Crossover
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Autore: Ash Visconti    07/09/2018    1 recensioni
Via Lattea. Un futuro imprecisato. Un Nuovo Ordine è sorto dalle ceneri di un era di lotta e devastazione, pronto a riportare la pace e l'unità nella galassia con ogni mezzo necessario, anche quelli sporchi. Ma quando i fautori di ordine e stabilità negano le libertà altrui è tempo di combattere. Tra i combattenti per la libertà un gruppo di persone forma un team per lottare uniti insieme ad altri eroi.
Crossover tra: Warhammer, Hunger Games, Maze Runner, Divergent, World of Warcraft, Starcraft, Diablo e Thief. Nonché personaggi originali. Se questa premessa vi ha incuriosito, leggete pure!
Nota: potrebbero apparire un paio di personaggi OOC.
Genere: Fantasy, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9 - Storie della Galassia


Map galaxy 02
La galassia nota come Via Lattea

 
Seduti in cerchio tra gli alberi, i membri del Team Rogue erano intenti a consumare alcune gallette come pasto. Nessuno aveva molto appetito, ma non era preferibile continuare a stomaco vuoto.
La sonda Probius levitava nei dintorni, tenendo d’occhio l’area.
Isabela, la maga imperiale che si era aggregata almeno temporanemante al gruppo per essere lo sguardo dell’Impero in quella faccenda sedeva su un masso ed esibiva uno sguardo più nervoso degli altri, che all’apparenza apparivano abbastanza tranquilli.
“Tutto a posto? Sei spaventata per la prossima battaglia?” le domandò Kyle.
“No, sono solo un po’ nervosa”.
“Normale” commentò Thorvald. “Lo ero anch’io alle prime battaglie”.
“Non è la prima volta che combatto: l’ho già fatto otto mesi fa al confine con le terre di Sylvania. Mi avevano incaricato di supportare una truppa imperiale nell’eliminazione di un vampiro isolato e del suo piccolo esercito di non-morti”.
Masticata la galletta, girò lo sguardo su Anduin, seduto alla sua destra.
“Abbiamo un po’ di tempo prima di cominciare agire contro quelli del Nuovo Ordine ancora in zona. Mi parleresti degli altri mondi e di quanto c’è dietro al Nuovo ordine e alla Resistenza?”
“Pensi che un po’ di chiacchierare ci saranno utili?” chiese Garrett.
“No, ma mi aiuterà a distrarmi”.
“Mi piacerebbe molto parlartene” disse Anduin. “Ma questa storia è bella lunga, per capire tutta la situazione ed avere un’ottima visione d’insieme è meglio cominciare da lontano…”
“Fai pure, tanto noi la storia la conosciamo già” disse Garrett.
“Il sistema di occultamento della nave è ancora attivo e d’altronde, abbiamo programmato di iniziare oggi pomeriggio” concluse Christine.
Anduin annuì e decise di accontentare la sua interlocutrice.
“Inizierò con una domanda. Dimmi Isabela, qual è l’origine degli uomini su questo mondo?”
La maga gli restituì uno sguardo confuso.
“Cosa vuoi dire?”
“Intendo dire, gli esseri umani che abitano questo mondo da dove sono arrivati? Quando sono apparsi nel mondo? E per quale opera? Presumo che i saggi del tuo Impero si siano posti queste domande”.
Isabela si toccò il mento, pensierosa.
“Oh… A dir la verità, nessun sapiente conosce l’esatta origine della razza umana, ma ancestrali leggende parlano della sua creazione ad opera di antiche e potenti divinità”.
Il principe di Roccavento annuì.
“Lo immaginavo. Anche noi uomini di Azeroth vivevamo in un’ignoranza simile”.
“Idem noi su Sanctuarium” si aggiunse Leah.
Anduin riprese il racconto.
“Ti dirò questo Isabela: tutti gli uomini che abitano i mondi di questo Segmentum ed oltre, hanno tutti una comune origine, e no, le divinità non c’entrano niente. Essi sono come dei… coloni”.
“Coloni?”
Ormai Wrynn aveva catturato l’attenzione della maga imperiale e venne subito al sodo.
“Tutti gli uomini presenti in questa galassia, nota come Via Lattea, sono in realtà originari di uno dei tanti pianeti situati in tale galassia, un pianeta chiamato “Terra”.
