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Autore: Il corsaro nero    11/09/2018    2 recensioni
Tutte le persone disperate e sole cercano un posto solo per loro dove vivere, amate e rispettate.
La maggior parte delle volte non lo trovano mai... perché non l'hanno cercato bene o perché non hanno trovato la persona giusta...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caulifla, Kale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Incontro'
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UN POSTO PER ME


Un passo, due passi, tre passi...

Conto i deboli e stentati passi che sto facendo.

E' l'unica cosa che posso fare.

Potrei anche contare le gocce che mi stanno bagnando così intensamente ma non lo faccio perché non riesco a vederle.

Non so dove andare.

Sono sola, disperata e affamata.

Non so più che fare.

Non so nemmeno chi sono e che cosa voglio.

L'unica cosa che posso fare è camminare sotto la pioggia battente.

Non c'è nessuno in giro.

Chi vuoi che vada in giro sotto una pioggia battente?

Anche se questa è la parte bassa della città, dove stanno i malviventi, nessuno è così pazzo e disperato da andarsene in giro sotto un clima simile.

Nessuno tranne me.

Sono stanca.

Ho i piedi tutti indolenziti.

E' tutto il giorno che cammino senza sosta.

Alla disperata ricerca di un posto dove vivere.

Un posto per me.

Lo cerco da sempre ma non l'ho mai trovato.

Forse non esiste...

Alla fine, trovò un vicolo sporco e mi ci infilò dentro.

Non è il miglior posto del mondo ma almeno sono riparata.

Guardo in alto e vedo le luci della Capitale.

Sono così belle e distanti... sembrano luci magiche.

Allungò istintivamente una mano, sperando di raggiungerla.

Fin da bambina, quelle luci mi abbagliavano e mi affascinavano...

Il mio desiderio era quello di raggiungere e vederle da vicino... ma non l'ho mai fatto.

Per una saiyan come me, brutta, sporca, vestita solo di stracci e patetica, quel posto così bello doveva restare lontano da me.

Dopotutto, una come me, che a malapena sa chi è e da dove viene, che andrebbe a farci in una bella città come quella?

Assolutamente niente.

E tu chi diavolo sei?” chiede una voce femminile alla mia destra.

Mi voltò spaventata e vedo una figura nell'ombra.

La figura mi si avvicina lentamente e la luce della luna l'illumina completamente.

E' una ragazza un po' bassa, magra e minuta.

Ha i capelli neri, ribelli e appuntiti e gli occhi dello stesso colore.

Indossa un top lilla, dei lunghi e larghi pantaloni viola, dei bracciali argentati e degli stivali grigi.

E' molto bella, al contrario di me.

Inoltre, ha molto più carattere e carisma.

Si vede subito che è qualcuno di molto importante...

Mi... mi dispiace... me ne vado subito...” balbettò e faccio per andarmene dal vicolo ma, lei, con tutta la calma del mondo, mi dice: “Se non hai dove andare, puoi stare da me.”

Mi voltò a guardarla, non credendo alle mie orecchie.

Mi ha appena proposto di stare da lei?!

Una come me con lei?!

Non posso credere alle mie orecchie...

Lei, senza mezzi termini, mi prende per il polso e mi trascina nel vicolo.

Io non mi ribello.

Sono disposta a dormire e a vivere in una cantina pur di smettere di vivere per strada...

Ci fermiamo davanti a una catapecchia.

E' un po' sporca e malridotta ma io non ho alcuna intenzione di lamentarmi.

Dopo aver vissuto per strada tanti anni, sono pronta ad accettare qualunque cosa.

Lei si volta verso di me e mi domanda: “Come ti chiami?” “Kale...” faccio io, timidamente.

Lei, con un calcio, apre la porta.

E' un luogo abbastanza sporco e vissuto ma è comunque abitabile.

Noto, inoltre, ce ci sono altre due ragazze, le quali indossano lunghe tuniche con un cappuccio sulla testa.

Ragazze!” fa la ragazza, che sembra essere il loro capo “Questa è Kale. Da oggi farà parte della nostra banda.” “Come volete, capo.” annuiscono le altre due, prontamente.

Questa ragazza gode di così tanto rispetto... è incredibile che una persona così importante e rispettata abbia offerto a una come me un posto dove stare...

Beh, Kale...” fa la giovane “Io sono Caulifla, il capo di questa banda. Se vuoi stare con noi, sappi che dovrai ascoltarmi e ubbidirmi sempre.” “L... lo farò senz'altro... non si preoccupi...”

Caulifla mi guarda un'ultima volta poi, allontanandosi ordina: “Datele del cibo e degli abiti.”

E' così bella... e così carismatica... al contrario di me.

Lei è tutto e io sono niente.

Fa sempre così...” mi dice una delle ragazze, avvicinandosi “Sembra dura ma sa essere gentile. Lei è un autentico prodigio nel combattimento e non c'è al mondo nessun saiyan più forte di lei. Persino l'esercito non riesce a controllarla. Tuttavia, nonostante il suo potere, pensa anche alle persone che vivono nei quartieri malfamati. Si è sempre presa cura di noi e anche degli abitanti di questo posto, per questo si è guadagnata il rispetto e la stima di tutti qui. Lei, per tutti noi... è una specie di sorella maggiore.” “Una sorellona...” sussurrò, dolcemente.

Caulifla mi ha aiutata... come una sorella maggiore.

Ho deciso.

Aiuterò e sarò sempre fedele a Caulifla.

Farò tutto quello che è in mio potere per aiutarla a esaudire i suoi desideri.

Perché è a lei che devo tutto.

Perché lei, quando ero disperata e avevo ormai perso ogni speranza, mi ha dato ciò che più desideravo con tutta me stessa.

Un posto per me.

   
 
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