Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Yulin Fantasy    07/09/2018    6 recensioni
{Questa storia fa parte della Elder Futhark Challenge e la runa scelta è Hagalaz}
- Ho avuto paura che accettando il suo potere mi sarei perduto... invece non mi sono mai sentito meglio di così.-
Riaprì gli occhi, guardando quelli di Yuma, e la sua espressione si addolcì.
- Grazie a questo nuovo potere potrò capirti meglio, Yuma... tutto quello che tu hai provato a spiegarmi... ora potrò finalmente comprendere l'essere umano.-
Yuma avrebbe voluto esserne felice. La voce del suo amico non era mai stata così colorata, la sua espressione non aveva mai avuto così tante sfumature, ma quello... sentiva che non era lui.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Asutoraru /Astral, Ena, Yuma/Yuma
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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RISVEGLIO

 

- Eliphas.-

Ena riusciva a mantenere un tono di voce calmo anche in un momento come quello. Lo stesso Eliphas non aveva mostrato nessuna preoccupazione dopo aver visto quello che era appena accaduto accanto al cristallo dentro il quale si trovava Astral, pieno di leggeri tagli neri sul suo corpo.

Solo Yuma si era lasciato andare: cominciò a tremare, a muovere lo sguardo agitato da i due astrali al suo migliore amico, aspettando impaziente una qualsiasi spiegazione di quell'evento.

- Sapevamo che sarebbe potuto accadere.-

Disse semplicemente il guardiano astrale, non staccando gli occhi dal cristallo: attorno ad esso, si erano cominciate a creare particelle nere, cariche di caos.

Fluttuavano immobili, sparse nel lato della stanza dove Astral stava cercando di riprendersi.

- Mi dite cosa sta accadendo?!-

Esclamò Yuma, non riuscendo più a sopportare quel pesante silenzio in cui i due esseri astrali erano caduti. Ena, che era rimasta a qualche passo di distanza da lui dopo averlo accompagnato fino alla stanza, lo sorpassò e si avvicinò ad Eliphas.

- Pensi di poter...-

- Non possiamo fare di più.-

Quest'ultimo si girò, con uno sguardo che non tradiva nessuna emozione, verso il giovane umano.

- Ripetimi quello che è successo.-

- Durante il duello contro Don Thousand... è successo qualcosa. Dopo averlo sconfitto, una luce ha travolto Astral. Lui mi ha subito rassicurato, mi ha detto che andava tutto bene, di non preoccuparmi... che stupido...-

Yuma cominciò a sentire i suoi occhi essere pizzicati dalle lacrime.

- Che stupido è stato a mentirmi... e io a credergli...-

- Una luce...- Ripeté il guardiano del Mondo Astrale, ignorando la tristezza del ragazzo.

- Don Thousand deve aver provato a salvare almeno una parte dei suoi poteri con un gesto disperato.-

- Cosa?-

Le particelle di caos stavano aumentando, l'aria in quella stanza sembrava sempre più difficile da respirare.

Yuma non riusciva a smettere di incolparsi per aver ridotto Astral in quel modo.

Gli sembrava di essere tornato al periodo dopo l'ultimo duello contro Numero 96: la disperazione e allo stesso tempo la speranza riguardo la sopravvivenza del numero originale che opprimevano il cuore del duellante, come un macigno fatto di sensi di colpa.

Ma non doveva lasciarsi abbattere in quel modo, si ripeté che Astral sarebbe stato bene, che poteva contare su Eliphas ed Ena.

Loro lo avrebbero salvato.

Eliphas, dopo essere tornato ad osservare le ormai numerose sfere di caos, disse: 

- Questa situazione non mi sembra peggiore rispetto all'ultima in cui vi siete trovati. Nonostante abbia ricevuto un “attacco” proprio da Don Thousand, Astral ha ormai sviluppato una sorta di resistenza al caos, essendo a contatto con un essere pieno di esso da tempo...-

Non era difficile capire che si stava riferendo a Yuma. Quella frase calmò un poco quest'ultimo.

A un certo punto, le particelle di caos cominciarono a ruotare velocemente attorno al cristallo e il loro colore cambiò da nero a rosso.