Trentamila anni fa, gli uomini esistevano unicamente sulla Terra: esso era il loro mondo d’origine. Per secoli gli umani si erano diffusi su quel mondo moltiplicandosi grandemente e facendo grandi progressi nel livello tecnologico. Le industrie aumentarono diventando sempre più sofisticate, mezzi di trasporto terrestre, marittimo ed aereo vennero fabbricati e permisero viaggi su lunghe distanze per quel pianeta. Pure l’industria bellica compì passi da giganti, speso più nocivi che altro. E fu allora che, lasciatisi alle spalle ogni traccia di società primitive e pre-industriali, gli uomini cominciarono a guardare con desiderio le stelle nel cielo.
Si chiesero se erano davvero solo nell’universo se oltre quel firmamento non c’erano altri pianeti simili al loro. Inoltre stavano diventando molto numerosi e temevano che il loro pianeta non avrebbe retto troppi umani su di esso. Questo avanzamento tecnologico fu la prima parte della cosiddetta “Era del Progresso”: in seguito gli umani iniziarono a costruire navi volanti d’acciaio (simili a quella su Altdorf) con cui attraversare il vuoto tra i mondi e fu così che stabilirono basi e colonie fuori dalla Terra. Prima sulla Luna, poi su Marte un pianeta vicino situato nello stesso sistema salare che resero abitabile con un lungo lavoro, ed infine i satelliti degli altri pianeti più lontani da Marte. Il tutto nel loro sistema solare.
In seguito gli uomini di scienza riuscirono a dotare le loro navi spaziali di motori che consentivano viaggi alla velocità della luce e, grazie a ciò, furono in grado di superare il sistema solare e partire con innumerevoli coloni verso l’ignoto.
Immagina: decine di grandi navi d’acciaio, migliaia di coloni, che viaggiano tra le stelle, in cerca di una nuova casa. Fu così che,  lentamente ma con costanza, ed entrando in contatto con razze non umane, che gli abitanti della Terra si diffusero nella maggior parte della Galassia, fondando colonie autosufficienti sui più svariati pianeti”.
Anduin prese un pausa e Isabela lo fissò affascinata.
“Quindi è questa la nostra origine? Tutti gli uomini di questo mondo e degli altri, vengono da… da questa Terra?”
“Esatto” replicò Wrynn. “Capisco che tutto quello che ti ho narrato suona assolutamente incredibile, ma anche tutti noi, i nostri popoli e i nostri  pianeti hanno ignorato per lungo tempo la verità, alcuni la conservavano sottoforma di leggende e miti. Altri invece ne erano consci, ma non avevano mezzi o risorse per costruire astronavi o comunicare con altri pianeti e se potevano farlo era col sistema solare più vicino al loro”.
“Come dalle mie parti” intervenne Hugh sistemandosi gli occhiali. “Gli uomini del mio pianeta, Calderis, erano consapevoli che fossimo giunti da un lontano pianeta, ma da tempo avevano perso la capacità di viaggiare nello spazio o comunicare con altri pianeti”.
"Stesso discorso vale per il mio pianeta” disse Christine. “Ed anche per il suo” aggiunse, accennando con la testa a Johanna.
La maga imperiale aveva però ancora parecchie perplessità, che espresse subito.
“Eppure su questo pianeta non ci sono resti di navi volanti d’acciaio come la vostra o quella del Nuovo Ordine”.
“Sicuramente sono diventate polvere di ruggine da secoli” disse Richard spolverandosi il capello.
“Ruggine da secoli?”
La maga cominciò a riflettere.
“Cosa è cambiato dalla grande colonizzazione dei mondi?”
“Molte cose, mia cara, ma lascerò che sia il nostro leader a continuare”.
“Richard dice il giusto, la storia non è ancora finita e si estende nell’arco di molti secoli” riprese Anduin. “Circa quindicimila anni fa ebbe inizio quella che viene ufficialmente chiamata Era della Tecnologia o Oscura Era della Tecnologia”.
“Perché “oscura”?”
“Perché molti dei progressi tecnologici sono andati perduti. Come intuirai quest’epoca fu l’apice della tecnologia umana e dell’espansione dei terrestri nella Via Lattea che, grazie ai viaggi alla velocità della luce, si spinsero fino agli angoli più remoti e lontani.
Fu un’epoca d’oro per gli umani: per secoli, il viaggio, le scoperte e i progressi erano all’ordine del giorno. Tutte le fonti narrano di questi splendori che durarono per dieci secoli. Poi, tutto finì.”
“Come?”
“Durante quest’epoca, gli uomini, nella loro arroganza, costruirono gli Uomini di Ferro, sorta di macchine umanoidi dotate di un’avanzata intelligenza artificiale. Un po’ come il nostro amico Probius, ma di aspetto umano e più intelligenti.
