Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |      
Autore: AlexaRomano02    28/08/2018    0 recensioni
[SPOILER DEL MANGA!]
Sono trascorse solo poche settimane dall'epica battaglia fra Chrollo Lucilfer e Hisoka Morow all'Arena Celeste. Tornato dal mondo dei morti grazie al suo Nen, lo spietato prestigiatore è adesso più forte che mai e sulle tracce dei componenti della Brigata Fantasma, deciso a sterminarli per suscitare la furia del capo del Ragno. Il suo piano è già in atto e per questo due dei membri della Brigata, Shalnark e Kortopi, sono stati da lui uccisi. Chrollo, severamente provato dalle loro morti e condannato a convivere con terribili sensi di colpa che lentamente lo stanno portando alla perdita della ragione, è deciso a trovare il colpevole e ucciderlo con le sue stesse mani, questa volta per sempre.
Un what-if in cui non è presente la storia della scoperta del nuovo Continente, ma le vite dei personaggi dell'opera di Togashi si riallacciano in una nuova, devastante danza letale.
(Scritta in contemporanea su Wattpad.)
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hisoka, Illumi Zaoldyeck, Kuroro Lucifer
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

01 - Funerale × e × Origini

 
Il tramonto svaniva lentamente oltre i rilievi della discarica, colorando il cielo delle tipiche sfumature rosee e arancioni, colori che si abbracciavano e generavano dal loro bacio uno spettacolo notevole da ammirare persino lì, nel Ryuisegai, la cosiddetta Città delle Stelle Cadenti.
Bambini scalzi correvano e schiamazzavano fra i rifiuti gettati in quel luogo, accumulatisi dopo anni e anni dalla generazione dell'isola artificiale per ordine di dittatori ormai deceduti da tempo. I loro piedi nudi si appoggiavano fra le schegge alla disperata ma distratta ricerca di una superficie su cui posarsi per poi prendere lo slancio per il passo successivo. Mentre correvano, i piccoli urlavano felici i nomi dei loro compagni, spronandoli a inseguirli, a prenderli e a rotolare con loro fra i detriti. Era un gioco rischioso, certo. Fra tutti quei cumuli di sporca immondizia era possibile trovare anche elementi pericolosi: frammenti di vetro, siringhe e aghi usati a scopi tutt'altro che nobili, ratti e serpenti in cerca di cibo... ma ai bambini non importava. Loro continuavano a correre senza pausa, sostenuti dalla forza e dal vigore dell'ingenua giovinezza, che un giorno impredicibile sarebbe svanita, catapultandoli nel mondo reale. Un mondo che gli sarebbe stato avverso, uno dove il pesce grande divora quello più piccolo e dove la semplice forza di volontà non sarebbe bastata a  permettergli di risalire i gradini della società. Al momento, a quei bambini l'argomento non appariva interessante quanto il loro gioco per il semplice fatto che, nel fondo delle loro coscienze, anch'essi sapevano di essere solo un ennesimo pezzo di spazzatura lasciato a marcire sulla grande isola trasparente agli occhi del mondo esterno. Abbandonati dai loro cari, da coloro di cui si fidavano, per ragioni sconosciute, erano null'altro che vecchi giocattoli buttati nella discarica.
Gli occhi grigi di un giovane uomo li seguivano rapidi, non di certo preoccupati della loro incolumità, bensì nostalgici. Erano gli occhi di qualcuno che un tempo era stato come loro: solo, fintamente allegro, curioso di scoprire per quale motivo i suoi genitori avessero deciso di gettare il proprio figlio in fasce tra lamiere di metallo e rifiuti di varie nazioni. Le risate di un bambino che, come loro, correva scalzo tra la polvere al di sotto di un morbido tramonto attraversò fugace la sua memoria, per poi svanire. Ripensare al passato era sempre doloroso, almeno per lui. Rievocava ricordi che, d'un tratto, gli erano stati strappati, e ora la sua mente ne soffriva le conseguenze. Tutto ciò che contava doveva essere se stesso e la propria famiglia: lui era riuscito ad evadere da quella maledetta isola, a tarpare le proprie radici per spiccare il volo verso il continente di Yorbia. Era cresciuto, diventato più agile e più furbo, un ladro silenzioso che nella Città delle Stelle Cadenti aveva fondato la sua famiglia e l'aveva condotta alla luce, alla ricchezza e alla gloria. Allora perché anche quelle sembravano svanire pian piano? Tutte le certezze da lui venerate si stavano sgretolando come blocchi di sabbia umida fra le sue dita.