Prima che i presenti potessero fare qualcosa, il cristallo si frantumò, abbagliandoli con una forte luce bianca.

 

CAMBIAMENTO

 

Il dolore, causato dalle ferite sul suo corpo, era l'unica sensazione che Astral riusciva a sentire.

Solo un grande dolore che lo divorava secondo dopo secondo.

Ovunque era nero, la sua mente era annebbiata.

Riusciva a ricordare poche cose prima di cadere in quel vuoto: ricordava la battaglia contro Don Thousand, ricordava la luce che lo aveva investito, ferendolo, ricordava di essere arrivato nel Mondo Astrale assieme a Yuma e ricordava la voce del suo amico chiamarlo, piena di paura.

Provava ad aprire gli occhi, ma era come se qualcuno gli avesse cucito le palpebre.

Il caos lo aveva ferito, proprio come quando si era sacrificato per distruggere Numero 96.

Eppure quel dolore era così diverso da quello che aveva provato quella volta.

Dopo il duello, dopo l'addio a Yuma, si era sempre ritrovato in un sonno senza sogni, ma allora il dolore lo lacerava, sentiva che era troppo per il suo corpo, come se fosse sul punto di esplodere.

In quel momento, invece, il caos stava entrando sempre di più dentro di lui, si stava insinuando nel suo cuore e il cristallo in cui Eliphas l'aveva messo non poteva guarirlo da quello e lui non era abbastanza forte da opporre resistenza.

Sentiva una voce nella sua testa, una voce di cui non riusciva a capire le parole, una voce che sentiva di dover odiare, ma che era tutto ciò a cui poteva aggrapparsi per non pensare a quel penetrante dolore.

Sapeva che doveva accettarlo. Sapeva che era l'unica cosa che poteva fare per non crollare.

Perché lui non voleva lasciarsi andare.

Alla fine, da quando ne aveva memoria era sempre stato a contatto con il caos.

 

- Astral!-

La voce di Yuma fu la prima cosa che si sentì nella stanza dopo la distruzione del cristallo.

Il messaggero del Mondo Astrale fluttuava in mezzo alla stanza, le ferite erano scomparse del tutto.

Eliphas ed Ena erano rimasti immobili e sul loro volto si formò una rara espressione di sorpresa.

Yuma corse verso Astral, che aveva ancora gli occhi chiusi, e lo abbracciò, appoggiando la testa al suo petto.

- Stupido! Perché non mi hai detto che l'attacco di Don Thousand ti aveva ferito? Smettila di farmi preoccupare in questo modo!-

- Yuma...- Il nome del giovane duellante uscì dalle labbra dello spirito mescolato a un sospirò e Yuma sentì le sue mani eteree sulla sua schiena, per ricambiare l'abbracciò.

- Mi dispiace di averti fatto preoccupare... ma non accadrà più. Non potrà più accadere.-

- Di questo puoi esserne sicuro! Ormai Don Thousand non è altro che un brutto ricordo e...-

La sua frase rimase sospesa a causa di un suono che non pensava di poter mai sentire: un'eco di sorpresa da parte di Ena. Si girò verso la donna astrale, che si era portata le mani alla bocca e sugli occhi completamente azzurri era calata una strana tristezza.

Anche gli occhi di Eliphas erano sgranati, ma non si era scomposto.

- Yuma, allontanati da Astral.- La sua voce era autorevole come al solito, ma era come se nascondesse una velata paura.

- Ora.-

- Cosa stai dicendo? Non vedi che sta bene? Astral, mi vuoi dire perché...-

Un'altra frase lasciata a metà. Yuma si era girato verso l'astrale, che aveva aperto gli occhi.

Il suo occhio destro, prima bianco, era diventato rosso.

- Stai bene, Yuma?-

Il ragazzo, incosciamente, aveva fatto un paio di passi indietro. Astral inclinò la testa, confuso.

- Ti ho spaventato, per caso?-

- Astral, il tuo occhio...-

- Oh, sì, immaginavo che l'avresti notato.-

Sorrise, ma era un sorriso diverso. L'Astral che Yuma conosceva non avrebbe mai sorriso al vedere la paura che incuteva negli altri, ma a vedere gli altri due astrali ancora bloccati al loro posto, quel sorriso si allargò ancora di più.