Per secoli gli Uomini di Ferro servirono con obbedienza e grande efficienza gli umani. Ma un giorno, per motivi mai chiariti del tutto, si rivoltarono contro i loro creatori. E una guerra mai vista prima mise a ferro e fuoco la Galassia.
Alla fine, questa terribile rivolta venne soppressa e gli Uomini di Ferro vennero tutti distrutti, ma il costo fu altissimo. Un numero incalcolabile di umani era stato ucciso, molti mondi erano devastati e la forza economica e l’unità politica delle colonie umana era irrimediabilmente compromessa. Ma questo fu solo l’inizio: enormi ed estensive tempeste magnetiche si propagarono per tutta la Via Lattea, impedendo comunicazioni tra la Terra e la maggior parte dei pianeti umani, e rendendo difficili se non impossibili i viaggi interstellari”.
Sul piccolo campo era calato il silenzio. Tutti ascoltavano la storia di Anduin, persino quelli che la conoscevano già.
“Fu così che, cinquemila anni fa, iniziò l’Era del Conflitto. Un periodo in cui i mondi umani sprofondarono nell’anarchia totale, non si aveva modo di comunicare con qualcuno al di là delle stelle e perciò si contava solo su sé stessi. L’assenza di un governo centrale non facilitò le cose e diede il via a lotte civili per il potere e a colpi di stato. Inoltre alcuni popolazioni aliene né approfittarono per colpire i pianeti umani con intenzioni ostili.
Molta della tecnologia precedente collassò e diversi mondi umani regredirono, dal punto di vista tecnico e sociale, a stili di vita pre-industriali. È il caso del mio mondo, o di quello di Leah e sicuramente del tuo”.
Nel campo non si sentiva volare una mosca. Tutti avevano rivolto gli occhi sul giovane erede al trono di Roccavento, in particolare modo la maga imperiale.
“Tutto quello che mi hai narrato è indubbiamente straordinario… Ma dimmi, cosa c’entra questo Nuovo Ordine?”
Dopo aver bevuto un sorso d’acqua dalla borraccia, Anduin non si fece pregare dal rispondere alla donna.
“Il Nuovo Ordine è un’organizzazione politica fondata sulla Terra un secolo fa o forse anche di più. Come puoi immaginare anche la Terra piombò nell’anarchia e nella violenza durante l’Era del Conflitto. Ma quando le fazioni in lotta furono completamente fiaccate e frustrate da lotte che non portavano a niente, molte personalità importanti fondarono questo partito col preciso scopo di far cessare i conflitti tra gli uomini e dare unità al pianeta. In due anni il partito riuscì nel suo scopo ed inoltre cementò un’alleanza con l’Adeptus Mechanicus stazionato su Marte, guadagnandosi l’appoggio di esperti tecnici ed ingegneri.
Nello stesso periodo, inoltre, le tempeste magnetiche un poco alla volta sparirono dalla Via Lattea rendendo di nuovo possibili, dopo millenni, i viaggi interstellari e i contatti tra i mondi, se si aveva la giusta tecnologia per eseguire tali azioni.
Il Nuovo Ordine colse la palla al balzo e dichiarò che l’Era del Conflitto era finita: ora cominciava l’Era della Riunificazione. Lanciò così una lunga serie di campagne militari volte a riunificare sotto un unico governo i discendenti delle colonie umane della Via Lattea e a sancire il predominio della razza umana tra le stelle, combattendo contro alieni e umani che rifiutavano di sottomettersi ad un governo centrale.
Alcuni fuggiaschi politici che disapprovavano i metodi spietati del Nuovo Ordine, e che per questo venivano ricercati come sovversivi, giunsero nel Segmentum XIII, che stava venendo organizzato a settore da riunificare al governo, e trovarono riparo nella Federazione dei Sistemi Koprulu.
Essa comprendeva tutti quei pianeti umani che erano riusciti a comunicare e ad unirsi da circa cinquant’anni per via della cessazione delle tempeste magnetiche e avevano stretto buoni rapporti con gli alieni del pianeta Aiur.
Messo in guardia dai fuggiaschi, il presidente della Federazione, Valerian Mengsk, cercò un soluzione diplomatica tentando un’indipendenza dal governo centrale, vista la solidità della Federazione. Ma vista la linea dura adottata dal governatore del Segmentum, non si trovò altro da fare che combattere. La Federazione ed Aiur diventarono i leader e la maggior forza militare di tutti quei pianeti che si opponevano in questo angolo di Galassia al Nuovo Ordine; alcuni pianeti umani si sono uniti alla cosiddetta “Resistenza”, altri sono stati occupati dal Nuovo Ordine ed evacuati dei loro dissidenti e… beh, eccoci qui” concluse Anduin.
