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Autore: Winterter    18/09/2018    2 recensioni
[Spoilers! di Danganronpa 1 e riferimenti a Danganronpa 2]
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"Makoto Naegi era l’ultimate lucky student, l’ultimate hope.
Ma il killing game non aveva fatto altro che dimostrare quanto questi titoli fossero soltanto fittizi."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Makoto Naegi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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You're gonna carry that weight
 

 

Makoto Naegi era l’ultimate lucky student, l’ultimate hope.
Ma il killing game non aveva fatto altro che dimostrare quanto questi titoli fossero soltanto fittizi.

 

Poteva davvero chiamarsi fortuna la sua?
Poteva davvero chiamarsi speranza ciò che portava?

Erano domande che Makoto si poneva spesso da quando il killing game era finito, da quando Junko era stata sconfitta.
Faticava a dormire la notte, il peso delle vite innocenti che portava dietro di se era fin troppo pesante e gli impediva di chiudere gli occhi. Le poche ore che riusciva a dormire erano invase da incubi, da ricordi che non riusciva a dimenticare, che non poteva dimenticare. Le morti atroci e sofferenti dei suoi compagni erano protagoniste dei suoi ricordi. Il logorante senso di colpa era ciò che lo risvegliava ogni volta.

Perché?
Si chiedeva Makoto.
Perché fra tutti i suoi compagni proprio lui era rimasto in vita?
Come poteva definirsi fortuna la sua se tutti coloro a cui teneva erano morti?
Come poteva definirsi speranza la sua se tutti coloro a cui teneva erano stati trascinati nella disperazione?
Come potevano i suoi compagni, i suoi amici sopravvissuti, anche solo avere speranza grazie a lui?

 

Makoto aveva pensato al suicidio. Era stata una scelta che aveva scartato spesso, ma su cui ormai gli veniva naturale rifletterci.
Il peso che portava era troppo pesante, i sensi di colpa lo portavano verso quella direzione. Forse solo con la morte sarebbe riuscito a perdonarsi per non essere stato capace di salvare tutti.
Ma a fermarlo era sempre il pensiero che quella era proprio la direzione che Junko voleva che lui prendesse. La direzione della disperazione. Il pensiero di abbandonare i suoi amici che credevano in lui.
Makoto era arrivato al punto in cui doveva pretendere di essere l’ultimate hope. Per i suoi amici. Per fare in modo che le morti dei suoi compagni non fossero inutili. Per se stesso.
Il peso che portava, che doveva portare, che avrebbe dovuto portare per il resto della sua vita. La storia che doveva raccontare, che tutti dovevano conoscere.
Non poteva morire per scappare dal peso che doveva trascinare. Non poteva comportarsi in maniera codarda. Non poteva fare questo ai suoi compagni.

E forse è proprio per via del peso che portava, proprio per i sensi di colpa che lo tenevano sveglio la notte, proprio per i ricordi che non poteva dimenticare, che quando vide la prima volta i Remnants of Despair ne rimase colpito.
Qualcosa in lui nascose per un attimo i sensi di colpa che provava.
Qualcosa in lui gli diede speranza.
La speranza di poter salvare quei ragazzi.
Ragazzi che una volta erano studenti, proprio come lui.
Ragazzi che, per un motivo come un altro, gli ricordavano tanto i suoi vecchi compagni di classe.
E forse è proprio perché gli sembrava di rivedere i suoi compagni che decise di salvarli, di provare ad aiutarli, di dare loro… speranza.
Forse proprio perché in questo modo sarebbe riuscito a continuare a portare quel peso.

   
 
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