- Eliphas, mi sorprende che tu non faccia nulla... pensavo che a vedermi in questa condizione mi avresti ancora intrappolato in uno dei tuoi cristalli.-

- Tu non sei ferito dal caos in questo momento.-

- Vedo che l'hai capito.-

- Astral, cosa ti sta succedendo?-

La voce di Yuma richiamò subito l'attenzione del numero originale. Le sue espressioni erano troppo diverse e pure la sua voce... era qualcosa che Yuma non riusciva bene a definire.

- Yuma, Don Thousand non ha voluto ferirmi, come credevi... ha voluto farmi un dono: mi ha donato il suo caos, la parte che durante il nostro antico duello avevo perso e che tu possiedi.-

Astral tese una mano davanti a sé e nel palmo di essa cominciò a crearsi una sfera rossa di energia.

- Adesso sono un essere completo... sono il precursore di ciò che gli esseri astrali diventeranno dopo la fusione con il Mondo Bariano!-

Chiuse la sfera tra le sue dita e si portò la mano chiusa a pugno al petto, socchiudendo gli occhi.

- Ho avuto paura che accettando il suo potere mi sarei perduto... invece non mi sono mai sentito meglio di così.-

Riaprì gli occhi, guardando quelli di Yuma, e la sua espressione si addolcì.

- Grazie a questo nuovo potere potrò capirti meglio, Yuma... tutto quello che tu hai provato a spiegarmi... ora potrò finalmente comprendere l'essere umano.-

Yuma avrebbe voluto esserne felice. La voce del suo amico non era mai stata così colorata, la sua espressione non aveva mai avuto così tante sfumature, ma quello... sentiva che non era lui.

- Fermati Astral.- Ordinò il guardiano del Mondo Astrale, facendo un passo in avanti.

- Il caos che hai dentro di te è troppo corrotto perché possa portarti vantaggio. Come puoi credere che qualcosa proveniente da Don Thousand ti faccia del bene? Abbiamo sbagliato la procedura, pensavamo che il caos stesse cercando di uscire, invece stava entrando nel tuo cuore. Dobbiamo solo invertire...-

- No.- Rispetto al tono caldo con cui si era rivolto a Yuma, quello con cui parlava ad Eliphas sembrava abbassare la temperatura della stanza.

- Non c'è nulla di sbagliato nel caos dentro di me. Sei tu che pensi che ogni forma di caos sia il male assoluto!-

- Ho cambiato idea. Siete stati tu e Yuma a farlo. Ho accettato la fusione tra il Mondo Astral e il Mondo Bariano... ma non lascerò che Don Thousand continui a vivere in te.-

La rabbia di Astral ribolliva parola dopo parola, Yuma non faticò a capirlo. Poche volte l'aveva davvero visto arrabbiato, ma prima sapeva che non lo sarebbe stato a lungo.

Ora, invece, non sapeva più cosa aspettarsi.

- Don Thousand è morto.- Disse a denti stretti il messaggero astrale. - Io ho solo assorbito alcuni dei suoi poteri. Ma lui non esiste più.-

- È quello che lui vuole farti credere. Aspetta solo il momento giusto per tornare... questo dovresti saperlo bene. E quando lo farà, si riprenderà quello che tu stai custodendo.-

- Astral...- Provò a parlare Ena. - Tu eri già perfetto prima. Non hai bisogno del potere del nostro nemico per elevarti. Il caos che Yuma ti ha dato è sufficiente.-

- Hanno ragione.-

Yuma riuscì a sorridere ad Astral.

- Non hai bisogno di questo per comprendere meglio gli esseri umani.-

Astral era rimasto in silenzio, uno sguardo enigmatico dipinto sul volto e, ancora una volta, chiuse gli occhi.

Poi accadde.

Astral, con un gesto fulmineo, slanciò il bracciò destro verso di loro e una sfera rossa di energia, più grande di quella precedente, venne lanciata contro Eliphas ed Ena.

