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Autore: Pokemario01    04/09/2018    0 recensioni
Mario è un ragazzo timido e gracile, il cui sogno è allenare Pokemon Lotta per compensare la debolezza. Grazie ad un invenzione del professor Oak, il Pokèdex, parte insieme ad i suoi amici per affrontare la Lega incontrando organizzazioni criminali durante il viaggio. Come dite? é la solita storia? no stavolta è diverso, la Lega non è quella che conoscete
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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E così mi ritrovo qui, imprigionato, e presto spariró per sempre, e, cosa ancora peggiore, il mondo cadrà nelle mani di quell'essere orribile; in un certo senso è anche colpa mia: se non fossi partito, anzi se non fossi mai nato, tutto questo non sarebbe successo; avevo fatto di tutto per liberare le regioni dominate dai suoi accoliti e ora si rivelerà tutto inutile; spero che i miei amici riusciranno a fare qualcosa. Ricordo ancora come tutto é iniziato...
25 giugno 2018
Il mio nome è Mario, ho 17 anni e questa è la mia storia, che purtroppo non sembra avere un lieto fine... In ogni caso, sono nato a Rurus, ma mi sono trasferito da piccolissimo a Biancavilla nella regione di Kanto; nonostante non abbia praticamente mai conosciuto quel posto ho sempre sentito l’impulso di tornarci, ma non ne comprendo il motivo. La ragione del mio trasferimento è legata alla Lega, un regime dittatoriale fondato poco dopo la mia nascita; trasferendoci a Kanto speravamo di poter fuggire dalla sua tirannia, ma purtroppo il Gran Dittatore (il leader della Lega di Rurus) ha iniziato a espandere il suo potere, fondando delle nuove Leghe in tutte le regioni tra cui, purtroppo anche Kanto. Fortunatamente uno scienziato residente a Biancavilla, il noto professor Oak era riuscito a trovare una soluzione. Presto due miei amici sarebbero partiti per un viaggio per fermare la Lega, avevano proprosto anche a me di partire, ma non mi sentivo all'altezza così ho rifiutato
Tutto cambiò quella notte: ero andato a letto come al solito, ma nel sonno sentií una voce strana
“Mario…”
“Chi è?”
“Mario tu non sai chi sei? Non ricordi da dove sei venuto, ne a cosa sei destinato?”
“Di cosa stai parlando? Chi sei?”
“Io sono te, sono la parte di te di cui ti sei dimenticato; tu sei destinato a grandi cose, ma per adempiere al tuo destino dovrai partire per un viaggio, dovrai affrontare la Lega, dovrai liberare tutte le nazioni dalla sua tirannia e sconfiggere il Gran Dittatore”
“Ma io non sono all’altezza…”
“Ti sbagli: tu sei l’unico che può farlo”
All’improvviso mi svegliai
“Che strano sogno… che fosse il mio subconscio? No era sicuramente un sogno assurdo”
Mi sgirai per spegnere la luce, ma ho visto che sul comodino c’era uno strano pacchetto, con un biglietto sopra
“Ricordati il tuo destino”
Incuriosito lo aperii: dentro c’erano una pokèball e il pokedex, l'invenzione del professor Oak, creata per affrontare la Lega
“Che sia suo?” mi chiesi “eppure gli avevo detto che non intendevo affrontare la Lega”
Apriì la pokèball per vedere cosa conteneva: ne uscì un pokèmon blu, dall’aspetto di un ominide con grossi muscoli: era un Machop, un pokèmon che avevo sempre desiderato: sono sempre stato fisicamente piuttosto debole, e questo mi dava un senso di incompletezza che, per qualche strano motivo non riuscivo a colmare, per questo il mio sogno era di allenare Pokémon Lotta che compensino a questa debolezza; in ogni caso ero confuso, cosa ci facevano quelle cose qui? Dovevo vederci chiaro, così mi vestii di fretta e uscii di casa; arrivato al laboratorio suonaì il campanello
“Chi suona a quest’ora?” rispose il professor Oak, ancora mezzo addormentato aprendo la porta
“Mi scusi professore ma sa dirmi qualcosa di questi?” chiesi mostrandogli il pokèdex e la pokèball
Il professore era sorpreso “non è possibile… fammi controllare…” detto questo entrò nel laboratorio e controllò i pokèdex
“Ecco uno, due, tre, ci sono tutti, non riesco proprio a capire… non ho mai creato un quarto pokèdex!”
“In sogno una voce mi diceva che avrei dovuto affrontare la Lega, credevo fosse il mio subconscio, ma il subconscio non lascia oggetti!”
“Certo che no… In ogni caso cosa credi di fare”
“Temo che a questo punto sia necessario che parta anch’io per affrontare la Lega”
“Se è questo che vuoi vieni qui domattina alle 8 in punto per la distribuzione dei pokèdex, anche se tu l’hai già vi darò importanti informazioni su come affrontare la lega
Detto questo tornai a letto, in preda a mille dubbi: sarei stato davvero in grado di affrontare la Lega? Grazie ai libri che leggevo sapevo tante cose sui pokèmon, in particolare grazie ai gialli dato che spesso gli assassini sfruttavano determinate abilità dei pokèmon per compiere i loro delitti, ma sarebbe bastato? E la voce nel sogno? C’era da fidarsi? Di chi si trattava?