Una prova certa di ciò erano le campane che, dall'alto della torre campanaria della piccola chiesa alle sue spalle, uno dei pochi edifici funzionanti e ancora in uso costruiti sull'isola, dondolavano pigramente scandendo rintocchi tetri che poi disperdevano la loro eco nel vento, occupato a dissolverne il suono. Dalle grandi porte lignee della chiesa provenne il suono di un organo, strumento musicale elegante e cupo, che intonava un triste requiem. Lui, Chrollo Lucilfer, amante di quel genere musicale sin da piccolo e appassionato di teologia e canti liturgici, strinse i denti fino a mordersi le labbra a sangue. Non voleva sentire quella musica, non in quel momento e non in onore delle persone che quel giorno sarebbero state sepolte. Era un coro falso, irreale, che non rendeva loro giustizia. Il vero requiem e l'unico addio funebre che i suoi compagni meritavano l'avrebbe presto suonato lui stesso, in compagnia del resto della sua famiglia, la Brigata Fantasma. Lo aveva promesso.
Quando la melodia giunse al suo termine, pochi passi si udirono uscire dalla chiesa alle sue spalle. Erano le sue otto zampe rimaste. Ora era come il ragno fosse giunto ad una totale normalità. Banale, semplice, aggettivi che Chrollo non poteva tollerare.
I membri del Genei Ryodan si posizionarono lesti alle sue spalle. Uno di loro, Phinks, strinse le mani fra loro e fece schioccare le nocche. «Questa è l'ultima messa che udiremo per i nostri compagni. Prima Uvogin e Pakunoda... ora anche Shalnark e Kortopi. La nostra lista di vendette comincia a essere troppo lunga.» commentò sprezzante, incrociando poi le braccia al petto.
Fu una ragazza dai capelli magenta a rispondere. Il suo nome era Machi. «Faremo in modo che si accorci, molto presto.» promise ambiziosamente. I suoi occhi ribollirono d'odio sconfinato. «Tutte queste morti sono state causate, in maniera diretta o non, da Hisoka. Mi pento di aver pensato di ricucire il suo corpo martoriato. Avrei dovuto ridurlo in pezzi prima che tornasse in vita.» sibilò, nervosa.
Shizuku, un'altra ragazza, più bassa e smilza di Machi ma dalle forme più generose e un viso più giovane, sollevò la mano destra e con il dito medio e l'indice andò a sistemarsi gli occhiali sul piccolo naso rivolto all'insù. «Piangere sul latte versato non ci condurrà alla vendetta. Piuttosto, dovremmo decidere cosa fare adesso. Hisoka è un tipo sfuggente, non sarà facile individuarlo e braccarlo.» espresse la sua opinione, con apparente ma infantile calma.
Feitan, la seconda zampa del ragno, brontolò qualcosa da sotto il colletto della sua veste corvina. «Sempre che non sia Hisoka a trovare noi per primo...» sembrò dire con un filo di voce.
Il più robusto del gruppo, Franklin, scosse la testa lasciando che i lobi allungati delle sue grandi orecchie dondolassero ai lati della sua mascella quadra. «Tutto quello che possiamo fare è attendere gli ordini di Danchou. Lasciamo che sia lui a decidere i nostri piani da ora in poi.»
L'udito di Chrollo non poteva reggere oltre. Strinse gli occhi e le mani a pugno. La fascia che gli circondava il capo sembrò mozzargli la testa per un attimo infinito. «Tacete, per favore.» ordinò. La sua voce era mansueta, appena accennata e superava malamente il tono di Feitan, conosciuto per esprimersi con pochi sussurri. Tuttavia, le sue parole e l'enfasi che utilizzò per pronunciarle furono ben più che abbastanza per ottenere il rispetto e il silenzio dei compagni.