Successe troppo in fretta e nessuno dei due esseri astrali riuscì a evitarlo.

L'ultima cosa che si sentì fu la voce di Ena urlare il nome di Yuma

Quando l'energia bariana li colpì, ridusse i loro corpi in cenere nera, non prima di averli fatti agonizzare per qualche secondo.

Yuma cadde a terra, pietrificato da ciò che aveva appena visto.

Astral lasciò scivolare il suo braccio lungo il fianco, continuando ad osservare il punto dove le due creature si trovavano.

- Eliphas, Ena!- Le lacrime avevano cominciato a scorrere lungo le guance del ragazzo senza che lui se ne fosse accorto. Si alzò a fatica, ancora tremava.

Non poteva crederci. Non poteva essere successo.

Astral non poteva averli uccisi.

- Yuma.-

La sua voce sembrava provenire da un altro mondo. No, quello non poteva essere il suo Astral.

- Ti rendi conto di quello che hai fatto!?- Urlò, non riuscendo più a trattenere le sue emozioni.

- Li hai uccisi!-

- Volevano farmi tornare quello che ero un tempo. E io non volevo tornare a essere un burattino nelle loro mani.-

Astral appoggiò una mano sulla guancia di Yuma, la stessa con cui aveva appena assassinato abitanti del suo stesso mondo, e cercò di asciugargli le lacrime

- Con questo potere, non dovremmo più temere per nostra sicurezza o per quella dei nostri amici. Saranno tutti al sicuro.-

Yuma incontrò gli occhi di quello che fu il suo migliore amico. Quegli occhi bicolori avevano avuto diverse sfumature: erano stati seri, curiosi, determinati, fiduciosi, tristi, felici... ma in quel momento c'era riflessa una brama che non era nella natura di Astral, un desiderio di conoscenza e di potere troppo aggressivi, troppo pericolosi.

Gli stessi che aveva visto durante il duello a Sargasso. Ma in quel momento la sua follia era lucida, lui sapeva benissimo cosa voleva.

Lui voleva poter capire ogni sentimento umano e poterlo gestire.

Yuma scacciò la sua mano e sorresse il suo sguardo con una serietà che poche volte aveva avuto prima e, nonostante il suo corpo fosse ancora scosso dal pianto, riuscì a parlare con voce ferma.

- No. Questo non è l'Astral che conoscevo. Tu non sei l'Astral con cui io ho formato lo Zexal!-

- Come fai a pensarlo?-

- Guarda quello che hai fatto! Hai ucciso due persone del tuo stesso mondo, due persone che ci hanno aiutato!-

- Eliphas ha tentato di ucciderci...-

- Le persone possono cambiare, Astral!-

L'essere astrale guardò ancora la cenere nera che si era appoggiata a terra. Come se si fosse alzato un vento improvviso, cominciò a fluttuare verso di lui, che la assorbì.

- La gente cambia, hai detto...-

L'aura di Astral, che si solito appariva solo durante i duelli, circondò il suo corpo: era rossa.

- Allora perché non vuoi accettare quello che sono diventato?-

Sembrava ferito. Forse era davvero ferito.

Perché in quell'oscurità dove era caduto, la sua unica luce era stata Yuma.

Era sempre stato il pensiero di Yuma a farlo sopravvivere dentro quel cristallo.

Era stato il sapere che Yuma lo stava aspettando a fargli accettare quel potere.

Ma ora lui lo stava allontanando. Ora lui aveva paura.

Una singola lacrima solcò la guancia sinistra di Astral.

Faceva male. Faceva più male del duello di Sargasso.

Yuma si stava sempre di più allontanando. Doveva tornare indietro, trovare Kaito, V, Tron, qualcuno che avrebbe potuto aiutare Astral.

- Se non sarai tu a farmi comprendere i sentimenti umani... vuol dire che lo farò da solo.-

L'ultima cosa che Yuma ricordava, dopo queste parole, fu il terreno scomparire sotto i suoi piedi e dopo il buio.

