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Autore: ONLYKORINE    10/09/2018    1 recensioni
E' agosto del 2010, e lo stadio è pieno di maghi e streghe che aspettano di assistere alla finale di coppa del mondo di Quidditch, ma la cronaca sarà un pochino... diversa.
Oneshot perchè ancora non riesco a smettere.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Ritorno a Hogwarts e one shot'
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la finale di quidditch

I personaggi sono di proprietà dell’autrice JK Rowling e l’opera è stata scritta senza scopo di lucro

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La finale di Quidditch

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“Buongiorno e benvenuti a tutti!

Mi sentite? Alzate la mano se mi sentite bene. Ok, rinforzo il sonorus. Ora? Mi sentite tutti? Perfetto!

Benvenuti streghe e maghi alla finale di questa coppa del mondo di Quidditch del 2010. Qui è la vostra Ginny Potter, dal deserto del Whortan, che vi parla. Oggi vedremo la partita conclusiva fra Irlanda e Canada. L’Irlanda, capitanata dall’altissimo cercatore McGowan è in vetta alla classifica con ben 5.875 punti, mentre il Canada, capitanato dal biondissimo portiere Simard si trova al secondo posto con 5.625 punti, quindi come potrete comprendere tutti, la sfida è ancora aperta e la finale ancora tutta da giocare!

Ora facciamo un applauso a questi ragazzi che ci faranno passare queste quattro ore con il fiato sospeso e il batticuore. Per chi tifiamo oggi? Per il Canada? Su su, innalzate un bel coro, tifosi del Canada, così i giocatori possono sentirvi anche dagli spogliatoi. Bravi bravi! E chi abbiamo qui? La curva dell’Irlanda? Per chi tifate voi? Siete sicuri? Per chi tifate voi? Sì! Allora ecco a voi, vi presento i ragazzi…. Ma dove… Che succede…”

Ginny svolazzò a cavallo della sua scopa fin davanti all’entrata degli spogliatoi, da dove sarebbero dovuti uscire i giocatori. Scese dalla scopa, annullò il sonorus e parlò con qualcuno. Poi scosse il capo. Tutto lo stadio era in silenzio. Cosa stava succedendo? Ormai i giocatori avrebbero dovuto uscire e Ginny avrebbe dovuto presentarli uno a uno e volare fino al gabbiotto per fare la cronaca della partita. La rossa si voltò di nuovo verso lo stadio e guardò tutte quelle persone dal basso. Sospirò forte, riformulò il sonorus e riprese il volo.

Rieccomi qui, grandissimo pubblico! Allora avete scaldato la voce? E ora agitiamo le bacchette! Voglio vedere striscioni e luci colorate, su su, dai fatemi vedere come incoraggiate questi ragazzi. Bravissimi! Sì, i colori giusti! Ed ora… Ora… Vediamo un po’ chi c’è in tribuna vip! Un grande applauso al Ministro Canadese e alla sua bellissima moglie! E guardate, sono proprio seduti vicino al nostro Ministro della Magia! Chi non conosce il nostro nuovo ministro? Hermione, tesoro, alzati in piedi e ricevi anche tu il tuo applauso. La nostra Hermione si è guadagnata il posto di ministro giusto due mesi fa, ma io lo sapevo da tantissimo tempo, almeno quindici anni, vero? Ed è venuta con tutta la famiglia! Tre bellissimi bambini, guardateli. Per fortuna sono intelligenti come lei e non hanno preso dal loro papà. Dai, su, signor Malfoy, sto scherzando. Sto. scherzando. O forse no?”

Ammiccò nella direzione del biondo, che la salutò sorridendo. Hermione, invece, era in piedi e imbarazzata che annuiva sorridendo forzatamente e salutava lo stadio che applaudiva ridendo. I bambini al suo fianco sorridevano estasiati e salutavano la zia che continuava a volteggiare sulla scopa. Draco tirò a sedere la moglie quando lei rimase incantata, e la baciò davanti a tutto lo stadio.

Hermione, la strega più brillante della sua età, che è diventata Ministro nonostante e ripeto, NONOSTANTE, sia la miglior amica di Ron Weasley e di Harry Potter. Nonostante, perché se non fosse stata loro amica e non avesse perso tempo dietro a loro, sarebbe diventata Ministro molto prima e con meno fatica. Ma il nostro ministro ha il cuore più grande del mondo e si è sempre impegnata al fianco di chi ne avesse bisogno. Tipo mio marito. Eccolo laggiù, mio marito. Harry, caro, alzati anche tu, così ti vedono tutti e posso vantarmi un po’ anche di te. A proposito, hai fatto evanescere la spazzatura prima di uscire di casa? No? Ahi… Risiediti vicino ai nostri bambini, allora, va.”

Harry rise scuotendo la testa, mentre un esaltato James saltellava come una molla cercando di salutare la mamma. Si risedette vicino ad Albus con la piccola Lily in braccio e lanciò un bacio con la mano alla moglie. Ginny gli sorrise, guardò di nuovo verso l’entrata degli spogliatoi e poi si guardò di nuovo intorno, con sguardo un po’ preoccupato.

