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Autore: kofuku01    07/09/2018    0 recensioni
-Sai, trovo strano il fatto che quando sto con te mi sento così bene, come se stessi aspettando da sempre di trovare qualcuno come.
***
-Provate a toccarla con un solo dito e siete morti! Letteralmente!
***
-Cosa pensi di fare Nagisa! Gira alla larga da lei.
***
Mi chiamo (n/N) e ho 15 anni. La mia infanzia è stata segnata dalle continue violenze che vedevo in casa e un mio assassinio. Sono testarda e sembra che ho un talento nel uccidere e non provare rimosso. Un mostro in altre parole. Ma il mio punto debole è un certo ragazzo dai capelli rossi che mi ha fatto perdere la testa fin dall'inizio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karma Akabane
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola introduzione per chi non sa come funziona una xreader!

(T/n) = il tuo nome;
 
(T/c) = il tuo cognome;
 
(C/c) = colore capelli;
 
(C/o) = colore occhi;
 
(L/c)= lunghezza capelli;
 
Buona lettura a tutti voi!
***************************
 

La prima volta che provai paura fu quando impugnai un coltello in mano…ma subito dopo provai sollievo.
Ho 15 anni adesso, ma è da quando ho memoria che non faccio altro che rivivere, tutte le sere prima di chiudere gli occhi, la stessa scena. Lui che gli toglie la vita con un pezzo di vetro raccolto dai chiocci di vetri caduti prima, causati dalla rottura di una bottiglia di alcol. Lei che piange, combattendo per la propria vita e urlando a sua figlia che assiste alla scena, di scappare via.
Silenzio e buio. Lacrime che bagnano le guance calde della bambina. Ansimi dalla fatica e dall’adrenalina causati. Le mani sporche di sangue. Lui per terra senza vita. Il rumore della polizia in lontananza.
Buio totale. Sia fuori che dentro. Una risata smorza quel silenzio inquietante.
-Alla fine non sono altro che un mostro eh?
*suono della sveglia*
Girai lentamente la testa in cerca del telefono. Era tutto buio e ci misi un po’ a capire dove mi trovavo. Mi alzai a fatica e andai a spegnere la sveglia. Erano le 7 in punto di mattina. Mi stiracchiai un po’ le spalle e mi avvicinai alla finestra per poter far entrare un po’ di luce, visto che le serrande erano chiuse. Una volta aperta, una brezza mattutina mi fecce venire la pelle d’oca e mi ricordo che oggi è il primo giorno di scuola.
Andai in bagno per potermi preparare e per non essere in ritardo. Anche perché mi ero svegliata in anticipo.
Frequento la scuola media Kunugigaoka. Lo scorso semestre andavo nella sezione A, ma adesso vado nella E per via del mio comportamento che viene considerato anormale, troppo aggressivo, problematico e volgare. Almeno nella sezione E non dovrò più preoccuparmi di eccellere nello studio e neanche del mio carattere. Potrò fare come mi pare.
Mi misi l’uniforme e decisi di lasciare i capelli sciolti oggi. Non mi andava di legarli e acconciarli se non ero obbligata. Usci dalla mia stanza e andai in cucina per mangiare qualcosina. Mi feci un tè e mangia dei biscotti. Guardai l’orario e decisi di uscire, altrimenti avrei perso il treno.
Misi velocemente la tazza nel lavandino, mi lavai i denti e corsi a mettermi le scarpe. Presi lo zaino e mi girai verso la foto che ritraeva mia madre. Guardai con lo sguardo nostalgico.
-Io vado.
Vivo da sola da quando mi sono trasferita in questa scuola. I miei non sono più vivi e tutti i miei parenti abitano in campagna, quindi per poter frequentare la scuola ho dovuto trasferirmi in città e vivere da sola. Ho un lavoro part-time in un negozio di videogiochi e fumetti. Mi è andata molto bene visto che sono un’appassionata. Non guadagno molto, mi basta a mala pena per arrivare a fine mese quindi lavoro anche in una caffetteria la sera. In questo modo ho abbastanza soldi per poter sopravvivere. E anche questo il motivo per il quale sono stata mandata nella sezione E.