 

PERDITA DI CONTROLLO

 

- L'abbiamo trovato.-

Queste parole risvegliarono il ragazzo dagli occhi cremisi dal leggero sonno in cui era riuscito a cadere sul divano a casa di casa Arclight. Kaito e V erano davanti a lui, in mano un tablet che stava emettendo un fastidioso rumore.

- Certo, in un anno ha fatto parecchi danni... più di quanti pensavamo. Ma alla fine abbiamo trovato Astral.-

Yuma non aspettò un attimo. Saltò giù dal divano e prese il tablet, osservando con attenzione il luogo dove Astral era stato localizzato.

Un triste sorriso apparve sulle labbra del duellante: ovviamente non poteva che essere lì.

Lo stava aspettando.

- Io vado.-

- È troppo rischioso e non dovresti andare da solo, ma so che sarebbe inutile provare a farti cambiare idea.- Dichiarò Kaito, sospirando.

- Almeno... fai attenzione.-

 

Yuma era arrivato alla piazza dove tempo prima aveva duellato per la prima volta contro Shark.

Il luogo dove lui e Astral si erano conosciuti.

Si passò una mano sul viso, tracciando la cicatrice che continuava a ricordargli il giorno in cui Astral aveva deciso di accettare il caos.

Era una notte scura, la luna era coperta dalle nuvole. Aveva preferito andare da solo, anche se sapeva che, al suo ritorno, Shark e Tori gli avrebbero dato dell'irresponsabile.

Se fosse riuscito a tornare a casa

- Numero 96 aveva ragione.-

La sua voce riempì subito la piazza.

- Con il caos la mia missione sarebbe stata molto più facile.-

Davanti a Yuma era apparso un ragazzo poco più grande di lui, i capelli azzurri a mezza luna, la pelle fin troppo chiara, con dei leggeri tatuaggi verde, lunghi orecchini che pendevano dalle sue orecchie e con gli occhi bicolore, uno giallo e uno rosso.

Guardò Yuma e un caloroso sorriso apparve sul suo viso.

- Sono felice di rivederti Yuma.-

- So perché sei qui.- Il ragazzo aveva già preparato il duel disk. - Non aspettiamo oltre.-

- Pensavo che mi avresti chiesto cosa avessi fatto in quest'ultimo anno.-

- Non ne ho bisogno. Oggi ti toglierò finalmente quel dannato potere! Non ti permetterò più di fare del male alle persone!-

- Prima dovrai battermi.-

- L'ho già fatto una volta. Non mi sarà difficile farlo una seconda.-

Velocemente, Astral si avvicinò a Yuma, osservando da vicino la sua cicatrice.

- Mi dispiace per questa. Non avrei mai voluto ferirti in questo modo. Volevo solo che tu non mi seguissi.-

- Basta parlare.- Riuscì a ricacciare indietro le lacrime. Non poteva cedere, si era allenato, sapeva che quel momento sarebbe arrivato.

Sapeva di essere l'unico a poterlo fermare.

Era il loro secondo duello.

Ogni sentimento sembrava svanito.

Non c'era gioia, non c'era odio, forse non c'era nemmeno rabbia.

Yuma voleva semplicemente fermarlo, Astral era ormai un essere fuori controllo e non poteva permettere che portasse altra distruzione nel suo mondo.

Quel giorno avrebbe messo fine a quella storia.

- Duel disk, attivazione!-

 

NOTE D'AUTRICE

Questa è la one shot più lunga che abbia mai scritto. Complimenti a chi è riuscito ad arrivare fino a qui. Non voglio mentire, sono le 23:47, sono stanca morta, ma dovevo finirla. Non ho mai scritto nulla del genere, quindi prendetelo come un esperimento. Praticamente la storia è un Evil!Astral che, controllato dai suoi nuovi poteri, comincia a portare distruzione nel mondo. Spero che si sia capito! (Perché l'idea nella mia testa aveva senso e su carta sembra così stupida?)
La frase “Certo, in un anno ha fatto parecchi danni” è presa pari pari da una storia “breve” dei miei fumetti preferiti e, non so perché, ma qui ci stava bene.
Grazie ancora per aver letto e mi scuso per eventuali errori!
Sayonara,
Yulin Fantasy

   
 
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