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Autore: Flos Ignis    14/09/2018    5 recensioni
Una lettera alla mia migliore amica, per ringraziarla dei dieci anni di amicizia che ricorrono proprio oggi.
Grazie, mia cara e insostituibile amica.
Grazie, sorella mia.
Per sempre tua.
A Manto
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so da dove iniziare questa lettera, perciò starò sul classico, almeno all'inizio.

Sorella mia,

oggi è una data importante per noi: sono passati dieci anni dal giorno in cui ci siamo conosciute e a me pare solo ieri che le nostre strade si sono incrociate.

Ne abbiamo vissute troppe insieme per poterle riassumere tutte quante nelle poche righe che voglio dedicarti, ma alcune cose sono doverose da dire.

Vorrei mostrarti senza i filtri con cui mi hai conosciuta quanto tu mi abbia colpita fin da subito, e soprattuto quanto tu sia importante per me. So che lo sai, ma dirlo rende felici entrambe, quindi perchè non dire quanto bene ti voglio?

La prima volta che ti ho vista, mi sei sembrata una bambola. Non ti offendere, io ho sempre odiato le bambole, ma tu eri una di quelle belle, con quei boccoli scuri, gli occhi grandi, dolci e intelligenti, ma soprattutto quelle adorabili pomelle rosse sulle guance! Ed eri silenziosa, tanto.

Solo qualche giorno dopo, mentre camminavamo vicine per dirigerci all'aula di arte - dove il nostro percorso di studi avrebbe avuto una decisa svolta, tra le altre cose - ci siamo rivolte la parola per la prima volta. Tu feci una battuta, io risposi, un commento dietro l'altro ci portarono a costruire il primo mattone del nostro rapporto. Solo molto tempo dopo tu mi confessasti che all'inizio ti stavo antipatica, perchè credevi che io ti avessi guardata male.

Ancora non mi conoscevi, non sapevi che all'epoca il mio sguardo arrabbiato era semplicemente la mia espressione naturale.

Sei stata tu a cambiarmi. No, non a cambiarmi, a salvarmi.

Ci siamo salvate a vicenda.

Il tuo silenzio non era durato a lungo, e da quel momento, più che una bambola sei sembrata un angelo. Un vero e proprio miracolo, mi hai donato delle radici, a me, che non mi sentivo radicata a niente. E come dicesti tu una volta, io ti ho guarito le ali, in modo che fossi in grado di volare di nuovo.

Ci è voluto del tempo perchè la nostra amicizia cementasse in quel legame unico e speciale che abbiamo ora, ma adesso non sopravviverei senza di esso.

Questo legame che ci rende Soulmate ci fa condividere una parte consistente di anima, ci rende empatiche l'una con l'altra, sensibili agli umori, alle emozioni, ai pensieri stessi l'una dell'altra.

Questo legame che abbiamo costruito insieme ci rende migliori amiche, sorelle, anime gemelle.

L'amore romantico come lo hanno decantato per secoli i poeti di tutto il mondo pare tanto sbiadito, così fiacco a confronto...

Sei, in poche parole, l'amore di tutte le mie vite. Perchè se ho fede in qualcosa, a questo mondo, siamo noi. E ho trovato semplicemente spaventoso che un affetto profondo come il nostro sia frutto solo del caso. Credo ci sia un filo sottile, ma indistruttibile che ci unisce nel corso del tempo, nel corso di infinite Ere, perchè abbiamo anime così legate che credo questo soulbound sia nato all'alba dei tempi.

Perchè solo un'anima sensibile come la tua poteva avere la pazienza, il cuore e la forza necessarie a tirarmi fuori da dietro i muri in cui mi ero barricata. Tu dici che il tuo tendermi la mano non sarebbe bastato, se io stessa non avessi voluto salvarmi, se io stessa non avessi accettato di venire aiutata.

La verità? Sai qual'è?

Che hai ragione, io volevo davvero essere salvata, ma nessun altro ci sarebbe riuscito, dovevi essere tu. Non poteva essere davvero nessun altro, perchè io aspettavo te da tutta la vita. 

Aspettavo mia sorella, ci è solo voluto un po' di tempo perchè mi venisse restituita.

Da quel momento in poi è stato un crescendo di esperienze che abbiamo vissuto insieme, di momenti meravigliosi come la gita a Roma, dove tutto è davvero iniziato tra angeli e nodi sempre più stretti tra noi, o quella a Parigi, dove eravamo solo noi due, nella stanza d'albergo e fuori a meravigliarci per le bellezze di quella città che ci è rimasta nel cuore. 

Ci sono stati anche molti momenti orribili, lacrime e dolori svelati, ma ci siamo sempre aggrappate alla mano dell'altra, abbiamo camminato fianco a fianco e ci siamo protette a vicenda mettendoci schiena contro schiena.

