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Autore: winterlover97    12/09/2018    0 recensioni
dal capitolo 5
Il gancio del sacco si sta per rompere, almeno credo, ma continuo imperterrita. Ho bisogno di sfogarmi, di lasciare fluire tutta la rabbia repressa fuori dal mio corpo. Le lacrime ora scorrono copiose lungo le guance. Le gambe si fanno pesanti, così come le braccia. Percepisco gli atomi del sacco da boxe e dell'imbottitura muoversi sotto le mie dita e i miei colpi. Il gancio salta e il sacco sbalza a terra, finendo contro il muro. Cado come un peso morto. Cado come le foglie in autunno e la neve in inverno.
capitolo 11
"Proviamo" sollevai lo sguardo e incontrai i suoi occhi, verde in blu "proviamo a capirlo, a definirlo, come si fa con i termini che ci sono sconosciuti, solo che questo non è una parola, un termine, è qualcosa di forte, di diverso, che sento il bisogno di definire" disse tutto d'un fiato, senza nemmeno prendere fiato, avevo ancora gli occhi suoi fissi nei miei, sbattei le palpebre e dissi "Proviamo".
capitolo 18
Un tuono squarciò l'aria.
E lei sorrise.
Un lampo.
E lei rise guardando l'orizzonte.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Pietro Maximoff/Quicksilver, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'You didn't see that coming ?'
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Capitolo 27
 

 
Dodici.
Sono passati esattamente dodici giorni da quella sera. Dodici giorni in cui mi sono allenata con il Professor X e Wanda. Dodici giorni in cui arrivo a sera ormai stanca morta. Dodici giorni in cui Pietro mi sta aiutando e supportando. Dodici giorni dalla sua proposta di matrimonio e del mio Sì.
Solo adesso sono tranquilla, stesa sul letto ella mia stanza, nella penombra e con solo un asciugamano addosso e uno in testa avvolto a turbante. Faccio ruotare l’anello che è al mio anulare sinistro e lo osservo: è semplice e lineare con un piccolo zaffiro incastonato sulla sommità e mi calza a pennello.
Troppo pigra per alzarmi, attiro i vestiti che sono nell’armadio e mi vesto svogliatamente, infine lascio i capelli bianchi asciugare all’aria. Un paio di mani mi coprono gli occhi e so benissimo a chi appartengono.
‘’Sei bellissima’’.
Mi volto e bacio Pietro sulle labbra, poi lo attiro a me e lui mi cade addosso.
‘’Mi sei mancato oggi.’’
‘’Mia sorella ha detto che oggi pomeriggio andrete per compere… anche se deduco che tu abbia non tanta voglia’’.
‘’A dire il vero ho voglia solamente di stare qui e farci le coccole’’.
‘’Sapevo avresti detto così. Quindi stasera ho organizzato una sorpresa…’’
Spalanco gli occhi e lo fisso: sa benissimo come farmi restare senza parole e questa è una delle poche volte.
‘’… però saprai tutto stasera, ok?’’
Mugugno ‘’Un indizio, daiii… uno solo. Non costringermi a passare alle maniere forti’’
‘’Non useresti i tuoi poteri, ti conosco.’’
‘’E chi parla di poteri qui?’’ chiedo maliziosamente.
Il suo sguardo diventa come liquido e mi bacia. Le sue mani vagano sulla schiena e poi mi prende una gamba e mi continua ad accarezzare dal fondoschiena alla coscia. Avvolgo la sua vita con le mie gambe e continuiamo a baciarci. Detto sinceramente potremmo stare per ore così, finendo poi per fare l’amore in tutta calma. Faccio in tempo a togliergli la maglia che bussano alla porta. Di impulso chiudo a chiave ma continuano a bussare imperterriti.
‘’Ragazzi, è urgente. Non mi importa se state copulando, in tal caso meglio per voi, ma dovete venire. Un attacco-‘’
Ci stoppiamo nell’immediato e Pietro si riveste al volo. Trafelati ci alziamo e usciamo.
 
 
Alla Tv in salotto vengono mostrati dei fotogrammi in diretta di una città, presumibilmente Boston o Philadelphia, con numerosi palazzi crollati. Nello scenario post apocalittico, sono numerosi i cadaveri: smembrati e con le interiora riverse sul manto stradale.
La telecamera inquadra una persona, stazza robusta, pelle pallida e contornata da tatuaggi, priva i capelli e con solamente pantaloni in tessuto tecnico e maglietta maniche corte nera. Nella mano destra tiene salda la testa di un agente di polizia con l sguardo terrorizzato. poi un lampo colorato di verde e rimane solamente il corpo privo di testa che è scoppiata. Il sangue scorre sulle sue mani e le pulisce sulla divisa del malcapitato, poi volge lo sguardo alla telecamera e, dopo qualche urla di pietà, il segnale viene perso e sostituito da un’interferenza.


 
Angolino autrice
(schiva pomodori e inulti)
Sono tornata! A distanza di molto tempo sono viva. Mi scuso per l’attesa ma ho avuto problemi e sono stata ultra impegnata.
Spero che, nonostante la crudezza delle immagini finali vi sia piaciuto… lasciate un voto o una recensione!
 
   
 
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