E poi proprio vicino a Harry Potter, chi ci poteva essere se non il suo braccio destro? Il mio caro fratellino Ron Weasley!  Alza la mano, Ron, e saluta come ti ha insegnato la mamma, no, non così. Sei troppo forzato, Ron, cos’è sei in imbarazzo? Non c’è mica zia Muriel a pizzicarti le guance! Ron, oltre ad aiutare Harry al dipartimento degli Auror, lavora al Tiri Vispi. Conoscete tutti il Tiri Vispi a Diagon Alley? Tutte queste bellissime decorazioni vengono da lì, fateci un salto prima di tornare a casa e troverete sicuramente qualcosa che fa al caso vostro. Come potete vedere il mio caro fratellino è seduto con i suoi figli, ma sua moglie non c’è. Avete visto? Noooo non pensate male, lei non l’ha mica lasciato, anzi, sembra proprio che voglia stare ancora con lui, pensate! Ora lei è a casa con la loro ultima bambina, che proprio oggi compie due mesi. Auguri alla mia nipotina più piccola!”

Ginny fece ancora un giro per lo stadio, facendo battute e scherzando con altre persone. Quando riuscì a volgere di nuovo lo sguardo verso gli spogliatoi, notò che un omino vestito di nero cercava di attirare la sua attenzione: l’arbitro. Si scusò con tutto lo stadio e volò nella sua direzione. Lei annuì tre volte e poi entrò nell’atrio degli spogliatoi con passo deciso. Quattordici ragazzoni, fra cui l’altissimo capitano dell’Irlanda e il biondissimo capitano del Canada, guardavano per terra imbarazzati, con le mani dietro alla schiena.

Allora, io no so bene come cosa vi è saltato in mente. Ma vi assicuro, che liberare decine di Pixie negli spogliatoi poco prima dell’inizio della finale di Coppa del Mondo di Quidditch, non è stata una buona idea.

Aveva parlato velocemente, e con il tono più duro che avesse. Lo stesso tono che aveva usato quando James aveva spinto Albus giù per le scale, seduto dentro la cesta per i panni sporchi. Quando uno di quei ragazzoni alzò il viso e aprì la bocca con l’intenzione di interromperla, lo guardò con lo sguardo che aveva ereditato da sua madre e lui riabbassò gli occhi per terra. “Per niente una buona idea. Ora, so che avete acchiappato tutti quei graziosi animaletti…” Rabbrividì al pensiero di un Pixie che le camminava sulla schiena per tirarle i capelli e le orecchie. “Ma santo Godric! Vi dovrei sculacciare come faccio con i miei figli!” Un ragazzone del Canada questa volta ci provò: “Signora…”

Signora un accidenti! Ti sembro tua nonna?” Sospirò, forte. “Ora… lasciamo cadere la cosa e non lo saprà nessuno. Ma quando sarà finita la partita, dovrete pulire, sistemare tutti i disastri che hanno fatto quei mostriciattoli e portarli via da qui” disse indicando la gabbia dove erano stati congelati i Pixie e imprigionati.

“Ma…” Provò un altro giocatore, questa volta dell’Irlanda. “Ma cosa? Sai cosa ho fatto là fuori per darvi il tempo di rimediare al vostro disastro? Ho mezzo in imbarazzo la mia miglior amica, ho sgridato mio marito e reso ridicolo mio fratello, quindi scusami: non ci sono ‘ma’, ok?” Il ragazzone annuì silenziosamente. Ginny sospirò ancora, fece per girarsi ma poi guardò ancora verso la gabbia.

Di chi è stata l’idea dell’ Acqua Eructo?

“Mia sign…” Il ragazzo si fermò quando vide l’espressione sul viso della donna. “…Ginny. E’ stata mia, l’idea, Ginny”.

La rossa lo guardò. Lo conosceva: era Byrne, di Corvonero. Aveva iniziato Hogwarts quando lei frequentava l’ultimo anno. Sorrise. “Bravo Byrne. La McGranitt sarebbe orgogliosa di te. E ora tutti fuori, che ho voglia di vedere la partita!” Il ragazzo annuì sorridendo e uno dei suoi compagni gli diede una pacca sulla spalla. “Oh, Merlino, ho preso in giro tutti e mi sono scordata di prendere in giro seriamente Malfoy. Non mi ricapiterà più un’occasione così...” Sbuffò mentre faceva cenno ai ragazzi di prendere le scope e prepararsi. L’arbitro si avvicinò a lei e le fece cenno di volerle parlare. “Che succede ancora?

“Il sonorus… non l’hai annullato…”

Ginny si guardò intorno con gli occhi sbarrati, mentre i ragazzi annuivano. Qualcuno ridacchiava. Ecco cosa volevano dirle quando la interrompevano! Tutto lo stadio aveva sentito…

MERLINO!” uscì dallo stadio seguita dai giocatori e tutto lo stadio si alzò in piedi e applaudì. Ginny guardò verso Harry, Hermione e Ron e loro le sorridevano, applaudendo. Scoppiò a ridere e cavalcò la scopa prendendo il volo.

   
 
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