‘’E’ inammissibile che una studentessa della sezione A della scuola media Kunugigaoka nel suo tempo libero non studi e invece si concentra sul lavoro. E’ un comportamento inammissibile.’’ Furono queste le parole del mio professore quando scoprì che lavoravo nel tempo libero. Il lavoro non aveva mai influenzato i miei voti, ma per loro non era abbastanza.
-Che scocciatura!
Scesi velocemente di casa e mi fiondai dritto in stazione, visto che non ero in orario. Correvo a perdifiato, ma alla fine riuscì a prendere il treno.
"Uffa tutte le mattine è così."
Il treno era pienissimo e non si riusciva a passare. Io fui immobilizzata e con la faccia spiaccicata sul vetro della porta.
-Ahhh! Che brutto modo per iniziare la scuola!! Che palle!!
Dopo 15 minuti finalmente ero arrivata, ma ero lo stesso in ritardo. Iniziai a correre e finalmente arrivai davanti alla scuola. Mi fermai e guardai che mancavano ancora 15 minuti all’inizio delle lezioni. Potevo anche smettere di correre. Presi la strada che portava alla sezione E. Ero quasi arrivata, infatti iniziavo già a vedere i miei compagni di classe.
-Buongiorno (n/C)-san.
Mi voltai e vidi Nagisa Shiota. Sembrava di buon umore a differenza mia che ero già esausta.
-Buongiorno Shiota-san..AH! Scusami volevo dire Nagisa-kun.
-Grazie (n/C).
Mi guardò e mi sorrise.
Un leggero rossore apparve sulle mie guance, e iniziai a sentire il mio cuore accelerarsi. Distolsi il mio sguardo dai suoi occhi e guardai per terra.
-Buongiorno (n/N)-chan.
Alzai lo sguardo e vidi la mia amica Kaede. Mi ha salvato da un momento imbarazzatissimo.
-Buongiorno a te Kaede-chan.
*suono della campanella*
-Oh sta suonando la campanella meglio entrare alla svelta.- disse Kaede.
Io annui con la testa e la seguì.
Ci sedemmo tutti ai nostri posti aspettando l’arrivo dell’insegnante.
Nagisa e Kaede erano in seconda fila, mentre io ero in terza dietro Kaede e vicino a Isogai.
-Ehi..Nagisa.
-Emh dimmi Kaede.
-Guarda anche se è giorno si vede la falce di luna.
-Il 70% della Luna è sparito nel nulla, e la causa è ancora un mistero giusto?
Chiesi io per unirmi alla loro conversazione.
-Oh arriva qualcuno.
Ci girammo verso la porta e quello che vidi era…un polpo?
-Piacere di conoscervi. Io sono quello cha ha distrutto la Luna.
-EH cosa?!
"Ma che sta succedendo?"
Nella nostra aula apparve uno strano tipo/polpo gigante giallo e delle persone con addosso delle armi.
-L’anno prossimo ho intenzione di fare la stessa cosa alla Terra. Da oggi sarò il vostro insegnante responsabile, spero che andremmo d’accordo.
"Ci sono almeno cinque o sei cose su cui avremmo da ridire."
-Io sono Karasuma, lavoro al Ministero della Difesa. Per prima cosa, sappiate che quello che sto per dirvi è coperto da segreto di stato. Ve lo dirò senza giraci intorno, voglio che voi uccidiate questo mostro.
-Cosa? Non sto capendo nulla.
-Non sei l’unica (n/n)-chan.- mi diede un po’ di conforto la mia amica Kaede.
-Mi dispiace, non posso rivelarvi tutti i dettagli, però sappiate che sta dicendo la verità. Questo essere, oltre ad aver distrutto la Luna, nel marzo del prossimo anno ha intenzione di distruggere anche la Terra. Dovete ucciderlo in segreto, prima che la situazione diventi ingestibile. In parole povere…serve un assassino.
Ebbi un tuffo al cuore.
"Un a-assassino?"
-Tuttavia quest’essere è incredibilmente veloce.-
Il signore che ci stava spiegando la situazione inizio a cercare di colpire il polpo con un coltello, ma lui riuscì a schivare tutti i colpi a una velocita pazzesca.
