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Autore: DameVonRosen    02/09/2018    0 recensioni
Una lettera, sentimenti forti, dolore, apprensione, inquietudine, speranza.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Italia,
2 settembre
Caro Alexander,

mi ritrovo a scriverti questa lettera perché il peso che sento sopra il cuore è troppo forte e i pensieri nella mia testa rimbombano intensamente, impedendomi di avere un’esistenza serena e tranquilla. Sento di dover buttare su carta e inchiostro l’insonnia degli ultimi tempi, dandogli una forma, un significato e un nome.

Ti scrivo perché nel mio cuore non smetto di pensare alla nostra prima e unica notte insieme, avvenuta non molto tempo fa. Se chiudo gli occhi posso vedere il tuo viso a pochi centimetri dal mio, posso sentire il tuo odore mentre mi abbracci in riva al mare, a notte fonda, cingendomi con una coperta e con la tua pelle.

Forse avrei dovuto non farmi sovrastare dai sentimenti e dalla passione. Forse avrei voluto essere più fredda, più distaccata, meno coinvolta. Ora sarebbe tutto più facile.

Non era programmato, è stata un’escalation di passione, di frenesia, di attrazione. Non avrei mai pensato che sarebbe finita così e, scommetto, nemmeno tu.

È stato difficile realizzare che, benché per tutto il tempo della mia visita nella tua terra siamo stati vicini, abbiamo riso e scherzato in modo innocente, solo l’ultima sera ci siamo guardati davvero. È scoppiato dal nulla il nostro fuoco, siamo stati come pietre focaie che per tanto tempo sono state vicine, ma solo ora si toccano l’una con l’altra.
Avrei voluto vedere prima le scintille, avrei voluto vedere prima il fuoco. E ora sono andata via, tu sei rimasto al tuo posto e forse verrai a trovarmi, tra non molto.

E il mio più grande timore non è non rivederti più, sebbene questa idea mi riempia di un vuoto angoscioso e tremendo. No, la mia più grande paura è che quel che c’è stato tra di noi, quella folle notte di baci e di passioni, non sia stato altro che un abbaglio superficiale, un qualcosa contestualizzato in quel momento, gonfiato forse a causa della temporaneità della mia presenza lì.

Ecco, quello mi ucciderebbe, Alexander. Quello annienterebbe la consapevolezza che ho di noi due e di quello che provo.
Non potrei mai accettare che quello che abbiamo vissuto sia stato nulla di più che una notte come tante. No, non può essere, non lo è stato. Ti prego, dimmi che è così.

La dolcezza con cui mi hai stretta a te, riparandomi dal freddo vento del mare, mi ha fatta sentire protetta e al sicuro come non mi sentivo da tanto tempo. Ricordavo da estati passate che il cielo, nelle isole di mare, è particolarmente limpido e terso, tanto da poter vedere qualsiasi stella o pianeta o satellite nelle vicinanze. Ma è stato in nostra presenza che hanno voluto dare il meglio di loro, con quella luminosa stella cadente che ci è passata proprio davanti.

Mi chiedesti di esprimere un desiderio ma non hai mai saputo che, mentre ancora lo formulavo ad occhi chiusi, tu avevi già provveduto a realizzarlo, appoggiando le tue morbide labbra salate sulle mie.

E da quel momento non ho avuto più tempo di esprimere o formulare un qualsivoglia desiderio, perché la realtà che stavo vivendo in quel momento, con te Alexander, era meglio di qualsiasi sogno potessi mai fare.

Le tue braccia mi stringevano e io mi aggrappavo a te, temendo che saresti scappato di lì a poco. Cercavo la tua bocca con tutti i sensi, respiravo le tue parole e me le incastonavo nel cuore. Ascoltavo i tuoi sorrisi fino a impararli a memoria, sentivo sotto le dita la passione crescere, la pelle farsi più umida, i nostri occhi si agganciavano ai corpi che avevano davanti, stringendoseli addosso.

Sentirti dentro di me è stato come sentire me stessa rinascere una seconda volta. La passione che ci ha travolto non ci ha permesso nemmeno di capire cosa stava succedendo, abbiamo ignorato tutto il mondo circostante per quel lasso di tempo. Avrebbe potuto esserci chiunque, avrebbe potuto sentirci qualcuno, ma in quel momento nessuno era presente.

In quel momento, mio Alexander, eravamo solo io, te, il mare, le stelle e quella coperta da camera.
Tutto il resto avrebbe aspettato e così è stato.

Oh, Alexander, se sapessi quanto mi mancano le tue braccia, le tue mani sul mio viso e tra i miei capelli, il tuo sorriso mentre mi guardi. La tua voce. Credo non ci sia cosa che mi manchi di più: il timbro delicato ma sicuro, forte, della tua voce mentre sussurra alle mie orecchie parole dolci, parole proibite, parole romantiche.

Cosa darei per poterti avere qui, accanto a me, proprio ora. Ho paura per questi sentimenti, Alexander, sono sincera. Temo di essermi lasciata coinvolgere troppo da te e da quello che provo, andando verso una solitudine eterna perché forse non tornerai.

Vorrei che tu leggessi queste parole e vorrei tanto poterti risentire prima o poi, anche se so che potrebbe non accadere mai.
Viviamo una quotidianità fatta di menzogne, di bugie a fin di bene, di verità non dette e di segreti mal celati o mal rivelati. Siamo abituati a non farci abbindolare da niente, a non fidarci di nulla e di nessuno, ad essere diffidenti, a stare in guardia da non si sa bene cosa.
Ma mi è sempre piaciuto pensare che ci fossero poche cose al mondo che non meritassero questo epilogo, poche situazioni, anche minuscole forse e insignificanti, ma che potessero rimanere intatte e autentiche, esattamente come sono.

Ecco, Alexander, mi piace pensare che quello che è successo tra noi sia una di quelle cose. Vorrei credere che quello che è successo tra noi sia terso come quel cielo che dall’alto ci abbracciava, che sia profondo come il nero mare davanti a noi, che silenziosamente ha lasciato che restassimo soli, senza interferire.

Voglio credere che ci sia qualcosa di davvero autentico in quello che ho vissuto con te. La passione che ci ha travolto e che ci ha spinti ad amarci intensamente quella notte non è stata superficiale, non è stata gonfiata dal contesto. Può essere durato solo una notte, ma le tue mani le sento ancora addosso, il tuo sorriso è scolpito dentro di me, non nella testa, più a fondo.
 


Alexander, mi manchi terribilmente, spero che tu possa ricevere questa lettera e, Dio, spero che tu possa comprendere.
Tua
Persia North
 

 

NOTE DELL'AUTRICE
Ciao a tutti!
Grazie a tutti coloro che hanno letto questa one shot, mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate, sentitevi assolutamente liberi di recensire (anche negativamente, accetto le critiche) o di scrivermi in privato!
Sto valutando di proseguire questa lettera con un'altra lettera, in risposta, ma sono ancora dubbiosa, attendo suggerimenti :)
Alla prossima e grazie ancora!
M
   
 
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