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Autore: TeamFreeWill    02/09/2018    5 recensioni
Dal testo:
“Jensen come…come puoi esserti innamorato di un mostro come me?” chiese lasciando il biondo confuso e senza parole.
“Ma cosa stai dicendo? Tu non sei un mostro!” gli disse ovvio, accarezzando le guance delicatamente, asciugandogli le lacrime che continuavano a scendere implacabili.
“Lo sono invece…io faccio cose orribili…" :)
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Appena, però, i raggi si posarono sui loro corpi avvinghiati, fu questione di attimi perché si svegliassero.

Il primo a farlo fu Jensen, seguito dal più piccolo. Entrambi quando si guardarono avevano un sorriso beato. 

“Piccolo, buongiorno!” disse il maggiore felice.
“Buongiorno, amore!” fece eco Jared, salendo a cavalcioni su di lui e avventandosi un secondo dopo su quelle labbra piane e invitanti. Irresistibili!

“Jared, oddio!” ansimò Jensen quando il moro prese a torturagli il lobo dell’orecchio con la lingua in maniera sensuale. Aveva fame di lui!

“Piccolo… fermati…” disse a fatica, prima di perdere il controllo del tutto.

Doveva parlagli di una cosa importante. Una cosa gli era balenata nella mente appena si era svegliato.

“Ti ho fatto male?” chiese allarmato Jared fermandosi subito.

“No! Tutt'altro, amore” rispose, sorridendo malizioso. Il moro si rincuorò subito sentendolo. “Cosa c’è allora?” Domandò confuso e sistemandosi al fianco di Jensen

“Piccolo..” fu il preambolo di quello che stava per dire “..io non posso fare per sempre il pendolare tutti i weekend per venire qui…”ma Jared lo interruppe bruscamente, non lasciandolo finire.

“Cosa? Ma come...Tu non…” non riusciva a parlare. Il respiro affannoso. Il cuore impazzito. 
Separarsi? Ancora?

"Fammi finire però!" ordinò bonariamente il biondo tranquillizzandolo subito accarezzandogli la guancia delicatamente. 

"Scusami" rispose prontamente il moro. Effettivamente era stato avventato a interromperlo! Ma solo il pensiero di non rivederlo più lo aveva fatto andare nel panico più totale.

"Allora piccolo..." riprese il biondo "...io ho deciso di trasferirmi definitivamente qui!" Era sicuro della sua scelta .Era l'unica possibile. 
Non poteva più stare separato dal suo compagno. Vederlo solo nei weekend non era contemplata come cosa!

“Dici sul serio?” fece Jared confuso, il cuore accellerò per quella decisione così inaspettata. Non che lui non ci avesse pensato prima, ma cavoli...Era una cosa troppo drastica.

“Si!” gli venne incontro il maggiore sorridendo di cuore baciandolo di slancio.

“E come farai con i tuoi familiari?” Lui non sapeva ancora che anche loro erano stati inseriti nella lista ufficiale.

“Oddio che idiota!!” battendosi una mano sulla fronte. ”... mi sono scordato di dirti che Misha ha provveduto a inserire pure loro nella lista ufficiale e oramai li avrà già avvertiti di tutta la storia della protezione testimoni ecc ecc... Quando tornerò ad Austin lunedì mattina, spiegherò loro personalmente che intendo trasferirmi qui. Tanto devo tornarci per forza visto che devo avvisare pure Misha della mia scelta. Così colgo pure l’occasione per ricambiare il tuo saluto , piccolo”

“Grazie!” Poi, realizzando cosa il suo amante avesse appena detto, esclamò “O mio Dio! O mio Dio‼” Era semplicemente sconvolto ed euforico.

Ma poi divenne serio: c’era sempre la questione di come avrebbe fatto con il lavoro all'ospedale.

Il biondo gli accarezzò la guancia teneramente dicendogli. “Per l’ospedale devo solo organizzarmi per bene” disse deciso. “Fare domanda di trasferimento sarebbe rischioso, però!”
“E allora? Come...” esitò Jared.

