Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |      
Autore: francescosisini    10/09/2018    0 recensioni
La direzione della Star Navigation ha deciso di chiudere la base lunare BM-SN-22. Il comandante Samanta Colombo è incaricata di condurre a termine le operazioni si smantellamento. Il capitano Corina Petrescu è al comando del cargo MM-SN-12 con il compito di trasportare le ultime attrezzature riciclabili. Una esplosione sconvolge la missione di entrambe mettendo a rischio il personale della base e l'equipaggio del cargo. I due leader lotteranno insieme per salvare la situazione.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stelle cadenti

Star Navigation Stories

Stelle cadenti

Racconto
Il racconto fa parte delle Star Navigation Stories. Attualmente è in fase di editing dal manoscritto originale. Dopo il suo completamento rimarrà disponibile su questa piattaforma per intero per alcuni giorni prima di essere iscritto al piano KDP select che per tre mesi richiede l'esclusività del testo.

© iSisiniPazzi, 2018


Moon Base Star Navigation 22

Finalmente sola nell'intimità della sua stanza, Samanta si liberò dalla tuta e dopo una rapida doccia si accomodò sulla poltroncina per conciliare il sonno con un po' di lettura. Aveva terminato un turno di dodici ore passato cercando di farsi obbedire dal personale della base e adoperandosi in prima persona nella miriade di attività che dovevano essere completate nelle ore successive. La testa le friggeva, appoggiò il medio e l'anulare alle tempie e con gli occhi chiusi le massaggiò lentamente in senso orario. Vent'anni prima, quando ne aveva solo quindici, un suo amico le aveva raccontato una sua teoria strampalata secondo la quale, per trattenere il ricordo di un sogno, al risveglio dal sonno non ci si doveva toccare né gli occhi né le tempie. Quella strana idea le era rimasta nella mente e, fra migliaia di conversazioni avute da ragazzina, restava lì nascosta nei suoi ricordi rispuntando ogni volta che si massaggiava la fronte. Appoggiò i metacarpi agli occhi premendo leggermente, poi, ruotandoli verso l'esterno si stirò le palpebre.
I due mesi appena passati erano stati i più difficili della sua carriera. Il comandante che aveva guidato la base fino a quel momento aveva chiesto un trasferimento su due piedi per seguire un improvviso peggioramento della salute di sua moglie. La compagnia, valutata la situazione, aveva acconsentito al trasferimento e aveva assegnato a lei il comando ad interim durante i lavori di smantellamento della base che era diventata obsoleta: posizione non più strategica e tecnologie sorpassate, ma soprattutto era una insidiosa fenditura di roccia, attraverso la quale i cargo si dovevano infilare nelle fasi di atterraggio e decollo, ad aver spinto la Star Navigation alla decisione.
Prima che le coperture di regolite lunare avessero raggiunto una efficacia reale, la scelta di costruire le basi in grotte o crateri, al riparo dai meteoriti e dalle radiazioni, era comunemente condivisa tra le compagnie di navigazione come la SpaceX®, la Nasa® e la Virgin®. Ora che le stampanti ROBOT potevano ricoprire una intera base con una spesa accettabile, scavare basi sotterranee non era più una strategia vincente perché il rischio di provocare dei danni durante le manovre di atterraggio e decollo dei cargo, superava il costo della copertura.
Per Samanta questo era il primo incarico come comandante, cominciare con una base in dismissione era un buon modo per farsi le ossa e prepararsi a compiti di maggior responsabilità.
La compagnia aveva già trasferito più della metà del personale su altre basi ed era normale che chi rimaneva ancora dovesse adattarsi a fare un po' di tutto indipendentemente dal grado e dall'anzianità di servizio. I turni di lavoro e l'atmosfera tra il personale era tutt'altro che leggera, risolvere i piccoli ma inevitabili conflitti era anch'esso diventato un suo compito dopo che il responsabile del personale era stato trasferito. Due mesi pesanti e ingrati, ma finalmente stava per portare a termine la sua missione e poi avrebbe avuto il primo incarico di comando su un veicolo spaziale di grande percorrenza: l'obiettivo per cui aveva sacrificato tutta se stessa. L'MM-SN-12 sarebbe atterrato tra sei ore, tutto era pronto per l'ultimo carico.

«Dove sono arrivata ieri?» chiese Samanta al suo kindle®.
«Capitolo quattro. Vuoi continuare la lettura?» le chiese a sua volta il sistema di intelligenza artificiale addestrato alla lettura del romanzo1.
«Si grazie. Però mi devo essere addormentata, non ricordo bene... com'è che Giovanna incontra Yusuf?» chiese Samanta.
«Lo incontra al ristorante, tesoro. Ma dimmi, anche ieri mi hai posto la stessa domanda, c'è qualcosa di più che vuoi sapere?» le chiese.
«No Simona, grazie. È solo che sono molto stanca. Continua la lettura, vai pure avanti» disse, e ascoltando la voce sintetica si addormentò immedesimandosi in Giovanna Bianchi, eroina del romanzo, e nella sua vita passionale alla quale Samanta aveva dovuto fin'ora rinunciare.

···

Il cargo MM-SN-12 era nel tratto terminale del volo parabolico. Il capitano Corina Petrescu ascoltava in silenzio gli aggiornamenti del suo primo ufficiale: «Distanza dal suolo: cinquemila metri. Accelerazione verticale: uno punto sessantadue, off-set obiettivo trecento metri.»
Il visore mostrava con una linea rossa la traiettoria realmente seguita dal cargo sovrimposta ad una linea blue che mostrava la traiettoria ideale. Le correzioni di rotta erano una responsabilità del capitano, ma nella quasi totalità dei casi erano calcolate e suggerite dal navigation neural network, una rete neurale ad apprendimento rinforzato.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: francescosisini