te, devi solo svegliarti e vivere ancora”
        
Dopo alcuni giorni arrivarono anche Treodor e Pacor direttamente da Paico, entrambi stentavano a credere che Ṡénza, colei che aveva fermato da sola l’intera flotta dei Ghu, fosse così debole e malata da non riuscire a reagire. Treodor si avvicinò alla capsula.
         -La Ṡénza che conosco non si lascerebbe morire così, non importa se non vedrà più David, non importa se non sarà mai mia moglie, lei è speciale perché è lei! Lo so che non si arrenderà mai. Tu sai chi sei Ṡénza, adesso lo sai, vieni fuori da questo inutile catafalco, hai una missione, devi salvaguardare la Trixtar, cosa aspetti! Il tuo immenso potere non andrà perso, è qualcosa che non puoi nascondere dietro i tuoi geni terrestri, è inevitabile!-
Ad un certo punto come se Ṡénza lo avesse ascoltato aprì gli occhi e con fatica aprì la capsula. Erano tutti increduli.
         -Amore mio stai bene!- Disse Feidor.
         -Mamma? Kara? Ma ci siete tutti! Krio! Tril! Cleria!Treodor! Pacor!-
Ṡénza fece per uscire dalla capsula ma appena mise i piedi a terra le sue gambe non la tennero e cadde, tutti furono subito intorno a sorreggerla.
         -Lo sapevo che avresti reagito, non c’è niente che tu non possa affrontare…hai parlato con David? Hai fatto quello che dovevi?- Chiese Treodor.
         -Sì…adesso è libero…ha sofferto molto…dovevo tornare da lui affrontando anche il viaggio temporale…-
         -Tu sei completamente pazza, hai rischiato di rimanerci!- Commentò Cleria.
         -Ti dico che ne è valsa la pena-
         -I tuoi chip sono danneggiati…- disse seria Kara.
         -Guariranno! Devo andare sul pianeta cavo!-
         -Adesso devi riprenderti…è un miracolo quello che è successo…- Commentò Feidor.
         -Chi mi ha parlato mentre ero in stasi? Non sono riuscita a capirlo- Chiese Ṡénza guardandosi attorno smarrita.
         -Nessuno di noi, non ci hai permesso di entrarti nella tua mente- Disse Kara.
         -Ho sentito qualcuno che mi diceva chiaramente che so chi sono e qual è la mia missione-
         -Sono stato io-  Rispose Treodor.
         -Ma tu non hai poteri telepatici- Commentò Tril.
         -Infatti gliel’ho semplicemente detto, ma in fondo Ṡénza lo sa di già, aveva solo bisogno che qualcuno glielo ricordasse…non ho fatto nulla, ha fatto tutto da sola-
         -Grazie di essere venuto Treodor, grazie di credere in me-
Ṡénza a fatica si staccò da Feidor che la sosteneva e lo abbracciò, ma non lo baciò e lui sapeva che non lo avrebbe fatto, gli aveva detto che la prossima volta che si fossero visti, sarebbero stati solo amici. Gli Xiariani mantengono sempre le promesse.
 
Non c’è nient’altro di importante da dire su di me…per un po’ starò qui su Xiar a riposo, devo recuperare le forze ed aspettare che i miei chip riprendano a funzionare, sono certa che succederà a breve e finalmente potrò andare su Tripsyon, il pianeta cavo. Devo scoprire ancora qualcosa di più su me stessa, il potere immenso nascosto dentro di me. So che devo maturare ancora, ma ora so chi sono, non mi sento più confusa e smarrita, anche se David non sarà al mio fianco, so esattamente chi sono: sono Ṡénza Nome, terrestre e Xiariana.
 
 
PS. Ciao a tutti! ;-)
E’ già…è proprio la fine…soprattutto per mancanza di tempo perché in realtà il viaggio di Ṡénza non è concluso, anche se è più sicura di sé. Ha solo gettato le basi per il suo futuro, dovrà recarsi, appena si sente di partire, su Tripsyon il pianeta cavo…un altro step importante che per ora è solo nella mia mente…chi vivrà vedrà.
A questo punto vorrei salutare e ringraziare chi ha letto la mia storia, soprattutto coloro che non si stanno perdendo nemmeno un capitolo. Non capisco gli altri che leggono solo alcuni capitoli, non è una trama proprio semplicissima cosa cavolo ci avete capito? Se qualcosa non mi interessa e non mi piace come è scritto lascio perdere del tutto, non salto di palo in frasca…vabbè lasciamo stare…spero di avervi portato tutti almeno per un decimo di secondo nel mio mondo, lontano dalla triste e crudele realtà.
 
Vi auguro una vita lunga e prospera
Altair4
   
 
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