«Il funerale non è ancora terminato. Ci sporcheremo le mani solo dopo aver sepolto i nostri amici.» annunciò tetro, prima di volgersi in direzione del gruppo. Elegantemente, si sistemò la cravatta nera al petto e la giacca indossata per l'occasione. Abbigliamenti simili erano rari sull'isola, per cui chi notava il gruppo vestito di nero al di fuori della chiesa non poteva fare a meno di restar fermo ad osservarlo, ammaliato, prima di correre via per portare a termine i propri impegni. Chrollo era un uomo splendido, nonché ricco: quel completo aderente lasciava risaltare il corpo allenato ma al contempo smilzo. Mosse le lunghe gambe, battendo la terra con il taccone dei propri stivali, prima di attraversare la breccia creata dai suoi seguaci e incamminarsi verso il piccolo giardino oltre la chiesa, allestito a cimitero.
«Era proprio necessario tornare fin qui per seppellirli?» domandò uno dei componenti del Ragno. Indossava un lungo kimono nero ed elegante da uomo, che nascondeva sotto di esso una letale katana rinchiusa nel suo fodero. Il viso dell'uomo adulto lasciava scorgere tratti orientali e una pelle non molto pallida. Portava i capelli in una corta coda di cavallo sopra la testa, in onore di antiche tradizioni. Il suo nome era Nobunaga. A differenza di molti altri nella Brigata, non era originario della Città delle Meteore e visitarla non sembrava essergli piaciuto particolarmente. «Come se ogni nostro defunto debba essere sepolto qui... nessuno ha riservato questo onore ad Uvo, però.» si lamentò apertamente.
Non furono Bonolenov, altro membro della Brigata dal corpo avvolto da bende candide, né il piccolo Kalluto Zoldyck a rispondergli. Non erano originari dell'isola e poco importava loro difenderne la tradizione. Intervenne dunque, per l'ennesima volta, Franklin. «Non siamo mai stati in grado di recuperare il corpo di Uvogin. Il bastardo con la catena l'ha sepolto dopo averlo ucciso, ricordi?»
Nobunaga sputò al suolo, furioso. «Un altro ad averci ferito ed essere ancora in vita. Dobbiamo fare in modo che sia questo bastardo che Hisoka soffrano e paghino i loro atti con la loro stessa vita.» commentò.
Chrollo si strinse nelle spalle mentre Machi lo affiancava e sibilava sottovoce un: «Idioti. Sempre pronti a parlare, come se tutto fosse facile al mondo.»
Le parole dei suoi seguaci ferivano profondamente Chrollo, che tentava di isolarsi e perdersi nei suoni della città. Davanti ai suoi occhi impotenti, le bare di Shalnark e Kortopi, i due membri della Brigata Fantasma uccisi dal prestigiatore Hisoka dopo lo scontro avuto contro di lui, vennero sepolti. Non avrebbe mai più rivisto i loro volti o sentito le loro voci. Non avrebbero più servito e risposto ai suoi comandi, né avrebbero più apostrofato il titolo "Danchou"', capo. Quest'idea lo fece soffrire, molto, e in silenzio.
Quando l'ultima parte del funerale si svolse, qualcuno versò una lacrima, altri rimasero silenti. Machi si era istintivamente avvicinata al capo, la testa del regno, ma non avrebbe mai avuto l'audacia di stringerlo in un abbraccio per trovare conforto. Non sollevò nemmeno gli occhi umidi e non mostrò a nessuno le sue guance bagnate da rivoli salati.
Prima ancora che qualcuno potesse domandarlo, Chrollo illustrò la situazione e il suo piano, tentando di non tentennare o di mozzare la propria voce.
«"Non rifiutiamo nulla, perciò non toglieteci nulla".» citò con sguardo perso nel vuoto. Lasciò che le lunghe braccia ricadessero ai suoi fianchi, inanimate. «Dalla sventura potrebbe essere sorta una nuova opportunità. Un uomo di mia conoscenza vuole unirsi al Ragno, e non sarò certo io a impedirglielo. Questa sera ci imbarcheremo per tornare a York Shin City, dove resteremo uniti fino a mio nuovo ordine. Kalluto, qualche informazione a riguardo del nuovo membro?» domandò prima di voltarsi verso il ragazzetto mingherlino, basso e dai capelli che assumevano una forma appuntita quasi quanto quella dei suoi occhi brillanti e crudeli.
