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Autore: GattyP    08/09/2018    1 recensioni
Niamh, figlia di Lily Anderson e Peter O'Neil, Tassorosso, stesso anno di Teddy Lupin, nel suo terzo anno ad Hogwarts, alle prese con studi, amicizie e problemi di cuore.
Sequel de "La battaglia finale".
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rita Skeeter, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Premessa: La vicenda ambientata nell’a.s. 2011/2012: i figli di Harry/Ginny  e di Ron/Hermione sono ancora piccoli (nel 2012 hanno rispettivamente 7, 6 e 4 anni), come quelli di Ron/Hermione; Ted Lupin invece ha 14 anni, come la protagonista (e voce narrante) Niamh O’Neil, e frequenta il terzo anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Harry Potter è già capo del Dipartimento Auror (da alcuni anni). Buona lettura! Gatty :)

 

 

Capitolo 1.

 

Diagon Alley

 

 

- Forza, ragazzi… cerchiamo di far veloci - disse mia madre.

- Sì, mamma, - rispose Ryann, mio fratello  - io sono pronto.

- Sono qui che aspetto - disse Seanna.

- Sei pronta, Niamh? - ripeteva mia madre, dietro la porta.

Ero, come al solito, in ritardo… Mi ero fermata a pensare… Non volevo ma ultimamente Ted si intrufolava sempre nei miei pensieri.. Mi tornava in mente l’anno passato, i bei momenti passati insieme, a quando tifavamo per la nostra squadra, Tassorosso, nelle partite di Quidditch. Era solo un amico… amico… amico…, ripetevo tra me…. amico… amico.

No, non andava. Non era un amico… Sarei voluta restare un attimo a pensare a noi… ma non potevo… Uffa! Perché avevo detto a mia madre che l’avrei accompagnata a comprare libri, penne e pergamene a Diagon Alley? Proprio quel giorno doveva mancare mio padre? Dovevo sbrigarmi, altrimenti chi l’avrebbe sentita?

- Niamh! Stiamo aspettando te! - cominciava ad alzare la voce mia madre, spazientita.

Ok. Comunque ero vestita, andava bene. Ho aperto la porta: - Arrivo, mamma.

Sono scesa di sotto, vicino al camino. Occhialuto, il mio vecchio amico gufo, mi salutava allegramente quando mi vide. Al suo fianco stava immobile Gedeon, il gufetto che avevamo comprato due anni prima, quando ero entrato in Hogwarts: ero riuscito a spuntarla sostenendo che Occhialuto (così chiamato perché aveva un solo occhio) era troppo vecchio… Il nuovo arrivato, in effetti, era forte e giovane… ma con scarsa voglia di lavorare! E così Occhialuto (che comunque era molto disponibile, per fortuna) era ben lontano dalla pensione… Poi c’era anche Blacky, il Corvus Glacialis Cornix, che mi adorava, che non vedeva l’ora di recapitare qualsiasi cosa gli avessi proposto… Solo che era giorno e lui si era rintanato nella stalla, al buio… Proprio strani i Corvus Glacialis!

Mentre i gufi mi facevano le feste, bubolando e sgranando gli occhi (o l’occhio, nel caso di Occhialuto), non così mia madre: - Niamh! Ce l’hai fatta, finalmente! E’ mezz’ora che ti aspettiamo!

Oddio, saranno stati dieci minuti… Comunque mi sentivo in colpa e promisi: - Eccomi qui ai tuoi ordini! Andiamo?

- Allora, vostro padre ha preparato una passaporta per Diagon Alley. Andiamo alla Gringott, preleviamo dal conto, facciamo la spesa e torniamo indietro per le 12.00, altrimenti dobbiamo aspettare la passaporta successiva delle 17.00. Andiamo! - disse mia madre.

Mia madre… ad esser sincera ci scambiavano per sorelle, dato che ero nata quando lei aveva solo sedici anni e quindi l’età tra noi non era eccessiva. Ma mi stava sempre sopra spiegandomi sempre cosa dovessi fare e lamentandosi per ogni “piccola” dimenticanza… sì, sono un po’ sbadata… ma non lo faccio apposta! Mia madre si chiama Lily Anderson, ed fa la bibliotecaria a Clifden. All’apparenza. In realtà la nostra è una famiglia magica: mio padre e mia madre avevano anche aiutato Harry Potter, il famoso eroe inglese (ma era conosciuto anche da noi in Irlanda) a sconfiggere, tredici anni prima, Lord Voldemort, un orribile mago perfido e crudele. Da quel giorno si erano ritirati in Irlanda dove io ero cresciuta insieme ai miei fratelli Ryann e Seanna (gemelli, di due anni più piccoli di me) e Conan (il mio pestifero fratellino di otto anni, che per fortuna era andato, per qualche giorno, da zio Alan e zia Eliza). Dato che mio padre quel giorno non ci sarebbe stato (doveva controllare non so quale trattato al Ministero con gli inviati di qualche paese lontano, tipo Babilonia o Transilvania), mi avevano quasi costretto ad accompagnare il resto della famiglia a Diagon Alley… e io avevo quasi accettato perché speravo di rivedere Ted… Ted… Ted…

- Niamh! A cosa stai pensando? - disse mia madre - Dai, vieni qua, con noi. Altrimenti perdiamo la passaporta!

E così, un attimo dopo, tutti e quattro ci trovavamo propria a Londra, in Diagon Alley!

