Inverno. Le luci nelle strade erano illuminate da grandi lampioni grigi, e la neve cadeva come stelle. Ogni fiocco era diverso, lo notò subito il ragazzo biondo seduto sul suo letto, mentre seguiva con lo sguardo quei batuffoli scendere giù, con velocità differenti. Sorrise osservando quel panorama, ma poi una lacrima gli bagnò la guancia, socchiudendo gli occhi si sdraiò, e non riuscendo a prendere sonno, si sedette di nuovo.
Jonghyun era un ragazzo biondo, molto triste. Il suo umore dipendeva da un ragazzo, un ragazzo di nome Taemin. Lo pensava notte e giorno, ma ormai il loro era un amore finito.. Si morse le labbra e prese il cellulare. Voleva telefonare al suo grande amore, ma non sapeva cosa dirgli. Tutto d'un tratto il suo telefonino cominciò a suonare. Non poteva crederci, era Taemin! Preso dall'agitazione lo spense e ricominciò a piangere. Il suo amore lo aveva lasciato all'improvviso, nella primavera dello stesso anno. Era innamorato, era felice, sempre sorridente. Aprì la finestra e lasciò che il freddo entrasse nella buia stanza da dove ormai usciva raramente. Ritornò nel suo letto e ripensò a Taemin. Cosa doveva fare? doveva chiamarlo? Era triste, ma da una parte era anche arrabbiato. Lui lo amava ancora e quell'amore gli stava lacerando il cuore e l'anima. Deciso a non pensarci, almeno per quella sera, provò a dormire, girando e rigirandosi in continuazione nel suo letto.
Il giorno dopo si svegliò con un forte mal di testa. Ormai era abituato ad addormentarsi con le lacrime agli occhi, o pensando e ripensando al passato, ma quel dolore non lo preoccupava. Si alzò e dopo essersi vestito uscì. Faceva molto freddo, e camminando lungo il grande viale si mise le mani in tasca. I guanti lo tenevano al caldo, ma nonostante ciò, sentiva il cuore gelato. "Hey..". Una voce lo fece voltare, quel tono così indimenticabile che avrebbe riconosciuto tra mille suoni. Osservò la neve per terra, e continuò a camminare. Taemin era lì, immobile. Le sue guance erano rosee e, chiamando Jonghyun, gli uscì del fumo gelato dalla bocca. "Jonghyun.. ieri ti ho chiamato, volevo partarti..". Jonghyun non lo rispose e continuò a camminare. I suoi stivali erano freddi e bagnati, ma accelerò il passò. Taemin gli corse dietro e prendendolo per un braccio lo costrinse a voltarsi. "Che vuoi?" Jonghyun era arrabbiato, e non riusciva a sopportare quel viso che prima adorava così tanto. "Mi hai lasciato senza una spiegazione e ora vieni qui, a Manhattan, per cosa? Vuoi parlarmi? Beh, noi non abbiamo nulla da dirci..". Mosse il braccio costringendo Taemin a lasciarlo andare. Di nuovo si girò e cominciò a camminare più velocemente. "Hyung, ti prego.. devi ascoltarmi.." Taemin cominciò a tossire, e Jonghyun si voltò. Osservò il suo ex, e lo vide molto piccolo. Notò che non aveva i guanti, e prendendogli le mani, si accorse subito che erano gelate. Immediatamente si tolse i guanti e glieli mise. Taemin era perplesso ma poi sorrise distrattamente balbettando un debole "grazie..". Le sue mani cominciarono a prendere calore e alzando lo sguardo fissò Jong negli occhi, che continuava a guardare la neve per terra. "Hyung.. io ti amo..". Jonghyun sorrise, ma il suo era un sorriso sarcastico. "Sei un bugiardo! Io non voglio più parlare con te, mai più! Dici di amarmi ma quello che fai dimostra il contrario!" "Io sono venuto a Manhattan per te! Devo parlarti, devo dirti perchè.. perchè.." "Perchè ti sei comportato da stronzo?! perchè hai un cuore di pietra, ecco perchè!". Taemin si morse le labbra, e delle lacrime gli rigarono il viso. Immediatamente si asciugò, bagnando i guanti e sentendosi terribilmente imbarazzato. Jong sospirò e gli accarezzò il viso. "Non sei cambiato per niente, lo sai?" Taemin sorrise di nuovo al suono di quelle parole e si avvicinò per abbracciarlo, ma il giovane ragazzo biondo lo respinse. Taemin si avvicinò ancora una volta e adesso il suo abbraccio venne accolto. Il piccolo Taemin sentì di nuovo il profumo di Jong, e lo strinse più forte. Jong deglutì e Taemin gli diede un bacio sulle labbra, accarezzandole piano. Il più grande indietreggiò, ma continuò ad abbracciarlo. "Mi dispiace hyung.. io ti amo, e non è per volere mio se ho smesso di parlarti all'improvviso.."