“Eccoci qui nella merda, vorrai dire!” replicò Johanna con un ghigno.
“Che finezza, signora” ridacchiò Richard.
“Che c’è? Mica ho detto una bugia!”
“Okay, non hai tutti i torti” commentò Christine. “D’altronde non è che dalle nostre parti ce la passassimo meglio, almeno alcuni di noi. E l’arrivo del Nuovo Ordine non ha portato alcun miglioramento”.
“Perché?” chiese con curiosità la maga e Chrsitine non si fece pregare dal rispondere.
“Su Typhoon la mia gente, insieme ad altri gruppi, viveva abbastanza tranquillamente in una città e credeva per lungo tempo di essere tutto ciò che rimaneva in vita della civiltà umana. Poi scoppiarono dannosi conflitti interni e in seguito scoprimmo che quella città era solo un fottuto esperimento scientifico operato da umani che speravano di trovare una soluzione a problemi genetici che affliggevano da tempo le masse. Il Nuovo Ordine giunse sul pianeta proprio quando gli scienziati considerarono l’esperimento “fallito” e Macharius si offrì di epurare il problema completamente”.
Fece un gesto con la mano per indicare la drastica azione del governatore.
“La Resistenza non riuscì ad impedire al Nuovo Ordine di annettere Typhoon al suo dominio, ma riuscì a salvare buona parte degli abitanti di quella città”.
“Da noi è successa una cosa simile” intervenne Hugh. “Il mio pianeta natale, Calderis, aveva una popolazione numerosa e civilizzata. Non avevamo astronavi, ma si viveva abbastanza tranquillamente, ma un eruzione solare prima, e una devastante epidemia poi, decimarono le persone e portarono al crollo della civiltà. Un gruppo di scienziati, riuniti in una organizzazione chiamata “C.A.T.T.I.V.O.” tentò una soluzione per riparare parte dei danni che coinvolse molti ragazzi e ragazze e ragazzi, tra cui io.
Venimmo privati dei ricordi della nostra vita (ad eccezione del nostro nome di battesimo), divisi in due gruppi separati, uno composto da maschi e uno da femmine e fummo rinchiusi in grandi e pericolosi labirinti. Questo perché volevano verificare la nostra apparente resistenza all’epidemia e studiare la nostra capacità di sopravvivenza in un ambiente ostile. Il Labirinto non fu una bella esperienza per noi Radurai, ed ancora mi sembra incredibile che potemmo finalmente uscirne”.
Hugh mostrò uno sguardo cupo mentre ripensava a quelle vicende in cui aveva rischiato più volte la vita.
“Fu un’avventura lunga e difficile la nostra, ma grazie ad alcuni oppositori locali e a Thomas, leader del nostro gruppo, riuscimmo alla fine a risolvere la minaccia rappresentata dall’organizzazione e a costruirci il futuro. Poi arrivò la Resistenza che offrì assistenza e supporto agli umani di Calderis, e il Nuovo Ordine scoprì tardi il nostro pianeta per arruolarci nelle sue file”.
Isabela li osservò a lungo stupefatta.
“Le vostre storie sono incredibili. E brutte. Dovete averne passate di ogni tipo”.
“Non hai partecipato o visto gli Hunger Games del pianeta Meridian, maga” disse Johanna evitando lo sguardo degli altri. “Credo che i tuoi concetti di brutto cambierebbero parecchio alla vista delle registrazioni delle passate edizioni”.
Isabela piombò di nuovo nel suo silenzio, osservando i suoi nuovi compagni di avventura.
Prese un respiro per cercare di assimilare tutto quello che aveva scoperto e cercare di calmare i battiti del suo cuore. Ancora trovava a dir poco incredibile le storie di altri mondi popolati da discendenti di umani venuti da questa “Terra”. Chissà se il Supremo Patriarca dei Collegi della Magia o l’Imperatore le avrebbero creduto a quando avrebbe raccontato loro quanto appreso. Oppure le avrebbero considerate menzogne o follie quelle storie.
“Quella che conducete… è una lunga lotta per la sopravvivenza… pressappoco la stessa che ha sempre condotto qui l’Impero. Per la sopravvivenza di Sé stesso e del Vecchio Mondo in generale”.
Anduin alzò lo sguardo verso l’alto, cercando quel poco di cielo grigio visibile che si poteva vedere tra le fronde degli alberi.
“La Galassia è grande Isabela, anzi, è immensa, molto più di quel che si crede. Molte zone sono inesplorate. Altre pericolose. Oppure tranquille. Ma questo angolo di Galassia, dove risiedono i nostri mondi d’origine, vogliamo mantenerlo libero”.

 
   
 
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