Quella mattina mi svegliai in fretta, o meglio mi alzai in fretta, visto che non avevo dormito per nulla; andai dai miei genitori a spiegargli la situazione e loro, anche se un po’ riluttanti acconsentirono, poi mi sono recato da Oak; come previsto c’erano Draconix e Francesco, due miei amici con cui mi vedevo spesso, sebbene non ami stare fra la gente, ma c’era anche un terzo ragazzo, Blu, il nipote di Oak; non avevamo grandi rapporti con Blu, anzi tentava o sempre di evitarlo, non che fosse facile in una città così piccola.
“Mario? Cosa ci fai qui?” mi ha chiesto Draconix sorpreso “avevi detto che non saresti partito”
Io spiegai ai due la situazione e loro si sorpresero ancora di più
“Ma sei sicuro di poterti fidare” aveva chiesto Francesco
“Ci ho pensato a lungo e credo di si: la voce ha un non so che di familiare, sento come se mi appartenesse in un certo senso quindi mi fido”
“Oh guarda chi c‘è: il fifone” fece Blu avvicinandosi a me “non eri troppo spaventato per partire”
“Lascialo stare!” dissero Draconix e Francesco insieme, parandosi davanti a me
“Oh hai anche le guardie del corpo” disse i tono ironico
“Un attimo di silenzio!” esclamò Oak entrando nella stanza “come tutti voi sapete oggi siete qui per affrontare la Lega, da tempo il Dittatore Lance ci opprime con leggi sempre più severe e tasse sempre più alte, è ora di finirla! Fortunatamente h trovato una scappatoia: ogni tre anni il Gran Dittatore indice un torneo nelle sue Leghe, per scegliere il nuovo Dittatore, dato che vuole che sia sempre il più forte a regnare; per partecipare è necessario prima sfidare i Capocittà per ottenere le medaglie, in seguito bisognerà affrontare un torneo a eliminatorie e infine sconfiggere i 4C, o quattro consiglieri e il Dittatore, così facendo non sarà possibile abolire la Lega, visto che bisogna comunque rispondere al Gran Dittatore, ma si potranno ammorbidire un po’ le tasse, cambiare i Capocittà e i 4C e ammorbidire le leggi, oltre al fatto che una volta sconfitti i Dittatori daranno una medaglia necessaria per incontrare il gran Dittatore, che ha sede a Rurus; la pratica è perfettamente legale, ma se il Dittatore si accorge dei vostri scopi farà di tutto per ostacolarvi, fortunatamente in questa città non è presente un Capocittá, quindi passerà un po' di tempo prima che qualcuno se ne accorga; un mio contatto alla zona Safari mi ha spedito dei pokèmon molto rari, di cui erano rimasti solo due esemplari, che ho allevato, ora vi consegnerò i piccoli di questi pokèmon che ho già portati al livello 5, Mario ne ha già uno”
Dalle pokèball uscirono Bulbasaur, un rettile con un bulbo sulla schiena, Charmander, una lucertola con una fiamma sulla coda e Squirtle, una tartaruga di tipo Acqua; stranamente nonostante i Charmander fossero rossi quello aveva uno strano color oro; doveva essere uno dei cosiddetti cromatici, Pokemon di un colore differente dal normale. In ogni caso Blu scelse Squirtle,Draconix Charmander e Francesco Bulbasaur.
“Ora vi consegnerò anche la mia invenzione, il pokèdex, un enciclopedia che contiene informazioni su tutti i Pokèmon di Kanto, ma non solo: comunicherà mentalmente con voi e vi darà consigli durante la vostra avventura”
Incuriosito accesi il dispositivo e sentii un voce nella testa
“Registrare nome prego”
“M-Mario”
“Nome registrato, piacere M-Mario, sono Handy 3000 il tuo pokèdex personale, ti darò consigli durante la tua avventura”
Volevo replicare ma decisi di non farlo, in seguito Oak parló ancora
“Bene visto che avete il dex potete partire, potete decidervi se muovervi in gruppo o singolarmente”
“Io preferisco andare da solo” disse Blu e io tirai un sospiro di sollievo: viaggiare con lui sarebbe stato insopportabile
“Io invece andrei con Draconix e Francesco” dissi io
“Oh il fifone a paura di andare da solo"
Ero sul punto di dargli un pugno, ma mi trattenni, cosa che invece non fecero i miei amici
“Buoni buoni” disse Oak, "se siete pronti potete partire"
Così ci incamminammo, senza avere la minima idea di cosa ci sarebbe successo...

Poco dopo nel laboratorio entrò una figura misteriosa a cavallo di un Dragonite verde
“Chi sei tu” chiese Oak
“Chi sono non ha importanza, ascoltami, per il destino del mondo è necessario che tu mi dia retta, devi fare quel che ti dico anche se ti sembrerà strano”
E così iniziò a spiegare
(n.d.a. le parti in corsivo non derivano dal racconto di Mario ma sono state aggiunte da per motivi di completezza)
   
 
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