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Autore: KENNY1986    14/09/2018    20 recensioni
Questa è la storia dei due gemelli Saga e Kanon, stavolta non inizierò da quando loro sono già Gold Saint, voglio provare a partire da molto prima ovvero dalla loro infanzia. Tutti ne sappiamo ben poco, ma io cercherò di essere credibile e sopratutto più dettagliata nello scriverla. Visto che a quel tempo i due protagonisti andavano d'accordo, e erano anche molto uniti...ovviamente vi saranno anche gli altri futuri Gold Saint, ma in messa vi saranno presenti spiritualmente se così è il termine adatto Aspros e Defteros, che essendo i loro due predecessori avranno un ruolo particolare e importante nella vita dei gemelli. Visto che Kurumada nell'anime ha fatto un po di confusione con tutto il rispetto per il loro creatore, Non so cosa verrà fuori, speriamo bene. Auguro a tutti buona lettura e buon divertimento.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Aspros, Gemini Deuteros, Gemini Kanon, Gemini Saga, Gold Saints
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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ATTENZIONE:

 

Alcuni pezzi di questo capitolo, li ho completamente modificati, dato che sembra strano dirlo non tornavano bene neanche a me, comunque adesso penso che la storia messa così scorra meglio, intendiamoci questa è una mia riflessione personale, intanto vi auguro buona lettura.

 

Era una mattina tranquilla come molte altre, nella soleggiata e afosa Atene, il Gran Sacerdote Shion, insieme ai due Saint di Gemini Aspros e Defteros, si stava dirigendo verso un' orfanotrofio, per adottare due gemelli, che in futuro sarebbero divenuti appunto Cavalieri di Gemini. Giunti finalmente a destinazione, si resero conto che l'edificio era ridotto pittosto male ma ancora intatto e abitabile, Defteros osservando il Gran Sacerdote disse:

 

“Sommo Shion, con tutto il dovuto rispetto, ma lei è proprio sicuro che qui troveremo i futuri Saint dei Gemelli, nonchè nostri futuri successori?”

 

Egli, sospirando rispose, confondendolo con il fratello: “Lo spero Aspros!”

 

Il giovane, sbuffando perché detestava che lo confondessero con il gemello, dato che tra loro non scorreva buon sangue, e si odiavano l'un l'altro disse: “Sono Defteros!” Il maggiore con tono stranamente divertito rispose: “Entriamo, coraggio!”

 

E così fecero. Non appena ebbero varcato la soglia entrarono in una stanza piena di giochi dove molti bambini, compresi i gemelli, che vedendoli smisero per qualche minuto di giocare,rimasero decisamente a bocca aperta. Dato che i tre uomini erano molto alti e indossavano abiti civili. Defteros posò il suo sguardo su due bambini in particolare a differenza degli altri, entrambi erano identici nell'aspetto fisico, e più alti rispetto agli altri, avevano lunghi capelli blu di una sfumatura diversa ma lo stesso sguardo.

 

Aspros notando il gemello distratto sussurrò a se stesso: “ma cos'ha mio fratello? Perchè fa quello sguardo? Un'attimo adesso capisco tutto!” Poi disse “Ehy Def, che ti prende?”

 

Il diretto interessato, tornando in sé e voltandosi verso di lui rispose: “ Eh? Scusa fratello, la verità è che quei due bambini laggiù mi hanno colpito!” Glieli indicò con un leggero cenno della testa, il maggiore seguendolo disse:

 

“Anche loro due sono gemelli, esattamente come noi!” Da quanto i due Saint erano rimasti colpiti, non avevano notato, che il Gran Sacerdote si era avvicinato di soppiatto alle loro spalle pensando:

 

Sono sempre i soliti... Aspros e Defteros, non cambieranno mai, mi domando cosa stiano guardando con così tanta ammirazione! Devo ammettere che in fin dei conti, sono due grandi guerrieri, coraggiosi, forti, ma sì anche leali.... adesso però basta, perdere termpo in chiacchiere!” “Ragazzi Sveglia!”

 

I Gemelli, sobbalzarono per lo spavento, e voltandosi risposero in coro:

“Gran Sacerdote le... le chiediamo scusa!” Defteros continuò: “Io e mio fratello, stavamo osservando quei due bambini, e pensiamo che siano adatti per essere i nostri successori. Lei cosa ne pensa?” Shion li osservò con particolare attenzione, doveva ammettere che i due bambini non erano affatto male, inoltre percepiva anche il cosmo provenire da loro. Si massaggiò il mento con fare pensieroso.

