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Autore: Lady_Night    17/09/2018    1 recensioni
Ho sempre voluto scrivere la mia storia. Far conoscere agli altri ciò che sono e ciò che ho passato per diventare la me stessa di adesso. Spero di potervi aiutare a vedere la vita come il dono prezioso che é.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo conosciuti al secondo anno di superiori. Stavo attraversando un brutto periodo, ero divorata dalle insicurezze e dall’odio verso gli altri. Lui mi allungó una mano quando ne avevo più bisogno, mi fidai. Mi confidavo con lui e lui si confidava con me. Poi avvenne il disastro. Suo padre morì, anche lui di tumore. Io penso di averlo supportato. Sinceramente non ricordo. Potrei anche aver fatto finta di nulla, pensando ai miei problemi e non ai suoi. So solo che ho cancellato totalmente quell’intero anno della mia vita. Non è la prima volta che mi succede una cosa del genere, ho eliminato circa 3 anni della mia infanzia senza alcun problema. Ma con questo vuoto di memoria tutti possono inculcarmi in mente tutto ciò che vogliono e farmi credere in cose che non sono mai avvenute semplicemente perché vengo afflitta da questo tipo di “amnesia”. In ogni caso, sta di fatto che di quell’anno ricordo vagamente i suoi comportamenti. Era diverso. Divenne possessivo, rabbioso, geloso. Gli volevo bene, così continuai a stargli affianco. Ma io soffrivo perché non potevo fare nulla, non potevo uscire con le mie amiche perché altrimenti lui protestava sul fatto che io non uscissi mai con lui. Non potevo passare la ricreazione con gli altri altrimenti insisteva nel dire che lo lasciavo da solo. Non potevo fare nulla, o lui si arrabbiava. Così mi allontanai. Ci ferivamo a vicenda e non riuscivamo a smettere, finché un giorno non decisi di troncare i ponti. Avevo ormai capito che non era un rapporto sano, né tantomeno equilibrato, avevo da poco appreso che da parte sua non c’era più un sentimento d’amicizia, ma qualcosa di più. Lui voleva di più, io volevo tornare indietro di qualche passo. Poco a poco la nostra amicizia finí col farmi cadere in depressione. Così, quell’anno, decisi di andare da una psicologa. Ne parlai con lei e concordammo insieme che era il momento di smetterla. Quando lo feci ero entusiasta. Passai un estate stupenda. Ma quando tornai a scuola cominciò l’inferno. Non potevo passargli davanti che subito mi lanciava occhiate piene d’odio. Cominciò a parlare male di me con gli altri. Mi sentii ancora di più uno schifo, ancora una volta cominciai a pensare di meritare tutto ciò che mi accadeva, credevo di essere stata troppo precipitosa nell’averlo lasciato andare. Erano passati 6 mesi quando ripresi i contatti con lui. Qualche giorno prima aveva detto ad una nostra amica in comune che mi augurava la morte. Così mi pentii di quello che avevo fatto e gli chiesi di perdonarmi. Ritornammo amici, ma non serví a nulla. Dopo solo 6 mesi decisi di troncare di nuovo. Stava ritornando tutto come prima, lui che mi gridava contro per qualsiasi cosa ed io che mi allontanavo; di nuovo passò l’estate, questa volta però arrivarono i sensi di colpa a tormentare le mie notti. Quando a giugno gli dissi che non volevo più essere sua amica per varie ragioni mi auguró di morire sola, e che non avrei mai avuto un amico, perché l’unico amico che potrei mai avere è lui. Cominciai a fare incubi, ad avere attacchi d’insonnia, rimasi sveglia notti intere. Ricominciò per l’ennesima volta la scuola. Ero già pronta ad affrontare l’anno con la paura di incrociarlo nei corridoi. Mi aveva minacciata dicendo che se avessi provato ad avvicinarmi sarei finita male. Poi il primo giorno mi scrisse che doveva parlarmi, lo incontrai. Mi disse che era cambiato, che se volevo potevo tornare da lui. Gli ho chiesto dei giorni per riflettere. Ho paura, tanta paura. I giorni stanno per scadere ed io non so che fare. Ho paura di ricadere nelle stesse abitudine e nelle stesse trappole. Non voglio che lui soffra, e non voglio soffrire nemmeno io. Prego solo di trovare la forza di fare la cosa giusta, anche se ancora non so quale sia.
   
 
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