- Mentre tento di ucciderlo finisce per farmi un servizio completo alle sopracciglia! E lo fa anche con cura!- disse lui con una vena che gli pulsava sul collo dal nervosismo.
-E’ un essere che possiede una forza sovrannaturale, tanto da far diventare la luna da piena a crescente. Riesce a raggiungere una velocità di Match 20. Insomma, se lui decidesse di scappare sul serio, non potremmo far altro che aspettare la nostra distruzione.
-Bah, in questo modo non sarà più divertente. Dato che non ci tengo a essere ucciso, ho fatto una proposta al vostro governo. Ho chiesto di diventare l’insegnante responsabile della sezione E della scuola media Kunugigaoka.
"Ma perché?"
-Non sappiamo quale sia il suo intento, ma al malincuore il governo ha dovuto acconsentire, a condizione che non venisse fatto del male a voi studenti. Questo per due ragioni. La prima è che finché verrà ogni giorno a farvi lezione, ci sarà più semplice sorvegliarlo. E la seconda, la più importante è che ci saranno trenta persone che avranno l’opportunità di ucciderlo da distanza ravvicinata. 
Perché questo essere è diventato il nostro professore? E perché dobbiamo essere noi ad assassinarlo?
-In caso di successo la ricompensa sarà di 10 miliardi di yen.
"EH?!?!?"
Senti una grandissima euforia nel mio corpo e un’adrenalina incredibile. Oltre al fatto che se avrei ucciso un tipo/polpo giallo avrei potuto guadagnare 10 miliardi di yen e fare la bella vita, senza dover più lavorare.
"Sarebbe un sogno."
-Non scherzo se dico che il successo dell’assassinio significherebbe la salvezza della Terra. Fortunatamente, quest’essere vi ritiene inadatti.
Il tipo/polpo giallo prese un colore a strisce verdi.
"Ma che razza di pelle ha?"
-Vedete? Quando diventa a righe verdi significa che vi sta guardando dal alto al basso.
-Mi sembra ovvio! Se non ci riesce il governo, come pensate di poterci riuscire voi. Una volta sono stato attaccato da un caccia di ultimissima generazione..e alla fine, mentre volavamo, mi sono messo a dargli la cera!
"Ma si può sapere perché è così fissato con la pulizia?"
-Dovete cercare un’aperture nella sua difensa e colpire non appena ne avrete l’occasione. Vi forniremo armi e proiettili innocui per gli esseri umani ma efficaci su di lui. Dovete tenerlo segreto sia ai vostri famigliari che ai vostri amici. Il fatto è che il tempo stringe. Se la Terra dovesse essere distrutta, non avremmo nessun altro luogo in cui scappare.
-Le cose stanno così. Allora ragazzi, cerchiamo di trarre il massimo dal vostro ultimo anno!
"Le cose stanno così dunque?"
*Skip time*
-Bene ragazzi, adesso dovrete comporre un tanka su un determinato tema. Voglio che le sette sillabe di chiusura siano “tentacoli,allora?”.
Eh?!
-Ha detto proprio “tentacoli,allora?”.- chiese Kanzaki.
-Esatto. Quando avrete finito vi prego di consegnarlo a me. Controllerò la correttezza grammaticale e se siete stati in grado di esprime la bellezza dei tentacoli.
-Ma che bellezza si può trovare in dei tentacoli?- dissi io con aria strafottente.
-Guarda che hanno una bellezza infinita (n/C).- disse il polpo diventando rosso in faccia e agitando  i tentacoli.
-Facciamo un esempio: Ciò che mi parve nel parco dei ciliegie una tempesta di fiori, eran dunque tentacoli allora?
“Tentacoli, allora?…non ci voglio credere."
-Quando avete finito potete tornare a casa!
-Professore, una domanda.
-Oh…dimmi,Kayano.
-So che è un po' tardi per chiederlo, ma qual è il suo nome?
-Ma sei seria Kaede?-gli chiesi io, stupendomi della domanda che aveva fatto.
-Beh, se non lo sappiamo diventa difficile distinguerlo dagli altri insegnati.
-E’ ti sembra una buona ragione..
-Il mio… nome? Non ho nulla del genere. Facciamo così datemene uno voi.