 

Pochi minuti più tardi, la direttrice che li aveva osservati per tutto quel lasso di tempo dalla soglia della porta, incuriosita si avvicinò e disse: “ Salve, sono la direttrice di questo orfanotrofio, posso esservi utile?” Chiese loro. Ella era giovane non tanto alta, aveva i capelli biondi a caschetto leggermente mossi, una maglia rossa e una gonna dello stesso colore, un paio di stivaletti neri. Il suo sguardo era gentile.

 

Shion rispose: “ Sì, noi siamo qui perché vorremmo adottare due gemelli!” La donna disse: “Interessante, avete qualche preferenza? Voglio dire devono essere entrambi dello stesso sesso, oppure vanno bene anche maschio e femmina?”

 

Il Gran Sacerdote continuando rispose: “Vorremmo adottare due maschi, scusi se mi permetto ma non potremmo andare a parlare in un luogo dove c'è meno confusione?” La direttrice disse: “ Certamente, venite andiamo a parlare nel mio ufficio da questa parte!” I tre Cavalieri risposero: “D'accordo!”

 

Infine la seguirono da quella parte. I tre ragazzi si guardarono intorno le stanze erano piccole ma accoglienti; in alcune di esse vi eranodei tavolini con delle sedie attorno, dove i bambini se volevano potevano sedersi per disegnare o giocare, in altre c'erano tappeti e tanti giochi sparsi qua e là.

 

Giunti davanti alla stanza, entrarono. Davanti a loro notarono una scrivania con sopra un computer, un'agenda e un telefono. La direttrice si mise seduta sulla poltrona e disse: “Accomodatevi!” Shion rispose: “Scusi ma avremmo fretta, vorremmo concludere l'adozione quanto prima!” Ella alzò la cornetta del telefono e premendo un pulsante disse: “ Josh... per favore potrebbe andare nella stanza dove eravamo prima a prendere i gemelli Saga e Kanon, e accompagnarli qui nel mio ufficio, perché ci sono tre persone che vogliono adottarli?” Dall'altro capo del telefono una voce maschile rispose: “Va bene signora direttrice lo faccio immediatamente!” Poi terminarono la conversazione.

 

Dopo che ebbe messo a posto la cornetta, osservando le tre persone che aveva davanti disse: “ Perdonate la mia curiosità, ma come mai volete adottare due gemelli maschi?” Aspros rispose inventando una frottola, la prima che gli venne in mente:

 

“Vorremo insegnare loro un lavoro da maschi, per farli diventare forti esattamente come lo siamo noi!” Suo fratello minore ridacchiò sotto i baffi, per la frottola poco credibile, che aveva appena detto il gemello.

 

Shion notandolo sussurrò: “Defteros, sei un Cavaliere cerca di contenerti siamo in un luogo pubblico!” Lui tossicchiando ricomponendosi rispose: “Le domando scusa, però la bugia che ha appena detto mio fratello Aspros, doveva, come posso dire, essere un po' più credibile, dato che anche lui esattamente come noi è un cavaliere e anche a suo nome le domando scusa!”

 

Dieci minuti più tardi bussarono alla porta. La direttrice disse: “Sì... avanti!” Il ragazzo entrò assieme ai due piccoli gemelli e rispose: “Le ho portato i due gemelli, come mi aveva detto lei direttrice!” Ella disse: “Molto bene puole andare!” Lui rispose: “La ringrazio!” E uscì dalla stanza.

 

Saga e Kanon si tenevano per mano erano molto legati. Saga che di loro era il più tranquillo ma anche il più preoccupato percchè temeva che avessero fatto qualcosa di male disse: “ S... signora di... direttrice, cosa abbiamo fatto stavolta?” Lei rispose: “Niente, vedete questi tre gentili signori, sono qui perché vogliono adottarvi!”

 

L'altro gemello, Kanon, inarcando un sopracciglio, disse con tono interrogativo: “Adottarci? Ma ne sono veramente sicuri? No, perché la precedente coppia di genitori che aveva intenzione di adottarci qualche settimana fa, ha cambiato idea all' ultimo minuto scegliendo di adottare un solo bambino; e non potete neanche lontanamente immaginare il dispiacere che ho provato in quel momento. Sì insomma prima due persone ti fanno credere che saranno i tuoi genitori per sempre, ma pochi minuti dopo, ti spezzano il cuore preferendo come ho già detto un bambino a due adorabili gemelli, non voglio che questa cosa succeda di nuovo stavolta desidero che io e Saga veniamo adottati davvero!”

 

Quelle parole li avevano lasciati tutti senza fiato, compresa la direttrice.

