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Autore: eleCorti    14/09/2018    10 recensioni
La verità era che gli mancava, ed assai. Lui senza Artù non era niente. Era come un pezzo di mela senza la sua metà: incompleto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Un legame indissolubile


Passeggiava e si era ritrovato a passare davanti all'isolotto di Avalon. Fissò l'immensa collinetta al di là del lago. I ricordi riaffiorarono a galla. Così prepotentemente. Violentemente. Ripensò ad Artù. Quanti secoli, millenni, ere erano passate? Troppe per poterle contare sulle dita delle mani, ma ancora in lui i ricordi erano così vividi che sembravano essere accaduti soltanto ieri. Sospirò, ripensando alle parole del drago: Artù ritornerà quando Camelot avrà bisogno di lui. Ma ancora lui non era tornato. E forse non lo avrebbe mai fatto. Sospirò di nuovo. La verità era che gli mancava, ed assai. Lui senza Artù non era niente. Era come un pezzo di mela senza la sua metà: incompleto. Sospirò di nuovo. Poi guardò ancora una volta Avalon, come se la volesse fissare un'ultima volta prima di andarsene, e girò la testa davanti alla piccola strada che si stagliava davanti a lui. Fece per allungare un passo, ma una luce abbagliante lo accecò. Chiuse gli occhi di riflesso. La luce era troppo forte.
“Merlino...” si sentì chiamare. Il vecchio mago sussultò. Chi poteva mai essere? Si domandò.
“Merlino...” di nuovo sentì pronunciare il suo nome. Non rispose.
“Merlino!” stavolta il mago sussultò. Aveva riconosciuto il tono della voce. Soltanto una persona lo chiamava con quel tono imperioso.
Si voltò, incredulo. Aprì gli occhi. La luce si affiorò. E lì tra i raggi, lo vide: Artù. Era uguale a come lo aveva lasciato, tanti secoli fa: giovane, biondo, occhi azzurri, con l'armatura indosso.
“Artù...” si avvicinò a lui, incredulo. Stava sorridendo per la meraviglia.
“Merlino? Ma sei tu?” domandò Artù, alquanto sorpreso. Lui non sapeva dell'aspetto di Merlino.
“Sì... ma non c'è problema!” con uno schiocco delle dita, cambiò d'aspetto. Era ritornato ad essere il giovane Merlino. Dopotutto lui era il mago più potente del mondo, ed un incantesimo di svecchiamento era un gioco da ragazzi per lui.
Artù si avvicinò a lui. La luce, intanto, via via scompariva. Questo significava che, forse, Merlino non stava sognando. Artù era lì in carne ed ossa.
“Merlino...” Artù aprì le braccia e le avvolse intorno alle spalle del suo amico. Lo stava abbracciando. Merlino, dopo un primo attimo di stordimento, ricambiò l'abbraccio. Finalmente dopo secoli, millenni, ere poteva riabbracciare il suo amico. Il suo re. La sua metà.


 
****
 
Non appena aprì gli occhi, si ritrovò tra le braccia di Artù. Alzò il busto per la sorpresa. Dopo quell'abbraccio, ricordava che lo aveva portato a casa sua – che si trovava poco distante dal lago – per farlo mangiare e riposare. E poi... poi... sussultò, mettendosi a sedere sul letto.
“Finalmente ti sei svegliato, Merlino.” la voce di Artù, interruppe il flusso dei suoi pensieri.
“Artù! Noi... ecco... noi...” iniziò a parlare, indicando con l'indice prima lui e poi l'amico, come se volesse esprimere a gesti quello che avevano fatto.
“Sì, noi l'abbiamo fatto.” concluse la frase per lui. Poi sbatté le palpebre. E fissò Merlino.
“Beh... sì... ecco... wow!” si ritrovò a sospirare, sdraiandosi. Doveva ancora connettere i neuroni del cervello. Doveva ancora realizzare che Artù era lì veramente. Non era uno dei suoi tanti sogni.
“E già, wow.” gli fece eco Artù. Poi si sdraiò anche lui. Era ritornato da circa qualche ora, e si era ritrovato a letto niente di meno con Merlino. Non che se ne sentisse in colpa. Dopotutto tra lui e il suo servo c'era sempre stato un legame così forte che non si era mai saputo spiegare. Un legame indissolubile. Così indissolubile che era durato secoli, millenni, ere.
“E così sei tornato.” Merlino decise di rompere quel silenzio. Voleva sapere il perché Artù fosse tornato proprio in quel momento. Né Camelot né l'Inghilterra avevano bisogno di lui.
“A quanto pare, sì.” fu la risposta vaga di Artù.
“Ma perché? Camelot non c'è più.” si voltò verso di lui, per guardarlo. Artù sorrise.
“Perché tu hai bisogno di me, Merlino.” fu la risposta del re. Allungò il braccio verso di lui, accarezzandogli con la mano la guancia. Merlino chiuse gli occhi e poggiò la mano sopra quella di Artù. Era vero: lui aveva bisogno del suo re. Lui, senza Artù, non era niente. Se era sopravvissuto dopo tutti quei secoli era soltanto grazie al pensiero che, un giorno, lo avrebbe rivisto. Lui aveva vissuto in attesa di quel momento.
Riaprì gli occhi. Vide Artù che lo fissava, intensamente. Il suo volto che piano piano si avvicinava. I suoi occhi azzurri che si chiudevano. Le sue labbra rosee che si schiudevano. Chiuse anche lui gli occhi, e schiuse le labbra, accogliendo quel caldo bacio che il suo re gli regalò. Quel bacio che segnava l'inizio della loro nuova vita.
















Note dell'autrice: salve! Approdo su questo fandom. Come alcuni di voi sapranno – per chi segue la mia pagina Facebook – avevo già pensato questa storia ma solo oggi ho potuto scriverla, finalmente. Comincio con il dire, che io adoro il rapporto di questi due, sono la prima prima coppia slash. E niente, spero che questa storia vi sia piaciuta. Ah... dimenticavo: non so se l'incantesimo di svecchiamento esista veramente ma mi sono detta: se Merlino è il mago più potente del mondo – ed è immortale – perché non farlo rimanere giovane? A presto.
   
 
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