-Sicuro che ti vada bene? chiesi io. Io non avevo una grande fantasia in fatto di nomi, ma mi piaceva chiamarlo tipo/polpo giallo.
-Sì, però adesso concentratevi sul compito.
-Sì.- dicemmo in coro noi.
-Nel frattempo io ne approfitto per fare una pausa.
La sua faccia divento di un rosa chiaro.
"Mi sorprendo ogni giorno di più."
Guardai il foglio che avevo davanti e iniziai a pensare a cosa scrivere.
Potrei scrivere di quando piove come i tentacoli diventano viscidi..nah cosa c’entra.
-Nagisa, hai già finito?
Alzai lo sguardo dal mio foglio e vidi Nagisa che era in piedi e si stava avvicinando al polpo. Senti unna risata venire dal fondo. Mi girai e a ridere era proprio la persona che sospettavo.
"Terasaka! Non sarà che...?"
Alzai leggermente lo sguardo e vidi che Nagisa teneva un coltello appiccicato al foglio, in modo che da davanti non si vedesse.
Ma che cosa avranno in mente?
Si avvicinò sempre di più e quando gli era davanti prese il coltello e mirò il professore. Ci fu una grande fumata grigia e quando inizio a disperdersi vidi che il polpo aveva fermato il coltello con un tovagliolo.
Incredibile, che velocità straordinaria.
-Ve l’ho già detto. Dovete impegnarvi...
All’improvviso Nagisa si butto sul polpo, modi abbraccio.
"Non sarà che vuole fare davvero quello che sto pensando?"
Mi voltai e vidi Terasaka che aveva in mano un telecomando. Sorrise per poi schiacciare il tasto. Mi girai e vidi una grande esplosione e dei proiettili antiprofessore che iniziarono a colpire da tutte le parti. Mi copri la faccia con le braccia per proteggermi.
-Evvai!-grido Terasaka.
-Ce l’abbiamo fatta! E i 10 miliardi sono nostri- grido un’altro.
-Nagisa…- fu l’unica cosa che riuscì a dire.
Vidi tutto nero, il rumore divento insopportabile. Guardai davanti e vidi solo fumo. Mi sembrava di vedere tutto rallentato, per poi sentire delle calde lacrime che mi bagnavano le guance. Mi coprì la bocca con le mani, per nascondere i singhiozzi.
-Ben ti sta. Nemmeno questo mostro si sarebbe aspettato un attacco suicidio.- urlo Terasaka.
-Un attimo! Cosa avete dato a Nagisa?- chiese Kaede.
-Eh? Era una granata giocattolo. Però lo resa più potente aggiungendo della polvere da sparo così che facesse sparpagliare a velocità pazzesca 300 proiettili antiprofessore. Non sono così potenti da uccidere un essere umano. Grazie ai miei 10 miliardi di yen gli pagherò le spese mediche…
Non ci vidi più. Mi alzai e mi girai verso Terasaka e i suoi amichetti. Lo guardai negli occhi. Se uno sguardo avrebbe potuto uccidere una persona, lui sarebbe già morto.
-Beh, che c’è?-mi disse con aria arrogante.
Gli tirai un pugno nella faccia che lo fece cadere per terra. Lui alzo lo sguardo da per terra e vidi che gli avevo fatto sanguinare il labbro.
Mi avvicinai per dargliene un altro, ma Isogai cercò di farmi allontanare da loro.
-Lasciami! Gli spacco in due quella testa che si ritrova! La sua intelligenza è paragonabile a quella di una formica morta!- sbraitai io.
-Guarda (n/C). Nagisa è illeso, non ha nemmeno una scottatura grazie a questa..membra?-disse qualcuno, ma in quel momento ero troppo agitata per capire chi fosse.
-Giusto per la cronaca, io faccio la muta una volta al mese. Ho protetto Nagisa avvolgendolo nella mia vecchia pelle. E’ un asso nella mia manica che posso usare una volta al mese.
Vidi Nagisa che si mise a sedere, mentre toglieva lo strato che aveva addosso.
Tirai un sospiro di sollievo e mi scostai da Isogai che mi teneva ancora “imprigionata”. Mi pulì con la manica della giacca le lacrime.
