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Autore: Shainareth    10/07/2009    3 recensioni
[Gundam SEED] Con i nervi a fior di pelle, non appena quello color arancio le rimbalzò sotto al naso, Cagalli lo spinse via con la mano e, sebbene non mise molta forza in quel gesto, il robot sferico rotolò lontano, in mezzo al terreno di gioco.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Kira Yamato, Lacus Clyne
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Apparenze




Provò un terzo tempo, ma l'avversario fu lesto ad anticiparlo. Scattò sulla sinistra, allora, riuscendo a superare la sua difesa e a saltare per lanciare la palla a canestro. Questa non entrò e Kira si precipitò a recuperare il rimbalzo, così come fece anche l'altro. Si scontrarono in aria, la sfera contesa, e, da corollario a quella magnifica sfida a due, un coro di teenagers si levò tutt'intorno, inneggiando ora il ragazzo con i capelli corti, ora, soprattutto, quello alto.
   «Se quelle oche non la smettono, giuro che vado lì a tirare loro il collo.»
   Seduta sul prato che circondava il piccolo campo da basket, Lacus rise. «Si stanno solo divertendo.»
   L'espressione contrariata dipinta sul volto della sua vicina lasciava ben intuire quanto ella fosse di tutt'altro avviso. Come se non bastasse, allo schiamazzo del pubblico si univa quello degli Haro che, per qualche oscura ragione, la bella Clyne si ostinava a portarsi dietro. Con i nervi a fior di pelle, non appena quello color arancio le rimbalzò sotto al naso, Cagalli lo spinse via con la mano e, sebbene non mise molta forza in quel gesto, il robot sferico rotolò lontano, in mezzo al terreno di gioco. E prima ancora che qualcuno avesse modo di avvisarli di fare attenzione, i due giocatori si ritrovarono l'Haro fra i piedi nel vero senso della parola.
   Pur preso alla sprovvista, allora, per evitare di calpestarlo, Kira fece un passo falso e, procurandosi una lieve storta ad una caviglia, allungò un braccio verso Athrun e lo afferrò per la maglietta per non crollare al suolo. Quello, però, scivolò sulla palla e gli finì ugualmente addosso, schiacciandolo con il peso del proprio corpo.
   Gli spettatori si ammutolirono. Quindi, solitaria, la voce divertita di Cagalli esclamò: «Che bella coppia!»
   «Ara, ara», mormorò Lacus, arrossendo lievemente e portandosi le dita davanti alla bocca per non dare a vedere di essere sul punto di ridere.
   «C-Cretina!», urlò invece Kira in direzione della sorella, sentendo l'imbarazzo che lo assaliva da capo a piedi.
   «Lacus!», fu la protesta del suo amico, il quale si stava affrettando a rimettersi goffamente dritto sulle gambe. «Cerca di tenere a bada gli Haro, per la miseria!»
   «Lei non c'entra», dovette confessare la bionda, prendendo le difese della idol. Ma non degli Haro. «Quel coso ha fatto tutto da solo.»
   «Cagalli-san...», la riprese blandamente Lacus, mentre i suoi compagni di metallo si radunavano attorno a lei come fanno i pulcini con mamma chioccia.
   «A giudicare da come si è rivolto a lei, il moro deve stare con quella ragazza», si sentì spettegolare alle loro spalle, gli sguardi di un gruppo di studentesse delle medie puntati sulla figlia di Siegel Clyne. «Cavoli, sono bellissimi tutti e due!»
   Le sopracciglia chiare di Cagalli scesero a strapiombo sui suoi occhi dorati, e lei rimase in silenzio ad osservare i due avversari che tornavano da loro, liberando così il campo per gli altri aspiranti giocatori che aspettavano fra la piccola folla. Kira si lasciò cadere fra lei e Lacus, mentre Athrun rimaneva in piedi a bere dalla borraccia che aveva appena recuperato dalla sacca che si erano portati dietro in quella spensierata uscita a quattro pomeridiana.
   «Di', è colpa tua, vero?», volle sapere il pilota del Freedom, guardando in tralice sua sorella.
   «Io ho solo spinto via quel coso, ma è stato lui a fare il resto», mise le mani avanti la fanciulla.
   «Oh, vuoi vedere che anche gli altri due stanno insieme?», s'incuriosì ancora qualcuno tra il pubblico.
   I due gemelli si voltarono verso una ragazzina dall'aria piuttosto invadente: il primo con espressione confusa, la seconda con fare torvo. Quest'ultima non si curò di contenere il tono della voce. «Perché diavolo non pensi agli affari tuoi?»
   La spettatrice mise il broncio, indispettita. «Il tuo ragazzo è sprecato per te, sai?»
   «Ma quale ragazzo, stupida!», sbottò Cagalli, mentre i suoi amici ruotavano le pupille al cielo.
   L'altra strabuzzò gli occhi, fraintendendo tragicamente. «È una ragazza?!»
   Ad Athrun andò la bibita di traverso e lui iniziò a tossire e a ridere allo stesso tempo, mentre la sua innamorata reale rimaneva intontita da quell'assurda conclusione e quella presunta tornava ad arrossire. Kira, poveretto, restò invece di sasso, incapace di parlare, muoversi o anche solo respirare.
   «Ha un seno minuscolo», insisteva la sconosciuta nella sua fantasiosa osservazione, nonostante una compagna le intimasse di smetterla di impicciarsi. «Avrei giurato che il vostro fosse un amore uomo a uomo.»
   La terra tremò.
   Sbiancando come se avessero appena visto la morte in faccia, i due Coordinators si lanciarono su Cagalli, scattata in piedi e pronta ad aggredire la sua interlocutrice non più solo verbalmente. «Levatevi di dosso, imbecilli!», si sgolò quando Kira e Athrun la immobilizzarono al suolo in quella che pareva la caricatura di un incontro di lotta libera. O di un'ammucchiata gay.
   «No, se non prometti di lasciare correre», la avvisarono loro, temendo per l'incolumità della ragazzina, ora finalmente zittitasi per la sorpresa.
   «Siete fradici di sudore!», continuava a protestare la Principessa, agitandosi e scalciando come una furia, senza però riuscire a liberarsi. «E puzzate pure come carogne!»
   «Lo vedi perché ti scambiano per maschio? Perché non fai altro che esprimerti in modo poco femminile», la redarguì suo fratello. E quando si rese conto che quelle parole erano bastate a calmarla, si rimise a sedere, lasciandola prigioniera soltanto del giovane Zala.
   Notando la sua aria crucciata, Lacus gli passò una carezza fra i capelli bagnati. «Non dare peso a quello che dicono», iniziò, sorridendogli amorevolmente. «Il fatto che tu abbia dei lineamenti delicati non sta certo a significare che sembri una donna.» Per nulla confortato, Kira sospirò: ciò comunque non toglieva il fatto che, fra i due, Athrun apparisse il più adulto e virile.
   «Tutto bene?», domandò proprio quest'ultimo alla fanciulla che, ancora stesa sotto di lui, pareva essersi ammansita un po' troppo per la sua indole.
   «Mh», mugugnò, lo sguardo altrove e il musino all'ingiù. «Lo so di essere poco aggraziata... Devo solo cercare di farci l'abitudine.»
   Assicurandosi che l'altra coppietta non stesse guardando, l'ex-soldato di ZAFT si chinò per baciarla fra gli occhi, come a volerle far capire che non gli importava minimamente del giudizio degli altri: per lui Cagalli era perfetta. Nonostante tutto. Impacciata per quell'inaspettata, pubblica manifestazione d'affetto, l'altra arrossì, stringendosi al suo braccio quando tornarono ad assumere una posizione composta.
   «Sono sudato.»
   «Fa nulla.»
   «E puzzo come una carogna», le ricordò l'innamorato, quasi a volerla prendere in giro.
   «Quello che puzza è Kira, non tu», ribatté lei, facendo stizzire suo fratello.
   «Ehi, te lo ricordi che ti siedo accanto?»
   «Incredibile», si udì poco distante. I quattro tornarono a voltarsi verso la sconosciuta, il cui nome, se fosse stato reso noto alla Principessa, sarebbe di certo stato scritto sul suo libro nero personale. «È proprio vero che le apparenze ingannano: la rosa sta con la castana, e il moro sta con l'altro... Biondo, tu sì che te ne intendi di uomini», disse la ragazzina, con estrema convinzione, continuando ad ignorare la sua amica che cercava di metterla a tacere.
   «Sì», confermò Cagalli, fiera, avvinghiandosi il più possibile ad Athrun e ormai decisa a prendersi una rivincita. «Quindi, visto che lui è impegnato con me, girate tutte al largo.»
   La studentessa, tuttavia, li spiazzò ancora una volta. «Mio fratello e il suo partner fanno gli scambisti: siete interessati?»
   E mentre, tra la disperazione di Lacus, l'erede degli Athha cercava di afferrare quanti più Haro possibili da poter introdurre in modo poco decoroso nel corpo di quella folle, questa volta fu il turno di Kira di spanciarsi dalle risate alla faccia del suo amico.