 

Defteros, si alzò in tutta la sua statura, poi si avvicinò a lui e inginocchiandosi per essere alla sua altezza rispose scompigliandogli affettuosamente i capelli:

“ Devo ammettere che hai un bel caratterino, io e te andremo molto d'accordo! Sei un gran furbetto!” Gli sorrise calorosamente. La direttrice disse:

 

“ Bambini, andate a prendere la vostra roba, io intanto finisco di far compilare i documenti per l'adozione ai signori!” Kanon indicando Defteros con un leggero cenno della testa rispose: “Signora direttrice può venire anche lui con noi per favore?” Ella disse: “ Va bene!” Il diretto interessato si alzò in piedi e disse: “In marcia!” Shion fece un cenno di approvazione con la testa.

 

Non molto tempo più tardi, il gruppo con a capo Shion, stava tornando al santuario. Durante il tragitto Saga e Kanon fecero tantissime domande ai tre adulti per chiedere informazioni riguardanti la loro adozione.

 

Il minore alzando lo sguardo disse: “ Scusi lei con i capelli verdi, dove stiamo andando esattamente?” Il Gran Sacerdote, che iniziava a essere stanco rispose: “ Il mio nome è Shion! Comunque stiamo andando al santuario!” I due gemelli in coro dissero: “al santuario?” Non lo avevano mai sentito nominare, cosa poteva essere? Un nuovo istituto? Kanon domandò: “ Non è che volete farci diventare preti vero?”

 

Defteros con tono divertito disse: “ Assolutamente no! Vi portiamo laggiù, per tutt'altro motivo, che vi spiegheremo poi!” Udendo quelle parole Saga e Kanon, non ebbero il coraggio di fiatare. Ma la loro curiosità, non era affatto sparita. Volevano sapere cosa fosse quel santuario, il perché li stessero portando lì, e chi fossero quei tre signori di preciso.

 

Una mezzora più tardi, arrivarono a destinazione e i due bambini sgranarono gli occhi nel vedere tredici case tutte in fila, e tantissime scalinate. Saga disse: “Scusi Shion è questo il santuario?”

 

Egli rispose: “Sì, hai indovinato! Venite, andiamo nella tredicesima casa, dato che dovrò spiegarvi alcune regole da rispettare!” Il suo tono era serio, ma non severo. Mentre stavano salendo le scalinate, la maggior parte delle case erano vuote e questa osservazione non sfuggì a Saga. Quando arrivarono alla nona, un bambino con i capelli corti castano scuri e una fascia rossa sulla fronte, che aveva la loro stessa età, avvicinandosi disse, fermando il maggiore porgendogli la mano per educazione: “Ciao, io mi chiamo Aiolos e sono il futuro Cavaliere di Sagitter voi chi siete?” Egli stringendogliela rispose: “Il mio nome è Saga, mentre lui è mio fratello gemello Kanon... piacere di conoscerti!”

 

A Shion faceva piacere che i tre futuri Cavalieri si erano conosciuti e due di loro avevano fatto amicizia, però quello non era certo il momento di fare conversazione. Avvicinandosi disse copn tono gentile: “Adesso scusa, ma dobbiamo proprio andare, parlerete più tardi e inoltre tu, devi allenarti con il tuo maestro Sisifo...che ti sta chiamando!” Aiolos rispose: “Sì, ciao a presto!” E si allontanò, sotto lo sguardo incuriosito di Saga, e geloso di Kanon. Riguardo al primo sarebbero diventati due grandi amici.

 

Giunti alla tredicesima casa, entrarono in una sala molto grande, in mezzo a essa c'era un grande tavolo rettangolare di marmo con alcune sedie che erano in legno. Il Gran Sacerdote disse: “Accomodatevi!” I due bambini non se lo lasciarono ripetere e si misero seduti. Aspros e Defteros, ovviamente erano vicini a Shion.

 

Il primo prendendo la parola disse: “ Vi abbiamo portati qui, per una ragione precisa ovvero... voi due non siete bambini normali come gli altri, ma dentro di voi possedete il cosmo!” Saga rispose: “il... il cosa?”

 

Defteros disse: “Quello che mio fratello sta cercando di dire, è questo: il cosmo è come un piccolo universo, esso vi permetterà di correre alla velocità della luce, vi donerà una forza incredibile e un coraggio senza paragoni, ma non crediate che sia tanto facile, visto che prima di arrivare a possedere e sopratutto controllare queste doti, dovrete affrontare un duro e faticoso allenamento, dico bene Gran Sacerdote?”

