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Autore: Leolinda    09/09/2018    0 recensioni
I Parabatai sono coloro che, legati da un giuramento fedele, combatteranno fianco a fianco fino alla morte. Si sostengono a vicenda, sono come partner, come fratelli.
Nives e Hazel sono una coppia di Parabatai shadowhunters che abbandonano le loro montagne innevate per dirigersi a Los Angeles.
Con passati molto diversi hanno imparato a vivere in un presente simile.
Insieme saranno capaci di combattere contro demoni, creature del mondo nascosto e contro se stessi.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Nives arrivò in quella città era sola, vestita come se dovesse partire per l'Alaska e senza la minima idea di dove dovesse andare. Il portale alle sue spalle si chiuse e lei si trovò in un parco abbandonata al suo destino, l'unica cosa certa era che la sua Parabatai sarebbe arrivata a momenti. Il caldo estivo stava iniziando a farsi sentire, abbandonò la giacca pesante dietro un cespuglio e aspettò che la venisse a prendere qualche barbone. Rimase con dei pantaloni da militare che nascondevano dei piccoli pugnali e due falci a doppia lama, una maglietta nera a maniche corte che contrastavano con i suoi capelli bianchi maledetti. La notte era pungente a contatti con la pelle nuda ma quello che rimaneva della giornata di sole la fece sudare. Iniziò a camminare cercando un posto dove prendersi una cioccolata calda, ogni locale che trovò era affollato di gente ammassata per prendersi un drink. Quando girò per una via secondaria si trovò davanti ad un bar con un insegna a neon lampeggiante che dava le sue ultime forze per far leggere il nome a chi si avvicinava. Alla meta. La ragazza entrò nel locale accompagnata dal suono della porta cigolante. Nel locale c'era gente, ma meno di quanta ne avesse vista in certi bar in giro. Ci mise poco a notare che qualcun'altro aveva deciso di usare lo stesso locale come riparo. Al balcone intenta a sorseggiare una bevanda trasparente c'era una ragazza, un licantropo. Nives si avvicinò al balcone poco lontana da lei e scoprì che non servivano la cioccolata calda, così prese un bicchiere della bevanda della casa, sperando che non fosse troppo forte e che Hazel non lo sentisse. Rimase qualche minuto in silenzio facendo qualche sorso della sostanza che gli era stata versata nel bicchiere, iniziò a bruciarle la gola e gelarle il petto. Tutto sembrava tranquillo fino a quando una figura arzilla e pimpante non li comparve dietro le spalle. - Perché sei vestita così pesante? - La ragazza fecce un sobbalzo e si voltò verso la voce senza perdere un attimo. Davanti a lei si trovò una ragazza, pallida con lineamenti perfetti, i capelli alla trilli e orecchie appunta, gli occhi chiari come il vetro cristallino che rispecchiavano le giornate di sole, la scrutavano in modo pazzo. Una fata. -Allora ? - la fata era impaziente - Perché vengo da un luogo freddo- -Ma ora non fa freddo- - l'ho notato- sorseggiò ciò che rimaneva della sua bevanda e rivolse la sua attenzione alla fata. -E allora perché indossi ancora i vestiti pesanti? Vieni dalla Polonia?- -Non vengo dalla Polonia- -E allora da dove?- - Da casa mia- quando Nives finì la risposta il licantropo si avvicinò a loro e si sedette nello sgabello accanto al suo. Lineamenti forti e capelli neri tinti di verde, gli occhi scuri che scrutavano la fata e lei, con un ultimo sorso finì la sua bevanda che faceva alleggiare un' area pungente tra le ragazze. La shadowhunters era già pronta a prendere una delle falci a doppia lama prima ancora che qualcuno iniziò a parlare. -Sai di aghi di pino, Non pensavo di trovare uno shadowhunters con questo odore - -Capita quando si viene da un luogo con tanti pini- -Come la Polonia - La shadowhunters sbuffo alla esclamazione della fata sulla Polonia. -Non vengo da là- -Dai fatina non vedi che è nuova da queste parti?- il licantropo sorrise alla sua stessa frase. -tu invece da dove vieni ....?- -Io sono Jill e sono di Los Angeles al 100%- La lupa guardò la fata con fare di sfida con i suoi occhi neri nei suoi azzurri -tu?- -Io sono Jinny, mezza fata mezza matta- Le ragazze che si erano appena presentate guardarono la shadowhunters chiedendole in silenzio come si chiamava -Io sono Nives- -huuu... Come la neve, la neve è bella ma fredda, la neve blocca la strada è quando si va' in montagna si va sullo skate- La fata fece un salto sul posto mentre descriveva la neve e le ragazze la guardarono accigliate cercando di capire se stesse scherzando. -Diciamo che non funziona proprio così- Il capitolo sull'abito era finito quando Benny ne entrò con un'altro. -Perché sei qui tutta sola soletta?- -Sto aspettando una persona - -E anche lei viene dalla Polonia?- -No, cioè, nessuno di noi viene dalla Polonia - Jill rimase al suo posto guardando la fata saltellare, attenta ad ogni mossa quasi pronta a scommettere quanto tempo ci avrebbe messo ad ucciderla, se fosse stato possibile. -Tu sei strana forte fatina- la donna-lupo si lasciò riempire il bicchiere di un altro liquido blu e lo bevve in un sorso. -Forte, forte come un martello, ma non quello di ferro perché fanno male- Jinny non smise di saltellare -Allora io vado, attenta ai martelli fatina- Jill si alzò, si voltò verso Nives e sorrise con una strana luce negli occhi -Benvenuta a Los Angeles, shadowhunter- Così il licantropo uscì dalla porta cigolante e scomparve nel buio. -Lupacchiotta stravagante, ma mai quanto me- La fata smise di saltellare per ogni cosa ma il sorriso non gli lasciò il volto. Era una shadowhunter. L'idea li balenò nella mente senza un motivo apparente, ma era sicura che non stesse mentendo, il suo modo deciso, le varie cicatrici invisibili che ha qualsiasi shadowhunter, i movimenti eleganti e rudi delle mani. Modi che aveva già visto fare da altri shadowhunters che erano stati morsi, da dove veniva non era così rado vederne. Gli venne un tuffo al cuore pensando a tutto ciò ma facendosi riempire mezzo bicchiere soffoco i ricordi con un ultima bevuta. Andiamo Hazel, dove sei finita? -Perché la tua amica ci sta mettendo tanto ?- La fata la distrasse dai suoi ricordi -Io non ti ho avevo detto che stavo  aspettando un' amica - -Ma ora non l'hai negato- Nives sbuffo sapendo che era una guerra persa in un campo che non conosceva, c'era bisogno di suo fratello in certi casi. -Sto aspettando la mia Parabatai- La ragazza vide un ombra famigliare fuori dalle vetrate appannate, appoggiò il bicchiere sul balcone e si alzò. Il sorriso di Jinny vacillò quando sentì la risposta di Nives. -Certi legami sono pericolosi... Ora dove vai?-disse la fatina confusa guardandola andare via. -A cercare della cioccolata calda- La shadowhunters iniziò ad avvicinarsi alla porta ma Jinny continuò a seguirla saltellante -Ma è estate- -Ciò non mi vieta di bere della cioccolata calda- Con un passo più lungo uscì dalla porta lasciandosi dietro una fata che andò in giro a cercare qualche altra anima da disturbare.
   
 
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