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Autore: Yumeji    08/09/2018    1 recensioni
Era stata la parte bestiale a destarsi per prima, lasciando quella umana un poco più indietro, ad elaborare cosa accadesse, cosa di preciso stesse facendo.
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[Kacchako in Alternative Universe con strega Ochako e lupo mannaro Bakugo]
Words: 661
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Ochako Uraraka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La strega e il lupo - Epilogo -


[HalloweenAU]: Ispirata alle strisce di Halloween di BNHA Smash.
Strega = Ochako Uraraka
Lupo mannaro = Katsuki Bakugo




Non aveva esitato. D'istinto si era scagliato su di lei spingendola con forza, buttandola a terra senza curarsi di ferirla, reagendo prima ancora di udire cosa gli dicesse la voce della ragione. Era stata la parte bestiale a destarsi per prima, lasciando quella umana un poco più indietro, ad elaborare cosa  accadesse, cosa di preciso stesse facendo.
Era sopra di lei e, per la prima volta, Bakugo sentiva con chiarezza il calore del suo corpo, percependone il sottile profumo di foglie di te e la morbidezza delle carni.
- Che cos..? - lo fissava Uraraka confusa, le parole a morirgli in un mormorio mentre il suo sguardo si allargava dalla paura. - Co-cosa stai facendo, cretino?! - gli domandò quasi urlando, la voce però a spezzarsi d'improvviso in un gemito di dolore, gli occhi a riempirsi di lacrime.
"Ah, ho finito per ferirla" pensò Bakugo, il senno che riemergeva a poco a poco, riprendendo il controllo della sua mente, spodestando l'istinto primordiale che l'aveva mosso.
- Ehi! Ti ho chiesto cosa stai facendo, stupido! - insistette lei, sta volta gridando con fare isterico, - Levati subito! - continuò cominciando a colpirlo, prendendolo a pugni sul petto, afferrandolo, graffiandolo sulle spalle. Le lacrime le bagnavano il viso, gemiti frustrati misti ad insulti a raschiarle la gola infiammata dai singhiozzi.
- Katsuki...- lo chiamò per nome, e solo a quel punto lui si accorse di aver fissato per tutto il tempo un punto del terreno vicino al suo viso, senza mai guardarla direttamente. - Perché lo stai facendo? - gli domandò mentre infine ne incrociava lo sguardo, affrontando quell'espressione su cui poteva leggere la propria colpa ed incompetenza.
- . . . - provò a parlare Bakugo, ma codarda la voce non volle uscire, impedendogli di fornire spiegazioni che comunque non sarebbe stato in grado di dare.
- Perché sono un cretino - si sforzò, riuscendo a trovare abbastanza respiro e lucidità da pronunciare almeno qualche parola, un sorriso simile ad un ghigno a mostrare quelle zanne non ancora mutate, in forma di una normale dentatura umana.
Ad una simile risposta, Ochako scosse il capo avvilita, le labbra tirate in una smorfia sofferente, una goccia rossastra diluita dal pianto a bagnarle la guancia. Lentamente sollevò  le braccia, afferrando da prima il volto umano del lupo, passandogli poi una mano sulla nuca per costringerlo a chinarsi di più sul suo viso.
Mansueto come mai era stato Bakugo la lasciò fare, non ritraendosi da quel bacio che Uraraka, sua antagonista naturale in un'infinità di scontri, gli volle lasciare.
Una stretta di gelido panico attraversò lo stomaco della strega, le sue labbra a sporcarsi del sangue dell'altro mentre ne avvertiva il peso del corpo farsi più pressante su di lei.
Il fisico della bestia era al limite, i muscoli cedevano, braccia e gambe tremanti nel sorreggere il suo stesso peso; eppure testarda la volontà umana resisteva, irremovibile sotto la pioggia di frecce che cadeva su di loro, arrogante nel suo desiderio di proteggerla dando la propria schiena come unico bersaglio.
Un sussulto aveva scosso il corpo di Bakugo ad ogni freccia da cui era stato colpito e ormai, la pelle coperta di brividi, non teneva più il conto di quante lo avessero centrato. Il dolore che all'inizio aveva trovato insopportabile, a quel punto non lo avvertiva quasi più. La vista, come la percezione della realtà attorno a se, aveva iniziato ad appannarsi quando il sangue, fuoriuscito dalle ferite, aveva cominciato a riversarsi su Ochako sotto di lui, bagnandola con il suo rosso.
Quando la scarica di frecce fosse finita, l'attacco della strega sarebbe stato devastante, Bakugo ne era certo e non poteva far a meno di sentirsene divertito. "Quegli idioti se la vedranno male" non poté non pensare, avvertendo però un po' di dispiacere, con quegli occhi incapaci di mettere a fuoco non avrebbe potuto vederla.
Non lo aveva mai confessato a nessuno, ma la trovava davvero bellissima con quell'espressione decisa che prendeva ogni qual volta scendesse in battaglia.


  
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