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Autore: Linxale    16/09/2018    0 recensioni
Quando la Pace permette la sopravvivenza di tutte le specie viventi della nostra Galassia, anche i sentimenti finiscono in secondo piano...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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La dottoressa Chaqwas restò in silenzio qualche secondo. Chiese ad Hackett di ripeterle la frase, ma lui le diede una spiegazione più esauriente: il padre di Kaidan era scomparso in battaglia durante un conflitto, poco fuori Vancouver, durante gli ultimi assalti dei Razziatori (prima che Shepard desse il via al processo di Sintesi). La morte non era mai stata ufficializzata fino al ritrovamento del cadavere, avvenuto un mese addietro; comunicato poi alla moglie come secondo prassi. Sembrava quasi che la poveretta avesse retto il colpo in modo relativamente buono, ma nella settimana precedente era stata colta da un arresto cardiaco nel cuore della notte, durante il sonno. Queste erano le notizie che gli erano state riportate recentemente, e che lui aveva fatto in modo di filtrare e non fare arrivare al malato, anche grazie alla rete di protezione che circondava la sua stanza d'ospedale.

Durante il racconto Karin si sentiva cadere dalle nuvole, poi prendere dallo sconforto, poi invadere dalla tristezza e infine si sciolse in lacrime mormorando ogni tanto “Quel povero ragazzo!”. Steven, basandosi su queste reazioni, escluse immediatamente un suo possibile coinvolgimento, cosa che del resto riteneva poco probabile a priori. Fece quindi chiamare Cortez, l'altro contatto, insieme a Tali, che il biotico avesse avuto recentemente. Ordinò anche che lo mettessero in comunicazione con l'ammiraglio Quarian.

Steve, assieme alla Traynor, raggiunse i due poco dopo e si prestò all'interrogatorio senza opporre resistenza né lamentarsi, nonostante la contrarietà di Karin, che ricordava la recente appartenenza a una squadra di difesa e resistenza; ma nessuno dei due uomini sembrò curarsi troppo di lei. Innervosita (e stanca) ritornò alla camera di Kaidan. C'era ancora quel dottorino Salarian che lo stava tenendo d'occhio. Il suo intuito femminile la portò a sbuffare e sorridere tra sé e sé, mentre gli dava mentalmente del principiante... Si avvicinò alla finestra e guardò giù: la luce esterna illuminava l'ambiente circostante, compresa una piccola folla di giornalisti e curiosi che si stava assiepando attorno ai cancelli, stranamente chiusi, dell'ospedale. Sentì una presa gentile ma decisa sulla spalla che la stava portando indietro: era Vega, che le diceva “Signora, per favore, si allontani dalla finestra”; un'espressione dura e formale negli occhi. Non mi piace, pensò lei; comunque obbedì cercando di non tradire la sorpresa.

Dopo poco fecero ritorno Hackett, Cortez e Samantha, parevano tutti e tre piuttosto rilassati. Buone notizie, pensò Karin. Nei minuti seguenti la dottoressa cercò una scusa per appartarsi ancora con l'ammiraglio: voleva usare il suo “super intuito” (come lo aveva chiamato Kaidan) per provare a ''leggerlo'' e avere conferma di ciò che stava pensando. La fortuna le prestò aiuto, infatti un ragazzo del reparto di Steven venne ad informarlo che l'ammiraglio Vas Normandy stava atterrando in quel momento sul tetto attrezzato dell'ospedale, e lei colse l'occasione: si offrì di accompagnarlo, e lui accettò. Nell'uscire si volse verso Cortez, lo guardò intensamente e poi pensò: “Steve, ascoltami. So che puoi farlo...”

   
 
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