Lui, in risposta, sventolò vicino al volto un ventaglio all'apparenza semplice, ma profondamente legato alla sua abilità Nen. «Il fratellone si sta dirigendo alla Bright Tower di York Shin City. Ha un contratto che gli impone di uccidere un uomo, apparentemente uno dei nuovi candidati al circolo dei Dieci Anziani, durante il ballo che si terrà nell'edificio fra tre giorni. Presenzieranno gli elementi di spicco di tutta la città e non solo. È stata confermata la presenza di Light Nostrade e di molti capi della mafia di Yorbia.» spiegò lineare, inespressivo, con il suo tono di voce acuto che, insieme all'abito lungo e al viso ben curato, lo rendevano sempre più simile a una ragazza.
Machi drizzò rapida le sopracciglia rosee. «Questo vuol dire...» cominciò a parlare, colta dall'entusiasmo.
«Che anche il bastardo con la catena sarà al ballo!» esultò poi Nobunaga, completando la sua frase assetato di vendetta.
Shizuku tornò a sistemarsi gli occhiali. «Per non parlare di Hisoka. Ormai sappiamo che gli eventi più sfarzosi e dispendiosi lo attirano come fa il lume con la falena...» ricordò a tutti.
Chrollo non poté nascondere un sadico, piccolo ghigno che svanì celere dal suo volto. «Essia, le sue ali bruceranno al contatto della nostra luce fiammeggiante.» sentenziò. «Preparatevi per il ballo di questa settimana. Voglio che indossiate i vostri vestiti migliori, l'evento sarà secolare. Forse, tra qualche sera, avremo la testa di Hisoka servita su un piatto d'argento. Un centrotavola più che meritato.» ordinò.
I suoi seguaci sorrisero ubbidienti. Se il ballo avrebbe dato loro occasione di mietere anche solo una delle loro vendette, allora avrebbero più che volentieri messo le mani su un paio di inviti. 
 
- Angolo Autrice -
 
Premetto che questa è la mia prima fanfiction a tema Hunter x Hunter che scrivo. Ho finito mesi fa di guardare l'anime (versione 2011) e... che dire? Ammetto che è stato amore a prima vista. Purtroppo come ogni fan arguto ben sa, Togashi soffre di problemi di salute che non gli permettono di essere attivo come vorremmo e così, da brava ragazza impaziente quale sono, ho deciso di scrivere un seguito al manga di mio pugno, un what-if che non lascia spazio al Nuovo Continente e che permette ai miei personaggi preferiti (Ovvero Hisoka, Illumi e Chrollo) di inseguirsi in questa "Danza Letale" su un campo di battaglia ben più grande di una nave. Partirò scrivendo dei miei propositi: se siete arrivati fin qui è perché, spero vivamente, la storia vi ha incuriositi, il che mi rende felice poiché significa che perlomeno non vi ha annoiati, ma parliamo un po' del suo futuro, sperando che la voglia di scrivere non svanisca come ha fatto invece con decine e decine di opere scritte prima di questa. Se continuerete a leggere i capitoli che pubblicherò giorno per giorno (su Wattpad sono già stati pubblicati i primi capitoli, potete cercare la storia anche lì) troverete varie caratteristiche che compongono la mia scrittura, vale a dire un'ambiente un po' antico e che si basa principalmente sul passato, con descrizioni a tratti minuziose e dettagliate e ad altri ridotte per lasciar spazio al dialogo. Troverete inoltre un palcoscenico occupato non solo da Chrollo, che per ora è il personaggio principale attorno a cui ruota la vicenda, ma anche da Illumi e Hisoka (come al solito "nemiciamici") e da altri come ad esempio Machi, il resto della Brigata, gli Zoldyck, riferimenti e probabili comparse dei Main Four e, soprattutto, elementi del passato. Naturalmente ci sarà qualche personaggio inventato dalla sottoscritta ma, se riuscirò nel mio intento, saranno solo un condimento dedito appunto a rendere la storia più "saporita". Gradirei moltissimo ricevere recensioni da parte vostra (ho abbandonato EFP anni fa e sono appena tornata per pubblicare questa fanfiction a tal proposito) per sapere cosa vi attira della storia, cosa invece no, cosa vi piacerebbe trovare fra le prossime righe e quali sono le vostre opinioni a proposito della veduta generale di essa. Vi ringrazio ancora infinitamente per la lettura e spero davvero che possa esservi piaciuta, da parte mia sappiate che metterò ogni briciolo della mia passione per costruire una storia che soddisfi sia me che voi.
 
-I
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: AlexaRomano02