Se non ti avessi incontrata, so che non sarei diventata neppure la metà della donna che sono ora. Ho ancora tutta la vita per migliorare, perchè io sono in fondo al cuore la stessa ragazza che hai conosciuto a quattordici anni: piena di rabbia e lacrime, urla strozzate che mi ustionano la gola e troppe parole che non riesco a dire.

Ma sarei rimasta SOLO quella ragazzina incazzata se tu non mi avessi insegnato quanto una risata può essere contagiosa, che le parole possono lenire le ferite e non solo infliggerle, che le lacrime possono liberare i cuori incatenati corrodendo gli anelli delle catene una goccia alla volta.

La tua luce ha illuminato la mia vita, la luce di una luna dolce, che offre un conforto amorevole e insostituibile, che non acceca o brucia, limitandosi a dissipare dolcemente le ombre più scure del cuore.

Ma soprattutto tu mi hai insegnato ad accettarle, le ombre, mi hai mostrato che sono necessarie, persino benevole. Hai amato anche le mie ombre e questo mi permette di vivere pacificamente con esse, sei stata al mio fianco mentre imparavo a farlo e non mi hai mai lasciata.

Non potrò mai dirti abbastanza volte "grazie", ma almeno una volta lasciamelo dire con il cuore in mano quanto ti sono grata.

Grazie, amica mia, ti voglio un bene dell'anima.

Non smetterò mai di ripensare a tutti i nostri migliori momenti, tra cui la settimana in montagna dopo il diploma, tra pentole suonate a mezzanotte e inseguimenti con delle sedie sguainate come spade o scudi.

Al capodanno in cui abbiamo conosciuto un luogo da chiamare realmente "casa", tra le braccia del nostro pazzo, pazzo club che tanto adoriamo, composto da una persona più folle dell'altra, così speciali da averci prese sotto la loro ala per proteggerci da qualunque cosa, soprattutto da noi stesse, soprattutto dalla solitudine.

La bestia nera che ti ha tanto perseguitata non ci sarà mai più. Te lo prometto.

Nessuna di noi due è più sola, non ci abbiamo nemmeno più solo l'un l'altra. Abbiamo amici stupendi e meravigliosi che ci tendono le mani e ci reggono forte, non ci lasceranno andare.

Ma sai cosa? Se non avessi prima incontrato te, il resto del mondo avrebbe anche potuto bruciare tra le fiamme dell'inferno e non me ne sarebbe importato, perchè io stessa stavo bruciando dentro.

Avrei perso di vista il valore della bellezza, della gioia, delle risate, della felicità.

Non avrei conosciuto così tante persone meravigliose, mi sarebbero forse passate davanti agli occhi senza che mi accorgessi della grandezza dei loro cuori e della bellezza delle loro anime. Avrei avuto occhi indifferenti a tanta meraviglia, solo perchè sarei rimasta intrappolata dai miei stessi muri.
Ma ho imparato a trasformare un muro in un trampolino per migliorare, a trasformare un sentimento negativo come la rabbia o il dolore in uno stimolo per essere migliore, per non accettare di essere semplicemente la persona che già sono per diventare sempre più degna di quella tua mano che non ha mai, mai, mai smesso di tenere la mia.

Non rileggerò questa mia lettera, me ne frego della grammatica, della sintassi, degli errori. Perchè gli errori di forma, in un certo senso, rendono questa specie di flusso di coscienza più vero di qualunque frase costruita ad arte.

Voglio che tu capisca che questi pensieri sconclusionati sono nati da soli, sono spuntati direttamente dal mio cuore e sono schizzati fuori dalle mie dita come solo le parole più sincere fanno.

Perchè sono dieci anni che ci conosciamo ed oggi è un giorno importante, ma non più di tanti altri che abbiamo vissuto, e di certo non più di tutti quelli che verranno. Abbiamo altri dieci, venti, cinquant'anni davanti da vivere assieme, perderei troppo di me se tu ti allontanassi.

Ma so che non lo farai, perchè come tu non mi hai mai lasciata, io non lascerò mai te.

Perchè sei la migliore amica che potessi desiderare e la sorella maggiore che non ho avuto.

E davvero, ci sono ancora migliaia di cose da dire su di noi, ma credo ci vorrebbero altri dieci anni per dirle tutte, ma non sarà necessario, tu le conosci già tutte. Ne ho citate alcune tra le mie preferite solo per sottolineare quanto mi allietino il cuore certi pensieri.

E davvero, ora la smetto di mettere così tanti pensieri vari nero su bianco. Buon anniversario, mia insostituibile amica.

Ti voglio bene, sorella mia. Grazie per avermi fatta sopravvivere. Conto su di te anche per i prossimi cinquant'anni, come tu puoi contare su di me.

E oltre la morte, alla prossima vita.

Tua Guerra


 
  
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