 

- Allora, abbiamo solo due ore - disse mia madre, che era molto pratica - Io vado alla Gringott a prelevare il denaro, poi passo a prendere libri, penne e calderone; tu porta i gemelli da Madam Malkin’s per le uniformi. Ci vediamo lì!

- Dopo prendiamo anche un gelato, Niamh? - disse timidamente Seanna

- Direi di sì… aspettiamo mamma, però - le dissi.

Entrammo da Madam Malkin e…. mi sembrò che scoppiasse il mio cuore: c’era Ted!

- Ehi, Niamh! Che bello vederti qui! - mi disse sorridendo allegramente!

- Ciao. Ted - biascicai arrossendo - Sono qui con i miei fratelli… Quest’anno frequenteranno Hogwarts anche loro…

Ted (quant’era bello!) si avvicinò sorridendo ai due. Era più alto di quanto me lo ricordassi (l’avevo lasciato due mesi prima), più abbronzato, più affascinante… Sempre gentilissimo, dava loro la mano: - Che bello rivedervi. Vi ricordate  di me? Io sono Ted Lupin, un amico di vostra sorella.

- Ciao - disse Ryann stringendogli la mano - Anche tu sei un Tassorosso, vero?

- Certo! - anticipò la sorella - E’ Ted, quello della ricerca. Ne ha parlato tutta l’estate Niamh!

Ecco. Come mettermi in imbarazzo. Non ne avevo poi parlato tutta l’estate. Seanna esagerava sempre… Ne avevo parlato un pochino… con tutti. Era stata una ricerca interessante, sulle differenze tra elfi irlandesi ed elfi inglesi…Ed io avevo aiutato Ted come “esperta” della materia. Anche se non avevo mai visto un elfo irlandese, ma solo quelli inglesi a MacDonald Castle…

- Sì, e mi ha fatto prendere un Eccellente in Storia della Magia - aggiunse Ted. Poi mi disse:  - Siete anche voi qui per l’uniforme?

- Sì… mia madre ci raggiungerà… - biascicai ancora… Non so perché, ma ero di nuovo diventata tutta rossa.

In quel momento uscì una ragazzina dallo spogliatoio, insieme alla titolare del negozio. Era bellissima, con i lunghi capelli biondi lucenti, un viso dolce e, si vedeva, modi molti aggraziati.

- Ted! Come mi sta l’uniforme?

- Benissimo, Victoire. E’ perfetta. - Poi, rivoltasi a me: - E’ la figlia di Bill e Fleur Weasley... la conosci, vero?

- Ma sei Victoire! Certo! - esclamai - Ciao! Ti ricordi di me! Siete stati a casa nostra, in Irlanda… un paio d’anni fa, forse, per il festival di musica tradizionale…

- Sì, certo. Scusami… Niamh, non ti avevo riconosciuto - disse subito Victoire, avvicinandomi gentilmente e salutandomi con due baci sulle guance. - E’ un piacere rivederti!

In effetti il padre, uno dei tanti Weasley (avevo perso il conto quanti fossero) che ogni tanto capitavano a casa nostra, era rimasto a cena un paio di anni prima, durante una vacanza che stava facendo con la sua famiglia in Irlanda. Aveva nell’occasione portato anche i tre bambini… Mi ricordavo di Victoire che era una bambina bellissima… con i capelli biondi! (cosa insolita in quella famiglia, dove tutti hanno i capelli rossi)… ed ora era una ragazzina veramente bella, ed assomigliava moltissimo alla madre, che aveva un ascendente Veela e piaceva a tutti....

- Ti ricordi di Seanna e Ryann? - dissi, presentando i due - Frequenteranno con te Hogwarts quest’anno…

- Anche loro hanno bisogno di uniformi? - si intromise, gentilmente, Madam Malkin.

Così si portò via i tre nel retro del negozio, a provare le uniformi, ed io rimasi a parlare con Ted. Il cuore mi batteva forte!

- Bill e Fleur oggi non potevano accompagnarle e allora ci siamo offerti io e Harry, che però è stato chiamato e ci ha lasciato un attimo… - mi disse Teddy.

“Harry” era il famoso Harry Potter, capo degli Auror Inglesi oltre che “Salvatore del Mondo Magico”. Anche lui era venuto qualche volta in Irlanda, dai miei, e diverse volte eravamo andati noi a casa sua. Non mi stupiva più come mai i miei conoscessero tutti i personaggi di cui, in Inghilterra, parlava ogni giorno, con la massima deferenza e stima, la Gazzetta del Profeta; sapevo che i miei avevano partecipato all’ultima guerra magica, e, anche se molti particolari mi sfuggivano, avevo idea che avessero ricoperto un ruolo importante (segreto però a tutti, a parte i Weasley ed altri amici), nella battaglia contro quel mago pazzo.

E, in quel momento entrarono contemporaneamente, parlando tra loro, mia madre ed Harry Potter. Evidentemente i due si erano visti fuori e si erano già salutati.

- … e devi dire a Peter che Hermione gli manderà la busta in settimana, con un gufo prioritario… - stava dicendo Harry Potter. Poi, vedendomi: - Ciao, Niamh, come sei cresciuta! Sei pronta per il nuovo anno scolastico?

 

Un saluto a  tutti. Alla prossima (prima o poi). Gatty :)

   
 
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