Comincio con il chiedere scusa nel qual caso troviate delle sviste o degli errori: sono meno lucida del solito, oggi. A scanso di equivoci, sono astemia e non faccio uso di stupefacenti: quindi ciò che leggete è tutta farina del mio sacco. E mi rendo conto che la cosa non è confortante.
Anyway, vogliate perdonarmi l'ennesima shot priva di senso, ma io, Lanfranco e la logica non andiamo molto d'accordo.
Passo a ringraziare di cuore NicoDevil (Te l'ho detto e te lo ripeto: NON bere quando leggi le mie shot! Lo sai che poi ti esce tutto dal naso!), Gufo_Tave (Anch'io sono sempre stata convinta che solo un Coordinator è in grado di resistere a Cagalli: probabilmente un Natural soccomberebbe in meno di ventiquattr'ore. XD), Lightning_ (MA LOL! XD Appena ho letto che continuavi a ripetere "Kira, Lacus, Kira, Lacus", ho iniziato a farlo anch'io come la cerebrolesa che sono! XD A ppproposito! L'ultima volta mi sono dimenticata di chiedertelo: di quale disegno AsuCaga parli? *_*), Rinoa87heart e La sognatrice (Silenziose, ma preziosissime!), e anche MaryRobin e hinata_chan (Le quali ogni tanto hanno attacchi di masochismo e si mettono a leggere le quattro cretinate che scrivo).
Alla prossima,
Shainareth
P.S. La Sunrise ha reso pubblica un'immagine nuova di zecca sulle due coppiette principali della serieee! *_* Ecchivela: http://img8.imageshack.us/img8/9963/newackl.jpg Vorrei capire, però, come cavolo fa, il vestito di Lacus, a rimanere su... Tra l'altro, chiunque, dall'alto, riuscirebbe a vederle nella scollatura... Quasi quasi mi sa che la più pudica delle due è Meer. XD





  
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