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Autore: titania76    29/08/2018    1 recensioni
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«Uccidere Atena», mormora.
Shion annuisce. «Per avere una nuova possibilità», gli dice. Come se quella fosse una ragione valida che possa aiutarlo nella scelta.
Macchiarsi le mani con il sangue della sua dèa...
La mano del vecchio guerriero gli stringe la spalla e lui non ha dubbi.
Sa che deve espiare le sue colpe.
Sa che deve espiare anche quelle del fratello.
Sa che la strada sarà la più lunga e ardua di qualunque altra abbia mai percorso. Perché nessuno riuscirà a comprendere le motivazioni delle sue azioni. Perché per i suoi avversari sarà sempre il traditore.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aries Shion, Gemini Saga
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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#26promptschallenge - prompt 17/26
#ESPIAZIONE
sostantivo femminile
1.
Riparazione di una colpa commessa e liberazione dalla stessa mediante l'accettazione e la sopportazione della pena inflitta a tale scopo.
2.
Nel mondo pagano, propiziazione della divinità offesa, mediante offerte, riti e sacrifici di vittime.

Titolo opera: Espiazione
Fandom: Saint Seiya
Ship: Saga/Shion
Parole: 682
Tags: #
Warning:


*****



Gli occhi ametista di Shion lo fissano. La morte venuta per mano del suo tradimento non ha rubato quella luce di severità e giustizia che avevano quando era un giovane guerriero.
Saga è inginocchiato di fronte a lui, lo sguardo basso, riverente e ubbidiente. È in attesa di ordini, com'era stato un tempo e come sarebbe dovuto essere... se fossero ancora vivi.
L'aria sa di morte e immobilità. È stantia e umida. Porta con sé un freddo innaturale che si insinua nelle sue ossa. Lui è stato l'ultimo a svegliarsi, in quel luogo desolato e dal cielo purpureo. Gli altri sono schierati dietro all'ex Grande Sacerdote, impettiti, come in parata. C'è chi non ha perso la rigidità che lo contraddistingueva in vita; c'è chi invece sembra esprimere il desiderio di trovarsi il più lontano possibile da lì.
Non si stupisce della mancanza di Aiolos. Lui, il giusto, il martire, è nei campi elisi, circondato da luce e bellezza.
Shion gli sta parlando con tono paterno, così come deve aver fatto con gli altri. Saga lo sente, ma è come se non riuscisse a recepire ciò che gli sta dicendo. La sua mente è confusa, ancora legata alla sua vita passata e al Santuario, dove la giovane dèa bambina ha pianto per lui mentre esalava l'ultimo respiro.
La voce dell'antico cavaliere dell'Ariete è coperta dall'eco delle grida del suo Io oscuro che veniva scacciato dalla Luce. Vorrebbe farlo tacere, ma si trattiene. Forse per vergogna, la stessa che da giovane gli aveva impedito di confessarsi e chiedere aiuto, forse per prudenza.
Lui è il traditore.
Lui è colui che ha minato dalle fondamenta l'esercito di Atena, manipolando negli anni i cavalieri di ogni casta, usando persino i soldati semplici come carne da macello.
Shion gli posa le mani sulle spalle. Lo sente tremare; sa cosa sta provando in questo momento. Non gli serve vedere come stringe il pugno sulla coscia. Se avessero ancora sangue nelle vene, il palmo della mano sanguinerebbe da quanta forza ci sta mettendo nel conficcarsi le unghie nella carne, ma loro sono solo dei pupazzi freddi e senz'anima, mossi dalla volontà impietosa degli dèi.
Shion lo incoraggia a rimettersi in piedi. Ciò che sta per dirgli deve essere detto guardandolo dritto negli occhi.
Saga questo lo sa bene. Per molti anni ha ricoperto lo stesso ruolo che è stato di Shion. Sa che certe decisioni sono difficili da prendere, che vanno al di là della comprensione dei più; sa che certe azioni vanno compiute, a ogni costo, anche se porteranno alla rovina.
Saga spalanca gli occhi nel sentire quelle parole che non vorrebbe mai venissero pronunciare, ma trattiene qualsiasi altra reazione. Nello sguardo di Shion vede completa fiducia in lui. Sa che quel saggio uomo non glielo chiederebbe se non fosse importante, se non fosse l'unico modo.
«Uccidere Atena», mormora.
Shion annuisce. «Per avere una nuova possibilità», gli dice. Come se quella fosse una ragione valida che possa aiutarlo nella scelta.
Macchiarsi le mani con il sangue della sua dèa...
La mano del vecchio guerriero gli stringe la spalla e lui non ha dubbi.
Sa che deve espiare le sue colpe.
Sa che deve espiare anche quelle del fratello.
Sa che la strada sarà la più lunga e ardua di qualunque altra abbia mai percorso. Perché nessuno riuscirà a comprendere le motivazioni delle sue azioni. Perché per i suoi avversari sarà sempre il traditore.
Fa un respiro profondo, come se i suoi polmoni potessero ancora riempirsi di aria fresca, e abbassa il capo, pronto a ubbidire.
Quando sarà di nuovo là, si troverà di fronte i suoi fantasmi. Solo allora la sua vera determinazione verrà messa alla prova. Solo quando calpesterà le pietre dei templi dello Zodiaco potrà avere la misura di quanto sarà difficile arrivare fino in fondo. Solo quando si troverà di fronte alla dèa bambina tutto avrà un compimento.
Per ora, sa che seguirà Shion ovunque lui vorrà. E altrettanto sa che gli altri, i rinnegati che sono stati risvegliati dal signore degli Inferi, seguiranno lui, anche a costo di perdere ciò che è rimasto loro.



   
 
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