-Grazie a Dio.- dissi per poi con il braccio sopra gli occhi guardare per terra sorridendo. Ero sollevata dal fatto che non si fosse fatto male e che avrei potuto ancora parlare con il mio amico.
Nel frattempo Terasaka si alzo da terra e guardo spaventato il polpo che aveva un colore nero pece. Era furioso. Senti un brivido percorrermi la schiena.
-Terasaka. Yoshida. Marumatsu. Siete voi gli artefici di questo piano, vero?
Dalla sua bocca inizio a uscire del fumo.
"Sembra proprio un mostro."
Sparì in un secondo per poi tornare con le targhette delle nostre case.
-Ho concordato con il governo sul fatto che non avrei fatto del male a voi. Tuttavia..se proverete ad assassinarmi di nuovo in questo modo..potrei prendermela con qualcun altro. La vostra famiglia, i vostri amici..anzi, potrei distruggere tutto il mondo tranne voi.
Mi bastarono cinque secondi per capirlo: nemmeno fuggire dall’altra parte della Terra sarebbe servito a qualcosa. L’unica via di fugga…era ucciderlo.
-Certo che sei fastidioso! Te ne esci con un “distruggerò la Terra” e “Assassinatemi”.  Che problema c’è nell’usare un metodo fastidioso per uccidere una persona fastidiosa?!
-Di sbagliato? Nulla.
Il colore della sua pelle mutuo nuovamente. Divento di colore rosso con sopra un cerchio, segno che quello che avevamo detto era giusto.
-Di per sé, la vostra idea era eccellente. Soprattutto tu, Nagisa. La naturalezza con la quale ti sei avvicinato a me è stato superba. Hai colto l’occasione perfetta per accoltellarmi. Tuttavia! Nessuno di voi ha tenuto in considerazione la vita di Nagisa, nemmeno lo stesso Nagisa. Studenti di questo tipo, non riusciranno mai a compiere un assassinio.
La sua faccia mutuo nuovamente in viola e con una x sopra, che stava a significare che aveva sbagliato.
-E (n/C), non devi più aggredire i tuoi compagni.
Tutti girarono la testa verso di me. Mi sentivo terribilmente in imbarazzo. Sia per tutti quelli sguardi che per il fatto che ho steso una persona con un pugno in faccia. Di solito sono tutta timida e tranquilla quindi penso che molti siano sorpresi dall’atto che ho commesso.
-Va bene.-dissi tutta imbarazzata e guardando per terra in modo da non incrociare lo sguardo di nessuno.
-E adesso una domanda per te Nagisa. Io non ho la minima intenzione di farmi assassinare. Mi divertirò con voi fino a marzo dell’anno prossimo, dopodiché farò esplodere la Terra. Se la cosa non vi va a genio, cosa dovete fare?
-Prima che la Terra venga distrutta…dobbiamo ucciderla.
-E allora perché non ci provate subito? Ci riesce ad uccidermi oggi torna a casa prima!
-La fa facile!
-Come se potessimo ucciderla!
-Un professore che non si può uccidere…korosenai…koro..CI SONO! Che ne dice di Korosensei?-disse Kaede.
-Korosensei?- chiese Nagisa che nel frattempo era tornato al suo posto.
Il polpo fece una risata in segno di approvazione.
*Skip time*
Le lezioni erano finite e io presi velocemente la borsa perché ero nuovamente in ritardo per il lavoro part-time e questa volta dovevo aprire io il negozio di videogiochi.
-(t/N)-chan aspetta!
"No non adesso! Devo lavorare."
Mi girai e vidi…Nagisa?
"Ma cosa vorrà ades..Oddio se sa che ho pianto e ho tirato un pugno a Terasaka sprofondo."
-Da quando usi il -chan?-chiesi per deviare l’argomento.
-Eh? Ah! Scusa l’ho fatto d’istinto, se ti da fastidio non ti chiamo più così.
"Sbaglio o ha le guance un po’ arrossate? "
-Non mi da fastidio, ma se non ti dispiace ora devo andare perché sono in ritardo.
-Ti volevo solo dire grazie. Ho saputo che hai pianto e hai dato un pugno a Terasaka perché eri arrabbiata per quello che pensavi mi fosse successo, ma come vedi sto bene e ti ringrazio per esserti preoccupata per me.