Si concentrò un attimo e poi, battendo il pugno sulla mano, disse. “Nome nuovo. Vita nuova. Mi licenzierò e ovviamente dirò ai miei colleghi e amici che ho bisogno d’andarmene per sempre da Austin e di tagliare i ponti con tutti…Troppi ricordi…troppo dolore per la tua morte! Capiranno e accetteranno la mia scelta” 

Sorrise vedendo Jared a bocca aperta, poi aggiunse: “Giunto qui , aprirò un ambulatorio privato” convenne ovvio. “Addio turni estenuanti e potrò curare tutti!” alludendo a quelli che lui assisteva al di fuori dell’orario di lavoro.

Jared a questo punto lo interruppe “E se qui non riuscissi ad ingranare perché non ti conoscono?” Era pure sempre un eventualità e chiuse gli occhi al pensiero.

“Il mio curriculum non cambierà e vedrai che ingranerò come hai fatto tu con la tua officina!” Era sicurissimo che sarebbe andata così.

“Oddio!” esclamò il più piccolo, la voce emozionata. “Hai davvero pensato a tutto!” convenne sorridendo, il cuore che batteva sempre più forte. 

Estasiato si strinse al biondo mentre l’altro riprendeva a parlare posandogli una mano forte e calda sulla spalla.

“Certo! E non è ancora finita!” fece. “Ho pensato pure ai miei pazienti che visito fuori orario....Ad Austin stanno per aprire finalmente un centro dove, vari medici volontari , si uniranno a turno per visitare le persone che non possono permettersi l’assicurazione medica... Li indirizzerò lì! E prima che me lo chiedi...venderò il mio appartamento e mi troverò una casa in affitto qui vicino”

Il minore alzò appena la testa e si sporse in avanti per dargli un bacio dolcissimo a fior di labbra, poi lo guardò con uno sguardo che Jensen non gli aveva mai visto!

In quel momento Jared stava mostrando uno sguardo che era sicuro il biondo non sarebbe mai riuscito a resistere: uno sguardo che in futuro avrebbe rinominato da cucciolo! Un’arma micidiale!

“Però vorrei che venissi a vivere qui con me...non voglio che tu faccia questa vita ...in affitto! Ti prego, convinci Misha e l’FBI a farti vivere qui con me, in questa casa!!”

“Piccolo...quanto ti amo!” felice all'idea di convivere con il suo amante, poi sorridendo strafottente aggiunse. “Lo sai che ottengo sempre quello che voglio....quindi stai sicuro che li convincerò!... Jared farei di tutto per stare con te. Di tutto!”

“Anche vendere l’anima al diavolo?” disse sorridendo il moro, felice anche lui all'idea di convivere finalmente.

“No! Quello no purtroppo....” lo spiazzò mettendo contemporaneamente una mano dietro la nuca del minore e attirandolo a sé, fermandosi a pochi centimetri dalla sua bocca, occhi negli occhi, cuore e respiri sincronizzati.

La voce roca e sensuale, estremamente erotica ”....la mia anima non posso venderla al diavolo perché te l’ho donata la prima volta che ti ho visto, piccolo!”

Subito dopo aver pronunciato quelle stupende parole, il biondo annullò la poca distanza che c’era tra lui e il suo compagno, baciandolo dolcemente e languidamente, tanto che il minore, vinto completamente, non fece alcuna resistenza quando lentamente Jensen lo invitò a distendersi sotto di lui cominciando ad amarlo come solo il suo amante sapeva fare.

Così, almeno per quelle prime settimane, Jensen visse come una specie di pendolare, raggiungendo Jared, dando meno nell'occhio possibile. In taxi, in autobus. A volte in treno. Sempre mezzi diversi, ma non importava , l’importante era stare insieme.

E quando finalmente tutta la burocrazia della sua nuova identità fu sistemata, e sia Misha, l’FBI, il procuratore e il giudice diedero il via libera, Jensen, che ora si chiama Dean Chambell, poté finalmente trasferirsi definitivamente a Lawrence, con Jared, nel piccolo appartamento sull'officina di quest’ultimo.

Tra tranquillità e pace, i due amanti iniziarono a vivere la vita che avevano sempre sognato.

Per Jared fu veramente un toccasana avere costantemente al suo fianco Jensen, perché con lui poteva sopportare il senso di colpa per la sua vita passata. Con lui poteva superare tutto.