 

Il diretto interessato rispose: “Sì, Aspros e Defteros sono i due Saint di Gemini e da questo preciso momento sarano i vostri maestri. Dovrete fare sempre quello che vi diranno senza discutere!”

 

Saga che era un'ottimo osservatore disse: “Aspros posso chiedere il perché la maggior parte delle case sono vuote eccetto la nona?” Lui rispose: “Ancora, non abbiamo trovato i degni custodi, questo accadrà con il trascorrere del tempo, ma comunque sia tu sia Kanon vivrete nella Terza che è quella dei Gemelli!”

 

Il diretto interessato sbuffando disse: “Lo sapevo che c'era il trucco, fratello mi sa che dovremmo faticare e non poco!” Defteros che lo trovava molto simpatico scompigliandogli nuovamente la chioma blu rispose: “ Sei veramente molto sveglio, comunque tornando al discorso iniziale, adesso vi accompagneremo alla terza casa e dopo che avrete sistemato la vostra roba vi mostreremo l'arena, dove vedrete come vi alleneremo!” I due piccoli gemelli fecero un cenno di approvazione con la testa ma non emisero un fiato, anche se non avevano capito molto di quella spiegazione non potettero rifiutarsi.

 

Entrambi i loro maestri, dopo averlo scortati alla terza casa, gli rivelarono che avrebbero dovuto condividere anche lo stesso letto perché non avevano calcolato che i gemelli sarebbero stati due. Saga con tono sconvolto disse: “ Io... io devo dormire nello stesso letto con... con lui ma.... ma state scherzando vero?” Aspros severamente rispose:

“No, adesso iniziate a sistemare la vostra roba. Avete dieci minuti di tempo!” Il minore rispose: “Dai fratello non essere così severo con loro sono appena arrivati, dagli tempo di abituarsi a questa nuova sistemazione!”

 

Lui sbuffò, seccamente, ma... non ebbe il coraggio di controbattere. Notò che il suo gemello aiutava i due allievi, e ogni tanto scambiava qualche battuta con loro. Appena terminarono, tutti e quattro si diressero verso l'arena.

 

E Kanon guardandosi intorno disse notando uno spazio enorme: “è qui che ci allenerete?”

 

Il suo maestro rispose: “Sì esatto, adesso vi daremo una dimostrazione su quello che dovrete imparare... Aspros tieniti pronto!” Egli fece come lui gli aveva detto, poi i due maestri iniziarono a combattere. I due allievi erano a debita distanza ma li osservavano attentamente. Ad un tratto Defteros urlò: “Another Dimension!” E il gemello scomparve nel nulla. Saga e Kanon restarono a bocca aperta dallo stupore, ma poco dopo Aspros grazie alla sua abilità comparve e stringendo le nocche sino a sbiancarle rispose:

 

“Bastardo, mi hai colto alla sprovvista non sei leale!” Il gemello con un ghigno in volto disse: “Fratello, stiamo lottando e in un combattimento che si rispetti bisogna cogliere l'avversario alla sprovvista! Vediamo se riesci a fare altrettanto!” E ripresero la lotta.

 

Quando smisero, Aspros asciugandosi il sudore dalla fronte con un panno disse: “ Dovrete imparare a combattere come noi, certo ci vorrà un po' di tempo, ma sono sicuro che riuscirete a farcela!” Il minore rispose: “Io sarò il maestro di Kanon, mentre tu caro il mio gemello sarai quello di Saga!” Si divertiva a stuzzicarlo, lui in risposta gli fece la linguaccia.

 

Sia Aspros che Defteros gli spiegarono cosa dovevano fare, e i due gemelli li ascoltarono con particolare attenzione. Gli rivelarono che Atena era la Dea della Giustizia, e che loro avrebbero dovuto proteggerla dai nemici ma a tempo debito, che sarebbero divenuti entrambi cavalieri d'oro e avrebbero rischiato la vita. Gli spiegarono nuovamente cos'era il cosmo, e quali sarebbero stati in futuro i loro colpi più forti e pericolosi. Saga e Kanon decisero di fidarsi dei loro due maestri anche perché non avevano altra scelta.

 

Alcune ore più tardi Aspros disse: “Molto bene Saga, impari alla svelta!” Lui rispose: “Grazie!” Ogni tanto il maggiore con la coda dell'occhio osservava Defteros mentre allenava Kanon. Il loro rapporto non era certo facile, ma adesso che erano maestri di due gemelli, dovevamo provare a sopportarsi e andare d'accordo per dare loro il buon esempio.

   
 
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