"Ecco. E io che speravo che non lo sapesse. Addio autostima. Addio orgoglio."
-Sei stata davvero forte. L’hai steso con un pugno ahahaha.
"Cosa ridi che io qua sto morendo dentro."
-Mi sono lasciata prendere la mano dalla situazione ahahaha.
"Risata isterica mood on. Si capiva che era fintissima. Sono una scema. E sono pure in ritardo."
-Scusa ma adesso devo proprio andare. Ci vediamo domani Nagisa-kun. Bye bye.- lo salutai con la mano e corsi il più veloce possibile verso la stazione.
*Skip time*
Arrivai per miracolo in tempo. Guardai e vidi che c’era già una persona che aspettava davanti al negozio.
-Sei il primo oggi a quanto pare.- gli dissi. Di solito questo negozio è sempre affollato ed è più unico che raro trovarlo vuoto o con una scarsa clientela.
-Lavori qua?- mi chiese lui guardandomi negli occhi. Aveva gli occhi di uno stranissimo colore quasi arancione…o era quasi rosso? Troppo strano.
-Si, scusa se ti ho fatto aspettare, adesso lo apro subito.-
Mi misi a frugare nella borsa in cerca delle chiavi. Fortunatamente le trovai subito. Apri il negozio che come sempre era gigante. Aveva di tutto. Soprattutto videogiochi, ma aveva anche manga, dvd, cd, una sala dove provare i videogiochi, macchinette con cibo, vestiti con tema videogiochi o anime…in pratica tutto quello che amo io.
"Adoro questo lavoro."
Accesi le luci e andai in una stanza riservata al personale dove mi cambiai e indossai dei vestiti che uso per lavorare qui, anzi che mi hanno obbligato a indossare. Avevo una maglia bianca con sopra la scritta di “L” di death note, una gonna corta ma con le balze, una felpa con la zip e a strisce nere e blu, dei calzetti esageratamente lunghi e gli stivaletti. Mi raccolsi i capelli in due chignon per poi lasciare un po’ di capelli sciolti. Presi i cataloghi dei nuovi arrivi e andai nella sala.
Il ragazzo stava guardando il reparto dei manga shonen. Osservai con lo sguardo tutti i suoi movimenti. Non lo conoscevo ma non mi dava l’impressione di un bravo ragazzo. Piuttosto di uno che rompe le regole..cose così.
Accesi il computer, per poter testare un nuovo arrivo. Dovevo solo vedere se poteva essere un potenziale prodotto e fonte di guadagno per il negozio.
Si senti un tuono orribilmente forte.
"Sarà per questo che oggi non c’è nessuno."
Già da prima si era annuvolato, ma non pensavo che sarebbe piovuto.
"Non ho neanche l’ombrello. Mi viene da piangere."
-Ehi signorina, io ho speso cinquemila yen e tutti i premi non andavano oltre alla categoria cinque. A giudicare dai premi e dalle carte rimaste, la possibilità di non ottenere qualcosa di superiore oltre alla categoria quattro…guarda un po’, è dello 0,05%! Ci sono davvero delle carte vincenti?
"Cavolo che colpo che mi fa fatto prendere sto ragazzino."
-Visto che sei così intelligente avrai capito subito che è una truffa, perché giocarci?
-Ah? Allora le cose stanno così? Se dovessi dire queste cose sul vostro sito, non penso che avreste il pienone.
"Mi sta ricattando? Per uno stupido gioco delle carte con premi."
-Va bene, va bene. Ti restituisco i soldi.
-No. Non ho investito cinquemila yen per farmeli restituire. Voglio la console.
-Eh?! Non se ne parla.
-Allora chi sa cosa ne penserà la gente del vostro negozio…
-Ho capito ho capito. Chiedi qualcos’altro allora.
-Mhhh, fammici pensare.
-Se vuoi a casa mia ho una console, e se stai zitto moccioso ti farò giocare tutti i giorni che vorrai gratuitamente e poi visto che lavoro qua, spesso devo testare dei giochi esclusivi quindi…
-Oke.
"Non ci posso credere mi sono fatta raggirare come una sciocca, sono proprio una stupida."
   
 
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