Non che avesse dimenticato quel passato…non poteva certo farlo, ma Jensen era la sua forza, la sua luce, il suo tutto e questo lo aiutava a superare ed affrontare quei momenti di malinconia e colpa che a volte prendevano ancora il sopravento su di lui. Una carezza, un bacio, una battuta…o solo sentirne il suo tocco lo faceva sentire bene.

Come in quel momento. 

Il moro, seduto al tavolo della cucina, stava leggendo una rivista specializzata in moto, ma non stava proprio leggendo…meglio dire che stava sfogliando le pagine distrattamente.

Jensen, che era rientrato in cucina per prepararsi un caffè, appena lo osservò di sottecchi capì che il suo amore era perso nei sui pensieri. Così agì, sul viso un sorriso dolcissimo.

“Jared” disse abbracciandolo da dietro, avvolgendolo nel suo caldo abbraccio, “….hai aggiustato la moto?”

Il moro annuì semplicemente. Quel semplice gesto, fecero tornare il più piccolo alla realtà. 

Le sue narici furono invase dal profumo del biondo. La pelle, perfino, reagì al quel tocco.

Jared si voltò appena e richiese un dolcissimo bacio a fior di labbra al compagno. Bacio che non tardò ad arrivare.

“Perfetto allora‼!” fece poco dopo Jensen “Mi piacerebbe farci un giro come ai vecchi tempi” fu il desiderio del più grande. 

Effettivamente gli mancavano molto quei giri con il suo amante. Adorava letteralmente stringersi ai fianchi del suo compagno mentre sfrecciava tra il traffico. 

“Giro in moto sia, allora!” fece Jared, felice ora, alzandosi e baciando di slancio Jensen. 

Aveva compreso cosa avesse appena fatto per lui, Jensen. Non ci fu bisogno di parlare: lo ringraziò mentalmente solo incatenando i loro sguardi.

Il biondo, perso in quegli occhi chiari e pregni d’amore, gli baciò la fronte delicatamente, poi staccandosi, disse “Andiamo allora?”

“Andiamo” e andarono in garage, dove, ferma sul suo cavalletto c’era la moto tirata a lucido e di nuovo “funzionante”.

Si diedero un bacio leggero poi si misero i caschi. 

Salì prima Jared, poi Jensen che immediatamente si strinse al suo compagno, sorridendo innamorato.

“Ti amo” si dissero all'unisono, il cuore che batteva all'impazzata come ogni volta che se lo dicevano.

Poi non si dissero nient'altro.
Un rombo e una sgommata.
Partirono alla volta dell'orizzonte e del sole che stava tramontando di fronte a loro, più felici e innamorati che mai.

Davanti a loro, l’unica ombra che li andava incontro , era quella della notte. Ma ora, quell'ombra non avrebbe portato più angoscia e paura, ma solo la possibilità di amarsi ancora. Per sempre.




Questa vita non è la favola che entrambi pensavamo che sarebbe stata
Ma riesco a vedere il tuo viso sorridente e mi sta guardando a sua volta
So che entrambi vediamo questi cambiamenti ora
So che entrambi comprendiamo in qualche modo

C'è una vita dentro di me
Che posso sentire di nuovo
è la sola cosa che mi conduce
Dove non sono mai stato
Non mi importa se ho perso tutto ciò che ho conosciuto
Non importa dove poggerò la mia testa stanotte
Le tue braccia danno la sensazione di casa
Danno la sensazione di casa
(Aggrappati, tu per me sei casa)......"


https://www.youtube.com/watch?v=11HHEPqft2Y

 





Note autrice
La canzone è Your arms fells like home dei 3 Doors Down.
https://lyricstranslate.com/it/your-arms-feel-home-le-tue-braccia-danno-la-sensazione-di-casa.html.

Che dire....questa storia mi mancherà! E' stata la mia prima vera long! Wow!
Lilyy anche qui mi hai segnalato gli errori di tutta la storia e ...wow grazie infinite!!
Ringrazio di cuore Cin75 che me l'ha betata tutta e per avermi suggerito la canzone e poi Balto97 e Biota e ancora Cin75 che con le loro idee e spunti mi hanno aiuto (eh si certi momenti le pagine di word rimanevano bianche!!!!). Bastava un loro imput e tutto si scriveva da solo. Grazie grazie grazie.
Biota anche qui una scena in moto :D So già che riderai ^^
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.

  
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